Ci sono tanti buone ragioni per detestare l'attuale sistema elettorale italiano, ma la verità è che la legge è fatta così male che finché non si provano a mettere dentro un po' di numeri è difficile capire l'assoluta bizzarria dei risultati generati dal porcellum.
In questo post mi concentro sull'effetto "soglia minima" per il Senato, e sui suoi curiosissimi effetti. I problemi che discuterò sono a dir la verità tipici dei sistemi elettorali proporzionali con soglia di sbarramento. In tali sistemi pochissimi voti possono far sì che un partito sia o meno al di sopra della soglia minima, generando quindi una discontinuità nella ripartizione dei seggi. I problemi del porcellum al Senato sono però particolarmente esacerbati dall'alto livello della soglia, che è l'otto per cento. Per illustrare il problema farò un esempio introduttivo e poi passerò a discutere come l'effetto soglia si applica all'elezione del Senato in Italia nel 2008.
Un esempio: Come 5 voti su un milione possono spostare il 30% dei seggi. Avete letto bene, i voti sono proprio 5 su un milione, ossia lo 0,0005%. L'esempio è come segue.
Considerate una regione in cui un milione di votanti sceglie tra 8 partiti, che chiameremo A,B,C,D,E,F,G e Z. Ci sono 100 seggi da distribuire. I voti e i seggi si distribuiscono inizialmente come segue
Partito | Numero voti |
Percentuale voti totali |
Percentuale voti validi |
Seggi con riparto proporzionale |
Seggi con il porcellum |
A | 400.000 | 40% | 40% | 40 | 55 |
B | 200.000 | 20% | 20% | 20 | 15 |
C | 80.000 | 8% | 8% | 8 | 6 |
D | 80.000 | 8% | 8% | 8 | 6 |
E | 80.000 | 8% | 8% | 8 | 6 |
F | 80.000 | 8% | 8% | 8 | 6 |
G | 80.000 | 8% | 8% | 8 | 6 |
Z | 0 | 0% | 0% | 0 | 0 |
Andiamo per ordine e spieghiamo per benino cosa succede. Il porcellum prescrive le seguenti operazioni. 1) Calcola la percentuale dei voti di ciascun partito; considera validi solo i voti di quei partiti che ottengono almeno l'otto per cento, i voti dati a tutti gli altri partiti sono persi. 2) calcola usando esclusivamente i voti validi, ossia quelli dei partiti che hanno piu dell'8%, il numero di seggi da assegnare a ciasun partito con il proporzionale puro. 3) Se il primo partito ha almeno il 55% dei seggi fermati. Altrimenti, aumenta fino a 55 i seggi del primo partito, e distribuisci proporzionalmente il restante 45% dei seggi tra gli altri partiti.
In questo esempio tutti i partiti tranne Z (che comunque non ha voti) raggiungono la soglia dell'8%, quindi tutti partecipano alla ripartizione dei seggi. I voti validi sono quindi tutti quelli espressi. Una ripartizione proporzionale dei seggi assegna ad A, il primo partito, 40 seggi. Siccome tale numero è inferiore a 55, il numero dei seggi viene aumentato a 55. I restanti 45 seggi si distribuiscono come segue. Si conta il numero totale dei voti validi "perdenti", che in questo esempio è 600.000 (la somma di B,C,D,E,F e G). Tra questi vanno ripartiti i 45 seggi in modo proporzionale. Il partito B prende (200.000/600.000) = 1/3 dei voti dei perdenti e quindi un terzo dei seggi, pari a 15. Ciascuno degli altri prende invece (80.000/600.000) = 2/15 dei seggi, ossia 6 (ebbene si, ho "cucinato" l'esempio per evitare i resti; è solo per semplicità, non cambia nulla nel ragionamento).
Fin qui, tutto bene. C'è il premio di maggioranza in funzione ma l'effetto soglia non si vede, visto che tutti i partiti che prendono voti sono sopra la soglia (appena appena per i partiti C, D, E, F e G). Ma ora ipotizzate che la distribuzione dei voti cambi come segue. Un elettore ciascuno di C, D, E, F e G, per un totale di 5 (cinque) voti decide di votare per Z. Come si vede, in termini di numero dei voti è un cambiamento insignificante e praticamente impercettibile. Come varia la ripartizione dei seggi? Ecco la nuova tabella.
Partito | Numero voti |
Percentuale voti totali |
Percentuale voti validi |
Seggi con riparto proporzionale |
Seggi con il porcellum |
A | 400.000 | 40,0000% | 66,67% | 67 | 67 |
B | 200.000 | 20,0000% | 33,33% | 33 | 33 |
C | 79.999 | 7,9999% | 0,00% | 0 | 0 |
D | 79.999 | 7,9999% | 0,00% | 0 | 0 |
E | 79.999 | 7,9999% | 0,00% | 0 | 0 |
F | 79.999 | 7,9999% | 0,00% | 0 | 0 |
G | 79.999 | 7,9999% | 0,00% | 0 | 0 |
Z | 5 | 0,0005% | 0,00% | 0 | 0 |
Qui l'effetto soglia appare in tutta la sua potenza. I partiti C, D, E, F, G prendono meno dell'8% per un solo voto, per cui i loro voti (oltre a quelli di Z) vengono buttati alle ortiche. Gli unici voti validi solo quelli dati ad A e B, per un totale di 600.000 voti. Solo questi due partiti partecipano quindi al riparto dei seggi, in ragione proporzionale. Il partito A ha 400.000 voti che costituiscono (400.000/600.000) = 2/3 dei voti validi. Si pappa quindi i 2/3 dei seggi, che sono 67 (qui si usa il resto e si approssima per eccesso). Il partito B ha invece (200.000/600.000) =1/3 dei voti validi, e si prende quindi 33 seggi. Siccome 67 è maggiore di 55 non serve nemmeno applicare il premio di maggioranza.
Quindi, uno spostamento di soli 5 voti sposta il 30% dei seggi. L'esempio ha diverse caratteristiche esilaranti. La prima è lo scontato effetto soglia, per cui per esempio il partito C perde 6 seggi perché perde un singolo voto. Come previamente osservato questo effetto è comune a tutti i sistemi "a sbarramento", ma la soglia particolarmente alta dell'8% ne esagera la grandezza. Perdere l'8% dei seggi per un voto, dopotutto, è ben diverso dal perdere il 3% dei seggi per un voto. L'altra cosa esilarante è che i partiti A e B vengono premiati essenzialmente per nulla. Nei due esempi hanno gli stessi voti, eppure i seggi ottenuti sono radicalmente diversi. Per dirne una, il partito A guadagna molto di più se convince un elettore di C a votare Z piuttosto che se convince dieci elettori di B a votare per se stesso! Con tali incentivi ci sono tutte le basi per una campagna elettorale da funghi allucinogeni.
Applicazione all'Italia: il caso Lombardia. Ora, voi direte, caro Brusco, sei il solito teorico irrilevante dei miei stivali. L'esempio te lo sei cucinato per benino con numeri di fantasia e presi apposta per magnificare l'effetto soglia. Nella realtà cose del genere non succedono.
Consentitemi di dissentire. L'effetto soglia non ha giocato alcun ruolo nelle elezioni del 2006, dato che i partiti erano coalizzati in due grandi raggruppamenti che erano certi di superare la soglia di sbarramento in ogni regione (tra parentesi, la soglia per le coalizioni è il 20%, non l'8%). Nel 2008 le cose andranno diversamente perché ci saranno almeno due partiti che in molte regioni potranno giocare il ruolo dei partiti C, D, E, F e G del precedente esempio, ossia l'UDC e Sinistra Arcobaleno (Sin. Arc.). Entrambi i partiti raccoglieranno una quota consistente di voti in tutte le regioni, ma in molte regioni potrebbero arrivare appena sotto o appena sopra l'8%, cambiano in modo impredicile la ripartizione dei seggi. Illustrerò il mio punto analizzando la ripartizione dei seggi in Lombardia.
La Lombardia ha 47 seggi senatoriali. Il premio di maggioranza è di 26 seggi. Negli scenari che proporrò il premio di maggioranza non si applica perché il PdL prende più del 55% dei voti validi (non di quelli totali; i voti validi sono solo quelli dei partiti che superano l'8%). L'effetto soglia invece, come vedremo, è estremamente importante
Partiamo dallo scenario 1, in cui ipotizzo che i voti dati ai partiti siano esattamente gli stessi di quelli ricevuti nel 2006 (ho discusso in un post precedente lo scenario di voti immutati, i conti per tutte le regioni li trovate qui). In tal caso abbiamo la seguente ripartizione di voti e seggi.
Partito | Numero voti |
Percentuale voti totali |
Percentuale voti validi |
Numero seggi con resti |
Seggi con il porcellum |
(1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) |
PD+alleati | 1.593.926 | 27,45% | 31,07% | 14,6 | 15 |
Sin. Arc. | 687.491 | 11,84% | 13,40% | 6,3 | 6 |
PDL+Lega | 2.848.034 | 49,06% | 55,52% | 26,1 | 26 |
UDC | 343.269 | 5,91% | 0,00% | 0 | 0 |
Destra | 63.643 | 1,10% | 0,00% | 0 | 0 |
Altri | 269.366 | 4,64% | 0,00% | 0 | 0 |
Solo tre partiti raggiungono la soglia, PD, Sin. Arc. e PdL. Gli altri voti, che costituiscono l'11,65% del totale, vanno buttati via per l'effetto soglia. Dopo aver buttato via questi voti si ricalcolano le percentuali e si ottiene la colonna (4). Moltiplicando tali percentuali per 47, il numero dei seggi disponibili, si ottiene la colonna (5). L'allocazione finale dei seggi, colonna (6), tiene conto del resto più alto.
Qui l'effetto soglia si vede ma è lieve, solo l'UDC non passa la soglia. Però ci sono buone ragioni per credere che la distribuzione dei voti non sarà come quella del 2006. In particolare, prendiamo il sondaggio IPR del 3 marzo. Tale sondaggio assegna a livello nazionale il 7,5% a Sin. Arc., con una perdita del 2,72% rispetto ai voti ottenuti dai partiti di quella coalizione nel 2006. Chi più, chi meno anche altri sondaggi danno perdite intorno al 3%. Si tratta di livelli che portano la Sin. Arc. molto vicino alla soglia dell'8%.
Considerate adesso due scenari, tra loro estremamente vicini.
Scenario 1. Dei 687.491 elettori della Sin Arc del 2006 ce ne sono 180.000 che
decidono di votare PD e 40.000 che votano qualche partitino
ultracomunista (ce ne saranno vari con la falce e martello sulla
scheda, un richiamo irresistibile per taluni); non c'è nessun altro cambio.
Scenario 2. Dei 687.491 elettori della Sin Arc del 2006 ce ne sono 185.000 che
decidono di votare PD e 40.000 che votano qualche partitino
ultracomunista; non c'è nessun altro cambio.
L'unica differenza tra i due scenari è quindi che nel secondo scenario il PD riesce a prendere 5000 voti addizionali da Sin. Arc.
La distribuzione di voti e seggi nello scenario 1 è la seguente.
Partito | Numero voti |
Percentuale voti totali |
Percentuale voti validi |
Numero seggi con resti |
Seggi con il porcellum |
(1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) |
PD+alleati | 1.773.926 | 30,55% | 34,85% | 16,38 | 17 |
Sin. Arc. | 467.491 | 8,05% | 9,19% | 4,32 | 4 |
PDL+Lega | 2.848.034 | 49,06% | 55,96% | 26,30 | 26 |
UDC | 343.269 | 5,91% | 0,00% | 0 | 0 |
Destra | 63.643 | 1,10% | 0,00% | 0 | 0 |
Altri | 329.366 | 5,67% | 0,00% | 0 | 0 |
Fin qui tutto appare ragionevole. Un po' di voti passano da Sin. Arc. al PD, quindi il PD guadagna un seggio e Sin. Arc. ne perde uno.
Ma adesso considerate lo scenario 2, in cui altri 5000 voti passano al PD. Questi hanno un effetto devastante, perché ora Sin. Arc. non raggiunge più la soglia. La nuova tabella è la seguente.
Partito | Numero voti |
Percentuale voti totali |
Percentuale voti validi |
Numero seggi con resti |
Seggi con il porcellum |
(1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) |
PD+alleati | 1.778.926 | 30,64% | 38,45% | 18,07 | 18 |
Sin. Arc. | 462.491 | 7,97% | 0,00% | 0 | 0 |
PDL+Lega | 2.848.034 | 49,06% | 61,55% | 28,93 | 29 |
UDC | 343.269 | 5,91% | 0,00% | 0 | 0 |
Destra | 63.643 | 1,10% | 0,00% | 0 | 0 |
Altri | 329.366 | 5,67% | 0,00% | 0 | 0 |
Quindi osserviamo che l'aumento dei voti del PD a scapito di Sin. Arc. genera un solo seggio addizionale per il PD ma ben 3 seggi addizionali per il PdL. È un risultato che definire assurdo è dir poco, ma questo è quello che ci riserva il porcellum.
Quanto importante può essere l'effetto soglia? Tanto. Dato che la distribuzione dei seggi al Senato ha forti elementi di impredicibilità, i 3 seggi guadagnati dal PdL in Lombardia o in qualche altra regione possono risultare determinanti per l'esistenza di una maggioranza al Senato. Simili effetti, dello stesso segno o di segno contrario, possono verificarsi in altre regioni. Per esempio, se nelle regioni rosse l'UDC aumenta un po' i voti e raggiunge la soglia può sottrarre seggi al PdL e alla Sin. Arc. In altre regioni l'aumento dell'UDC può invece danneggiare il PD: tutto dipende da dettagli impredicibili.
Alla luce di tutto questo l'enfasi che viene continuamente posta dalla stampa sul distacco tra PdL e PD non mi sembra completamente giustificata. La distribuzione dei seggi al Senato potrebbe dipendere molto di più dai voti di Sin. Arc. e UDC, e ancora più specificamente da come tali voti sono distribuiti tra le diverse regioni. Per chi deve fare previsioni è un vero incubo. Ma è anche un incubo per gli italiani che sono costretti a votare con un sistema assurdo e demenziale.
a quanto sembra, anche all'interno di Forza Italia si temono i danni collaterali del porcellum:
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