Questa settimana: le cazzate che pubblica La Stampa; il disprezzo dei vertici PD per il popolo di centrosinistra; dagli allo speculatore, American version; una raccolta di testi sulla riforma del mercato del lavoro; novantenni contro la proprietà intellettuale; che fine ha fatto la legge per il ''rientro dei cervelli''.
Buona lettura e buon fine settimana.
- Non ero sicuro di voler segnalare questo grottesco articolo di Mario Deaglio, un tale impasto di bischerate e luoghi comuni che non si ha neanche voglia di starlo a criticare. È quello che viene detto il ''dilemma di Paris Hilton'': semplicemente riconoscerne l'esistenza fa male, per cui non parlarne affatto è meglio che parlarne male. Ma alla fine ha prevalso l'urgenza di porre la seguente domanda: amici de La Stampa, ma veramente non avete di meglio da pubblicare? Eddai.
- Fa male sentirti dire la verità dagli inglesi. Credo lo abbiamo pensato tutti (almeno tra i lettori di questo blog) quando il Times ha osservato un fatto ovvio e sotto gli occhi di tutti, ossia che Berlusconi con il suo comportamento mostrava tutto il disprezzo che aveva verso il popolo italiano. Un disprezzo palese e contro cui, incredibilmente, gli elettori di centrodestra non mostravano alcun cenno di ribellione. Beh, stavolta sul versante opposto è un italiano (almeno questo), il blogger Paolo Cosseddu in arte Popolino, che ci fa notare come le giravolte del PD sul finanziamento ai partiti sono evidenza del profondo disprezzo che i vertici del PD mostrano verso i propri elettori e militanti. Sapranno i militanti del centrosinistra far meglio dei militanti del centrodestra, cacciando chi li disprezza? Se vi aspettate che succeda, consigliamo perlomeno di non trattenere il respiro nel frattempo.
- Le altrui disgrazie, quando simili alle nostre, sono nella versione spagnola ''consuelo de tontos'' e in quella italiana ''mezzo gaudio''. Scegliete la versione che preferite, qua vi raccontiamo semplicemente che le urla contro gli speculatori causa di tutti i mali da parte di personaggi completamente ignoranti avvengono anche in Amerika, non solo in Italia. Questa volta è il caso del fortunatamente ex deputato Joseph P. Kennedy II (sì, uno della famiglia), che interviene con un editoriale sul New York Times. Ci pensa Jim Hamilton, economista a University of California San Diego, a stroncarlo (per gli insaziabili, qui altri links). Non che questo avrà alcun effetto sulla razionalità dei dibattiti futuri, naturalmente. E nemmeno possiamo fare a meno di notare che il palco più visibile e prestigioso, quello del NYT, è stato offerto non a chi aveva i migliori argomenti ma a chi aveva il miglior cognome. Poi uno dice che invecchiando si diventa cinici.
- Sul sito della CGIL trentina, una utile collezione di interventi sulla riforma del mercato del lavoro. Tutte cose più o meno viste ma è comodo averle tutte in fila, aspettando la versione finale.
- Per la serie ''in Amerika c'è di tutto'', il New York Times ci racconta la storia del novantaduenne di Long Island che copia illegalmente i film e li regala ai soldati americani in Irak e Afghanistan, finendo per trovarsi alle calcagna la copyright police.
- Circa un anno e mezzo fa ci divertimmo a commentare su questo sito la leggina per la concessione di sgravi fiscali temporanei ai laureati residenti all'estero che decidessero di tornare in Italia. Apprendiamo ora che la legge di fatto non è mai entrata veramente in vigore, dato che l'Agenzia delle Entrate si è ben guardata dall'emanare la circolare attuativa. Meglio così alla fine, la legge non serviva a niente ed era pure distorsiva e dannosa, ma lo stesso incredibile. Una utile lezione inoltre a tutti gli espatriati, nel caso si facessero attrarre da altre leggine future: ricordatevi di cosa è l'Italia e di come funziona la sua amministrazione prima di farvi tentare. Ah, giusto per farmi due risate mi piacerebbe sapere quante regioni si sono premurate di individuare le case popolari per i laureati rientranti (qui tutto il thread), un'altra simpatica disposizione inventata dai fulmini di guerra che hanno scritto la legge.
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Sandro, un capolavoro questa settimana.
Si', concordo (e tu confermi, con l'esempio): invecchiando si diventa molto più cinici. Specialmente se si passa il tempo libero ad osservare cosa avvenga in Italia.
In Italia si DEVE invecchiare presto da questo punto di vista. Beati voi che potete osservare solo