Capezzone ha lanciato pochi giorni fa un "network" (quando finiremo con
le denominazioni di fantasia per i nuovi partiti?) di stampo liberale
promosso sul sito decidere.net.
Il programma di riferimento è espresso in 13 punti ed è più breve del tipico articolo su questo sito, il che lo rende consultabile dal
cittadino medio. Contiene molte cose condivisibili, alcune fumose ed
altre che mi paiono incongruenti o contraddittorie. Mi limito a discutere i punti che mi tornano meno chiari senza
commentare gli altri, che trovate nel sito linkato sopra.
- Flat tax al 20% in 5 anni - non capisco come possa bastare un taglio della spesa del 5% per coprire un dimezzamento o quasi delle aliquiote fiscali senza tener conto del recupero di base imponibile. Capisco poco di economia ma credo che servirebbero tagli di spesa ben più consistenti.
- Federalismo fiscale: Mi sta bene, ma come si concilia con una flat tax imposta dal governo centrale?
- L' "impresa in un giorno" è un vecchio cavallo di battaglia "capezzoniano", che trovo condivisibile ma off target: secondo me l'obbligo di rispettare innumerevoli regolamenti e scadenze, dover ricorrere a commercialisti per districarvisi e soprattutto dover pagare tasse pressochè raddoppiate dopo il primo anno di attività sono barriere ben maggiori dei tempi di creaazione delle società.
- Statuto dei lavoratori di Biagi&Treu: che vuol dire in pratica?
Al di là dei contenuti, non credo che Capezzone abbia il seguito per
promuovere alcunchè, ed il fatto che abbia già dichiarato che confluirà
in uno dei due poli mi puzza un po', anche perchè mi dà sempre l'impressione di uno che ha studiato la lezione a memoria.
Ma nonostante
tutto questo è forse il "prodotto politico" italiano più sano che abbia visto di recente.
Voi che ne dite?
Se per prodotto politico si intende qualcosa di immediatamente fruibile dai potenziali destinatari, posso essere d'accordo. Ma per questa via si scade rapidamente negli slogan vuoti ed accattivanti. Personalmente, credo che il programma di Capezzone sia aria fritta, costruito su premesse deboli e non supportato da approfondimenti analitici sufficienti. Mi pare l'ennesima trovata di un personaggio che certamente sa come dare spin alla propria visibilità mediatica. Io ho scritto sul tema:
http://phastidio.net/2007/07/09/mrcapezzone-where-is-the-beef/
Sono sostanzialmente d'accordo, tranne che non credo che un manifesto politico necessiti di approfondimenti analitici, anzi ritengo che questi lo trasformerebbero in un inutile totem che nessuno legge, a cominciare dai promotori (quanti esponenti dell' unione credi abbian letto 281 pagine di programma ? Forse l' 1%)
Ritengo comunque un segnale positivo che un professionista della politica proponga un programma di stampo liberale e diffonda certe idee al di la della solita cerchia; certo non credo cha Capezzone sia il famoso Cavaliere bianco che fonda il PLV.