L'Anvur, agenzia che si occupa di analizzare università e ricerca italiana, ha concluso da qualche tempo la sua seconda valutazione generale. Qui, in base ai dati pubblicati sul sito dell'organizzazione, i risultati di chi fa meglio e di chi fa peggio.
Sulle ascisse c'è il cosiddetto "indicatore R", ovvero il voto medio normalizzato assegnato alle ricerche prodotte da un'istituzione. Per convenzione, la media di area è stata fissata a 1, così che per esempio il valore di 1,51 del Politecnico di Milano indica un risultato superiore di 51 punti percentuali alla media generale. Al contrario, il pregevole 0,17 ottenuto dall'università telematica Novedrate e-Campus la colloca 83 punti percentuali sotto la media.
Lo stesso vale per le ordinate, che invece contengono l'indicatore X. Come ricorda il rapporto di area, "valori maggiori di 1 di indicano che l'istituzione ha una percentuale maggiore di prodotti [ovvero ricerche] eccellenti ed elevati della media di area".
A cosa è dovuta la correlazione tra quantità e qualità?
Sono due misure di (quasi) la stessa variabile.