1) Tassazione. Imposta unica sul reddito, attorno al 25/30% (zero tasse per livelli di reddito sino a 10-12mila, a condizione che si sia in grado di controllare seriamente di tali redditi) + tassazione media attorno allo 10% sui consumi (bassa su prodotti commerciabili internazionalmente, alta sugli altri). Tetto massimo del 35% del PIL per il carico fiscale complessivo dello stato centrale. Non abbiamo ancora parlato seriamente di tasse su nFA, ma succederà presto ... e lo faremo in grande.
2) Federalismo fiscale. Le regioni hanno potere impositivo autonomo per finanziare le spese in servizi - sanità, trasporti locali, educazione (compresa quella universitaria). Le regioni possono liberamente consorziarsi o anche "confederarsi" per la prestazione e il finanziamento di uno o più servizi. Le regioni non possono finanziare i propri eccessi di spesa con debito. Esiste un fondo nazionale di solidarietà fra regioni, finanziato con tassazione "earmarked" sui consumi su scala nazionale e d'ammontare non superiore al 2% del PIL nazionale. La gestione di tale fondo è demandata al senato federale. Ne abbiamo parlato qui.
3) Mercato del lavoro. Contratti di lavoro liberi e flessibili: di questo ne abbiamo parlato a iosa, qui, e non ci ripetiamo.
4) Settore pubblico. Riduzione del settore pubblico di almeno 1/3; inclusa la privatizzazione di Rai e di Alitalia, delle poste e delle ferrovie, delle municipalizzate e dell'Enel, dell'ANAS e di porti ed aeroporti. Le regioni che volessero mantenere una classe politica ingorda e una schiera di burocrati, guardiaboschi, funzionari dei provveditorati, ferrovieri e postini nullafacenti e così via, tassino i propri residenti per mantenerla. Su cosa, come e perché privatizzare, abbiamo parlato qui, qui, qui e qui ... ed anche altrove!
5) Pensioni. Pensioni a 60 anni per tutti, poi a 65, poi quando si vuole secondo valori attuarialmente neutri. Passaggio graduale (nell'arco di circa venti anni) a pensioni contributive minime ed universali (pari a circa il 20% del salario medio) + capitalizzazione privata. Uno di noi ci ha pensato tanto (e bene, dice l'altro, qui).
6) Sanità. Assicurazione sanitaria universale minima per tutti + assicurazioni private. Fornitura di servizi sanitari mista, pubblica e privata, di competenza regionale. Questa è complicata però, bisogna tornarci sopra.
7) Grandi opere. Opere pubbliche di interesse nazionale - TAV, ponti (ma non quello di Messina, quelli che servono), autostrade, viabilità metropolitana - finanziate con obbligazioni del tipo "consoles" (perpetue).
8) Scuola. Privatizzazione (nel senso definito qui) dell'università con finanziamento dei costi di accesso a mezzo mercato di credito privato garantendo attraverso tassazione il pagamento degli interessi e delle quote di rimborso, come suggerito qui. Trasformazione delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado (elementari, medie, e licei) in enti autonomi (ad esempio, in cooperative di insegnanti cui vengono date in concessione d'affitto le strutture pubbliche). Politiche di sussidio all'educazione attuate attraverso vouchers.
9) Sistema elettorale. Ritorno ad un sistema maggioritario con premio di maggioranza per l'elezione della Camera dei Deputati (cui componenti passano dagli attuali 630 a 300). Senato Federale. Su questo abbiamo cominciato a farci i denti qui, ma anche su questo tema ci ritorniamo sopra alla grande molto presto.
10) Finanza d'impresa. Liberalizzazione del sistema finanziario, con riforma liberale della legislazione di corporate governance che garantisca forme varie di protezione giudiziale degli investitori e in particolare imponga tassativi vincoli di trasparenza al management delle imprese. Altro tema su cui in Italia c'è da lavorare, e come.
11) Giustizia. Separazione delle carriere dei magistrati inquirenti dai magistrati giudicanti, mantenedo l'autonomia complessiva e l'indipendenza dell'ordine giudiziario (organo di autogoverno comune, organi di promozione separati ed indipendenti). Incentivi vari ai giudici con carriere associate a mercato interno e valutazioni esterne.
Poi ci sarebbe il punto sull'immigrazione, ma non siamo d'accordo sulla questione nemmeno fra noi due, ed allora - perché no? - abbiamo cambiato l'obiettivo del dodicesimo punto:
12) Tempo libero. Sesso per tutti, come diceva Lucio Dalla, "a ognuno come gli va". Per chi può, gratis, per gli altri a pagamento, che è meglio di niente ... e con chi si vuole, purché voglia.
Per i più giovani, ecco cosa faceva Abarth.
Com'era, 2008 a Livorno??? Vedo che insistete... :o)
Un solo, brevissimo appunto:
Siamo sicuri che gli insegnanti accetterebbero una roba del genere? Sarebbe un cambio di mentalità e di mansioni gigantesco, tanta fatica e nessun vantaggio...