La notizia è di qualche giorno fa ed è riportata qui. Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del capoluogo lombardo, Riccardo de Corato, comunica di aver messo all'opera la polizia locale per controllare il rispetto delle regole sul commercio. In particolare l’attenzione è stata rivolta ai ribassi di prezzo praticati da alcuni commercianti milanesi che anticipavano le vendite promozionali che seguono le feste di fine anno.
«Sono partiti dal primo dicembre i controlli del Servizio Annonaria della polizia locale per le vendite promozionali effettuate fuori periodo e i saldi anticipati, per tutelare il consumatore e i commercianti onesti contro i casi di concorrenza sleale nel periodo dei pre-saldi. Controlli che naturalmente proseguiranno anche nei prossimi giorni», riferisce De Corato. Questa azione preventiva finora «ha portato a multare per 1.000 euro 21 esercenti che praticavano sconti sotto banco». Dal 6 gennaio, giornata di inizio dei saldi, gli agenti verificheranno anche «che non ci siano falsi ribassi e episodi di concorrenza sleale». I controlli avverranno «soprattutto nei reticoli viari e le arterie maggiormente interessate dall'afflusso di acquirenti, anche a tutela della sicurezza dei cittadini».
Dunque i commercianti milanesi, ma non sono i soli, si mettono d'accordo per stabilire quando iniziare a fare i saldi. Che si tratti di un cartello è fuori discussione. Quando i partecipanti ad un cartello sono molto numerosi è probabile, se non certo, che qualcuno si faccia attrarre dalla lusinga di abbassare i prezzi per vendere prima e più degli altri. Ovvero il cartello non è stabile e rischia di sbriciolarsi prima ancora di cominciare. Di qui la necessità della norma e della polizia annonaria, la quale assolve il compito di controllare che tutti osservino la regola e che inoltre sanziona i disubbidienti.
In tempi lontani, ben altre erano le funzioni assegnate all'Annona. Muratori, in un suo aureo trattato, offriva uno suggerimento che potrebbe tornare utile ancora oggi al vicesindaco:
Giacchè d'ordinario non hanno i buoni Principi nè tempo nè bastante intelligenza, per poter'accudire a questo scabroso ufizio, saggiamente sogliono deputare una Congregazion di persone, nelle quali concorra la prudenza, la pratica del Mondo, e sopra tutto l'onoratezza. Ognun sa, che a i Ministri, e a chiunque dee regolar l'Annona, troppo è vietato l'avere una zampa nel traffico o smaltimento delle Biade, e ne' pubblici Forni. Guai se l'Interesse privato entra ne' Consigli, e massimamente in questo. S'hanno a ricordare questi Deputati, che il principal loro guardo ha da essere in difesa del povero Popolo, perchè i benestanti per lo più non comperano Pane: lo comperano i Poveri. Ora qui è sempre gran battaglia. I Mercanti di Grano, e i benestanti non pensano che a vendere il più caro, che possono, le loro derrate. I Fornai anch'essi nulla più cercano, che d'ingrassarsi nel loro mestiere.
Oggi invece coloro che pagano di più i prodotti per mano del cartello devono anche pagare gli stipendi della polizia annonaria, ovvero il costo del monitoraggio e del controllo che permette ai commercianti di tenere alti i prezzi. Come dire: cornuti e mazziati.
L'unica analogia che mi viene in mente è quella della polizia rivoluzionaria iraniana nel periodo 1983-84 che, dopo la prima (demenziale) riforma del sistema creditizio e di cambio (arrivarono a stabilire 12 diversi tassi di cambio), fu chiamata a controllare e punire chi vendeva moneta sul mercato nero.
A breve le impiccagioni pubbliche con tanto di richiami patriottici contro i nemici della rivoluzione.