Frase stupenda

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La guardia psichiatrica fu abolita e il livello di guardia venne raggiunto.

Un gruppo di contemporanei bolscevichi, uomini di ferro e d'acciaio come noto, propose iersera un lapidario documento, che viene introdotto da alcuni brevi cenni sullo stato dell'universo (buchi neri in crescita, radicali liberi, ci troviamo -- e cito -- "In un mondo popolato solo di individui completamente liberi, autodeterminati e autosufficienti nelle loro scelte di vita, e pertanto bisognosi solamente di essere liberati da tutti gli ostacoli che la società oppone al pieno appagamento dei loro desideri [sic]"), viene poi terminato con indicazioni chiare e precise, volte a por rimedio all'increscioso fatto(ide).

Il documento lapidario, lapidando il lettore con la logorrea del neurodeliri, introduce un nuovo programma TORNARE AVANTI.

Non satolli delle "convergenze parallele", dell'"opposizione che non si oppone", un voluto anacoluto si impose per guidare la rivolta di Fassina contro Fassino.

Hanno una gran fortuna, per quel che riguarda il sottoscritto: dotato da madre natura di innate tendenze, non riesco a farmi metter (prima d'infilar la scheda nell'urna) la fatidica croce sui nomi e simboli di fascisti e individui con contratti alla RAI

Ma, onore sia dato al merito, fanno del loro meglio per convincermi.

Per evitar polemiche, nulla è inventato: il documento lo trovate, se volete farvi del male la domenica mattina, qui:

http://www.ilpost.it/2010/09/11/tornare-avanti/3/

P.S. Per amor di chiarezza. Gli estensori del documento, di cui sopra, pare siano un gruppo insurrezionale anti"Veltroni". Non e' chiaro come si sia contro il nulla. Tuttavia puo' essere che abbiano in testa il micro golpe contro Walter-l'africano. Furono costretti a batter in ritirata dai maggiorenti del partito democratico.

Ebbene sia. Ma, allora: (i) perché sprecare tanto tempo dei lettori? Non basterebbero tre righe con una scemenza a caso? (ii) perché sempre QUESTE scemenze e non altre?

 

 

 

Le scemenze, sono gravi, per la ragione semplice che data la bancarotta politica dei vari Renzo Bossi e D. Verdini, anche oggi i sondaggi han dato i partiti della liberta' a meno del 30%. Questi potrebbero esser al governo nel 2011.

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Commenti

Ci sono 51 commenti

in effetti per essere lapidario è lunghino, più di 6 pagine, neanche il bollettino della vittoria. si può allora parlarne male senza leggerle, sulla fiducia.

mi verrebbe anche da chiederle perchè si cerca 'sta roba? una sbirciata all'orrore, un cupio dissolvi?

 

Ho letto tutte e le 6 pagine. Come ho detto a Michele su FB, ho abuto tanta pazienza e tanto pelo sullo stomaco (il caffè l'ho evitato).

Il titolo del commento è quello che ho pensato alla fine della lettura del post, anche se nella mia madrelingua. Ma questi hanno studiato? Hanno letto Friedman? Hanno letto un qualsiasi autore liberale? Il primo dubbio che mi viene è questo. Continuano a parlare di liberismo, di individualismo liberale e di quant'altro, quando credo non abbiano capito nulla di questi concetti. Come fanno in tanti (forse troppi) confondono anarchia con liberalismo, o anzi lo fanno appositamente per confondere le acque e dire "Hey, compagno, guarda che qui senza stato si muore".

Come si possono definire le èlite dell'industria italiana liberiste? Le si possono chiamare clientelari al sud o corporativiste al nord, ma non liberiste, se no non ci sarebbe nemmeno confindustria (o non sarebbe comunque come è oggi). Andando per logica, come si può chiamare il PD liberista? il PD? il PD di Fassina? Forse il PD di Giavazzi, di Ichino, ma fanno comunque parte di una corrente MOLTO minoritaria all'interno del partito.

Passiamo poi all'individualismo. Bastava prendere la definizione di WikiEn per evitare di fare una figura barbina:

Individualism is the moral stance, political philosophy, ideology, or social outlook that stresses "the moral worth of the individual".[1] Individualists promote the exercise of one's goals and desires and so independence and self-reliance[2] while opposing most external interference upon one's own interests, whether by society, family or any other group or institution.

Ovvio, c'è una componente anarchica all'interno dell'individualismo, ma se vogliamo prendere solo quello liberale, well, my comrades, avete preso un grande buco nell'acqua. Non sto qui a citare Gray o Locke per pigrizia, ma bastava anche qui andare su Wikiquote o quant'altro.

Infine, la cosa che mi ha dato più fastidio è il fatto che questi siano all'interno del mio partito. Anzi no, in effetti potrebbe essere un pregio. Almeno si sono rivelati per quello che sono.

La mia impressione è leggermente diversa. L'analisi dei limiti della seconda repubblica non è sbagliata, specie quando punta a individuare la continuità con gli anni '80.

Da un punto di vista antropologico, è vero che gli individui non potrebbero esistere come tali senza la società, ma questo è assolutamente irrilevante ai fini delle proposte politiche attuali. 

Il vero problema politico del documento è che l'attacco all'individualismo liberale e la rivalutazione del personalismo di matrice cristiana sono un modo colto e molto sotto traccia di far capire che per fare una alleanza con l'UDC sono pronti a buttare a mare tutto il discorso dei diritti civili. D'altra parte, non è che questo governo abbia fatto dell'individualismo liberale una sua bandiera, anzi.

Tra il comunitarismo a base etnica della lega, il corporatismo di Tremonti sotto il segno di Dio patria e famiglia c'è giusto una spruzzata di individualismo anarcoide e ribellista per giustificare l'evasione fiscale (tipo il troll sul blog di Civati che blatera di costituzione "sovietica" e di Ayn Rand)

Ho smesso di leggerlo a pagina 3, quando ho trovato la parola "giustizialismo" usata in senso berlusconiano, cioe' per deplorare il perseguimento della legalita' (anziche' nel significato originario di "peronista"), proprio come fanno i neo-peronisti stessi. Se riesco a trattenere i conati riprovo piu' tardi.

 

mi verrebbe anche da chiederle perchè si cerca 'sta roba? una sbirciata all'orrore, un cupio dissolvi?

 

"The horror... the horror..." [Kurtz]

La frase completa è: "In un mondo popolato solo di individui completamente liberi, autodeterminati e autosufficienti nelle loro scelte di vita, e pertanto bisognosi solamente di essere liberati da tutti gli ostacoli che la società oppone al pieno appagamento dei loro desideri, la dottrina economica prevalente non può che fondarsi sulla certezza fideistica nel libero mercato e nelle scelte razionali dei suoi attori."

Forse terminare la "troiata" per criticarla nel merito risulterebbe più intellettualmente onesto.

Non ho scritto io il post, nè mi sembra particolarmente originale, tuttavia contiene spunti intelligenti come ad esempio "Superato il primo shock seguito all’esplosione della crisi, l’ortodossia deve essere immediatamente ripristinata.". Non è forse vero che passata la grande paura in cui sulla graticola stava il liberissimo mercato ed i suoi sacerdoti si è allegramente tornati al business as usual, come se non fosse successo assolutamente nulla? Un inciampo senza cause sulla maestosa via del "progresso". In due anni l'unico straccio di spiegazione economica è stata "mutui subprime", la madre di tutte le cazzate.

Marco, non ti dispiacerà, ne son certo, spiegarci com'è andato il tutto, vero?

In particolare, non ti dispiacerà spiegarci in che senso la dottrina economica prevalente (quella, suppongo, del FMI, della ECB, della Fed, del Council of Economic Advisors, del Ministero del Tesoro italiano, di Giulio Tremonti, di Sarkozy, della JCB, della WB, .... eccetera) si fondi sulla "certezza fideistica nel libero mercato e nelle scelte razionali dei suoi attori".

Fatto questo, son certo che ci documenterai anche come sia vero che nessuno - dall'interno o dall'esterno di quella cosa che tu sembri sapere cos'è, ossia "la dottrina economica prevalente" (della quale, chiaramente, non facciamo parte) - ha proposto altra spiegazione che non i mutui subprime.

Noi qui, essendo ovviamente fuori dalla dottrina economica prevalente, nemmeno vogliamo esser chiamati in causa. Nel nostro piccolo spiegazioni ben distinte dai mutui subprime ne abbiamo proposte mezza dozzina, ma noi non facciamo parte della dottrina economica prevalente, perché né prevaliamo né governiamo né dirigiamo alcunche in alcundove.

Attendo paziente.

P.S. Ovviamente, avendo dato una rapida occhiata ai tuoi commenti precedenti, so già che così non sarà, confermandoci che siamo di fronte ad un altro dei molti trolls ignoranti e vigliacchi che stanno apparendo sul sito da un po' di tempo a questa parte ...

... davvero avete così poche idee, così poca conoscenza e, soprattutto, così poca fiducia nei vostri ideali da dover continuamente tirare il sasso nascondendo il braccio? Che miseria di rivoluzionari: Vladimir Illic si vergognerebbe di voi ed il buon Ernesto vi ricoprirebbe di merda, come solo lui sapeva fare con i piccolo borghesi frustrati, impotenti e, appunto, vigliacchi. O tempora, o mores.

 

quando sento la parola 'liberismo' metto mano alla pistola!

Ho letto "il documento dei quarantenni dalemiani del PD contro il veltronismo. E la precisazione "del PD" era indispensabile per distinguersi dai dalemiani del PdL ripetutamente beneficiati dal Massimo nazionale. Credevo il PD fosse più sensibile e permeabile dei altri almeno per presguire nello spirito delle lenzuolate Bersani, che nella loro modestia, sono state un germe positivo. Man mano sono costretto a ricredermi essendo il documento una lunga tirata finalizzata solotanto a fottere Velroni ed a combattere per il cacicco. Ricordo a me stesso che non era casuale il detto "stultum est dicere putabam". Ed io putai

 

Mentre vi ricordo di firmare contro la lapidazione della signora Sakineh, colgo occasione per rimemorare in che senso un documento sia lapidario.

per il resto: perche' ho letto il documento (di cui sopra)? lo ho trovato per caso in un giornale del Veneto in cui D. Zoggia spiegava che la violenta reazione spinse i firmatari a cancellare l'incontro di Orvieto che venne visto dal gruppo dirigente del partito democratioc come un'antidemocratica presa dalla Bastille da parte dei gruppi sans culotte.

La citazione  integrale (sulla fede fideistica, blah, blah, blah) invece di rimemorare "the horror" (Mistah Kurtz is dead), fa pensare al concentrato di peti sotto vuoto spinto nel cranio dei proponenti tali frasi.

Se ne prenda una: e se gli attori fossero razionali e liberi? e allora? che male ci sarebbe?

La dottrina "prevalente" tra "lor signori" (M. Melloni, detto Fortebraccio) e' che io sono un irrazionale agente in preda a bassi istinti, mentre essi, i politici hanno a cuore i destini... le magnifiche sorti e progressive della Ginestra.

Ma perche' non dicono chiaro che han trovato nessuna chiave inglese per sbullonare i dirigenti e vogliono provare il colpo di palazzo?

 

 

Mentre vi ricordo di firmare contro la lapidazione della signora Sakineh, colgo occasione per rimemorare in che senso un documento sia lapidario.

 

 

per il resto: perche' ho letto il documento (di cui sopra)? lo ho troavto per caso in un giornale del Veneto in cui D. Zoggia spiegava che la violenta reazione spinse i firmatari a cancellare l'incontro di Orvieto che venne visto dal gruppo dirigente del partito democratioc come un'antidemocratica presa dalla Bastille da parte dei gruppi sans culotte.

 

 

mah, non sta in piedi neanche così: allora erano lapidari demita, o forlani, che gettavano nella disperazione i traduttori. lapidario è E.Severino, anche quando si rammenda i calzini.questo è invece  minestrone rancido servito in una pensioncina (ed è subito pera!), largamente prevedibile dal contesto.

vedo che ha anche riscritto un pochino il suo intervento. mi sembra di aver commesso il classico errore di salutare qualcuno sulla soglia del bordello: getti la maschera, lei in realtà è attratto dal PD, ne segue la vita interna e vorrebbe parteciparvi. altro che "giornali aperti a caso" ," un conoscente mi racconta..."; tutte storie, tutta invidia verso un doverosissimo complotto anti-veltroniano.

segua le sue inclinazioni, confidi di più nelle sue notevoli capacità: io non vedo l'ora di avere PALMA segretario!

 

 

Io l'ho letto tutto (stamane mi sento forte di stomaco), e l'analisi mi sembra semplice: poche idee, ma ben confuse.

 

Il Partito democratico dovrebbe avere la forza di affermare l’esatto contrario, e cioè che l’individuo non esiste, senza la società.

 

Questa frase mi ricorda il miglior Blair , che avrebbe scritto: "l'individuo non esiste, esiste solo il Partito".

 

Appare molto più semplice imboccare la scorciatoia del ridimensionamento dei costi e dei diritti dei lavoratori, parzialmente compensato attraverso la fiscalità generale.Ma è una scorciatoia illusoria, insostenibile nel medio periodo, sia sul piano economico, sia sul piano democratico.

 

Ridurre le tasse al lavoratore è insostenibile sul piano democratico ? Ohibò! E perchè ?

 

 

Il Partito democratico dovrebbe avere la forza di affermare l’esatto contrario, e cioè che l’individuo non esiste, senza la società.

 

Questa frase mi ricorda il miglior Blair , che avrebbe scritto: "l'individuo non esiste, esiste solo il Partito".

 

quale Blair, Tony o Eric George?

 

 

Il Partito democratico dovrebbe avere la forza di affermare l’esatto contrario, e cioè che l’individuo non esiste, senza la società.

 

Mi auguro vivamente che i fini estensori di tanto documento non intendessero l'affermazione in senso letterale ossia storico, o anche solo "biologico" ...

Il documento dei "quarantenni" dalemiani del PD contro il veltronismo

 

Io non capisco come nel PD le idee debbano essere collegate all'età. Così i giovani finiscono nel dimenticatoio chiamato "GD" (Giovani Democratici) e i quarantenni si trastullano a scrivere cose che ci vorrebbe un interprete.

Ma non sarebbe meglio che dessero una mossa tutti? Che si parlassero tutti? Chissà che qualche idea decente non permei attraverso le varie fasce di età.

Ho letto rapidamente e controvoglia il documento: forse è meno folle di quanto ritenga palma, ma certo fa impressione. Ha una sua coerenza, benché strumentale all'obiettivo di abbandonare una - peraltro indefinita - linea politica; però mi sembra reticente per quanto riguarda l'individuazione di quella nuova ... a meno che non si risolva nel ritorno alla tradizione del PCI, condita da accenti personalisti per tenere aggregati al PD gli ex-margheritini o quello che ne resta.

Ciò detto, rilevo che la polemica contro il neo-liberismo (che peraltro non mi sembra abbia concretamente ispirato la politica del governo) è tutt'altro che nuova. A questo proposito mi permetto due osservazioni:

1 - la polemica verso una società nella quale ognuno appaga (o spera di appagare) i suoi desideri, anche i più devianti dallle scelti di vita della maggioranza dei cittadini, è espressione di un atteggiamento conservatore che ha una sua dignità ma appare incompatibile con moltissime scelte compiute dal PCI/PDS/DS/PD. Nonostante tutto, nella pratica e nella politica degli ultimi decenni il gruppo dirigente del maggiore partito della sinistra ha seguito una linea prudentemente radicale nei c.d. temi etici, nel suo elettorato di riferimento e nell'associazionismo collaterale i temi della liberazione dei gay, del femminismo, della libertà individuale sono ben presenti.

2 - con questa polemica è coerente quella contro l'individualismo, che peraltro non solo è sforzata (qualcuno ha parlato di uno straw man), ma non è neppure nuova. Proprio ieri leggevo un saggio di un giurista francese, Cristophe Jamin, nel quale si rievocano analoghe polemiche condotte a fine ottocento da alcuni suoi precursori, che contestavano le teorie voluntariste ed individualiste fondate sul Code Napoléon con argomenti simili (anche se molto più raffinati). Da oltre un secolo, almeno in Europa, i sostenitori di qualsiasi forma di "socialismo" contestano radicalmente il liberismo, vecchio o nuovo, con lo stesso sistema: si accusa il pensiero liberale di fondarsi su un'idea astratta e si propone l'intervento statale a governare l'economia (oggi, a prevenire i "fallimenti del mercato").

Abbiamo dunque davanti a noi una bella prospettiva: dalla palude berlusconiana allo stige vetero-socialista.

 

 

Tanto folle non è, ad es. questa analisi non è sbagliata:

Alla radice stava un compromesso sociale che si basava, da un lato, su bassi salari, bassa produttività e uso distorto della spesa pubblica, in particolare pensionistica; dall’altro, su un sistema delle imprese che si vedeva compensato di tutti i limiti e le distorsioni che avevano caratterizzato lo sviluppo del paese da un’ampia possibilità di evasione fiscale, ma anche dalla politica di ripetute svalutazioni della lira, che andava a beneficio dell’industria esportatrice; tra questi due estremi, si espandeva nel frattempo un ceto medio che godeva tutti i benefici del “circolo vizioso della rendita”, con pesanti ricadute sullo stesso debito pubblico e sulle dinamiche dello sviluppo.

in quanto alla tradizione comunista... se questi sono capaci di fare le analisi dei flussi elettorali che faceva Celso Ghini o hanno la competenza in materia di agricoltura di un Emilio Sereni, o sanno fare una analisi del berlusconismo al livello delle Lezioni sul Fascismo di Togliatti, ci metto la firma col sangue. Ma ci credo poco.

Quello che è insopportabile è l'astio verso il "ceto medio riflessivo", la nota sull'"estremismo anticlericale" (cioè non farsi scrivere la linea sulla bioetica da una numeraria dell'Opus Dei col cilicio), il PD "subalterno ai media" quando D'Alema non è stato capace di tenere aperta Red TV, "la strumentale contrapposizione tra padri garantiti e figli abbandonati" (che era stata tirata fuori dal consigliere economico di D'Alema..."più ai figli e meno ai padri", e abbiamo perso i voti degli uni senza prendere quelli degli altri...


 

nel quale si rievocano analoghe polemiche condotte a fine ottocento da alcuni suoi precursori, che contestavano le teorie voluntariste ed individualiste fondate sul Code Napoléon

per carità di patria e di partito (e lo dice uno che non è individualista e pensa che by and at large qualche ragione in materia ce l'hanno) non avevo fatto notare che critiche analoghe all' "individualismo astratto" della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino l'avevano fatte De Maistre e Burke nella scia della rivoluzione francese. Che propriamente progressisti non lo erano 

 

Sa, Sig. Luponti, penso invece sia proprio folle (e/o in una tale assoluta malafede che pur di colpire Veltroni o chi e' il nemico si producono escrementi coleottero pretendendo si tratti di caviale intellettuale, sia pure di gauche-caviar.)

 

I folli, si dannano, tra i varii motivi, proprio per le scelte che fanno. Hanno mai considerato questi di compiere l'unica scelta che nessun partito sostiene?

non Fini, non Ferrero, non verdini, e non Scanio.

Forse avrebbero qualche voto...invece seguono con obbedienza pronta cieca e assoluta le corbellerie che hanno lett in un documento tardo rodaniano del papato...

Ebbene, signor Palma, è pur sempre possibile che siano folli e coerenti nella loro follia.

Ma quale scelta - che nessun partito sostiene - avrebbero potuto fare, se sono folli?

vedo caro Luponti che non colse il segno.

Visto he tutto fu provato, dalla visione cristiana della persona a B. Obama, la mia modesta proposta alla sinistra e' appunto di fare quel che nessuno fa.

La RAI non e' nel cuore, e' il cuore della sinistra.

Caro Palma,

come può la sinistra sopravvivere senza il suo cuore (i.e. la RAI)? 

Per quanto folli, almeno l'istinto di sopravvivenza lo avvertono.

mah, forse cominciando a buttar fuori

i. i cretini

ii. le cretine

iii. chi va alla festa del puttanier

iv. chi usa droghe illegali

come disse il generale... un vasto programma

le auguro per l'anno nuovo tutto il meglio possibile, C'hana Tova

la saggezza del popolo romano aveva colto in largo anticipo l'essenza del problema della Rai e su quanto é difficile porvi rimedio, almeno su questa terra. Quanto alla diagnosi del problema essi osservavano

 

Li parenti der Papa, deventeno presto cardinali

 

Quanto poi alla natura dei soggetti

 

I diavoli che nun se troveno a l'inferno, so' a Roma

 

E per finire su chi si incontra alle feste

 

Fior de limone, si Cristo nun perdona a le mignotte, er paradiso lo po' dà a ppigione (ndr. affitto)

 

Chanà tovà haver palma e preparati per il digiuno di domani.

 

 

 

La discussione è stata interessante, ma ormai c'è qualcos'altro che merita attenzione.

Sembra essere imminente la pubblicazione del documento "veltroniano", ce n'é un'anticipazione su Cerazade (alcuni quotidiani ne parlano in sintesi): se è vero, è un altro bell'esempio di "dibbattito" sui massimi principi, senza proposte concrete.

A quando un commento?

 

Uòlter. Ma non doveva ritirarsi in Africa?
Ancora devo capire perché alle elezioni 2008, con porcellum attivo, ha fatto entrare nella coalizione l'Italia dei Valori escludendo però la Rosa nel Pugno. Facendola sparire dal parlamento. Con quale logica? Non glie lo perdonerò mai.

Quel che riesco a comprendere (mi e' difficile capire il nulla) e' che essendo a corto di travestiti richedono non solo le limousine per esser condotti ai luoghi appropriati ma anche la cocaina, se si annoiano nel tragitto.

 

Il documento che venne riportato (su il Foglio) e' un'acuta citazione dai Cuadernos de todo y nada

di M. Fernandez. Come d'abitudine, irrita non citare in extenso:

Un esempio solo:

 

Innovazione della sua proposta programmatica, che deve assumere con coraggio l’obiettivo di battere tutti i conservatorismi, compresi quelli, palesi ed occulti, di centrosinistra, ponendo al centro il tema della democrazia decidente, attraverso le necessarie riforme istituzionali ed elettorali: rafforzamento dei poteri del premier e di quelli di controllo del Parlamento, regolazione del conflitto d’interessi, norme contro la concentrazione del potere mediatico e il controllo politico della Rai, differenziazione delle camere, riduzione del numero dei parlamentari, una legge elettorale, come si legge nel documento approvato dall’Assemblea nazionale del Pd del maggio scorso, “di impianto maggioritario fondato sui collegi uninominali”, insieme a norme sulla democrazia di partito e ad una regolazione delle primarie per le cariche monocratiche. Naturalmente con la preoccupazione, in materia di riforme delle grandi regole della democrazia, di definirne gli aspetti più specifici alla luce di una esigenza di ampio coinvolgimento politico tra le forze democratiche interessate a costruire una nuova fase politico-istituzionale del Paese. 

 

Nella logorrea ha/hanno scordato che la RAI va chiusa, come richiesto da referendum popolare del secolo scorso. Purtroppo le loro cenette ricevono tramezzini di Viale Mazzini. Il Corsera sostiene che tale "veltroni" odia P. Bersani e che sotto le tonitruanti scemenze vi sia una guerricciola tra diverse liste di lobbies (emilian-cooperativistiche vs. mondadori-soubrettistiche) per chi abbia accesso alle primarie. E' probabile che a nessuno importi molto di far nulla di preciso, visto l'effetto annuncio (celebre ai bimbi come "gridar al lupo") del dire ad ogni secondo pie' (non sospinto, correre fa male alla salute e, pure, insozza il mocassino di Arfango tanto popolare tra i parlamentari) che si faranno proposte radicali, innovative, rivoluzionarie.

Nel gruppo dei rivoluzionari troviamo persino tale Gentiloni, Il medesimo Gentiloni inviato dalla mafia RAi a difender i propri interessi alla commissione di vigilanza. Che cosa aggiungere?

p.s. nel caso ci fossero dubbi, l'ex presidente del Senato della Repubblica, usando un linguaggio religioso, al sottoscritto alieno, trova i medesimi roblermi:

cfr.:http://www.repubblica.it/politica/2010/09/17/news/marini_walter_usa_toni_da_fariseo_stop_subito_o_ci_prendono_per_pazzi-7158904/

Lessi, or ora prima di occuparmi di fenomeni un po' seri, il documento di fioronigentiloniveltroni.

Consiste in ecceso di quattromila e cento e undici parole in una sotttile (per questo pochi la colsero) distinzione tra il pericolo "neo frontista" e il pericolo "vetero centrista" (ambedue, nel regno del "ma anche"  vanno evitati.)

Come tristemente previdi il documento dice nulla, si evince dall'esame fecale dei contenuti del vasino di Gentiloni, Melandri e Veltroni, che la RAI non si tocca, in memoria del papa'.

Personalmente auguro lunga vita a Pierluigi Bersani e un veloce ritorno a Malindi e Watanu da parte dei firmatari. 

 

Mi scusi, si riferisce a quel che dice "Veltroni" a repubblica in un repubblica.tv lungo discorso?

se cosi' non fosse non so di che cosa si tratti

Maledetta venga la previsione. Il documento era il ballon d'essai di questo gruppetto di indidvidui tesi alla prosecuzione con ogni mezzi dei balletti con Marrazzo, delle feste da Briatore, della "vigilanza" sui canoni della RAI. Le sortite africane sono scemenze per gettar fumo negli occhi dei vari psicopatici che seguono le interviste di Fazio.

 

pochissimi notarono che la lega passo dall'"incazzo" all' "incasso" (prima pagina di repubblica), dato il successo di Gentiloni, Melandri, e Veltroni nel ridurre i margini dell'opposizione mentre il partito del primo ministro si impelaga in scemenze per difender l'indifendibile

 

Non la leggo, contime ...