Il sito Fisconline, che l'Agenzia delle Entrate ha predisposto per compilare via internet le dichiarazioni dei redditi, utilizza certificati digitali autoprodotti che non proteggono l'utente dal furto delle proprie credenziali (e dei dati fiscali). Il tutto, suppongo perché altra ragione non conseguo immaginare, per risparmiare alle casse pubbliche una cifra dell'ordine dei 250$ all'anno. Da notare che il sito in questione è quello in cui tutti i titolari di partita IVA sono tenuti ad effettuare i versamenti. Ennesima conferma della carenza di cultura informatica della pubblica amministrazione, per usare un eufemismo.
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