Sandro. Le parole sono importanti. Notate che nella slide "del pesce rosso'' Renzi sembra riprendere l'idea di Fare ''non più alto del colle''. Tuttavia notate anche che si parla di "manager pubblico", non di dirigenti della pubblica amministrazione. Cosa si intenda con questo termine a me non è chiaro ma sospetto che non sia per caso che si sia evitato il riferimento ai livelli apicali della PA. Per esempio, i giudici della Corte Costituzionale, che hanno stipendi indecenti, sono o no soggetti alla regola? Parrebbe di no, visto che non sono manager in nessun senso della parola!
Giulio. Io penso che intenda riferirsi agli amministratori delle imprese pubbliche, a maggioranza pubblica ecc. (i veri e propri "amministratori" nominati dal governo, insomma). Bisogna però riconoscere, scorrendo le altre slides, che la vendita delle auto blu su ebay è una mossa da fuoriclasse. Populista, certo, ma quello è l'effetto che vuole ottenere.
Alberto. Sì, anche secondo me pensa a quegli "amministratori".
Michele. Gli stipendi che verranno toccati son pochissimi. Aziende pubbliche non vuol dire aziende controllate dal settore pubblico così che, per dire, Poste e FS rimangono fuori, e tutto ciò che gira attorno a CdP pure, CdP compresa. E le partecipate regionali, sono aziende pubbliche? No, sono partecipate.
Alberto. Sul complesso delle slides, se l'estetica conta, siamo messi male: sono esteticamente un concentrato di retorica allucinante. Incredibilmente tacky [di cattivo gusto, ndr]
Gianluca. Alberto, le slides non sono per te... E' un puro esercizio di marketing rivolto alla sua clientela, e tu non sei suo cliente.
Alberto. Eh già perche' l'operaio della Breda (come si diceva una volta) o il droghiere del Lorenteggio, aprono le slides! Sta parlando a politici e giornalisti. Ma i giornalisti (nella maggior parte) sono ancora piu' intellettualoidi di me e troveranno quelle slides orribili.
Sandro. E comunque di operai alla Breda non ce ne sono più, ma mia madre pensionata con la quinta elementare i telegiornali li ascolta e sono sicuro che ha sentito della vendita delle auto blu all'asta. Mica c'è bisogno di aprire le slides. Non c'è niente da fare, come comunicatore (o demagogo, se avete la luna di traverso) il Renzi è un asso (o asshole, se avete la luna di traverso).
Andrea. Passiamo ad altra slide: si vuole pure abolire il CNEL!
Giulio. L'abolizione del CNEL è sacrosanta. D'altronde l'assist glielo hanno fatto tutti quelli che hanno lasciato sopravvivere questi enti ormai oggettivamente inutili.
Michele. Certo, sul CNEL non ci piove. Ma quanto c'è alla fine, di risparmio?
Gianluca. Al CNEL ci ho guardato due settimane fa. Costa 20 milioni l'anno.
Andrea. Se sono metà stipendi, non risparmiano manco quelli, almeno a breve, perché mica li licenziano. Comunque la spesa non la sta tagliando proprio, spending review a parte. Sul sole 24 ore c'è la liste delle coperture. Guardate: non siamo tanto lontani da Cirino Pomicino:
- 7 miliardi da spending review (nota del Sole24h: stima del presidente del consiglio; il commissario per la spending review ha fatto una valutazione di 3 miliardi)
- 6 miliardi (ipotetici, dice il sole) mettendo defici/pil al vincolo (da 2.6 a 3%)
- 2.5 miliardi da risparmi calo spread (ipotetici, dico io)
- 1.6 miliardi da gettito iva pagamenti pa
- 2.6 miliardi per aumento aliquota rendite fnanziarie
- 2.1 miliardi vecchi fondi edilizia scolastica. Destinazione: edilizia scolastica. (bellissima questa riga!)
Giovanni. Deve vincere le elezioni (>30% per lui, Alfano sotto o attorno al 4.5%), quindi populismo sfrenato, ma pochi provvedimenti concreti. D'altra parte la sinistra del PD sta provando a sabotarlo sulle riforme (retorica "anti-casta") e lui rilancia con retorica "de sinistra". Il taglio alle retribuzioni piu' alte nella PA è stato tentato anche da Monti e Letta, ma è sempre stato sabotato. E' popolare anche se inutile.
Alberto. Io resto sull'estetica. Il CNEL e le auto blu si potevano fare senza quelle figure/foto retoriche. Una bella bandiera italiana sventolante non ce l'aveva? Meno male che non c'è musica di sottofondo sennò avrebbe messo "We are the champions".
Andrea. Ha parlato l'esteta.
Alberto. *#@&%§$#**!!!
Gianluca. Alberto, se togli le figure retoriche e l'accento populista cosa rimane? L'incremento delle aliquote sui redditi da capitale.
Giovanni. Credo neanche quello. Nel gran casino che ha fatto, non ho capito se hanno approvato decreti legge o no. Solo i decreti legge, e manco quelli, sono 'veri'. Il resto è populismo. Ma d'altra parte, io non spero mica che Renzi riformi l'Italia, a me basta che impedisca a Grillo di vincere.
Giulio. No, nessun decreto legge. Ieri per caso ho sentito alla radio in macchina la conferenza stampa di Renzi e diceva appunto che non c'erano decreti legge. In gran parte sono quindi altri annunci che offrono altrettanti appigli ai suoi sabotatori, i "gufi" come li ha chiamati lui. L'appiglio piu' grosso (come trovarsi un bel maniglione piantato in parete a 3mila metri) gliel'ha dato dicendo pubblicamente che o elimina il bicameralismo o si ritira dalla politica. Ora i suoi avversari esterni e interni sanno esattamente quello che devono fare per levarselo dalle palle. In cuor mio, in fondo, faccio il tifo come Giovanni. Ma il cervello continua a dirmi che c'e' elevatissima probabilita' che sia gia' finito. Comunque, sara' per l'accento toscano che mi fa sentire a casa anche qui alle pendici della Padania ma la conferenza stampa che ho sentito alla radio e' stata entertaining. Almeno un po' d'aria fresca e una bella dose di pragmatismo nella comunicazione istituzionale l'ha portata.
Ieri è stato anche pubblicato il testo del disegno di legge costituzionale per la sua riforma.
Per il resto, un grande boh. L' unica cosa decisamente positiva nel tutto è il suo essersi esposto totalmente ( se fallirò sarà solo colpa mia ) e aver dato scadenze in maniera abbastanza precisa.
I casi son quattro ( in ordine crescente di probabilità ):
3) È sicuro di poter vendere come risultati ottenuti fallimenti completi
4 ) Un caso 3 con spruzzatine di 2