Letture per il fine settimana, 9-11-2013

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Questa settimana: Perotti vs Camera dei deputati; Gramellini piglia un granchio; Shiller sul metodo in economia;austerità, stupidità e causalità!; il referendum sulla etichettatura OGM nello stato di Washington; la finanza creativa di Zanonato.

Buona lettura e buon fine settimana.

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Commenti

Ci sono 71 commenti

L'articolo del Sig. Gramellini è assolutamente sconfortante. L'apoteosi del declino.

Un piccolo segno di speranza: Gramellini ne ha prese da un lato (http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/11/07/se-il-buongiorno-si-vede-dal-gramellini/) e dall'altro (http://www.chefuturo.it/2013/11/caro-gramellini-dire-abbasso-gli-algoritmi-e-la-foto-dellitalia-che-affonda-2/).

Grazie per il link !

Parlando di cose serie, dove lavoravo all'epoca il collega alla mia sinistra ha passato buona parte del 2011 ad implementare un algoritmo, proposto da docenti di una università britannica, per fare emergere delle connessioni senza sapere che esistessero, per conto di una multinazionale che fattura decine di miliardi all'anno. L'avremmo dovuto testare sui testi del Sig. Gramellini, chissà quali mirabolanti connessioni avremmo potuto scoprire.

In molti paesi il processo descritto da Bini Smaghi ha un passaggio in più: fra i comportamenti stupidi è l'austerità si inserisce un untervento della UE. In altre parole i politici ha hanno agito male invece di adottare direttamente ed autonomamente le politiche correttive di austerity preferiscono che gli vengano imposte da un ente terzo (la UE, il FMI etc) in modo da evitare di assuemersene la responsabilità politica.

Siccome questa storia va avanti ormai da un pezzo, molti cittadini si sono formati l'opinione che il alla radice del loro disagio non vi siano i loro governanti ma appunto la UE, il FMI etc. Un po' come se uno che viene picchiato con un bastone creda che il problema sia il bastone.

Sì, è la solita tiritera "ce lo impone l'Europa, ce lo chiede la Commissione" e via dicendo, quando alla fine non impongono nulla e i "nostri" non fanno nulla (che poi, se fosse vero il contrario basterebbe uscire da euro ed UE e finalmente potrebbero ritornare felici, contenti e ricchi alla "sovranità"). Propaganda, propaganda e propaganda: la gente deve capire che il 90% della politica è questo, e se non ci arriva sarà sempre peggio.

Non poteva che finire così. La risposta della Camera è totalmente priva di qualsiasi spiegazione scientifica (dopotutto, anche per i programmi dei vari partiti è normale prassi), solo pura tracotanza di chi sa di avere un potere e di volerlo usare per ingannare e soggiogare chi dovrebbero rappresentare, che sarebbero i cittadini ma da sempre considerati sudditi insignificanti il cui diritto di replica viene definito come "insubordinato" o al peggio "ingiurioso".

Lungi da me difendere l'italica burocratja, ma per amor di verità devo esprimere dei dubbi sull'articolo del prof. Perotti. Egli fa la categorica asserzione "La realtà è che la spesa è aumentata tra i 120 e i 140 milioni". E per provare la sua tesi, compara il bilancio di previsione 2013 a quello consuntivo del 2012 (nei vari modi possibili, si veda l'immagine dell'excel copiata al punto 2. dell'articolo www.lavoce.info/risposta-perotti/ ).

Il problema è che sia nel 2012, che nel 2011 le spese a consuntivo sono state MOLTO inferiori rispetto al preventivo (oltre 160 milioni per cassa nel 2012, per dire). Ovviamente se ciò accadesse anche nel 2013 la tesi di Perotti sarebbe invalidata: con dinamiche simile al 2012, in particolare, avrebbe addirittura ragione Fontanelli! (sul solo punto specifico dell'aumento/diminuzione della spesa, che però è quello fondamentale - non certo sul resto della cervellotica lettera dell'on.).

Alla luce di ciò, mi pare che il prof. Perotti avrebbe dovuto usare ben più prudenza: e che se per calcolare la variazione di spese fare Δpreventivi è insensato, non ha troppo più senso fare previsionale2013-consuntivo2012. O no? Cosa ne pensate? Grazie!!

Off topic: mi consigliate l'investimento in soldi e tempo nell'ultimo libro dell'87enne Greenspan?

http://www.amazon.co.uk/The-Map-Territory-Nature-Forecasting/dp/0241003598/ref=tmm_hrd_title_0?ie=UTF8&qid=1383990098&sr=8-1

Non ho mai letto un libro di Greenspan né ho intenzione di farlo nel futuro. Mi è capitato di leggere alcuni suoi discorsi che ho sempre trovato invariabilmente pomposi e noiosi.

No

Contravvengo subito all'invito di Sandro a non parlarne per un po'. E' un punto un po' laterale, ma scrive Shiller:

 

economic phenomena do not have the same intrinsic fascination for us as the internal resonances of the atom or the functioning of the vesicles and other organelles of a living cell.  We judge economics by what it can produce. As such, economics is rather more like engineering than physics, more practical than spiritual.

 

Non vedo perche' debba essere cosi'. L'economia, in fondo, studia il comportamento umano esattamente come i fisici studiano il "comportamento" della materia e i biologi il comportamento degli organismi viventi. E, piaccia o no, hanno anche sviluppato un notevole apparato sperimentale e quasi-sperimentale a questo fine.

Anche se prendiamo il punto di vista che tutti gli agenti economici sono attori razionali con preferenze ben definite, il fatto di agire razionalmente non ha quasi alcun valore predittivo; di fatto possiamo solo escludere scelte non transitive. Per dire qualunque cosa di concreto e che possa essere di interesse (esempio: come cambia la distribuzione del reddito se si diffondono maggiormente le tecnologie informatiche?) non possiamo fare altro che rendere le nostre proposizioni contingenti alla preferenze e alla tecnologia vigenti. In questo senso anche i migliori risultati sperimentali che possiamo ottenere in economia non potranno mai avere la stessa valenza ''eterna'' delle leggi fisiche. Immaginiamo di riuscire a determinare al di là di ogni ragionevole dubbio (e tipicamente non ci riusciamo)  che nell'Italia del 2013 un aumento dei salari dell'1% provoca un aumento dell'offerta di lavoro dello 0,7%. Questo in principio non mi dice nulla su quale sarà l'effetto sulla domanda di lavoro nel 2033, o su quale  è l'effetto in Marocco nel 2013.  La ragione è che non possiamo assumere che le preferenze e la tecnologia siano le stesse nel 2033 in Italia o nel 2013 in Marocco.  È in questo senso che in economia, anche nel migliore dei casi possibili, possiamo solo avere conoscenza pratica che è bene sottoporre continuamente a verifica empirica. Non possiamo dire ''l'elasticità della offerta di lavoro è 0.7''. Possiamo solo dire ''date le preferenze della popolazione italiana nel 2013 e la tecnologia esistente in quell'anno per la ricerca di lavoro, l'elasticità dell'offerta di lavoro in Italia nel 2013 è 0.7''.  Poi, certo, possiamo ipotizzare che nel 2014 in Italia non sarà tanto differente etc. etc. Ma non è la stessa cosa delle leggi fisiche. Vale per l'economia e vale per tutte le altre scienze sociali.

Non mi si dica che quel grafico e' un buon grafico: li' abbiamo di tutto fuorche' relazioni lineari.

La figura non è di Bini Smaghi, ma di Krugman:

www.nybooks.com/articles/archives/2013/jun/06/how-case-austerity-has-crumbled/

Krugman, il premio Nobel, Krugman.

Il principale appunto che si può fare a Bini Smaghi è che la sua risposta ed il suo tono sono sbagliati: avrebbe dovuto sì riprendere il primo grafico, ma poi partire in quarta con una filippica sul sistema educativo che permette a milioni di persone nel mondo di dare un qualsiasi credito a chi basa i propri ragionamenti su quelle premesse.

Come conferma l'articolo dell'Economist, il referendum di Washington ha superato tutti i record per i contributi di pubblicita.   Il No ha raccolto 18 milioni di dollari, per lo piu da grosse donazioni di multinazionali fuori da Washington.   Il si, poco piu di 8, per lo piu da piccole donazioni di individui cittadini di Washington.    I soldi extra hanno rovesciato, attraverso la propaganda (obiettivamente tale, pubblicita pagata) un risultato che i sondaggi pre-elettorali davano per scontato (maggioranze solide del Washington continuano a dire che vogliono che i GMO siano etichettati.   E del resto, perche aver paura di informare i clienti?).

Quando si parla delle riforme dei "costi della politica", bisogna capire anche il perche si e giunti a finanziamenti pubblici a campagne elettorali:   Per impedire che interessi speciali e poteri forti distorcano il dibattito politico a suon di quattrini, e rendano impossibile a idee "colpevoli" di non avere abbastanza ricconi dalla loro parte di emergere.   In altre parole, per impedire che la democrazia diventi, per definizione una plutocrazia (cosa che per molti versi e' gia successa:   E' vero che negli USA non vince sempre il meglio finanziato, ma e anche vero che se non sei finanziato a suon di miliardi NON PUOI vincere).

Ovviamente anche finanziare i partiti porta a distorsioni, ma ci sono vie di mezzo (Una tassa a contributi "di parte" che vada a finanziare la parte opposta?   Stazioni TV no-profit con accesso aperto ugualmente a tutti?)

Mi sembra assurda l'idea di tasse per favorire la diffusione di qualsiasi opinione, a meno di non avere un despota illuminato significa che avrebbero lo stesso diritto di essere pagati dal contribuente tutte le teorie più balzane e deliranti.

Perché non obbligare allora la Chiesa cattolica a fare avvisi in favore all'infibulazione da appendere all'ingresso delle chiese?

Nel caso in questione ha vinto l'argomento per cui in un paese in cui dopo 30 anni di consumo di OGM da parte della popolazione non c'è stato nessun danno alla salute addebitabile agli OGM aumentarne il costo per pura fisima ideologica senza nessun fondamento scientifico era inutile,

L'idea che le idee buone non emergano perché chi ha i soldi per campagne di propaganda può rimbecillire la popolazione mi sembra molto snob, dà per scontato che la maggioranza delle persone sia idioti facilmente manipolabili...

In queste settimane e' successo anche questo:

http://www.theguardian.com/business/2013/oct/24/students-post-crash-economics

se si paragona l'economia alla fisica, bisogna tenere conto che in fisica una cosa del genere non succederebbe mai, e per ottime ragioni.

Qualcuno mi può confermare che questo tweet di Paolo Ferrero è vero e non un fake? Mi sembra un po' troppo anche per lui.

 

Uragano frutto . Serve per rispettare lavoro e ambiente

 

l'account twitter è quello del vero Paolo Ferrero. a meno di immaginare che il profilo sia stato hackerato e usato per inviare tweet burloni, il tweet è suo.

qualche minuto fa è comparso questo twitter.com/ferrero_paolo/status/399576132846379008

in cui approfondisce l'analisi. 

in coda alla conversazione trovate anche @DiegoFusaro (forse vi ricorderete di lui per le recenti sparate giovin vetero marxiste in vari salotti televisivi nostrani, qui insieme a Michele Boldrin :) ).. 

fortunatamente almeno su twitter gli hanno consigliato di andarci piano col vino..

Un modello di successo, non c'è che dire: (http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_d%27Aral#I_canali_d.27irrigazione_e_il_disastro_ambientale), (http://it.wikipedia.org/wiki/Diga_di_Banqiao), (http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl'), (http://www.greenreport.it/_archivio2011/?page=default&id=17528).

che c'e' di male nell'emettere bonds per pagare i sussidi? Ammesso che i benefici del sussidio vengano ripagati in un futuro lontano, l'unico modo per fare pagare chi ne beneficia e' indebitarsi. 

''ammesso che i benefici del sussidio vengano ripagati in un futuro lontano''

Beh, la ratio del sussidio è che siamo in presenza di un'esternalità negativa: è razionale farla pagare a chi la causa, non a chi la subisce. Oltre a questo, e più terra terra, a me pare che se tu accetti l'idea che si possono scaricare sulle generazioni future tutte le spese di cui in qualche modo beneficeranno apriamo lo stesso vaso di Pandora che ci ha portato al debito pubblico al 130%+ del Pil. In fondo, tutte le cattedrali nel deserto sono state realizzate a debito in base al principio che, pur in assenza di una domanda nel breve termine, avrebbero prodotto benefici incalcolabili nel lungo termine...

www.nytimes.com/2013/11/11/opinion/krugman-the-plot-against-france.html;

Nel caso qualcuno se ne sia perso.

E' bello vedere che a livello di idiozie dall'altra parte dell'Atlantico non sono messi meglio.

Vivendo nel Regno Unito, vi assicuro che la qualita' del dibattito di nFA e' di alto livello a livello internazionale. Di idiozie ne girano in tutti i continenti.

..Potrebbe argomentare un po' meglio? E' sempre interessante sentire un giudizioso convitato smascherare le "idiozie" di un premio Nobel. (Ok, ok, stricto sensu non è un Nobel..)

Mi piacerebbe un  bell'articolo in stile fact checking sulla puntata di servizio pubblico dove erano ospiti Bagnai e Fassina. Senza considerare la sbagliata organizzazione della puntata, data la mancanza di una voce contraria a Bagnai-Fassina, per chi non ha un PHD in economia come me, a sentire parlare Bagnai il ragionamento fila.

Perciò, per chiarirci le idee, dato che sono sicuro che c'è molto da chiarire, mi aspetto un bel fact checking!

Dubito che fare le pulci dettagliatamente agli argomenti di Bagnai punto er punto serva a qualcosa, anche perchè nel 99% sono argo,enti scelti accuratamente solo in base alle ipotesi da dimostrare evitando TUTTO ciò che non quadra.

Esempio, nel suo libro sull'uscita dal'euro dice che che la svalutazione del 1992 aveva portato effetti positivi citando la crescita del 2% nel 1995, basta andare a guardare i dati del 1993 e del 1994 per capire che è letteralmente un argomento in malafede.

Sostiene che la spesa pubblica improduttiva non esiste e anche pagare decine di migliaia di forestali calabresi per mangiare a sbafo è un bene perchè fa girare l'economia se poi tutti i consumi dei forestali in questione siano solo una riduzione di potere d' acquisto, e quindi di consumi da parte di chi con le sue tasse deve metterci i soldi per pagare i forestali questo non ha evidentemente molta importanza.

Se leggo le proposte di Bagnai qui: goofynomics.blogspot.it/2012/12/lagenda-bagnai-e-la-maldicenza-e.html vedo solo vaghe proposte di spesa pubblica fuori controllo coperta con l'obbligo da parte della banca centrale di coprire le spese stampando moneta cioè " l’obbligo per le banche di acquistare titoli di Stato fino a una certa quota del proprio attivo. Questa norma, introdotta nel 1973, aveva lo scopo di contenere il costo del debito pubblico, favorendone il collocamento", insomma la solita illusione dei pasti gratis, io non sono un economista e non ho studi economici approfonditi, ma anche se tutte le ipotesi di un uscita ordinata e conveniente per l' Italia dall'euro fossero attuabili per farla servrirebbe una classe politica competente illuminata e onesta, se non esiste quella mi se,mbra molto ingenuo fidarsi di colpi di testa suggeriti da persone che mi danno la forte impressione di trascurare in malafede gli aspetti concreti delle loro proposte continuando a dire, o che il problema non esiste oppure rinviandone l'analisi a successivi approfondimenti.

Come abbattere il debito in 4 mosse ....Alberto Quadrio Curzio Il Sole24ore (.chissa' le vendite..).A.D. 20 novembre 2013)

-- l'incipit, ancorche' enunciato con toni stentorei ed 'automatici'  alla HAL 9000, parrebbe preludere a spunti utili...di dibattito - sebbene vi sia poco di cui dibattere, e molto da dismettere.....poi......pero'  ....ci si imbatte in: 'azienda privata di mercato'. Dove si trova la relativa.... definizione?)

 

La ripresa delle vendite di partecipazioni azionarie e di beni immobili dello Stato e di Enti locali pare certa. Per evitare di farlo per dogmi liberisti, consideriamo le finalità e le strategie anche per il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti. La stessa è un'azienda privata di mercato pur essendo posseduta dallo Stato all'80% e perciò è sbagliato dire che cessioni di partecipazioni alla Cdp non sono privatizzazioni o addirittura dire che sono mere partite di giro a carico del contribuente.

 

Lo conferma anche il fatto che sono considerate privatizzazioni le vendite di asset pubblici alla Cdp tedesca (KfW), detenuta al 100% dallo Stato ma considerata una "market Unit" (come la nostra Cdp) dalle Istituzioni Comunitarie. Per questo né la Cdp né la KfW sono consolidate dentro i debiti pubblici. Sono temi sui quali ci siamo spesso intrattenuti su queste colonne anche in relazione alle infrastrutture

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-20/come-abbattere-debito-4-mosse-063817.shtml?uuid=AB6DpLe

Forse davvero meglio i trasferimenti intertemporali di imposte/chicaneries di Vol-tremont...

Orwell era in fondo ottimista; oggi invece vediamo che il bispensiero politico sta prendendo forme sempre più inquietanti e proselitiste.