Letture per il fine settimana 6-9-2014

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Questa settimana: continuavano a chiamarli ''incentivi''; l'andamento dei tassi di interesse reali; quel che vuol fare Draghi; è una buona idea sussidiare la partecipazione al voto?

Buona lettura e buon fine settimana.

 

  • In molti paesi le autorità hanno reagito alla crisi cercando di stimolare l'acquisto di beni durevoli mediante sussidi e sconti fiscali (che in Italia, in modo un po' bizzarro, hanno preso il nome di ''incentivi''). L'obiezione principale a questi programmi è che essi favoriscono principalmente uno spostamento intertemporale della domanda: i consumatori che sanno che a partire da una certa data entreranno in vigore i sussidi postpongono gli acquisti, e li anticipano durante il periodo in cui i sussidi sono in vigore. Qual è l'effetto netto? Hoekrstra, Puller e West hanno studiato empiricamente il programma ''cash for clunkers'', che nel 2009 sussidiò negli USA l'acquisto di auto nuove e descrivono i risultati su voxeu.org. Come suggerito dalla teoria, l'effetto principale del programma è stato uno spostamento intertemporale degli acquisti. In più, dato che i sussidi erano indirizzati specificamente all'acquisto di macchine ad alta efficienza energetica (ossia, piccole) che costano meno, i ricavi totali dell'industria automobilistica sono scesi. Visto che le industrie normalmente fanno lobbying per questo tipo di programmi, vogliamo chiamarla poetic justice?
  • Massimo Fontana su Archeo.finanza fa una cosa tanto doverosa quanto rara guardando alla storia recente dei tassi di interesse reali, ossia al netto dell'inflazione. Analizzare i tassi reali è complicato perché occorrerebbe tener conto delle aspettative di inflazione, più che dell'inflazione corrente, guardare alle componenti di ''sorpresa'' (movimenti dovuti a cambiamentoi non attesi dell'inflazione) e a quelle sistematiche. Tuttavia anche un'analisi semplificata in cui si guarda semplicemente alla differenza tra tassi nominali e tassi d'inflazione correnti fornisce utili spunti. Nel caso dell'Italia un punto interessante è che buona parte della discesa dei tassi nominali che si è verificata dalla seconda metà del 2012 è dovuta principalmente al calo del tasso d'inflazione. I tassi reali invece per un lungo periodo sono addirittura cresciuti.
  •  Come spiega Angelo Baglioni su lavoce.info, l'innovazione principale di politica monetaria annunciata da Draghi è stata la costituzione di un programma per l'acquisto titoli ABS (acronimo per ''asset backed securities'', titoli che pagano cedole dipendenti da altri attivi sottostanti quali prestiti alle imprese e ai consumi). Io devo confessare che non ho mai ben capito le basi teoriche ed empiriche delle politiche di quantitative easing. Ho sempre imputato la cosa alla mia ignoranza di economia monetaria, ma devo dire che quando ho letto il paper che Woodford ha presentato a Jackson Hole un paio di estati fa i dubbi mi sono rimasti. Però i mercati sembrano crederci. Vediamo finché dura.
  • Sembra che a Los Angeles si stia pensando di estrarre premi tra chi partecipa alle elezioni. Il commento di Mike Munger è lapidario:this is genuinely bad policy. Comunque la battuta di attacco è fulminante. Qual è la differenza tra una lotteria e un'elezione? A volte una persona onesta vince la lotteria :-).
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Commenti

Ci sono 11 commenti

Suppongo che nel contesto dell'Eurozona l'obiettivo sia di alleggerire il bilancio delle banche (come anche richiesto da Basilea III) senza pero' causare deleveraging, nella speranza che i soldi che le banche riceveranno dalla BCE siano poi riinvestiti in prestiti che rilancino la produzione.

almeno per me: a che prezzo la BCE deve comprare questi ABS? prezzarli non è mai stato facile, il mercato quasi non c'è, visto che la crisi è stata proprio centrata sulle valutazioni "sintetiche " di prezzo che avevano consentito la circolazione e la facilità di emissione di questi titoli. sarà mica il costo storico scritto nei bilanci delle banche?

fra le righe, pare invece che si avvi una standardizzazione di tali titoli, e l'acquisto riguarderebe alllora questi nuovi titoli standard? si andrà per le lunghe...

un commentatore sulla faccenda di LA riporta un commento di clarke che sembra quanto mai appropriato

 

“For the last century, almost all top political appointments [on the planet Earth] had been made by random computer selection from the pool of individuals who had the necessary qualifications. It had taken the human race several thousand years to realize that there were some jobs that should never be given to the people who volunteered for them, especially if they showed too much enthusiasm. As one shrewed political commentator had remarked: “We want a President who has to be carried screaming and kicking into the White House — but will then do the best job he possibly can, so that he’ll get time off for good behavior.”

 

Magari invece di dare un premio solo per aver votato, il premio viene dato all'elettore fortunato solo a fine mandato dell'eletto. Il totale del premio lo facciamo proporzionale alla performance politica (di per se difficile da misurare oggettivamente, ma magari qualche political scientist ha qualche idea).

In questa maniera non si incentiva votare, ma ad essere dei cittadini informati