(0) Le dichiarazioni del Ministro
Finalmente l'economia comincia a tirare. Produzione industriale in crescita tumultuosa, export a due cifre, disoccupazione in calo. Tutto questo è avvenuto senza crisi sociale, senza crisi del sistema bancario, senza la temuta desertificazione imprenditoriale; anzi, con una buona tenuta del potere d'acquisto delle famiglie e una perfetta tenuta del welfare. [...] Cito dati incontrovertibili. Il Pil del 2010 viaggia verso l'1,5%, quello dell'anno prossimo tra l'1,5 e il 2%. La ripartenza della locomotiva tedesca rappresenta una sicurezza. È la fine del tunnel.
Andiamo per ordine.
(1) La produzione industriale in tumulto
Ecco l'indice (mensile, destagionalizzato) della produzione industriale rilasciato dall'Istat, scaricato oggi:
La produzione industriale sta crescendo ma qualcuno vede un tumulto? Io vedo che nei quindici mesi da marzo 2009 a giugno 2010 non si è recuperata neppure la metà della produzione persa da giugno 2008 a marzo 2009.
(2) L'export a due cifre
Ecco le serie (mensili, destagionalizzate) delle esportazioni dall'Italia (linea nera, milioni di euro, scala di sinistra) e del relativo tasso di variazione (linea rossa, scala di destra). Anche queste rilasciate dall'Istat e scaricate oggi.
Idem come sopra per il livello. Per i tassi di crescita, non si sono mai registrati numeri a due cifre (immagino Brunetta intendesse questo per "esportazioni a due cifre") da giugno 2008 a giugno 2010. Be', cumulando si, naturalmente, specialmente partendo dal minimo. Il fatto è che a giugno 2010 l'export è depresso del 13% rispetto a giugno 2008. Fuori dal tunnel? Brunetta deve prendere troppo sul serio il Sole 24 Ore, che ormai va preso meno sul serio del Vernacoliere: il prestigioso giornale economico-finanziario italiano ha titolato che l'export del Made in Italy era al massimo dal 2001. Guardate la figura sopra: come diavolo è possibile essere al massimo dal 2001? Siamo ancora sotto il 2008!
(3) La disoccupazione in calo
Ecco la serie (trimestrale, destagionalizzata) del tasso di disoccupazione, rilasciato dall'Istat, scaricata oggi (magari lui ha visto l'anteprima dei dati che saranno rilasciati a fine mese, nel qual caso vorremmo vederli anche noi comuni mortali).
No comment.
(4) Il resto
Devo continuare? Parlare del fatto che crescendo all'1,5% ci vogliono 4 anni per recuperare (tornare dove si era, cioè, e in soli termini nominali per giunta) una crescita negativa del 5% come quella che c'è stata in Italia nel 2009? Parlare del fatto che la locomotiva tedesca è ripartita senza gli altri vagoni attaccati? No, dai, che è festa anche per me :-)
(5) Conclusione
Ma di che stiamo a parlà?
E sconfortante come un ministro possa fare delle affermazioni cosi lontane dalla realtà; i media cosiddetti seri non solo non fanno una piega, ma si accucciano. E' proprio vero che il Vernacoliere finisce per essere un giornale serissimo.
serissimissimo.