Spesa pubblica e tributi pagati nelle Regioni d'Italia

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Uno Stato serio, specie se composto da Regioni che hanno differenze socioeconomiche drammatiche, specie se paga col denaro dei contribuenti un istituto nazionale di statistica, dovrebbe pubblicare di sua iniziativa i dati disaggregati della spesa pubblica e delle imposte riscosse nelle Regioni, anno per anno. Solo sulla base di dati del genere si può discutere seriamente di Federalismo e di molte altre materie. Ringrazio pertanto LiberoMercato che, nell'edizione del 26 luglio 2008, ha pubblicato di sua iniziativa tali dati per il 2005 supplendo all'usuale inefficienza dello Stato, e ci ha anche gentilmente fornito una copia elettronica.

Riporto nel seguito i dati relativi alla spesa pubblica ed ai tributi pagati nelle Regioni italiane nel 2005, in termini assoluti e pro-capite. La spesa nelle Regioni è stata disaggregata in spesa statale (determinata dallo Stato centrale) e spesa delle Regioni (determinata dai governi regionali). Alcune delle principali voci di spesa sono ulteriormente disaggregate. Per una volta devo complimentarmi con un giornale italiano per aver riportato i dati correttamente e per aver intitolato il resoconto con una sintesi appropriata:

 

Neanche il Trentino è “autonomo”.
Solo 8 Regioni stanno in piedi da sole.

Nel rapporto tra gettito e spesa emerge che dal Lazio in giù i Governatori non sono autosufficienti

 

Le cifre disaggregate delle tasse pagate e della spesa pubblica nelle Regioni confermano

[questo commento e' stato aggiunto in seguito, anche per soddisfare alcuni commenti - inizio]
Le cifre disaggregate delle tasse pagate e della spesa pubblica nelle Regioni confermano il quadro generale, stabile nel tempo, che vede una spesa pubblica approssimativamente uguale in tutte le Regioni, e contemporaneamente entrate fiscali fortemente differenziate da Regioni diverse. Le entrate fiscali differiscono perche' nel Sud i redditi reali sono piu' bassi che al Centro-Nord (il PIL pro-capite e' ~60%), inoltre sulla parte privata di questi redditi al Sud c'e' un'evasione del ~65% che si confronta con quella "europea" del Nord (Lombardia 13%, altre regioni 20-25%) e con quella "mediterranea" del Centro (30-40%). Quindi procedendo da Nord a Sud vengono pagate meno tasse sia perche' diminuisce il reddito pro-capite sia perche' aumenta l'evasione fiscale. Dentro questo quadro generale, la spesa statale tende ad essere piu' elevata nelle regioni a statuto speciale e nelle regioni piu' piccole.
[fine]

Spesa totale (1) e tributi (2) nelle Regioni, dati 2005
 dati assoluti in milioni di eurodati pro-capite in euro
Regionispesatributidifferenzaspesatributidifferenza
REGIONI A STATUTO ORDINARIO
Abruzzo5.9423.845-2.0974.5732.959-1.614
Basilicata3.4281.205-2.2235.7472.020-3.727
Calabria9.5003.235-6.2654.7281.610-3.118
Campania22.78811.370-11.4173.9361.964-1.972
Emilia Romagna14.36221.7307.3673.4605.2341.775
Lazio26.30442.17315.8704.9918.0033.011
Liguria6.5837.7951.2124.1354.895761
Lombardia24.97274.14149.1692.6597.8935.235
Marche5.1665.6044383.4013.690288
Molise1.752661-1.0925.4432.053-3.390
Piemonte12.66522.95110.2852.9255.3002.375
Puglia14.0218.068-5.9533.4471.983-1.463
Toscana11.24315.5924.3483.1254.3331.208
Umbria3.7423.078-6644.3563.583-773
Veneto14.37523.8769.5013.0595.0802.021
REGIONI A STATUTO SPECIALE
Friuli Venezia Giulia5.5136.0335204.5765.008432
Trentino Alto Adige7.1095.438-1.6717.2945.580-1.714
Sardegna7.3284.120-3.2094.4412.497-1.945
Sicilia27.64110.020-17.6215.5141.999-3.515
Valle d'Aosta1.346736-60910.9535.994-4.959
TOTALE225.779271.67045.8913.8624.647785
 

(1) Le spese delle Stato sono di cassa mentre quelle delle Regioni di competenza
(2) Irpef, Ires, Irap e addizionale regionale Irpef.
Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Ministero delle Finanze

 

 

Spesa dello Stato nelle Regioni, dati di cassa 2005
 dati assoluti in milioni di eurodati pro-capite in euro
Regionispesa statale (1)istruzioneDifesaSicurezzaspesa statale (1)istruzioneDifesaSicurezza
REGIONI A STATUTO ORDINARIO
Abruzzo2.2779372194751.752722168365
Basilicata1.031468561721.72878594288
Calabria3.5421.7212207871.763856109392
Campania9.6964.4401.1221.7161.675767194296
Emilia Romagna4.8932.3866649241.179575160223
Lazio12.5424.6972.4142.8912.380891458549
Liguria2.5998945155291.633562323332
Lombardia9.7054.7701.2801.9901.033508136212
Marche1.8509571963861.218630129254
Molise512242371151.592751116356
Piemonte4.9382.2776791.0731.140526157248
Puglia6.5202.8341.4451.1151.603697355274
Toscana4.5192.3378039701.256650223269
Umbria1.1206041082281.303704126266
Veneto5.5042.4751.1079401.171527235200
REGIONI A STATUTO SPECIALE
Friuli Venezia Giulia2.0257636543721.681633543308
Bolzano31322618165645128169
Trento312956791627190134184
Sardegna2.8651.2813905331.736776236323
Sicilia7.7553.8341.1321.7941.547765226358
Valle d'Aosta180819351.46363151282
SPESA REGIONALIZZATA84.69938.04113.18617.2151.449651226294
 

(1) Al netto delle spese per debito pubblico e dei trasferimenti ad altre amministrazioni pubbliche.
Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Ragioneria Generale dello Stato

 

 

Spesa regionale nelle Regioni, dati di competenza 2005
 dati assoluti in milioni di eurodati pro-capite in euro
RegioniSpesa (1)Sanita'TrasportiAssistenzaIstruzioneSpesa (1)Sanita'TrasportiAssistenzaIstruzione
REGIONI A STATUTO ORDINARIO
Abruzzo3.6651.70524824492.8211.3121911838
Basilicata2.39796938561684.0181.624645102114
Calabria5.9583.311678831592.9651.6483374179
Campania13.0927.9511.2734054532.2621.3732207078
Emilia Romagna9.4696.9681.0641891202.2811.6782564629
Lazio13.7629.9651.9593304712.6111.8913726389
Liguria3.9843.02626365322.5021.9001654120
Lombardia15.26712.5128191.3952451.6251.3328714926
Marche3.3162.60222737332.1831.7131492422
Molise1.240471731393.8511.4632274028
Piemonte7.7276.1037471391391.7841.4091733232
Puglia7.5015.138961211601.8441.263236539
Toscana6.7245.254667621521.8691.4601851742
Umbria2.6221.73332589553.0532.01837810464
Veneto8.8716.3756386631661.8871.35613614135
REGIONI A STATUTO SPECIALE
Friuli Venezia Giulia3.4881.9852271731822.8951.648188144151
Bolzano3.8731.0512612352118.1182.203547493442
Trento2.6118872382763305.2481.783478555663
Sardegna4.4632.4632001422992.7051.49312186181
Sicilia19.8867.0555111794483.9671.4071023689
Valle d 'Aosta1.1662395472789.4901.945439586635
TOTALE SPESA141.08087.76411.8174.6533.8572.4131.5012028066
(1) La spesa delle Regioni è al netto delle spese per rimborso prestiti e dei trasferimenti ad altri enti pubblici.
Elaborazione Centro Studi Sìntesi su dati ISSIRFA

 


Aggiungo in un secondo tempo, copiandolo da un mio commento nel seguito, i dati pubblicati dal Sole 24 Ore del 4 agosto 2008, Federalismo, solo sette Regioni «autosufficienti» (nulla di nuovo, solo conferme):

Dati sulla spesa pubblica e tributi pagati nelle Regioni italiane, media pro-capite nel periodo 2002-2006, elaborazione del Sole 24 Ore su dati di Confindustria.

regionespesetributispese - tributi
valle d'aosta1205090503000
piemonte960011500-1900
lombardia885013700-4850
bolzano1250012250350
trento13000118001200
veneto795011250-2900
friuli - vg1095011250-300
liguria1130010700-600
emilia romagna930012750-3450
toscana960011100-1500
marche86009750-1150
umbria1035093501000
lazio1075012250-1500
abruzzo82507500750
molise845066001850
sardegna970070502650
campania660053001300
puglia765060001650
basilicata830057502550
calabria800052502750
sicilia785054502400
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Commenti

Ci sono 41 commenti

 

...i numeri parlano da soli...

 

I numeri parlano da soli se e solo se si conosce bene la materia e si è in grado di interpretare al volo queste tabelle. Dando per scontato che il 90% dei lettori di NoiseFromAmerika sia istruito in materie economiche (per professione o per passione) non è che si potrebbe aggiungere due righe di commento per chi di economia è proprio a digiuno e (nonostante questa deficenza) cerca di capirci qualcosa?

Ad esempio: com'è che la basilicata ha una spesa pro-capite per l'istruzione che è 4,5 volte quella della lombardia?

Grazie :-)

 

si potrebbe aggiungere due righe di commento per chi di economia è proprio a digiuno e (nonostante questa deficenza) cerca di capirci qualcosa?

Cerco di farlo, purtroppo non e' facile trovare il tempo.

Inizio con un premessa sul bilancio dello Stato italiano disaggregato per Regioni che ha validita' generale, indipendentemente da questi ultimi dati presentati. La spesa statale in Italia e' in prima approssimazione uguale in tutte le Regioni, mentre molto diverse sono le tasse incassate, perche' nel Sud i redditi reali sono piu' bassi che al Centro-Nord (il PIL pro-capite e' ~60%), inoltre sulla parte privata di questi redditi al Sud c'e' un'evasione del ~65% che si confronta con quella "europea" del Nord (Lombardia 13%, altre regioni 20-25%) e con quella mediterranea del Centro (30-40%). Quindi procedendo da Nord a Sud vengono pagate meno tasse sia perche' diminuisce il reddito pro-capite sia perche' aumenta l'evasione fiscale. Dentro questo quadro generale, la spesa statale tende ad essere piu' elevata nelle regioni a statuto speciale e nelle regioni piu' piccole

In questo quadro generale, c'e' una minoranza di italiani che in media da' allo Stato piu' di quanto riceve, ed una maggioranza che riceve piu' di quanto da'. Dati i numeri, alla maggioranza conviene aumentare la spesa pubblica, cui contribuisce meno di quanto riceve. La maggioranza che beneficia di spesa pubblica crescente include ampi segmenti delle classi dirigenti del Nord Italia che ricevono dalla spesa pubblica benefici superiori a quanto pagano in tasse: si tratta per esempio di dirigenti pubblici, di grandi imprenditori assistiti e collusi in vario modo con lo Stato che garantisce loro sussidi, protezione, extra-profitti oligopolistici, commesse pubbliche schermate dalla concorrenza europea e a prezzi gonfiati.

La maggioranza che beneficia della spesa pubblica crescente tende a gonfiarla all'infinito, o meglio fino al collasso dello Stato. I limiti sono posti dalla credibilita' dell'Italia come pagatrice del debito, dai vincoli europei su debito e deficit, e dalla protesta (male organizzata perche' quasi priva di classe dirigente) dei cittadini, primariamente imprenditori e dipendenti di piccole e medie aziende private, specie del Nord, che pagano per tutti e dallo Stato ricevono servizi statali spesso miserabili, per esempio una giustizia civile di qualita' e velocita' africana.

 

 

...non è che si potrebbe aggiungere due righe di commento...

 

Sì, vegnì senza paura,

numm ve slungarem la man:

tutt el mond l'è on gran paes

- e semm d'accord! -

ma Milan l'è on gran Milan!

:o)))))))))))

 

Impressionante, grazie mille. Non avevo assolutamente di quanto la mia regione (la Campania) riuscisse a sperperare, anche perchè il bilnacio della Regione Campania non è comparato sul sito ufficiale della Regione stessa.

Mi pongo solo una domanda: ma questa valanga di soldi dove è inghiottita ? perchè io da cittadino non ne vedo assolutamente i benefici, anzi...

Da meridionale dico solo: ben venga il federalismo fiscale, così un pò di nodi verranno al pettine anche qua, e ci sarà da divertirsi.

Il primo che dice: così imparate a votare Bassolino non vince nulla, perchè gli altri (e li conosco bene) non sono meglio, anzi. Ci mandate Calderoli ?

 

 

Il primo che dice: così imparate a votare Bassolino non vince nulla, perchè gli altri (e li conosco bene) non sono meglio, anzi.

 

Non credo ci siano dubbi in merito alla pochezza (e disonestà) generale della classe politica italiana - ed in particolare meridionale - ma il problema rimane quello che anche tu evidenzi: se non si fa in modo che ciascun amministratore pubblico risponda dei suoi sprechi all'elettorato specifico, senza potersi attaccare alla mammella romana, non ne verremo mai fuori.

Certo che Bassolino ......... :-)

 

 

Ci mandate Calderoli ?

 

Volentieri, ma niente cambi mi raccomando .....

 

Da ignorante, sono abbastanza stupito del dato relativo al Lazio:

almeno a livello di vulgata, la regione non brilla come modello di

produttività. E' corretto ipotizzare che le pubbliche amministrazioni

diano un grosso contributo a questi importi?

 

 

Certo. E grazie per ricordarlo, volevo infatti metterci una nota sulla distorsione statistica del Lazio, ossia Roma.

Alla medesima viene attribuito il valore aggiunto di tutte le grandi aziende (soprattutto pubbliche) che in essa hanno la sede legale o direzione (e.g. Alitalia, Enel, Eni, ...) oltre ai redditi di tutti gli altri funzionari della pubblica amministrazione e dei politici, dal principe di Napoli sino all'ultimo portaborse dell'ultimo deputato. Tutti questi soggetti pagano tasse che appaiono come prodotte a Roma e nel Lazio. Nel caso dei dipendenti pubblici e dei politici, ovviamente, l'ironia è doppia visto che si tratta di una partita di giro. Sia le loro tasse che i loro redditi netti vengono pagati attraverso la tassazione degli agenti economici privati.

La mappa giusta, insomma, sarebbe quella del solo settore privato, per quanto riguarda la tassazione. Ma purtroppo non c'è e che io sappia l'ISTAT non si è mai premurato di cominciare a produrla. Chissà perché ... (Ah, anche l'ISTAT ovviamente sta a Roma). 

 

Non mi dilungo sullo scambio di elites politiche, era solo una battuta, però volevo porre una domanda:

visto che la Campania è 3° nella spesa, non distante da Lombardia e Lazio, al di là delle distorsioni statistiche, si dovrebbe avere un effetto moltiplicatore sul PIL della regione nel breve-medio termine, almeno secondo la teoria Keynesiana, invece questo effetto moltiplicatore non c'è, allora o Keynes aveva torto sul deficit spending (tutto è possibile..) o da qualche parte questi soldi vanno a finire. Dove ?

Poi non parliamo della Sicilia, pazzesco, io la Sicilia la staccherei dall'Italia e vedrei che effetto fa....

 

Beh, da profano di economia non mi meraviglia che la Campania spenda tanto in termini assoluti (è pur sempre la seconda regione per popolazione dopo la Lombardia ).

Tanto è vero che, pro capite, la spesa non mi sembra esageratamente elevata: tanto per fare un esempio, la tristemente famosa sanità campana, costa meno di quelle, meno note, di Liguria e Piemonte.

Quello che scandalizza (anzi, da napoletano, non mi scandalizza più...) sono il livello delle entrate e, anche se questo non emerge dai dati dell'articolo, la qualità delle spese.

Insomma, non è che la Campania spende "troppo", ma spende "male" (e ricava "poco")

Sul fatto che questo possa essere risolto col federalismo fiscale esprimo i miei dubbi, ma è a causa della poca fiducia che nutro nelle qualità intellettuali, culturali e morali dei miei conterranei, ma questo è un altro discorso...

 

 

Alberto, da una rapida ricerca fatta sul sito dell'Istat mi sembra che l'istituto non faccia male il suo lavoro di diffusione dei dati. In particolare, per quanto riguarda la pubblicazione di dati abbastanza dettagliati su entrate e uscite delle varie regioni ti segnalo ad esempio i dati sul conto economico di comuni e province divisi per regioni:

www.istat.it/istituzioni/

Sono aggiornati al 2006 e piu' dettagliati di quelli di LiberoMercato.

Si puo' anche fare un raffronto con il conto economico trimestrale complessivo delle amministrazioni

www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/contoPA/20080108_00/

Non ho mai utilizzato direttamente questo tipo di dati ma sarei curioso di sapere se c'e' qualche lettore che lo ha fatto e se ha potuto riscontrare anomalie o incongruenze con dati provenienti da altre fonti.

Francesco

 

 

In questi ultimi giorni ho avuto troppo poco tempo disponibile, comunque volevo ringraziare per il messagio e le informazioni sugli studi dell' ISTAT che esaminero' appena possibile.

 

Altri dati, con interessanti disaggregazioni per soggetti finali beneficiari, settore e altro, sono disponibili sul sito dell'ex Dipartimento per le Politiche di Sviluppo. Per accedere ai dati e' necessario registrarsi. Sul sito, oltre alla metodologia, sono presenti anche elaborazioni (in particolare relative alle regioni meridionali).

http://www.dps.mef.gov.it/cpt/sistema_informativo.asp

Saluti e complimenti per il blog

Antonio

 

Un saluto a tutti voi! Premetto che sono un profano molto ignorante. Sono nato e cresciuto a Bari e da meridionale mi vergogno del fatto che il Sud viva sulle spalle del Nord! Condivido il federalismo fiscale anche se non ho ben capito come si intenda attuarlo. Lo condivido perché penso che possa indurre un cambio di mentalità e arginare il clientelismo politico. Non capisco perché non sia al primo posto nel dibattito politico. L'attuale governo è velocissimo quando vuole. Non capisco perché la Lega non s'impunta, forte com'è. Potrebbe benissimo far cadere il governo con i numeri che ha. Non capisco perché non lo faccia il PD. Potrebbe davvero mettere Berlusconi alle corde dando man forte alla Lega su questa riforma.

Sbaglio a pensare che questa riforma non si farà perché potrebbe ridurre il clientelismo cioè la linfa vitale degli attuali partiti?!

Saluto tutti e ringrazio chi mi vorrà rispondere!

 

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml

 

Una chicca:

 

Per diventare avvocati, infatti, non basta la laurea. Occorre ... superare ... l'esame indetto anno per anno nelle sedi regionali delle corti d'Appello ....

Tradizionalmente ostico in larga parte delle sedi settentrionali, con picchi del 94% di respinti, l'esame è infatti facile o addirittura facilissimo in alcune sedi meridionali.

Un esempio? Catanzaro. Dove negli anni Novanta l'«esamificio» diventa via via una industria. I circa 250 posti nei cinque alberghi cittadini vengono bloccati con mesi d'anticipo, nascono bed&breakfast per accogliere i pellegrini giudiziari, riaprono in pieno inverno i villaggi sulla costa che a volte propongono un pacchetto «all-included»: camera, colazione, cena e minibus andata ritorno per la sede dell'esame

 

 

 

qualcuno ce l'ha? vorrei vederla. 

Aggiungo alla discussione i dati pubblicati dal Sole 24 Ore del 4 agosto 2008, Federalismo, solo sette Regioni «autosufficienti» (nulla di nuovo, solo conferme):

spesa pubblica e tributi pagati nelle regioni italiane, media pro-capite nel periodo 2002-2006, elaborazione del Sole 24 Ore su dati di Confindustria

regione spese tributi spese - tributi
valle d'aosta 12050 9050 3000
piemonte 9600 11500 -1900
lombardia 8850 13700 -4850
bolzano 12500 12250 350
trento 13000 11800 1200
veneto 7950 11250 -2900
friuli - vg 10950 11250 -300
liguria 11300 10700 -600
emilia romagna 9300 12750 -3450
toscana 9600 11100 -1500
marche 8600 9750 -1150
umbria 10350 9350 1000
lazio 10750 12250 -1500
abruzzo 8250 7500 750
molise 8450 6600 1850
sardegna 9700 7050 2650
campania 6600 5300 1300
puglia 7650 6000 1650
basilicata 8300 5750 2550
calabria 8000 5250 2750
sicilia 7850 5450 2400