Uno degli aspetti più osceni della nuova puntata della soap opera Alitalia sta nel fatto che - come ha notato il FT ed avevamo notato anche noi chiedendo umilmente di farne parte - la composizione della cordata di imprenditori italiani che saranno i nuovi monopolisti del trasporto aereo nazionale è un inno al più crasso dei manus manum lavat (grazie a Sandro per aver riportato in auge l'espressione) fra affari e politica.
Nella cordata - composta nella sua quasi totalità da "imprenditori di stato", ossia di gente che fa soldi solo attraverso concessioni e commesse pubbliche o perché qualche politico amico loro li ha messi a dirigere banche ed aziende - sono presenti due persone che, nel modo più assoluto, non dovrebbero esserci. O che, se proprio vogliono esserci, dovrebbero dimettersi da un'altra carica che in questo momento ricoprono.
- Non dovrebbe esserci la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, la quale, nello svolgimento delle sue funzioni di Presidente, è in continua attività di lobbying e contrattazione con il governo su questioni che vanno dalla politica industriale a quella fiscale, a quella dei trasporti e delle infrastrutture, del commercio estero, eccetera. Tutte attività nelle quali la detta signora potrebbe esercitare pressioni a favore della nuova compagnia aerea di cui è azionista. Non solo: in quanto Presidente la signora dovrebbe adoperarsi in tutte le forme possibili per lo sviluppo della capacità produttiva e della concorrenza nel settore dei trasporti nazionali e non. Dallo sviluppo di tali attività trarrebbero ovvio vantaggio le aziende associate a Confindustria per le quali i costi di trasporto sono, evidentemente e sempre di più, una partita di rilievo. Ma, in quanto azionista dell'azienda di trasporto aereo che detiene al momento una posizione dominante sul territorio nazionale, essa ha tutto l'interesse economico e personale a far sì che tale concorrenza non si sviluppi, che le strutture aeroportuali non vengano ampliate per permettere l'entrata di altre compagnie, che i prezzi del trasporto aereo italiano crescano invece di diminuire, che non si sviluppi un sistema integrato e funzionale di treni ad alta velocità (a meno che non sia in torta anche lì, non ho avuto modo di verificare) che competa con i voli interni, e via elencando. Un doppio conflitto d'interessi grande come una casa. Nessuno degli acuti commentaristi economici del Sole 24 Ore ha fatto una piega.
- Non dovrebbe esserci nemmeno Roberto Colaninno, il cui figlio e socio in affari, Matteo Colaninno, è deputato del PD e ministro "ombra" per lo Sviluppo Economico del medesimo. Il fatto che non si tratti della stessa persona a ricoprire i due incarichi, ma di padre e figlio, non cambia la sostanza della cosa. Non solo e perché il giovin Matteo è stato da sempre socio in affari del padre, grazie al quale ha amministrato svariate aziende e ricevuto cospicui emolumenti e, all'atto di entrare in politica, non ha costituito alcun blind trust con tutti i suoi averi affidandone la gestione ad un terzo di rinomata onestà. Ma anche e soprattutto perché egli è e rimane l'erede (del 50%) delle ricchezze paterne. Quest'ultimo incentivo - che è ovviamente suo diritto avere e mantenere - non può non influenzare il suo giudizio ed il suo agire politico. Se il padre operasse in settori economici in cui la mano pubblica italiana non entra ed in cui sono i mercati e la concorrenza internazionale a determinare il successo o il fallimento di un'azienda, uno potrebbe scordarsi le due prime magagne. Ma così non è. Il conflitto è già palese in questi giorni: dal PD e dal suo "Ministro per lo Sviluppo Economico" non è infatti arrivata alcuna critica allo scandaloso progetto. Qualche battutina all'acqua di rose di VW e Bersani, poi il silenzio più assoluto. Di ben altra fattura dovrebbe essere il comportamento del principale partito d'opposizione di fronte ad una frode politico-economica di tale portata. Ma, ovviamente, come potrebbe il giovin figliolo dichiarare che il padre è il presidente del consiglio d'amministrazione d'una società che si appresta, attraverso svariati miliardi di sussidi pubblici, ad arricchirsi diventando l'indesiderata e socialmente dannosa monopolista dei voli nazionali? Perché, alla faccia delle chiacchiere vanagloriose del "super banchiere di stato" Passera Corrado, questo è quanto si va facendo.
In sostanza: due casi di grave conflitto d'interesse. In entrambi i casi i soci delle organizzazioni in questione (Confindustria e PD) verranno danneggiati, se già non lo sono. Certamente lo sono gli iscritti e simpatizzanti del PD a fronte d'un comportamento così succube e scandaloso del loro partito; ma lo saranno presto anche le aziende associate a Confindustria che pagheranno via maggiori costi ed imposte la bolletta dell'operazione Fenice e dei futuri profitti monopolistici della CAI.
Chiedo ai molteplici lettori che votano PD e/o sono iscritti a Confindustria: perché non chiedete a gran voce le dimissioni di Emma Marcegaglia e Matteo Colaninno? Perché non bombardate di email e fax i due rispettivi quartieri generali? Cosa ci trovate di piacevole a farvi trattare sempre e comunque da sudditi e non da soci? Chiedo così, tanto per chiedere.
E tornai dalle vacanze, e non fu un bel vedere.
Io ho provato svariate volte a chiedere qualcosa di simile al Colaninno figlio, ma il suo sito, al link contatti non "carica" il messaggio, poi mi dice che la pagina è scaduta, poi mi chiede di rimettere il codice anti-spam...insomma, di comunicare con gli elettori sembra non fregargliene niente!
Certamente si può scrivere per protestare, io lo faccio spessissimo per le cose più disparate...l'ultima volta, quando sono venuto da voi a Firenze, ho protestato perchè una restauratrice usava il cell. mentre restaurava una pala del '300...se non altro ho avuto una risposta scritta del direttore della Galleria dell'Accademia.
Tornando a bomba, la cosa più utile, secondo me, è che voi di NFA scriviate una lettera ai direttori di Sole 24 Ore o Corriere o Repubblica spiegando come stanno le cose, avete tutte le credenziali perchè vi prendano seriamente....devono per forza pubblicare la vostra lettera! Pubblicano lettere di gente che sul Corriere si lamenta del guano dei piccioni, ci sarà pure spazio per il vostro intervento.
Tra l'altro mi viene in mente una cosa. Una curiosità. Tu fai nomi e cognomi e dici cose abbastanza pesanti su Giannino, Marcegaglia e Colaninno. Una domanda mi sorge: ma nessuno, dico nessuno, vi ha mai contattato in questi giorni per dire "state sbagliando", "dovreste sapere questo che nell'articolo non dite" e così vià? Cioè questi sono così arroganti che se anche sono criticati personalmente, neppure rispondono alle vostre domande? La cosa mi colpisce perchè quando certe cose le dice Grillo o Pietro Ricca (si parva licet componere magnis :-), a proposito cos'è tutto questo latinorum? come direbbe Renzo Tramaglino), si dice sempre che la sede, i toni, le domande, il momento non sono mai opportuni...e invece se le fate voi le domande, che ripeto, non inseguite nessuno con il microfono e la telecamera, non insultate, ecco anche a voi non rispondono? Anche a voi non dicono niente? Se è così, se anche le critiche documentate e serie sono ignorate c'è poco da stare allegri.
Ti vedo molto ottimista. Il Sole non ci pubblicò nemmeno per intero la risposta che scrivemmo all'articolo che ci attaccava lo scorso febbraio, la qual cosa sarebbe stata più o meno un atto dovuto. Se gli scriviamo proponendo di dimissionare la Marcegaglia ci cestinano prima di arrivare alla fine della lettera. Non abbiamo altre esperienze di pubblicazione di lettere. Ah sì, una volta ho scritto a Liberazione. Cestinata, come prevedibile.
Per quanto riguarda Giannino, Marcegaglia, Colaninno o altri io non ho notizia di alcuna comunicazione, né loro personale né di gente del loro entourage. Anche questo non mi stupisce. Quando hai sotto controllo tutti i canali televisivi nazionali e i principali quotidiani, che te ne impippa se ti attaccano su un blog di professorini incazzosi? Meglio ignorare e tirar dritto.
Dai via, non buttiamoci giù per così poco!
Da un lato il Milan oggi ha perso mentre Juve e Roma hanno pareggiato, compensando il nostro pareggio di ieri (Sandro poi dice che l'Inter ha pure giocato bene, quindi ...). Dall'altro lato, noi l'abbiamo sempre detto che nFA lo facciamo per soddisfazione puramente personale, per divertirci in buona compagnia chiamando le cose con il loro nome per chi le vuole sentire e discutere. Nient'altro.
Mai avuta neanche la men minima speranza che i poteri, mediatici e non, del Bel Paese potessero anche solo prenderci in considerazione finché documentiamo le loro nequizie, suggerendo antidoti al virus che le elites italiane sono e saranno per il resto del paese. Certo, se ci mettessimo a scrivere liquorosi e vaghi editoriali in cui parliamo del niente elogiando lor signori, il loro senso dello stato, la loro cultura, la loro sagacia imprenditoriale, allora avremmo ben altra ricezione. Insomma, basterebbe che ci dimostrassimo, come si dice nei salotti buoni italiani, un po' più ragionevoli e svolgessimo argomenti "seri, pacati" e, soprattutto, "professionali", ossia cerchiobottisti, allora si verremmo citati e magari anche pubblicati. Ma con questi toni e questi argomenti, mio caro, il silenzio su di noi regnerà sempre sovrano nei media che contano ... ma non rabbuiamoci per questo, anzi consideriamolo un onore, perché come tale va interpretato!
Però la voglia me l'hai fatta venire, se questa sera ho un attimo la scrivo a nome mio la letterina (spero si possano inviare missive elettroniche ai direttori dei quotidiani che menzioni). Poi chi la vuole firmare metta il nome qui sotto, usando i commenti ...