Introduzione
Il sistema elettorale per la regione Abruzzo è simile a quello della maggioranza delle altre regioni a statuto ordinario e prevede l'elezione simultanea di un Governatore e del consiglio regionale. Su un'unica scheda si esprime un voto per un candidato governatore e per un partito. Ciascun partito dichiara il sostegno a un candidato governatore. Nella maggioranza dei casi l'elettore vota in modo ''coerente'', ossia un partito assieme al governatore da questo sostenuto, ma in principio è possibile il voto disgiunto, ossia si può scegliere un candidato governatore e un partito appartemente a un'altra coalizione.
Il Governatore viene scelto con un sistema maggioritario all'inglese: chi ottiene più voti ottiene la carica. La ripartizione dei seggi consiliari è più complicata, dato che prevede un premio di maggioranza per i partiti che sostengono il candidato governatore vincente. Dato che non è di specifico interesse per questo post lascio la discussione a un post futuro. Qui mi limito a osservare che, a parte il premio di maggioranza e una soglia di sbarramento, la ripartizione dei seggi tra i partiti avviene in buona misura in modo proporzionale.
Il centrosinistra ha presentato come candidato Costantini, dell'Idv, e ha assemblato una ''coalizione larga''. In particolare, la coalizione include (oltre a PD e Idv) i partiti di quella che fu la Sinistra Arcobaleno e il Partito Socialista, che corsero invece separatamente alle scorse politiche.
Il centrodestra ha presentato come candidato Chiodi, del PdL. La coalizione è più o meno la stessa delle politiche 2008, ossia PdL e MpA cui si sono aggiunte due liste locali, i Liberalsocialisti (amici di De Michelis, se ho capito bene) e Rialzati Abruzzo (una specie di lista civica di centro, sempre se ho capito bene). In particolare, la coalizione di centrodestra non include l'UDC e La Destra.
I risultati
Visto che questo è un blog e non una rivista accademica ci prendiamo la libertà di commentare sui dati ancora incompleti di questa elezione offerti dai giornali, in particolare il sito di Repubblica. I dati relativi alle elezioni precedenti sono invece tratti dall'archivio online mantenuto dal Ministero dell'Interno.
La partecipazione al voto.
Prima di passare ai risultati dei partiti, un commento riguardo l'entità dell'astensionismo. È indubbio che c'è stato un forte aumento, ha votato il 52,98% degli aventi diritto contro il 68,67% delle Regionali 2005. I dati sono però ancora incompleti perché non conosciamo la percentuale di schede bianche e nulle. In Italia tale percentuale è sempre assai alta, intorno al 5%. Questi sono i dati per le più recenti elezioni regionali abruzzesi.
Elezione | Reg. 08 | Reg. 05 | Reg. 00 | Reg. 95 |
%Votanti | 52,98 | 68,67 | 70,57 | 76,75 |
%Voti validi | 63,68 | 65,57 | 68,33 |
L'alta percentuale di schede nulle e bianche è un fenomeno strano (perché perdere tempo per andare al seggio solo per deporre una scheda bianca?) che credo si spieghi solo con lo stigma che tuttora circonda il comportamento astensionista. Può darsi che il forte astensionismo abbia riguardato in modo sproporzionato l'elettorato che comunque avrebbe espresso un voto non valido, nel qual caso il fenomeno risulterebbe un pochino ridimensionato. Vedremo cosa dicono i dati una volta che saranno noti i risultati definitivi.
Il centrosinistra
Presentiamo due tabelle in cui confrontiamo i risultati dei partiti appartenenti alla coalizione Costantini con quelli ottenuti in elezioni anteriori.
Centrosinistra | Reg.08 | Reg.05 | Reg. 00 | Reg. 95 | |||||
Candidato Gov | 42,67 | 58.24 | (Del Turco) | 48.80 | (Falconi) | 48.22 | (Falconi) | ||
PD | 19,61 | 35.33 | (DS+DL) | 28.88 | (DS+PPI) | 32.86 | (DS+PPI) | ||
IDV | 15,03 | 2.45 | 5.91 | (Asinello) | 6.72 | (Patto Dem) | |||
PRC | 2,84 | 4.91 | 4.28 | 9.12 | |||||
PdCI | 1,83 | 2.95 | 2.12 | -- | |||||
La Sinistra | 2,22 | 2.01 | (Verdi) | 1.64 | (Verdi) | 2.9 | (Verdi) | ||
PS | 1,73 | 5.21 | (SDI) | 4.57 | |||||
Dem. Abr | 1,38 | ||||||||
Totale | 44.64 | 52.86 | 47.4 | 51.56 |
Centrosinistra | Reg.08 | Pol.08 | Pol. 06 | Pol. 01 | |||||
Candidato Gov | |||||||||
PD | 19.61 | 33.49 | 35.36 | (Ulivo+Rnp) | 28.88 | (DS+DL) | |||
IDV | 15.03 | 7.01 | 5.91 | (Dem) | 6.25 | (Patto Dem) | |||
PRC | 2.84 | 3.17 | (Sin.Arc) | 6.47 | 5.46 | ||||
PdCI | 1.83 |
- | 2.50 | 1.83 | |||||
La Sinistra | 2.22 | - | 1.55 | (Verdi) | 1.85 | (Girasole) | |||
PS | 1.73 | 1 | - | ||||||
Dem. Abr | 1.38 | ||||||||
Totale | 44.64 | 44.67 | 49.98 | 44.27 |
Che il centrosinistra fosse destinato alla sconfitta era abbastanza atteso. L'Abruzzo è una swing region, che andò di misura al centrodestra alle ultime politiche. Il governo regionale è andato altalenando tra centrosinistra e centrodestra ad ogni elezione regionale dal 1995, quando vinse il centrosinistra. Dopo il crollo della giunta sotto lo scandalo della malasanità una penalizzazione del centrosinistra era da attendersi (anche se lo scandalo ha toccato entrambi gli schieramenti). Più interessanti sono le dinamiche interne allo schieramento.
Una prima osservazione riguarda l'entità del voto disgiunto. Il candidato governatore ha preso circa il 2% in meno della coalizione che lo sosteneva, un chiaro segnale di sgradimento. Non so nulla di Costantini, quindi non so valutare quanto tale fenomeno possa essere legato alla sua persona. È indubbio però che alla sua candidatura si è arrivati mediante contrattazione tra partiti e non mediante primarie di coalizione. Forse un processo di selezione più aperto e trasparente avrebbe aiutato.
Guardando ai dati della coalizione, osserviamo anzitutto che il centrosinistra tendeva ad avere risultati migliori alle elezioni locali che alle elezioni politiche, un fenomeno in verità diffuso anche in altre regioni. Lo scandalo malasanità sembra avere distrutto questo vantaggio. La coalizione di centrosinistra ha ottenuto la stessa percentuale che alle politiche 2008, perdendo seccamente rispetto a tutte le regionali precedenti. Trattandosi di un unico datapoint è impossibile dire se il differenziale voto amministrativo-voto politico si è eroso o se piuttosto vi è un calo del consenso anche politico. Propenderei per la prima soluzione (lo scandalo deve aver minato la credibilità della classe politica regionale di centrosinistra), ma la verità è che in assenza di dati migliori è impossibile dire.
La sconfitta è concentrata sul PD, unico tra i partiti di centrosinistra a risultare pesantemente implicato nello scandalo e unico a perdere voti. La perdita è massiccia, intorno al 15%, qualunque sia il punto di riferimento che si voglia prendere. È stato ampiamente osservato che tale massiccia perdita ha beneficiato soprattutto l'IdV. Alle politiche del 2008 l'Abruzzo fu, dopo il Molise, la regione in cui l'IdV risultò più forte. Di Pietro aveva puntato i piedi e ottenuto un candidato governatore dell'IdV, un fatto che normalmente fa aumentare i voti al partito. L'entità del successo dipietrista, e della sconfitta veltroniana, va però ben al di là delle previsioni e fornisce parziale conferma ai sondaggi nazionali che danno il PD in forte calo a favore dell'IdV. Sarei però prudente prima di estrapolare questi dati a livello nazionale, dato che in Abruzzo il PD risultava ovviamente penalizzato dalle vicende giudiziarie dei suoi dirigenti.
L'altro aspetto interessante, che invece è stato meno commentato, è il relativo successo elettorale dell'estrema sinistra. Dopo il disastro della Sinistra Arcobaleno, le differenti componenti sembrano aver deciso che la via della riscossa è quella di aggrapparsi alle proprie identità e mantenere i simboli tradizionali. Questa strategia ha parzialmente funzionato. I partiti di estrema sinistra hanno complessivamente ottenuto il 6,89%, contro il 3,17% della sinistra arcobaleno. Rispetto alle politiche di aprile hanno più che raddoppiato la percentuale e hanno anche aumentato i voti in valore assoluto, pur restando assai lontani dalle precedenti politiche e regionali. È probabile che al successo abbia contributo una fetta di elettorato PD scontento per la questione morale. Il successo parziale del ''recupero dell'identità'' pone comunque l'estrema sinistra in un vicolo cieco. L'estrema sinistra non può presentarsi unita perché in tal modo non realizza il suo potenziale elettorale. D'altra parte, vista la natura del sistema elettorale e in particolare il sistema delle soglie, presentandosi divisa rischia di ottenere voti ma non seggi. Questa volta è andata bene, ciascun partitino si è portato a casa il suo seggio, ma questo è possibile solo all'interno di coalizioni più ampie. In altre parole, l'estrema sinistra sembra essere obbligata a cercare l'alleanza con il centrosinistra se vuole ottenere rappresentanza istituzionale, mentre è condannata all'esclusione se corre da sola. Non è una situazione piacevole.
Il centrodestra
Anche in questo caso mettiamo prima i dati.
Centrodestra | Reg. 08 | Reg. 05 | Reg. 00 | Reg. 95 | ||||
Candidato Gov. | 48,81 | 40,65 | (Pace) | 49,26 | (Pace) | 47,21 | (Landini) | |
PdL | 35,18 | 27,8 | (AN+FI) | 31,91 | (AN+FI) | 37,53 | (AN+FI) | |
MpA | 3,32 | |||||||
Libersoc | 1,42 | |||||||
Rialzati Abr. | 7,41 | |||||||
Altri | 4,91 | 5,19 | ||||||
Totale | 47,33 | 32,09 | 37,1 | 37,53 |
Centrodestra | Reg. 08 | Pol. 08 | Pol. 06 | Pol. 01 | ||||
Candidato Gov. | 48,81 | |||||||
PdL | 35,18 | 41,58 | 37,05 | (AN+FI) | 43,88 | (AN+FI) | ||
MpA | 3,32 | 1,62 | 0,52 | |||||
Libersoc | 1,42 | |||||||
Rialzati Abr. | 7,41 | |||||||
Altri | 0,95 | 1,12 | ||||||
Totale | 47,33 | 43,20 | 38,52 | 45,00 |
Il centrodestra nel suo complesso ha ottenuto un notevole successo. Le notizie però sono un po' meno buone per il partito berlusconiano. Il PdL avanza rispetto alle regionali del 2005, quando toccò un punto di minimo, ma arrestra di parecchio rispetto alle politiche del 2008 e anche, in minor misura, rispetto alle politiche del 2006. Il successo della destra sembra attribuibile quasi per intero alla lista civica Rialzati Abruzzo e in minor misura al MpA. A prima vista si tratta di forze che hanno intercettato il voto centrista che precedentemente andava all'UDC e all'UDEUR. Quanto tale consenso sia ora organico al centrodestra è qualcosa che vedremo con chiarezza solo nel futuro. Un altro caveat è che il successo del PdL appare più forte se si guardano ai voti per il governatore, in cui la differenza con il centrosinistra è 48.81-42.67=6.14%. Se si guarda invece alla somma dei voti dei partiti il vantaggio si riduce a 47.33-44.64=2.69%. È un distacco tutt'altro che insormontabile.
Gli altri.
L'UDC ha preso il 5,61% dei voti. Tecnicamente, dato che in questa elezione era alleata con l'UDEUR, questo è molto meno della somma di UDC e UDEUR nel 2005, che fu del 13,15%. Tutti sappiamo però che l'UDEUR si è liquefatta, per cui il paragone è improprio. Probabilmente l'unico paragone sensato è con le politiche del 2008, in cui l'UDC prese il 5,86%. Il consenso del partito appare quindi stazionario. Dato lo scarso distacco tra centrodestra e centrosinistra a livello regionale, almeno quando guardiamo ai voti dei partiti, il mantenimento della forza elettorale può dare all'UDC potere di contrattazione nel futuro.
La Destra invece ha un po' deluso. L'Abruzzo (e il Centro Italia in generale) risultò essere un suo punto di forza nelle scorse politiche, in cui prese il 3,19%. Il successo non si è ripetuto in queste elezioni, in cui ha preso il 1,76%. Un po' poco per contrattare credibilmente con il centrodestra.
Il Partito Comunista dei Lavoratori ha preso lo 0,37%, ben al di sotto della somma di PCL e Sinistra Critica alle politiche 2008, pari a 1,28%. Non ho la pretesa di capire come ragionino gli elettori ultracomunisti, ma sospetto che il ritorno di PRC con tanto di falce e martello sulla scheda abbia costituito per alcuni di loro un richiamo irresistibile.
La lista Per il Bene Comune ha ottenuto lo 0,22%. Si tratta della lista che, a seguito della sua iniziale esclusione e poi riammissione, ha imposto per vie legali lo slittamento delle elezioni di due settimane. Chissà se questi signori si chiedono mai se esiste un modo migliore di usare il proprio tempo.
Conclusioni
Nelle elezioni di tipo maggioritario, come quelle per il governatore regionale, esiste sempre un chiaro vincitore. In queste elezioni è Chiodi, il candidato del centrodestra.
Detto questo, se ci infiliamo nei meandri della parte proporzionale e valutiamo i risultati dei partiti le cose sono un po' più complicate. Qui il chiaro sconfitto è il PD, il chiaro vincitore l'IdV. In un mondo migliore la sconfitta del PD dovrebbe condurre tale partito a riflettere da un lato sul suo coinvolgimento nel sistema di malaffare che la casta ha imposto al paese e su come questo lo penalizzi assai più dei partiti di centrodestra, e dall'altro sul fatto che la linea politica finora seguita appare ondivaga e indecisa a buona parte dell'elettorato. Invece viviamo in Italia, per cui quello che ci aspettiamo è che il risultato venga usato per una bella lotta a coltello tra D'Alema, Veltroni e qualche ex democristiano al fine di occupare i pochi scranni che il PD riesce a conquistare. Good luck.
Il centrodestra è risultato vittorioso, ma il suo distacco dal centrosinistra risulta in realtà ridotto, anche se è stato magnificato dal successo personale di Chiodi e dall'insuccesso personale di Costantini. Il proliferare di liste inoltre rischia di creare forze centrifughe all'interrno dello schieramento. Quanto questo possa complicare l'azione di governo sia regionale sia nazionale lo vedremo in futuro.
Un piccolo spunto di riflessione, a priori.
Un dato colpisce chi vede quelle tabelle. O almeno colpisce me.
Fate la differenza tra i due numeri ed avrete gli abitanti con meno di 18 anni.
53'313!!! Fanno in media 3000 casi per ogni anno.
Se dividiamo gli abitanti totali per 3000 (come se questa fosse la natalità media storica per ogni anno) abbiamo 400 anni.
Notare che una volta si parlava di "piramide dell'età". Oggi non è una piramide, è un abajour.
Il nostro in Italia è un voto "vecchio", a maggior ragione in Abruzzo.
Credo che anche questo possa aiutarci a capire il voto.
Che poi tra gli elettori votino solo poco piu' che la metà, è solo l'altra faccia della stessa medaglia.
Ora se i giovani con meno di 18 anni sono 53'000 e quelli in età scolare sono a naso 37~40'000, sono andato a vedere quanti sono i docenti ed il personale scolastico in Abruzzo. 18'505, secondo RGS.
Il quadro sta diventando piu' chiaro?
Ciao,
Francesco
Cio' che si puo' fare con tre numeri ed un po' di buon senso. Grazie, Francesco.