La prima invidia, la meno rilevante, è verso gli amici tifosi del Madrid (che sarebbe il Real Madrid, per quelli che non sono da qua) i quali avevano gli occhi tanto assonnati quanto i miei perché, mentre io facevo finta di dormire in aereo, loro festeggiavano il loro trentunesimo scudetto (31, sì 31). Pare che alle due di mattina ci fossero mezzo milione di persone nella Plaza de Cibeles e strade circostanti. E nessuno ha rotto nulla, mi dicono gli amici e confermano i giornali. Qui comincia la seconda invidia, quella più sostanziale. Perché, alla fin fine, che il Milan vinca il derby ci sono quasi abituato e l'Inter sta giocando così male che non credo mi strapperò i capelli (io ce li ho ancora ...) se per caso la Roma finisce per vincere lo scudetto di quest'anno.
Mentre, invece, che a Torino la gioventù italiota che va in centro a bere facendo finta d'essere a Madrid (confondendo la "movida" con il volgare "botellon": provinciali ignoranti, oltre che violenti ...) assalti i vigili, che costoro non reagiscano e fuggano intimoriti, e che il signor questore (prefetto, sindaco, probabilmente avranno consultato anche il vescovo) decida che per la quiete cittadina è meglio soprassedere (invece di mandare 200 poliziotti e fermare tutti, sequestrando tutte le macchine) ecco: questo a me sembra grave e mi genera invidia di tipo serio. Invidia perché, ad esempio, anche se l'altro ieri erano in 5000 i facinorosi pro-ETA a fare da supporto alla sindaco arrestata, oggi Garzon la sede gliel'ha chiusa lo stesso. Perché le leggi, qualche volta, occorre provare a farle rispettare.
Ma non basta. Poi apro il giornale italiano on line e leggo cose come queste, profferite dal nuovo di zecca presidente della Camera. Perché non c'è solo, ovviamente, il fatto che gli assalti alla torinese Fiera del Libro non siano stati sedati in tempo ed i delinquenti che li hanno praticati non siano stati puniti. Non c'è solo il fatto che i cinque figli di puttana (ho solo completato la frase di Ilvo Diamanti, tranquilli, non emozionatevi: per una volta l'idea non è mia) probabilmente (grazie alle leggi buoniste di questo paese catto-comunista pieno di fascisti) se la caveranno con pochi anni di galera, invece di essere rinchiusi in un gattabuia per poi perderne la chiave. Ma c'è anche, e soprattutto, il fatto che la terza carica dello stato - nel tentativo ridicolo di acquistare punti VDB da uomo non-antisemita perché ora è diventato pro-Israle, ora che Israele è diventato uno stato che viola i diritti umani: le preferenze profonde non si smentiscono mai! - riesce a dire cose infami come quella riportata sopra. Infami, per quanto poi cerchi di rigirarla, perché qui succederebbe il finimondo se il presidente della Camera si inventasse di uscirsene con argomenti bizantini del tipo i "violenti tuoi son più criminali dei miei". E l'amichetto del Senato subito a dargli manforte, ed entrambi subito a straparlare di "rieducazione" ... L'invidia cresce.
Poi la ciliegina sulla torta. Dalla borsa estraggo El Pais di ieri, che m'hanno dato in aereo e non ho letto. Fra le altre cose scopro questo, questo e questo. Scopro, cioé, che in questo paese i giornali della propria "parte" (Taguas è del PSOE ed El Pais vuole molto bene al PSOE) ti piantano su un casino bestiale se, dopo aver fatto il viceministro vai a fare il lobbista e a lavorare per un'impresa privata con cui avevi precedentemente relazioni. Scopro che hanno una legislazione sul conflitto d'interessi che, anche se non è quella USA e non è perfetta, è infinitamente meglio della non esistente legislazione italiana secondo la quale i direttori generali del Tesoro possono passare senza soluzione di continuità alle banche d'investimento e poi magari tornare a fare i governatori della Banca d'Italia. Notate: ho usato intenzionalmente l'esempio di Mario Draghi proprio perché non ho assolutamente nessun dubbio sul suo carattere integerrimo, nessuno! Altri esempi, sia dallo stesso palazzo che dai contigui, avrebbero purtroppo avuto altre implicazioni anche sul carattere della persona, mentre in questo caso è la follia della legislazione che voglio sottolineare.
Scopro infine, dagli stessi articoli, che i redditi dei politici spagnoli sono i seguenti: primo ministro, 87mila euro; ministro, 77mila euro; capogruppo parlamentare, 74mila euro; deputato normale, 44mila euro. No, non sono redditi netti mensili, cari italiani. Sono lordi, ed annuali.
Ed allora l'invidia è tanta che vado a mangiarmi un chuleton alla Sidreria Vasca, y a tomar por el saco!
Che invidia! :(