15:59 (Giorgio) Anch'io ieri pensavo ad un governo CSX - M5S. Ma credo che Sandro abbia ragione - e infatti oggi - come riporta il Corriere - Grillo sembra orientato a non farsi trascinare in nessuna alleanza, dice che voteranno "legge per legge, riforma per riforma". Certo, a loro conviene stare fuori senza prendere veri incarichi di governo. Dall'altra parte, Belusconi gia' sembra proporre una grosse koalition. Il PD per adesso dice di no, ma sapra' resistere? Come gia' hanno commentato altri a questo post, un accordo PD-PdL non farebbe altro che portare acqua al mulino di Grillo. Infine, due commenti degni di nota di Berlusconi:
1) "...il Cavaliere come prima cosa ha ribadito che non bisogna più parlare di spread e confrontarsi con la Germania: «Basta con questa storia dello spread: abbiamo vissuto felicemente per tanti anni. Abbiamo sempre fatto a meno dello spread, continuiamo a farne a meno. I mercati? Sono indipendenti e matti, vadano per la loro strada», ha detto a Belpietro." [da far accapponare la pelle: chi se ne fotte se la spesa per interessi sul debito schizza alle stelle...]
2) "Non considera un «miracolo» il risultato elettorale, l'ex premier, anzi lo dava «abbastanza per scontato». «Certo - dice - visto che molti italiani erano scontenti, è stato naturale rivolgersi alle novità». «Bastava che non ci fossero i vari Giannino o Casini, che hanno sottratto voti alla coalizione dei liberali e dei moderati, e avremmo vinto»." [Se fosse vero, sarebbe gia' un ottimo risultato per FARE!!]
12:20 (Giulio) The day after. Il casino politico uscito dalle urne risplende al sole del giorno dopo. E se il CSX provasse a fare un governo con M5S? Se quest'ultimo mettesse da parte le sue velleita' su Euro e Europa potrebbe essere meglio di una Grosse Koalition. In piu' mettere i grillini nella responsabilita' di governo (che avrebbe senso visto che rappresentano 1 elettore su 4) potrebbe essere un buon modo per contenerne la tendenza populista.
↑ 26 febbraio
01:20 (Andrea) Primi risultati dall'estero. Negli Stati Uniti Fare al 3.55% con un terzo di sezioni scrutinate. La "sorpresa" e' che Monti, non il Centrodestra, sembra avere i voti per prendersi il secondo seggio nordamericano alla Camera.
00:59 (Sandro) Mi pare si possa chiudere qui. Il centro sinistra ce l'ha fatta alla Camera, con meno di 200 sezioni da scrutinare ha un vantaggio di ben il 0,38%. Un risultato imponente, se paragonato al vantaggio dello 0,07% del 2006 (giusto per chiarire: sono ironico). Per il resto, Michele Ainis ha già fatto notare che adesso Napolitano non può sciogliere le Camere. Con la ''vittoria'' alla Camera il PD diventerà il colpevole principale di tutto ciò che accadrà nei prossimi mesi. Quindi alle prossime elezioni o ritorno del centrodestra o vittoria del M5S. La scommessa è se riusciranno a cambiare almeno la legge elettorale e mettere qualcosa di sensato, tipo il doppio turno. Temo di no, anche se in principio sia PD che M5S potrebbero trarne vantaggio.
00:31 (Giorgio) Repubblica parla delle reazioni dentro al PD. Vendola apre ai Grillini - probabilmente spera di trovare dei punti di contatto. Grande è la confusione sotto il cielo... sarà bene che FARE si prepari al prossimo round (che non tarderà molto)!
00.22 (Giovanni) Mancano 500 sezioni ed il vantaggio è sempre oltre 140000. Visto che in media sono circa 800 votanti a sezione, dovrebbero avere circa 30 punti di vantaggio per CDX (p.es. 50 a 20). Mi sembra improbabile. Phew!
00:03 (Giorgio) effettivamente il vantaggio del CSX sul CDX alla Camera e' di meno di 150.000 voti, con 60.278 sezioni scrutinate su 61.446; difficile dire se sara' sufficiente a dare il premio di maggioranza a Bersani & Co. (bisognerebbe sapere quali sono le sezioni che ancora mancano: se sono sezioni dove il CDX ha un vantaggio...)
23:54 (Sandro) Andrea, sì è troppo ingenuo. Sai benissimo che né io né te avremmo mai votato Fare se fosse stato in coalizione con Berlusconi. Per quel che mi riguarda l'alternativa era l'astensione. Credo sia stato così per la quasi totalità degli elettori di Fare. I nostri voti sono pochi ma non sono in alcun modo sommabili a quelli di altre forze politiche. Comunque, con 60.136 sezioni scrutinate su 61.446 la seguente cosa è vera: il risicatissmo vantaggio del CSX sul CDX è inferiore al numero di voti del Centro Democratico di Tabacci. O della SVP, fate voi.
23.46 (Giovanni). Per concludere l'analisi di Sandro 4) L'effetto Monti è aggiungere 3 punti a Casini
23:37 (Andrea): E' troppo ingenuo pensare che siamo stati noi a non far scattare il premio di maggioranza per Berlusconi alla camera? (Incrociando le dita perche' i risultati non sono ancora definitivi e sono quasi pari)
22:54 (Sandro) Ormai alcune conclusioni iniziali si possono trarre. 1) il centrodestra è passato, con praticamente la stessa identica coalizione, dal 46,80 nel 2008 a poco meno del 30% nel 2013. I componenti si dichiarano per questo vittoriosi ... 2) Il centrosinistra è passato dal 37,54 del 2013 al 30% circa di oggi. Qui un po' di cambio nella coalizione c'è stato, Vendola in e Di Pietro out. Meno disastroso del centrodestra ma si conferma incapace di qualunque forza espansiva. 3) I voti al M5S sono arrivati da tutte le parti e bisognerà aspettare una più attenta analisi dei flussi per capire meglio.
22:27 (Giorgio) La regione dove FARE ha raggiunto il risultato migliore (al Senato, 4.673 sezioni su 4.724) e'... il Veneto!! (1,9%: effetto Boldrin?) (peccato che, sempre in Veneto, Berlusconi abbia preso 14 seggi contro 4 a testa per Bersani e Grillo).
22:24 (Giulio) Il vicepresidente del PD, Enrico Letta: "Si farà subito una nuova legge elettorale e si tornerà a votare". Quand'e' che ho sentito ripetere per settimane e settimane questa stessa identica frase? Ah gia', poco meno di un anno fa. Ma quanto sperava di prendere il PD per concludere che avrebbe vinto anche col Porcellum?
22:09 (Giovanni) Formigoni trionfante "toccherà di nuovo a noi". E non esclude una sua partecipazione al governo (dietro precisa richiesta dell'intervistatore di Sky). Letta contento di essere in testa al senato e (spera) alla camera. Piccolo problema: il CSD ha più seggi al Senato e Bersani+Monti non hanno la maggioranza. Ammette che "la crisi è complessa" e suggerisce di "fare un passo dopo l'altro". Si dice siamo nella m.... e non sappiamo cosa fare. "L'Europa ci guarda stupefatta" (sfido 30% SB + 25% Grillo). Ultime proiezioni sui seggi Senato, quasi definitive: 119 CSD, 110 CSX, 19 Monti e 56 Grillo (+ 5 altri).
22:00 (Giulio) Altra nota di colore, ma non tecnica. Con 50.600 sezioni scrutinate per la Camera (su 61.446) si contano ben 174 voti per Democrazia Atea. Staccato pero' anni luce da Rifondazione Missina con oltre 2280 voti. Ma aumenteranno, stay tuned.
21:45 (Sandro) Nota di colore. Con gfli attuali dati alla Camera (50mila sezioni su 61mila) la coalizione Monti prende il 10,6, ripartito tra 8,41 di Monti, 1,73 Casini e 0,45 di Fini. Per le alchimie della legge elettorale Casini partecipa alla spartizione dei seggi in quanto primo partito sotto il 2%, mentre Fini è fuori. Può sperare che Casini vada al 2,01, così diventa lui il migliore (in quanto unico) sotto il 2%.
21:17 (Giorgio) settima proiezione Piepoli da anche il breakdown di seggi:
Partito democratico 95 seggi
Popolo della libertà 93
Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it 63
Con Monti per l'Italia 20
Lega Nord 18
Sinistra ecologia libertà 9
Fratelli d'italia 2
Altri partiti 1
Dice ancora (confermando le previsioni del nostro Sandro): "Le ipotetiche coalizioni che non otterrebbero una maggioranza di senatori:
Pd+Sel + Monti: 134 (37 seggi mancanti)
PdL + Lega Nord + Monti: 140 (18 mancanti).
Teoricamente autosufficiente una maggioranza simile a quella che ha sostenuto il Governo Monti, che tuttavia obbligherebbe il Pd a rinnegare l'alleanza con Sel e il PdL a scindere il legame con la Lega Nord e a riabbracciare Monti dopo una campagna elettorale anti montiana. PdL+Pd+Monti: 208."
Domanda (probabilmente ingenua): quanto realistica sarebbe una coalizione CSX+Grillini?
20:57 (Giovanni) CSX in lieve vantaggio, sia nei dati ufficiali che nelle proiezioni alla camera ed in netto vantaggio al Senato come voti ma indietro nei seggi. Quindi l'Italia è ingovernabile. Grosse Koalition con Monti bis porterebbe Grillo al 75%, a meno di inventare una legge elettorale che gli impedisca di presentarsi. Ora non mi viene in mente niente, ma forse Calderoli ha qualche idea.
20:38 (Giulio) Al Senato siamo arrivati all'85% delle schede scrutinate e la distanza si assottiglia: CSX 31,9%, CDX 30,4, M5S 23,9%. Per i seggi contano i premi regionali, ma il sostanziale pareggio e' il simbolo dello stallo in cui domattina si risvegliera' il paese. Grosse Koalition con Monti bis E nuove elezioni con nuova legge elettorale nel giro di un anno o due e' secondo me lo scenario piu' probabile. Avra' capito il PD che con Renzi avrebbero fatto cappotto e regalato al paese un governo stabile per i prossimi 5 anni? Sono ancora in tempo (al netto dei prossimi 1-2 anni comunque persi, come se i 12 precedenti non fossero sufficienti).
19:51 (Sandro) Al Senato è stato scrutinato il 75% delle schede. CSX 32,29%, CDX 29,96%. Ma il dato aggregato non serve a niente, dato il sistema dei premi regionali. Il mio understanding è sempre lo stesso: al Senato non ci sarà né una maggioranza Bersani-Monti né una maggioranza Berlusconi-Monti. Vedremo chi vincerà alla Camera ma la verità è che a questo punto cambia abbastanza poco. La Grosse Koalition o nuove elezioni sembrano essere, a meno di cambiamenti sorprendenti, le uniche alternative possibili.
19:46 (Giorgio) sesta proiezione Piepoli per la Rai (Senato). Come dice Sandro, da prendere con le super-pinze, ma magari per il rotto della cuffia Bersani ce la fa. Spiegherebbe la leggera ripresa della Borsa in chiusura, menzionata da ne'elam in un commento.
CENTRO SINISTRA 31,1
CENTRO DESTRA 30,5
MOVIMENTO 5 STELLE 24,4
CON MONTI PER L'ITALIA 9,5
RIVOLUZIONE CIVILE 1,9
ALTRE LISTE 2,6
19:35 (Giulio): Dato definitivo sulla partecipazione al voto. Su base nazionale e' 75,2% degli elettori, alle elezioni precedenti era 80,5%. Il calo e' quindi stato del 5,3%. Mi sembra un calo piccolo rispetto all'aspettativa di astensione. Vedremo se parte importante della protesta passiva si e' espressa in schede bianche e nulle, ma lo dubito. Cali maggiori della partecipazione: Vibo Valentia (-15,1) e Palermo (-12). Cali minori: Molise (-0.5) e Torino (-1.73).
18:40 (Andrea): non posso trarne credito, ma noto con piacere che in centro a Vicenza FARE ha dato risultati impressionanti, Filippo Franceschetto, il coordinatore provinciale, segnala su fb 7.5% per FARE senato nella sezione 3, e 9.81% nella sezione 81.
18.26 (Giovanni) dati effettivi al senato: in vantaggio il CSX, ma la percentuale delle sezioni scrutinate alle 18.20 circa 64% Emilia e Toscana, 52%, Veneto 49% Sicilia 43% Campana 38% Puglia 36% e Lombardia solo 25%. QUindi non credo molto ai dati ufficiali so far
16:01 (Sandro) P.S. Per Giorgio. Poco prima dell'apertura delle urne avevo messo un commento su facebook dicendomi convinto che il M5S fosse parecchio sottostimato dai sondaggi. Like it or not, così è stato. Ripeto che proiezioni, sondaggi e quant'altro in un clima di cambiamento così radicale sono deboli. Il mio consiglio è di concentrarvi sullo spoglio effettivo, che trovate sul sito del Ministero dell'Interno.
17:49 (Sandro) Non so voi, ma io continuo a conservare una buona dose di diffidenza verso sondaggi e proiezioni, e a questo punto tanto vale aspettare i risultati ufficiali. L'unica cosa che mi pare abbiano azzeccato è che Fare resterà fuori dal Parlamento. Meglio prenderne atto subito e guardare avanti. Parlando di dati ufficiali, questa è la simulazione fatta da Roberto D'Alimonte sul 15% di schede scrutinate al Senato. Berlusconi si piglia tutte le regioni del nord, oltre a Lazio, Puglia, Campania e Sicilia. Bottom line in termini di seggi: Berlusconi 138, Bersani 104, Grillo 54, Monti 17. Se questi sono i dati finali l'unica possibilità numerica è la Grosse Koalition, ossia la continuazione dell'esperienza Monti sotto altro nome.
17:22 (Giovanni) se i risultati sono questi, l'Italia è ingovernabile e siamo nel guano più totale. Un incubo.
16:58 (Andrea) prima riforma da fare: far pagare le tasse sul reddito cosi' come si paga l'IMU, staccando l'assegno. Da quel giorno la gente capira' cosa conta davvero.
16:54 (Giorgio) anche Repubblica adesso. Proiezione Piepoli delle 16. Non so se sono piu' sconvolto all'idea che un terzo degli italiani voti Berlusconi (dopo tutto quello che e' successo!!) o all'idea che un altro quarto degli elettori voti per Grillo. Sandrooo....!
16:28 (Giorgio) il sito del Corriere in questo momento da (al Senato) CSX al 29.5%, CDX al 31%, e Grillo al 25.1%. Non ho parole. Spero fervidamente che il Corriere si sbagli!
16:09 (Sandro) Mi chiedono un rapido riassunto delle soglie di sbarramento. Allora, cominciamo con la Camera. Se una lista si presenta sola deve superare il 4% a livello nazionale (visto che siamo pignoli: sono esclusi dal conteggio i seggi della Val d'Aosta e i seggi delle ripartizioni estere). Se un gruppo di liste si presenta in coalizione, allora ci sono due casi: 1) complessivamente la coalizione prende più del 10%; in tal caso entrano in parlamento tutti le liste appartenenti alla coalizione che hanno superato il 2%, più la prima lista al di sotto del 2%. 2) Complessivamente la coalizione prende meno del 10%: entrano solo i partitii che superano il 4%. Per andare al caso che hanno in mente tutti: se la coalizione Monti-Casini-Fini resta sotto il 10% allora UDC e FLI prendono seggi solo se superano il 4%, cosa che al momento appare improbabile. Per il Senato, le soglie sono a livello regionale. Una lista in solitario deve superare 8% a livello regionale. Se una coalizione è sopra il 20% a livello regionale allora partecipano tutte le liste che superano il 3%. Se la coalizione è sotto il 20, allora si dannno segi solo alle liste che superano l'8%. Al Senato, come ricorderete, la coalizione Monti-Fini-Casini presenta un'unica lista. La ragione, banalmente, è che si aspettavano dall'inizio di prendere meno del 20% in tutte le regioni e quindi hanno pensato bene di puntare a superare la soglia dell'8% con una singola lista.
15:56 (Andrea) Un dato da un seggio del vicentino: FARE 3,45% sezione 2 Marostica senato. Non bene.
15.52 (Giovanni) Rally di borsa, soprattutto sui titoli bancari alla notizia che secondo gli istant polls la sinistra avrebbe vinto e addirittura potrebbe avera la maggioranza al senato. Solo in Italia può succedere. Dimostra quanto poco moderno ed affidabile è considerato il centro destra
15:31 (Sandro) Ohibò, il ministero ha cambiato i dati sulla partecipazione al voto. Ora il calo rispetto al 2008 è di soli 2,9 punti. Se ho capito bene però sono dati parziali. Mah, aspettiamo.
15:23 (Andrea): i siti dei giornali italiani sono lentissimi. Riporto l'instant poll del corriere: l centrosinistra guidato da Bersani al 38%, la coalizione di centrodestra al 30% e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al 19%. Exploit dei grillini attorno al 19% e la coalizione Monti molto lontana, tra il 7 e il 9%, anche a causa del tracollo di Udc e Futuro e Libertà.
Repubblica: CSX 36-38% CDX 30-32 Monti 7-9 Grillo 17-19 Ingroia 2-3 Giannino 1
Questo significherebbe, se non erro, Fini e Casini fuori, visto che molto probabilmente sono sotto il 4%.
15:11 (Giulio) Quel che colpisce dai primi instant poll (prendendoli come buoni per un momento) e' che nonostante tutto e dopo tutto ancora quasi un elettore su 3 ha votato per Berlusconi. Parafrasando un vecchio proverbio mi viene da dire che il declino voluto non e' mai su un piano troppo insaponato e troppo inclinato. In compenso Casini potrebbe non farcela alla Camera, il che potrebbe essere un germoglio per l'inizio della fine del declino.
15:10 (Sandro) I primi dati del ministero, ancora parziali per la disaggregazione territoriale, sulla partecipazione al voto mostrano un calo ancora più forte, pari al 8,77 a livello nazionale. Per Lombardia 2, (ex?) roccaforte leghista, il calo è di 12,67 punti. Ricordo che in Italia esiste il curioso fenomeno di una alta percentuale di votanti (storicamente intorno al 5%, ma credo in discesa ultimamente) che votano scheda bianca e nulla. È possibile che questi scendano, con un astensionismo così alto. Per comparare effettivamente i voti validi occorrerà quindi aspettare gli scrutini. Ma il segnale di discesa della partecipazione è così forte che è difficile venga contraddetto.
14:42 (Giorgio) visti i dati riportati da Sandro, la mia congettura non era poi cosi' sballata: le circoscrizioni meridionali sono ai primi posti della sua lista (in termini di calo di affluenza).
14:33 (Sandro) Faccio una cosa che non si dovrebbe fare e cito me stesso. Nel 2009, commentando la scarsa capacità dei sondaggi di prevedere il crollo del PdL alle Europee, scrissi questo articolo per nfa dicendo che il problema dei sondaggi italiani è il fatto che non tengono conto nel dovuto conto la probabilità di partecipazione al voto e di come può avere un impatto differenziale sulle varie forze politiche. Mi sembra che da allora non siano stati fatti molti progressi. Una delle cose interessanti da guardare in questa elezione, che vede un aumento spettacolare dell'astensionismo, sarà la performance dei sondaggi.
14.03 (Giovanni) Ultimissime dagli ippodromi (http://www.notapolitica.it/2013/2/25/mancia_bressan_corsa_clandestina_ippodromo_dela_gran_mediane.aspx) speriamo che si sbaglino su FARE e che abbiano ragione sul resto (vittoria del centro-sinistra senza maggioranza al Senato; Ingroia non passa)
13:21 (Andrea) Per chi vuole sperare, mi sembra incoraggiante questo tweet di anteprima degli exit polls:
@SilEnrico@OGiannino@micheleboldrin contattato per gli exit poll, espresso voto @Fare2013 l'operatrice replica Oggi mi dicono tutti così!!
12:59 (Sandro) Ho elaborato un po' i dati del ministero dell'interno sulla partecipazione alle 22 di domenica e li ho messi in ordine per circoscrizione elettorale. Ecco la tabella. La prima colonna numerica è la partecipazione alle 22 di domenica nel 2013, la seconda è lo stesso dato nel 2008 e la terza è la differenza. Lombardia 2 è la circoscrizione che comprende Bergamo, Brescia, Como etc. Anche le altre due circoscrizioni lombarde sono sopra la media nazionale. Se fossi Maroni non dormirei sonni tanto tranquilli.
Lombardia 2 | 59.19 | 70.19 | -11 |
Calabria | 40.57 | 51.53 | -10.96 |
Campania 2 | 47.98 | 58.6 | -10.62 |
Campania 1 | 43.35 | 53.41 | -10.06 |
Sicilia 1 | 44.9 | 54.46 | -9.56 |
Basilicata | 47.08 | 56.55 | -9.47 |
Lombardia 1 | 60.66 | 69.85 | -9.19 |
Lazio 2 | 53.42 | 62.36 | -8.94 |
Sicilia 2 | 46.85 | 55.76 | -8.91 |
Lombardia 3 | 60.49 | 69.06 | -8.57 |
Puglia | 47.66 | 56.11 | -8.45 |
Piemonte 2 | 56.23 | 64.2 | -7.97 |
Abruzzo | 54.08 | 61.13 | -7.05 |
Umbria | 59.07 | 66.11 | -7.04 |
Sardegna | 44.59 | 51.3 | -6.71 |
Trentino AA | 61.92 | 68.28 | -6.36 |
Toscana | 60.81 | 67.05 | -6.24 |
Friuli VG | 56.32 | 61.82 | -5.5 |
ER | 65.05 | 70.44 | -5.39 |
Liguria | 55.34 | 60.36 | -5.02 |
Molise | 52.59 | 57.4 | -4.81 |
Marche | 60.23 | 65.03 | -4.8 |
Veneto 1 | 64.56 | 69.32 | -4.76 |
Veneto 2 | 61.57 | 66.07 | -4.5 |
Lazio 1 | 58.54 | 61.83 | -3.29 |
Piemonte 1 | 60.14 | 62.89 | -2.75 |
VdA | 57.21 | 59.96 | -2.75 |
12:49 (Giorgio): chiedo venia per le congetture affrettate! (e ringrazio i lettori attenti)
12:33 (Sandro): Scenari politici ha guardato all'astensionismo in base al voto del 2008. Le province che hanno votato a destra nel 2008 hanno visto un aumento dell'astensionismo nettamente più alto di quelle che hanno votato a sinistra. Peccato non forniscano la collocazione geografica e il modo in cui hanno calcolato le medie (se le province sono molto piccole e hanno fatto medie semplici il dato è meno significativo). Comunque, informazione interessante. Riflessione estemporanea: l'enfasi posta dai giornali sul fatto che in Lazio, Lombardia e Molise sia cresciuta l'affluenza rispetto alle precedenti regionali fa sorridere. È sempre così, le politiche hanno un tasso di partecipazione più alto delle elezioni locali e se c'è abbinamento la partecipazione alle elezioni locali sale. Non è un segnale di un bel nulla. Invece le informazioni interessanti tocca scovarsele sui blog. Il giornalismo sta cambiando, e non è una buona notizia per chi lavora nei media tradizionali.
10:33 (Giulio): Chiarito nei commenti (grazie!) che la crescita della partecipazione alle Regionali in Lombardia (e altrove) va di pari passo con una riduzione alle Politiche nelle stesse regioni (trattandosi di variazioni rispetto ad elezioni precedenti diverse), provo a speculare sul calo della partecipazione a livello nazionale. Se fosse confermato un calo di 8 punti si tratterebbe (su una base di partecipazione all'80%) di 10 punti in meno da distribuire tra i partiti/coalizioni. Io credo che questo ipotetico calo netto nasconderebbe un ritorno al voto di molti che avevano smesso di votare in passato (perche' ora hanno opzioni completamente nuove come FARE e M5S) e una non partecipazione di quelli che votavano in passato. Se cosi' fosse e' verosimile che quei 10 punti sarebbero persi soprattutto dalle coalizioni maggiori. Mi aspetto quindi che sia PD&alleati sia PDL prendano meno di quanto attribuitigli negli ultimi sondaggi clandestini, ma il PDL in misura maggiore (essendo i suoi elettori quelli che piu' sono delusi). Non e' inverosimile qualcosa come: PD&alleati non oltre il 31,5% e PDL non oltre il 22,5%. Questo implicherebbe un vero boom per M5S e, nel suo piccolo, FARE.
03:42 (Giorgio): Veniamo ai dati sull'affluenza alle 22: il Corriere titola affluenza in forte calo: "Alla Camera alle ore 22 i votanti sono risultati il 55,17%, rispetto al 62,55% registrato nel 2008. In crescita invece i votanti alle Regionali: Lombardia +8,5%, Lazio +10%, Molise +2,1%." Se i votanti sono piu' alti in Lombardia e Lazio (rispetto al 2008), saranno molto più bassi in altre regioni (visto che il totale dei votanti e' in calo, e assumendo che chi va a votare per le regionali voti anche per Camera e Senato). Dove si sara' concentrato questo calo? Al Nord, Centro, o Sud? Arrischio una congettura e prevedo al Sud.
03:30 (Giorgio): prima ancora che si sapessero i dati sull'affluenza, Andrea oggi ha posto una vecchia domanda "da elezioni dei tempi della guerra fredda." Conviene che piova o no? Risposta di Sandro (parafrasata dal sottoscritto): il maltempo favorisce l'astensione degli anziani e degli infermi. Ci favorisce perché il nostro elettorato tende ad essere in media più giovane.
Linkiesta dà tutta la lombardia in forte calo: www.linkiesta.it/affluenza-urne-22 Forse il dato positivo relativo alle regionali citato dal corriere si riferisce alla differenza con le precedenti regionali, invece che con le politiche 2008.