Letture per il fine settimana, 28-4-2012

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Questa settimana: le cazzate che pubblica La Stampa; il disprezzo dei vertici PD per il popolo di centrosinistra; dagli allo speculatore, American version; una raccolta di testi sulla riforma del mercato del lavoro; novantenni contro la proprietà intellettuale; che fine ha fatto la legge per il ''rientro dei cervelli''.

Buona lettura e buon fine settimana.

  • Non ero sicuro di voler segnalare questo grottesco articolo di Mario Deaglio, un tale impasto di bischerate e luoghi comuni che non si ha neanche voglia di starlo a criticare. È quello che viene detto il ''dilemma di Paris Hilton'': semplicemente riconoscerne l'esistenza fa male, per cui non parlarne affatto è meglio che parlarne male. Ma alla fine ha prevalso l'urgenza di porre la seguente domanda: amici de La Stampa, ma veramente non avete di meglio da pubblicare? Eddai.
  • Fa male sentirti dire la verità dagli inglesi. Credo lo abbiamo pensato tutti (almeno tra i lettori di questo blog) quando il Times ha osservato un fatto ovvio e sotto gli occhi di tutti, ossia che Berlusconi con il suo comportamento mostrava tutto il disprezzo che aveva verso il popolo italiano. Un disprezzo palese e contro cui, incredibilmente, gli elettori di centrodestra non mostravano alcun cenno di ribellione. Beh, stavolta sul versante opposto è un italiano (almeno questo), il blogger Paolo Cosseddu in arte Popolino, che ci fa notare come le giravolte del PD sul finanziamento ai partiti sono evidenza del profondo disprezzo che i vertici del PD mostrano verso i propri elettori e militanti. Sapranno i militanti del centrosinistra far meglio dei militanti del centrodestra, cacciando chi li disprezza? Se vi aspettate che succeda, consigliamo perlomeno di non trattenere il respiro nel frattempo.
  • Le altrui disgrazie, quando simili alle nostre, sono nella versione spagnola ''consuelo de tontos'' e in quella italiana ''mezzo gaudio''. Scegliete la versione che preferite, qua vi raccontiamo semplicemente che le urla contro gli speculatori causa di tutti i mali da parte di personaggi completamente ignoranti avvengono anche in Amerika, non solo in Italia. Questa volta è il caso del fortunatamente ex deputato Joseph P. Kennedy II (sì, uno della famiglia), che interviene con un editoriale sul New York Times. Ci pensa Jim Hamilton, economista a University of California San Diego, a stroncarlo (per gli insaziabili, qui altri links). Non che questo avrà alcun effetto sulla razionalità dei dibattiti futuri, naturalmente. E nemmeno possiamo fare a meno di notare che il palco più visibile e prestigioso, quello del NYT, è stato offerto non a chi aveva i migliori argomenti ma a chi aveva il miglior cognome. Poi uno dice che invecchiando si diventa cinici.
  • Sul sito della CGIL trentina, una utile collezione di interventi sulla riforma del mercato del lavoro. Tutte cose più o meno viste ma è comodo averle tutte in fila, aspettando la versione finale.
  • Per la serie ''in Amerika c'è di tutto'', il New York Times ci racconta la storia del novantaduenne di Long Island che copia illegalmente i film e li regala ai soldati americani in Irak e Afghanistan, finendo per trovarsi alle calcagna la copyright police.
  • Circa un anno e mezzo fa ci divertimmo a commentare su questo sito la leggina per la concessione di sgravi fiscali temporanei ai laureati residenti all'estero che decidessero di tornare in Italia. Apprendiamo ora che la legge di fatto non è mai entrata veramente in vigore, dato che l'Agenzia delle Entrate si è ben guardata dall'emanare la circolare attuativa. Meglio così alla fine, la legge non serviva a niente ed era pure distorsiva e dannosa, ma lo stesso incredibile. Una utile lezione inoltre a tutti gli espatriati, nel caso si facessero attrarre da altre leggine future: ricordatevi di cosa è l'Italia e di come funziona la sua amministrazione prima di farvi tentare. Ah, giusto per farmi due risate mi piacerebbe sapere quante regioni si sono premurate di individuare le case popolari per i laureati rientranti (qui tutto il thread), un'altra simpatica disposizione inventata dai fulmini di guerra che hanno scritto la legge.
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Commenti

Ci sono 32 commenti

Sandro, un capolavoro questa settimana. 

Si', concordo (e tu confermi, con l'esempio): invecchiando si diventa molto più cinici. Specialmente se si passa il tempo libero ad osservare cosa avvenga in Italia. 

 

Si', concordo (e tu confermi, con l'esempio): invecchiando si diventa molto più cinici. Specialmente se si passa il tempo libero ad osservare cosa avvenga in Italia.

 

 

 

 In Italia si DEVE invecchiare presto da questo punto di vista. Beati voi che potete osservare solo

enjoy this... (e secondo me c'e' una grandissima parte di verita' in tutto cio')

pero' quello che non viene spiegato e' che il comportamento di HBO e' perfettamente razionale o almeno lo puo' essere. Da buon monopolista, restringe l'offerta per poter aumentare il prezzo. Se il DVD fosse disponibile subito, meno gente sarebbe disposta ad iscriversi alle sue stazioni cable.  Se i programmi fossero disponibili su hulu o netflix,  pure. Non e' ovvio quale sia la scelta ottima, ma non e' nemmeno ovvio che ci rimettano ad impedire l'acquisto legale. 

appena ho letto l'autore, ho smesso di leggere. Non mi domando perche' scriva ancora, visto che il mio rispetto per la stampa italiana e' generalmente sottozero, pero' devo dire che se continua cosi' dovro' passare alla notazione esponenziale...

 

EDIT: pardon Sandro, ho letto dopo le tue considerazioni

Anche io, con molto fastidio, sto sentendo le lamentele "senza il finanziamento pubblico la politica la fanno solo i ricchi", anche se devo dire che in Parlamento non ho visto homeless, nè ho visto persone con "il bene pubblico sopra ogni cosa", ma questi poveri che fanno politica oggi devono essere bravi a nascondersi, forse.

 

Ancora: i bilanci saranno pure certificati, ma il  PD alla voce : contributi da tesseramento ha la voce 0 (zero). Complimenti. Insomma saranno pure trasparenti, ma a leggere il bilancio del PD ti viene il sospetto forte e chiaro che buttano i soldi  dalla finestra. E sui 100 mln di finanziamenti residui c'è da dire che il 2010 (ultimo anno disponibile) con 51 mln di contributi ha chiuso in perdita di 22 mln, perchè era "un anno elettorale", in particolare si son spesi 51 mln per i contributi ai PD regionali.

Insomma siamo ben lontani da un"partito" di massa, che potrebbe e dovrebbe vivere dei contributi volontari (zero ? ma via..) , mentre proprio dal bilancio si capisce che è un elefante attaccato alla mammella dello Stato.

Fino a quando anche l'elezione dell'ultimo componente di un consigliere comunale dell'ultimo comune d'Italia dipenderà dai  finanziamenti centrali del Partito dubito nel rinnovamento.
 

I contributi da tesseramento rimangono a livello regionale (ogni regionale li ripartisce a propria discrezione tra regionale, provinciale e comunale).

I contributi ai Pd regionali non sono altro che il ritorno dei rimborsi elettorali regionali (che vanno a Roma e poi ritornano nelle Regioni).

L'ultimo consigliere comunale d'Italia si arrangia (almeno se è del PD), anzi sarebbe tenuto a dare il 50% del gettone di presenza.

http://www.prossimaitalia.it/news/2524/come-si-legge-il-bilancio-del-pd/

Sono d'accordo, a trattenere il respiro c'è il rischio di rimanerci secchi. Noi ci proviamo, comunque.

Ciao Paolo, benvenuto al blog. Fate bene a provarci, tutto il nostro appoggio, per quel che poco che può valere, e massimo rispetto per chi cerca di cambiar qualcosa sul serio, in qulunque partito.

È che, sai, è un periodo che tendo ad apprezzare più il pessimismo dell'intelligenza che l'ottimismo della volontà. Passerà, o forse no.

quando ero piccolo, nel secolo scorso, pensavo sempre che il disprezzo fosse un film di Godard, il "autore" svizzero. 

Adesso che ho tutti gli acciacchi il prof. Brusco mi spiega che il disprezzo e' quella cosa che il secondo partito degli italiani riserva ai medesimi.

Mi si permetta di dissentire. 

I fatti sono, a me almeno, piuttosto chiari.

1. c'e' una crisi vera (riassunto tratto dalle opere del dr. Boldrin. La manifattura si sposto'  in tre continenti Africa, Asia, da Mexico in giu' se guardate il mappamondo con gli occhi degli orsi canadesi. I bianchi europoidi hanno l'opzione di uno stato assai piu' snello ed efficiente e di mettersi in testa di diventar una mistura benevola di Stanford University, Brembo brakes, Apple computing & Volkswagen. La snellezza ha da tener in conto una demografia che invecchia.) punto.  Il resto son ciance da Bruno Vespa che conevrsa con Deaglio e signora.

La elite politica del paese (sgrossando i termini: parlamento,  i 500 capi manipolo dei partiti, rai finmeccanica, managerato vario) semplicemente falli'. 

Si noti che non vi e' nessuno effetto epocale. Prendete l'Italia 1915-1943. Gli chocs esterni, militari, economici misero sotto prova la classe politica  e la dinastia dei cagoja, Amendola, Turati, Bordiga, Gramsci, Nitti, e tutti quanti. 

la cosidetta borghesia (che era composta assai piu' da latifondisti vestiti da Bertolucci assai piu' che dai Bomprini, Parodi, Agnelli) abbindolata da se stessa si salvo' la ghirba e affido' il tutto a un gruppetto di fenomeni di dannunzianesimo prepuzialpolitico. 

2. Adesso Marcegaglia & associati ha dubbi sull'andar da Grillo e Guzzanti. 

3. Adesso l'avvento del governicchio Barca-Fornero-Giarda-Monti-Napolitano-Passera  e' l'indicazione del fatto che i cosidetti partiti hanno nulla da dire o da fare in tema di

(oh la lista e' lunga... far nascere Stanford a Caserta? vendere la Rai? tagliare le tasse a chi fa l'imprenditore?)

se avesse qualche cosa dire, persino al netto della buffonate di Veronica e Silvio Berlusconi, avreste il governo Brunetta-Carfagna-Fassina-Mauro. e non c'e'.

Il rottamaio che Misiani deve salvaguardare  ha nessun interesse fare nulla. Il compito dei vari Misiani e' salvare la pelle a questi Matteotti da operetta. Umanamente vi e' solo pieta'. Il loro problema e' reale. Sono cretini, di fronte ad un problema (che ne so? l'imbarazzo della scelta, come ridurre il debito pubblico, la risposta e' di aprire un tavolo, consultare il Cnel, riunirsi a Gargaonza e pregar col cardinal Bertone, e cosi' via) hanno nessuna idea e la sicumera di mai ascoltare nessun altro (se ascoltano un altro, cadono nell'"antipolitica, nel loro idioletto e' come andar a lezioni di sesso al dopolavoro dei pedofili.)

4. I  cretini qunato i molluschi e i prioni hanno istinti di sopravvivenza. Il disprezzo c'entra nulla. I piu' allerti degli allegri masnadieri han capito benissimo.

vedasi

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Elezioni-D-ALema-penso-vinceremo-quasi-dappertutto/80285.htm

 

stanno riposizionando se stessi per le elezioni, contando su un elettorato religioso inorridito dai castrati ai caraibi sullo yacht dell'amic imprenditore, Minetti che briffa qualche demente che vuole la "riapertura del bagaglino e il residuato di una guerra che mai ci fu tra Marchionne e l'invecchiato Cipputi che la prese, tanto per dar un tocco di " nulla cambia sotto il sole" in quel posto.

Nessun disprezzo, un calcolo politico secondo il quale le masse per mancanza di scelte e 

politiche voteranno Calearo, Fassina, Casini, Vendola, Finocchiaro.....

Penso che il disprezzo verso gli elettori più che verso i militanti il PD, dalla bocca di Bersani, lo abbia dimostrato molto prima dell'affare finanziamenti, quando ha tessuto gli elogi di Gianni Letta (o Lecca che dir si voglia). Fu il programma più conciso della storia: "il nostro impegno principale sarà sostenere le caste, le Px, le cricche perinde ac cadaver". 

Per quanto riguarda i finanziamenti io non sarei scandalizzato se il partito che li percepisce avesse idee e programmi validi, considerando le strutture centrali (che dovrebbero disporre almeno di un valido ufficio di studi economici, sociali e legali e di una internet tv  e quelle territoriali.

E' stato furbo il nostro Brusco a non dire che Deaglio nel suo articolo faceva la laudatio del Tremonti pensiero, che altrimenti nessuno di questo sito l'avrebbe letto... Così ci sono cascato. E mi son chiesto: ma la moglie (Fornero), a costui, non gli dice niente? O forse ha smesso di leggere le cose del marito per salvaguardare l'unità familiare :-)

che e' uomo d'onore venne a seppellir deagli e non a lodar (tre)monti.

 

Io mancando di onore

 

no

 

 

http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=396696943685223&id=790782986&notif_t=like

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma è molto più probabile che la moglie (Fornero) sia perfettamente al corrente e d'accordo, e che tutto sia funzionale alla (premiata!) ditta di famiglia.

solo per dire che il vecchietto è un grande.

 

grazie per aver segnalato lo splendido articolo.

sull'apprezzamento del vegliardo. Way to go, grampa!

Allucinante  Deaglio.

 

Fa il paio con questo sul Times Higher.

nel turbinar politico che prelude agli appuntamenti elettorali si muovono anche gli intellettuali. la nuova formulazione e' di tipo  T-L tomismo e leninismo uniti per il ritorno al medio evo. un articolo (di Alberto Asor Rosa) indica alcuni temi che, non implausibilmente, sostengono le idee dei "beni comuni", che appunto vanno eliminati dalla grinfia diabolica dei mercati per darli in gestione a (non ho ben capito a chi,  ma suppongo sia il "popolo")

 

il fenomeno della crescita reazionaria populista (un quarto dei francesi) raggiungera' gli italiani nel 2013. Vari agenti sul mercato politico si posizionano per catturare i loro clienti.

 

 

 

http://www.soggettopoliticonuovo.it/2012/04/27/tra-toni-negri-e-tommaso-daquino-albero-asor-rosa-il-manifesto/

Ci stanno provando di nuovo, immemori del passato. Cercheremo di rispondere, ognuno a suo modo - cioé usando le proprie specifiche conoscenze - mi auguro.

 

un articolo (di Alberto Asor Rosa) indica alcuni temi che, non implausibilmente, sostengono le idee dei "beni comuni", che appunto vanno eliminati dalla grinfia diabolica dei mercati per darli in gestione a (non ho ben capito a chi,  ma suppongo sia il "popolo")

 

Non so se valga la pena di rispondere.  Dal punto di vista politico questi temi (tutela dei beni comuni, democrazia partecipativa, giustizia sociale) risalgono in sostanza alla fondazione dei primi partiti verdi, tra gli anni '70 e '80 (con l'aggiunta della nonviolenza, otteniamo guardacaso i "quattro pilastri" dei suddetti partiti verdi).  Non sono deleteri o scorretti in senso stretto, però molto dipende da come sono interpretati.  C'è da dire che quello che si sa finora non lascia ben sperare: si parla di "un partito dei professori" ma è del tutto improprio, non mi sembra che il progetto coinvolga personalità di rilievo nello specifico campo delle politiche pubbliche.

Andiamo cauti, tra i promotori del progetto vi sono anche gli ideatori del referendum contro la "privatizzazione dell'acqua", persone forse poco note al grande pubblico ma dotate di qualche peso nell'accademia e in un demi monde intellettuale che pretende di essere à la page perché segue i dibattiti sulla libertà del web e propugna la libertà della cultura.

Temo che certe loro tesi possano avere ascolto anche presso circoli che si autodefiniscono liberali, nel momento in cui imputano alle sinistre tradizionali un pregiudizio statalista che è fallito: parlano di superare la contrapposizione tra pubblico e privato, per riscoprire i beni comuni, a partire dalle proprietà collettive indagate da Erin Ostrom fino a giungere alla messa in comune della conoscenza, prospettata da Lawrence Lessig.

Alle spalle  c'è il lavoro della commissione per la riforma della disciplina dei beni pubblici, istituita dal secondo governo Prodi e presieduta da Stefano Rodotà, che aveva proposto un disegno di legge delega contenente alcune innovazioni alquanto rilevanti nella legislazione in materia, almeno in linea di principio (trattandosi di legge delega, molto era rimesso al fine tuning del governo).

Il prestigio di cui gode Rodotà presso ambienti del PD e presso SEL non dovrebbe essere trascurato. 

  

 

Temo che certe loro tesi possano avere ascolto anche presso circoli che si autodefiniscono liberali,

 

Forse mi è sfuggito un riferimento di qualche genere, ma non credo che questo manifesto politico susciterà interesse tra i liberali, se non altro perché, a quanto vedo, il progetto pone come precondizione del proprio programma politico il rifiuto del "modello neoliberista" che "ci ha portato alla catastrofe attuale" e la "difesa intransigente dello Statuto dei lavoratori nella sua totalità".

Vedere ancora oggi un'opposizione così spinta ai valori liberali è per certi aspetti deludente, ma è pur vero che i liberisti non hanno proposto all'opinione pubblica una via d'uscita credibile dalla crisi, e il mercato della politica non può che regolarsi di conseguenza.  Però anche il tema dei "beni comuni" nelle intenzioni di questo gruppo sembra trasformarsi in un semplice pretesto o slogan per idee socialiste e collettiviste: siamo ben lontani dalle trattazioni di Williamson e Ostrom, o anche di Lawrence Lessig (che sono in realtà molto sensate e interessanti, se considerate nel merito).

Sandro, forse è stata colpa tua ma, come riporta il Sole 24 ore "per incentivare il rientro nel Belpaese dei nostri cervelloni costretti a cercare opportunità e carriera all'estero" la Agenzia delle Entrate alla fine ha prodotto il testo della circolare applicativa della Legge 238 del 30 dicembre 2010.

 

è stato l'eroico on. Vaccaro. Discusso nelle letture del cinco de mayo.