Teste e Capocchie

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Nel mondo orwelliano di 1984  i prolet erano consci di essere controllati attraverso il televisore sempre acceso (solo gli alti papaveri del partito avevano il diritto di spegnerlo). Nell'incubo beferian-tremontiano da cui nel 2012 non ci si sveglia, i sudditi saranno controllati senza nemmeno saperlo.

Dal 23 prossimo ottobre tutti i dati sul traffico telefonico e internet di tutti i residenti in Italia dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate il cui direttore, il sub-comandante Attilio Beferaha firmato il 6 settembre scorso il provvedimento che rende obbligatorio per tutti gli operatori telefonici, mobili e fissi, di tutti gli internet service provider inclusi quelli in wi fi, l’obbligo legale di comunicare tutte le informazioni su ogni abbonato (che tra l’altro deve fornire il codice fiscale già quando compra una SIM). Per il Grande Fratello non esistono zone franche per la privacy, concetto peraltro borghese, deviazionista o peggio.

Si e' sempre iniziato in questo modo a introdurre il totalitarismo in forma prima morbida poi sempre più soffocante man mano che gli anticorpi della società venivano indeboliti. Sempre con una scusa plausibile, il nemico esterno, i terroristi, gli speculatori. Si martella i cervelli fino al candeggio totale che si adotta una politica criminale contro la collettivita' e contro i singoli per il loro bene, in nome dei loro interessi collettivi. Nell'era dei burocrati al governo dipinti come tecnici, la scusa per instaurate il controllo sociale sugli individui è l'evasione fiscale su cui viene montato un lavaggio del cervello mediatico senza tregua. E i cervelli candeggiati dagli spot sull'evasore con la barba lunga e lo sguardo truce subito applaudono contente come le scimmiette ammaestrate.

Una volta che i dati su cosa fai, cosa leggi, cosa compri, quanti soldi spendi, dove vai, con chi parli, saranno a disposizione del governo, della polizia, del pubblico ministero e delle autorità in generale (e ovviamente di chi li comprerà al mercato nero) senza che il cittadino (pardon, il suddito) nemmeno se ne renda conto (almeno in 1984 la gente sapeva di essere sotto osservazione costante attraverso il televisore) il passo per stabilire chi è buono e chi è cattivo e va rieducato è molto breve. Per i Befera di tutto il mondo e in tutti i periodi storici quando si ha un martello in mano tutto il resto ha l'aspetto di un chiodo. E voi che vi illudete di avere ancora una testa (persino pensante) vi accorgerete, tra non molto, che agli occhi di Equitalia si tratta di una ben misera capocchia.

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Commenti

Ci sono 107 commenti

ed è lo scambio automatico di dati tra nazioni UE tra i sistemi tributari dei vari paesi, con accesso anche ai dati bancari. Per l'anonima sequestri si profilano tempi d'oro.   Unico limite per ora è il segreto commerciale e quello professionale (tra avvocati e clienti).
Ma quanto durerà?

 

Il Rapporto sulla confidenzialità

 

Nel Rapporto sulla confidenzialità delle informazioni scambiate (“Keeping it safe – The OECD Guide on the protection of confidentiality of information exchanged for tax purposes”) si rileva che il numero degli accordi sullo scambio di informazioni è cresciuto in maniera significativa nel corso degli ultimi anni. Al fine di consentire alle Amministrazioni finanziarie di beneficiare al meglio delle opportunità di cooperazione offerte da tali accordi è opportuno assicurare la confidenzialità delle informazioni scambiate.

 

Il diritto alla riservatezza, sia per i contribuenti che per le Autorità fiscali, deve essere garantitomediante l’adozione, a livello di ciascuno Stato contraente, di tutte quelle misure necessarie ad assicurare che le informazioni ricevute verranno utilizzate soltanto nei limiti e per gli scopi previsti dagli accordi bilaterali.

 

Il Rapporto sulla confidenzialità ha l’obiettivo di fornire linee guida di carattere pratico, alcune raccomandazioni e una checklist idonee ad illustrare le misure a salvaguardia di un adeguato livello di protezione dei dati, nel rispetto dei differenti approcci in materia rinvenibili a livello di ciascuna Amministrazione finanziaria.

 

La presenza di un appropriato framework legislativo e regolamentare rappresenta il primo significativo step per la tutela della confidenzialità delle informazioni scambiate. Una completa ed esaustiva disciplina giuridico-legale non è tuttavia sufficiente. Secondo il Rapporto, la “capacità di proteggere la confidenzialità delle informazioni” è altresì il risultato di una cd. “culture of care” propria di ciascuna Amministrazione finanziaria. Una siffatta cultura implica che le misure a garanzia della confidenzialità vengano “incorporate” in tutte le attività dell’Autorità fiscale.

 

“Confidentiality is a cornerstone for all functions carried out within the tax administration and as the sophistication of the tax administration increases, the confidentiality processes and practices must keep pace”.

 

Il legal framework per la tutela della confidenzialità dovrebbe includere: - un network contrattuale e una legislazione interna idonei a prevedere e disciplinare specifici obblighi di riservatezza; - la previsione di sanzioni da applicare in caso di violazione dei suindicati obblighi.

 

Ciascuna Amministrazione fiscale dovrebbe, a sua volta, adottare esaustive policies e procedure, assicurandone l’implementazione ad ogni livello, mediante la nomina di uno o più soggetti incaricati del rispetto e dell’applicazione di quanto in esse previsto.

 

Le parti in grassetto sono strettamente legate alle risate più grasse che mi stavo facendo durante la lettura.

 

Senza policy  comuni (policy e non linee guida che non sono mandatory) e processi di auditing  comuni e superparters stiamo parlando  solo di fuffa, sono daccordo, cavoli di chi viene qui.

nell'articolo è presente il collegamento alla "proroga dei tempi di attivazione.Il testo del provvedimento è invece qui:

www.google.it/url

Per il resto, che dire, siamo il paese che ha inventato il Fascismo. Pure qui su fa molti commentautori inneggiano alla'eliminazione del contante ai fini di consentire un controllo totale delle spese.

ps scusatemi il link per esteso ma su androidiani non riesco a far funzionare HTML editor

FYI, negli States l'IRS controlla tutto da ben prima l'11 settembre (pagamenti su carte di credito e utenze telefoniche incluse) senza nemmeno dover anticipare che "da oggi faremo così".  L'IRS, l'agenzia fiscale del governo, utilizza normalmente e apertamente i dati forniti da terze parti o chiedendo direttamente a uno fornitore specifico. La Corte costituzionale negli anni '70 stabilì (US vs Miller) che non vi è tutela costituzionale sui dati privati forniti da terze parti (incluso quello di cui stiamo parlando ora). Leggi successive hanno cercato di limitare lo strapotere del governo, ma di fatto ciò si è limitato ad alcune limitate fattispecie relative alle informazioni bancarie e finanziarie. Il datamining è pratica corrente dell'IRS come di altre agenzie.

 

Sospetto che in Messico invece sia in vigore la privacy più assoluta.

Eccolo qua. Fra l'altro (a proposito di privacy), perché passare da Google quando c'è un link diretto? :-)

Nel post orginale si sono usati toni "sensazionistici" e frasi ad effetto che a mio modo di vedere posso fuorviare rispetto al reale contenuto del decreto.

 

 

"Dal 23 prossimo ottobre tutti i dati sul traffico telefonico e internet di tutti i residenti in Italia dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate il cui direttore, il sub-comandante Attilio Beferaha firmato il 6 settembre scorso il provvedimento che rende obbligatorio per tutti gli operatori telefonici, mobili e fissi, di tutti gli internet service provider inclusi quelli in wi fi, l’obbligo legale di comunicare tutte le informazioni su ogni abbonato (che tra l’altro deve fornire il codice fiscale già quando compra una SIM"

 

 

I già citati "Tutti i dati sul traffico telefonico ed internet" (per quel poco che ci capisco, correggetemi se sbaglio) sono in realtà solamente i dati relativi alle fatture sugli abbonamenti e ricariche e credito residuo sulle schede ricaricabili. In pratica l'agenzia delle entrate vuole tracciare le spese e non quello che fanno gli "internauti" (o a chi telefonano gli italiani). A quello ricordo anzi, dovrebbe essere vietato agli operatori (dalla legge sulla privacy) tracciare le comunicazioni elettroniche dei propri clienti.

 

Questo quello che mi sembra di capire dal testo linkato da Corrado Ruggeri. Se così non è credo sia il caso di approfondire meglio il discorso

anche perchè vorrei vedere chi gestisce il free wi-fi di molti enti locali a fornire determinate informazioni sul traffico di chi utilizza il servizio.

 

Caro Michele L, ma come vuoi che Scacciavillani approfondisca un articolo postato sull'avvelenata: non e' mica ex-cattedra, qui e' solo per far grancassa. attivita' molto piaciona in Italia

Il decreto parla di dati e notizie.  Non pone alcun limite a quello che puo' essere richiesto. Gli operatori non registrano le telefonate, ma registrano le utenze chiamate e gli indirizzi IP a cui uno si collega. 

 

Del resto per smontare surrettiziamente le garanzie di uno stato di diritto c'e' sempre bisogno di una massa critica di beoti che credono di saperla lunga e di essere dei gran furbi.

 

mi pare che il post sia da rivedere a fondo perche' :

1) negli USA fanno da tempo molto peggio

2) quello che si descrive/paventa non e' corretto

Mi spieghi in cosa non e' corretto. Prima pero' legga attentamente il decreto specie questi articoli

 

1. Utenze oggetto di comunicazione

1.1 I dati e le notizie relativi ai contratti di servizi di telefonia, fissa, mobile e

satellitare, relativamente alle utenze domestiche e ad uso pubblico, di cui all’art. 6,

comma 1, lettera g-ter), del decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre

1973, n. 605 e successive modificazioni, sono trasmessi all’anagrafe tributaria secondo

le modalità e le specifiche tecniche stabilite nel presente provvedimento.

2. Contenuto delle comunicazioni

2.1 Le comunicazioni hanno ad oggetto i dati relativi alle utenze in essere, ai

consumi fatturati e al credito di traffico telefonico relativamente ai contratti dei servizi

di telefonia di cui al punto 1.

 

 

Mi spieghi cosa significa "notizie" secondo lei. Si tratta solo delle fatture? Ne e' sicuro? 

Il post mi ha allarmato, ma non ci ho capito molto.

di cosa mi dovrei preoccupare esattamente?

se non sei evasore e non sei realmente nullatenente significa che hai qualche cosa e dovresti preoccuparti che indebitamente altri possano sapere in dettaglio cosa possiedi, come sta il tuo conto in banca, che liquidità hai, come hai investito i tuoi soldi, quali case possiedi e dove.  Con la corruzione e la criminalità che abbiamo in certi paesi (in Italia è elevatissima) e con la comunicazone dei dati ad altre nazioni in cui la corruzione è forte, i dati di cui si parla possono essere a disposizione della criminalità organizzata.  La tutela della privacy non passa solo nelle fotografie in cui sei taggato o in quella in cui si è alla guida di una macchina e si viene immortalati dall'autovelox con una bionda di fianco che non è la moglie.  La sfera privata include anche l'ambito finanziario, anche solo perché un competitore vorrebbe sapere in dettaglio i tuoi affari, per contrastarti meglio.

Il problema lo si risolve eliminando qualsiasi automatismo e procedendo solo, per via giudiziaria, quando esistano prove concrete di reati o illeciti.  Non mi fido di alcuni milioni di funzionari corruttibili ma posso (debbo) fidarmi della discrezionalità di un giudice.

prega che lo stato non presuma che tu lo sia.

Punto primo

L'articolo 15 della Costituzione Italiana, scritto da persono che il fascimo lo avevano conosciuto bene recita: [La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.

La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge. ] ora se il cittadino non è un criminale perché dovrebbe preoccuparsi se lo Stato fruga nella sua corrispondenza? Ah, saperlo. All'epoca internet non esisteva.

 

Punto secondo

Le Cayman e i cosiddetti "paradisi fiscali" in generale godono di una cattiva fame se non immeritata per lo meno esagerata. Una semplice inchiesta ha mostrato che per fare cose davvero sporche è meglio rivolgersi altrove.

 

Punto terzo

Non trovate qualche divertente somiglianza fra la figura di un internazionalmenre  stimato uomo politico portoghese del passato? La diffrenza è che la PIDE non si sognava neppure gli strumenti di controllo di cui dispone l'agenzia delle entrate...

 

PS gliargomenti son eterogenei ma devo raggrupparli per rispettare il limite al nuomero dei post.

del fatto che se l'Agenzia delle Entrate analizza i tabulati e decide che lei spende troppo, le contesta un'evasione di Xmila euro. Lei dovra' pagare senza fiatare. A meno che non voglia imbarcarsi in una contestazione di fronte ad una commissione tributaria (pappa e ciccia con l'Agenzia delle Entrate), procedura che durera' anni e costera' una cifra imprecisata. E comunque prima di andare in giudizio dovra' versare un terzo di quanto le viene contestato.

 

Ha capito?

Se non sei un evasore o un criminale comunque che l'amministrazione governativa (e i suoi uomini) possa sapere un bel po' su di te non e' una cosa molto simpatica. Un film di fantasia ma non troppo en.wikipedia.org/wiki/Enemy_of_the_State_%28film%29 dove viene posta la tua domanda. Come sopra rimarcato, pero', questo e' piu' attuale nella democrazia piu' grande del mondo che nella povera italietta.

l'alibi (la giustificazione) lo trovi usando un nemico: il comunismo, il terrorismo, gli alieni, gli evasori. Sono ovviamente nemici reali ma giustificano la riduzione o la soppressione dei diritti civili normalmente definiti inalienabili? Il problema non è banale ed una riflessione seria si impone. 

Io seguo con attenzione Fermare il Declino. Non lo voterò, io,  nonostante le mie convinzioni socialiste, voterò probabilmente Renzi alle primarie e poi il candidato che ne emergerà, ma penso che una voce liberista seria sia indispensabile nel discorso pubblico, anche perché finora queste tematiche sono state sequestrate dal berlusconismo, con il paradosso della retorica liberista antitasse che ha coperto monopolio, crony capitalism e aumento della pressione fiscale.

 

Cosa c'entra con questo articolo? Leggo i commenti dei lettori a Fermare il Declino e vedo che molti sostenitori sono ex berlusconiani delusi che hanno mantenuto le loro idee (Monti è un pupazzo dei poteri forti, l'euro ce lo impone la culona e staremmo meglio fuori, le tasse sono un furto, i veri evasori son i professori che danno ripetizioni in nero, licenziamo millemila statali subito).

L'articolo sembra tagliato su misura per parlare alla pancia di tanti che si credono John Galt e a rischio di finire come Winston Smith nella stanza 101 (no, l'agenzia delle entrate non ha ancora fatto un bando Consip per le maschere con i ratti affamati, state tranquilli) e mi ha ricordato tanto una copertina di Panorama su Monti oo7 fiscale o SB che paventava lo stato di polizia tributaria.

Questa strategia l'ho già vista, quando i gruppi della sinistra extraparlamentare cercavano di raggiungere l'elettorato del PCI dichiarando di essere i veri comunisti. Non ha funzionato, ma ha "aiutato" i gruppi a rimanere o diventare ancora più dogmatici e settari.  

E siccome sono in vena di cattiveria, questo spiega anche perchè su certi temi (euro, Europa, valutazione dei governi Berlusconi) vedo una certa sfuggevolezza.

Eh, difficile non essere d'accordo con il commento di Marino.

 

Aggiungerei che l'impegno in FilD sembra avere drenato tempo e energia ai redattori di nfa, come si puo' presumere dal dato empirico di quantita' e qualita' dei post apparsi ultimamente sul blog.

 

Mah, vediamo...

Marino, dici che su nfA ci sia sfuggevolezza su Euro e giudizi su BS? Perche' se e' cosi' non mi pare proprio.

 

Riguardo l'articolo, mi piace molto come scrive (e cosa scrive) Scacciavillani. Se stavolta ha sbagliato, amen. Pero' a questo punto spero che intervenga, visto che lo fa correttamente e puntualmente in altre occasioni, per dircelo.

 

Sinceramente ero rimasto stupito dal tono semi-catastrofista, e mi sembrava strano che fosse uscita fuori una demenzialita' come dover comunicare tutte le comunicazioni di ogni abbonato.

 

A parte questioni di privacy, ci sono anche problemi tecnici, che sono risolvibili ma costosi, e non immediati: quindi si rischiava che arrivassero valanghe di dati che non si sapeva come gestire nell'immediato.

 

E infine: ma quanta gente devi metterci a controllare tutto? OK, puoi lavorare con dei software evoluti, ma a certi livelli manco la Cina arriva...

Su euro Berlusconi ed Europa puo' leggere il post su Il fallito di Ragliaset, cosi' si rende conto che non c'e' nessuna sfiggevolezza (qualsiasi cosa significhi questo neologismo).

 

Se poi legge anche altri miei pezzi nel blog de Il Fatto Quotidiano potra' dormire tranquillo

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/fscacciavillani/

 

Il resto del commento mi sembra un Helzapoppin sconclusionato.

 

Con la scusa della lotta all'evasione si sta smantellando lo stato di diritto. Lo sa che se le contestano un'evasione milionaria non c'e un giudice terzo che decide? Che tocca a lei l'onere della prova e che comunque paga un terzo di quanto contestato prima ancora di vedere una commissione tributaria (ciea' gli amichetti del funzionario dell'Agenzia delle Entrate)?

 

Lei parla di pancia. Fossi in lei mi preoccuperei di una zona posta leggermente piu' in basso dove per alcuni risiede l'organo con cui pensano.

 

 

che molti storici lettori di nFA non apprezzano la piega di questo articolo

ben venga l'autocritica dalla base (noi che leggiamo) auspicabile anche una garbata ammissione dall'alto : quando si esagera si esagera

va beh che anche il Corriere della Sera spaccia per notizie allarmismi e sensazionalismi

ma torniamo seri e puntuali, please (fatti non specchietti per allodole)

Madonna mia, quante pretese, per anni è stato crocifisso chi manteneva l'anonimato IN CONFORMITA' alle regole dettate da chi gestisce il blog,  adesso siamo arrivati alle pretese di ammissioni di mancanza di livello di qualità da chi fa dei grossi sacrifici a scrivere in questo blog e dove non c'è scritto da nessuna parte che devono mantenere determinati livelli di qualità ( in un blog è ridicolo e quali sarebbero poi?) e di servizio (es. numero di post alla settimana).

 

Purtroppo questa follia di opinionismo e pretese è molto diffusa in Italia.

be l'autore ha preso un granchio abbastanza grosso.. ovvio che non c'è scritto da nessuna parte che bisogna mantenere uno standard minimo di qualità, ma di gente che scrive senza prima controllare le fonti ce n'è già troppa. Se si vuole dare un'immagine di vero cambiamento e di rottura col passato... un mea culpa non pare sia chiedere troppo. Io, come tutti quelli che sperano in FID, sono stufo di accontentarmi della mediocrità. per questo esigo la qualità, perché è proprio la mancanza di qualità che fa cadere nell'opinionismo. Nulla contro l'autore eh, un errore capita sempre, ma siccome del progresso fa parte anche la retromarcia..

Forse non è  chiaro un assunto: i dati che saranno forniti all'agenzia delle Entrate  sono essenzialmente dati economici, e Scacciavillani non ha scritto che saranno forniti altri dati, ma il principio  da cui parte è: un giorno si son portati via tutti gli ebrei,ma io non ero ebreo, poi tutti gli insegnanti, ma io non ero insegnante,e così via,ovvero così si comincia, ma poi non si sa dove si finisce.
Vediamo la simpatica faccia dei dati telefonici: l'Agenzia delle Entrate traccerà per ognuno di noi le spese telefoniche , e in base ad algoritmi interni deciderà chi è evasore e chi no,come già fanno, ad esempio, con chi DICHIARA una badante. Poniamo il caso che siate diciottenni innamorati e disattenti, e anzichè fare il numero preferito, vi arriva una bolletta di € 200,con reddito a zero perchè paga il papi. Si accendono diciottto lampadine rosse e gli allarmi a 2.500 decibel: sicuramente è un evasore !
Poichè si dà il caso,che, mentre l'IRS quando fa un accertamento poi va davanti a un giudice TERZO, e se sbaglia paga , in Italia esiste il principio per cui l'Agenzia delle Entrate ha sempre ragione, e l'onere della  prova spetta all'accusato, non all'accusatore,inoltre l'accusato per dire che chi l'accusa sbaglia nel frattempo deve versare un terzo della somma per andare davanti a un giudice che terzo non è, oltre a non vedere nemmeno riconosciuto il torto eventuale (AdE NON paga per i suoi errori), ecco che le pieghe del decreto sono più chiare.
Riassumo in una frase: non è lo strumento a farmi paura , ma le mani di chi lo usa. Anche una chitarra serve per suonare delicate armonie, tuttavia data violentemente in testa fa male. Io la darei a molti che hanno commentato senza criterio, preferendo guardare il dito invece che la luna.

Marco, sbagli e di grosso. Mi limito a segnalarti due punti del tuo commento. Uno logico e l'altro fattuale.

 

Logico. Assumi che lo stesso sistema in Italia non funzioni perché siamo italiani e quindi il flauto dato a un troglodita diventi un manganello. Di questo passo non dovresti consentire nemmeno alle insegnanti di dare ai bambini come compito "come ho passato le mie vacanze" perché chi sa quale uso poi l'insegnante (sicuramente corrotto) ne potrebbe fare. E non sia mai che si digitalizzasse la scuola, che poi questi compiti potrebbero formare un database dal quale il fisco e i crimiali (nota che equivalenza alcuni hanno fatto) possono trarre dati per ricattarti. La tua conseguenza logica imporrebbe anche il divieto per il fisco di incrociare i dati sul possesso di auto e di navi. Ora ho guardato la luna, ma rischio di pestare escrementi strada facendo.

 

Fattuale. I due sistemi sono molto diversi è vero, ma dove quello italiano è molto morbido rispetto a quello USA. Negli States per poche migliaia di dollari vai in carcere, e la pena si innalza rapidamente fino a raggiungere i dieci anni e passa. Il prosecutor è federale ed ha lo stesso training di quelli che trattano i mafiosi e gli omicidi. Vuole metterti dietro le sbarre e sa come farti a pezzi, se vuole. E se il prosecutor sbaglia, se non c'è dolo, non paga nulla, ha solo perso un caso. Il contribuente, anche se passato indenne, avrà già speso parecchie decine di migliaia di dollari, e forse anche centinaia (con l'american rule, ognuno si paga le proprie spese legali anche se vince). Chi è fortunato da avere l'opzione paga senza fiatare e cerca di uscirne il prima possibile dal meccanismo, gli altri entrano in un vortice. Il prosecutor è uno che vuole farsi una reputazione, è giovane, è a cavallo tra il pubblico e il privato e prende stipendi concorrenziali (comunque meglio di un professore universitario).

 

In Italia, i tuoi cattivi (cioè quelli dell'amministrazione finanziaria che non sanno usare il flauto) sono impiegati pubblici che non prendono più di 2000 euro se sono avanti con la carriere; la galera non la possono infliggere a nessuno (di fatto non esiste pena detentiva in Italia per quasi nessuno); e il contribuente infedele se la cava praticamente sempre a costo zero, magari facendosi pure rimborsare le spese.

 

Caro Marco, altro che chitarrina, i nostri dovrebbero ricevere dei bazooka e frequentare la ranger school per un buon addestramento perché sono soli nella giungla.

Premesso che l'intrusione del fisco nella vita di noi cittadini stà prendendo pieghe da Stasi, su questo non discuto, rimane questa frase soggetta interpretazioni opposte a quello che è la realtà. A casa mia "tutti i dati sul traffico telefonico e internet di tutti i residenti in Italia" significa tutti i dati senza distinguo. Non difendiamo l'indifendibile, la'rticolo poteva essere scritto meglio.

Mi pare che l'articolo dia una lettura errata del provvedimento dell'Agenzia delle entrate.

 

Nel provvedimento si parla chiaramente di dati e notizie "relative ai contratti", peraltro specificando (all'art. 2) che le comunicazioni richieste alle imprese telefoniche "hanno ad oggetto i dati relativi alle utenze in essere, ai consumi fatturati e al credito di traffico telefonico".

 

Il provvedimento ha poi base normativa nel DPR 605/1973 (sull'anagrafe tributaria), che prevede tale comunicazione e prevede un uso specifico di tali dati.

 

Quanto paventato nell'articolo (la conoscenza del contenuto delle comunicazioni elettroniche, tra l'altro) sarebbe, poi, in ogni caso vietato in virtù di norme costituzionali sulla libertà delle comunicazioni e la loro segretezza (art. 15 Cost.) e richiederebbe un provvedimento giurisdizionale autorizzativo, essendo - in sostanza - un'intercettazione.

 

Rimane lo sgomento, che condivido con l'autore dell'articolo, per la pervasività che il controllo statale sta assumendo in questi anni con la "scusa" dell'emergenza economica, senza che a tale pretesa maggiore efficienza corrisponda un abbassamento delle imposte o, quantomeno, una loro semplificazione.

 

Suggerisco a tutti la lettura proprio del DPR 605/1973; scorrendolo ho avuto l'impressione che, se anche oggi mi pare si possa escludere di essere nella situazione descritta nell'articolo, domani, invece ...

 

Quanto paventato nell'articolo (la conoscenza del contenuto delle comunicazioni elettroniche, tra l'altro) sarebbe, poi, in ogni caso vietato in virtù di norme costituzionali sulla libertà delle comunicazioni e la loro segretezza (art. 15 Cost.) e richiederebbe un provvedimento giurisdizionale autorizzativo, essendo - in sostanza - un'intercettazione.

 

molti commentatori hanno ipotizzato usi illegali dei dati da parte di funzionari corrotti o da parte della criminalità, ma questo potrebbevalere per qualunque cosa, e l'autore stesso ha fatto capire che sulla base di una decisione del direttore dell'agenzia delle entrate sarebbe possibile invece acquisire i CONTENUTI delle conversazioni.

 

Adesso, qualcuno sa spiegarmi come potrebbero il governo o il direttore dell'agenzia delle entrate, legalmente e nell'esercizio delle loro funzioni senza commettere reati e illeciti amministrativi, autorizzare una raccolta generalizzata dei contenuti di mail e telefonate "a strascico" senza provvedimenti giudiziari nominativi a carico di persone determinate indagate per specifiche fattispecie.

Non vorrei peccare di "reductio ad Hitlerum" ma a meno di un atto paragonabile al Decreto per la protezione del popolo e dello stato che sospenda tutte le garanzie costituzionali in base a poteri d'emergenza ( che la costituzione italiana, al differenza di quella di Weimar non prevede), la vedo difficile.