Questa settimana: il think tank occulto di Sinistra e Libertà; Alitalia continua la presa per i fondelli; protezionismo e xenofobia nella politica americana; protezionismo e xenofobia nell'estrema sinistra italiana; Maciste contro Ercole, nuova edizione: Martino contro Gresham; un'altra vittoria del proletariato: il compagno Mussari confermato a capo dell'Abi.
Buona lettura e buon fine settimana
- Chi sono le eminenze grigie, i pensatori occulti che stanno dietro a Vendola? Ma i vostri affezionatissimi professori amerikani! Ce lo spiega Luca Michelini sul sito della rivista ''Il Ponte'' (vedere la nota 2 dell'articolo; il resto dell'articolo potete evitare di leggerlo, non ha niente di nuovo o interessante). In effetti la relazione è così occulta che non la conoscevamo neppure noi. Ma nulla sfugge all'implacabile Michelini. Comunque, Nichi, non avertene a male ma la prossima volta non è che ci mandi prima una e-mail? Certe cose ci piacerebbe saperle prima.
- L'operazione Alitalia fu una delle più ripugnanti manifestazioni della vera sostanza della destra italiana, una operazione in cui qualunquismo xenofobo e il peggior crony capitalism si coniugarono contro contribuenti e consumatori e a vantaggio di politici demagoghi e imprenditori loro amici. Come era facile prevedere, le cose stanno andando male. Un po' come nei bar di periferia in cui si appendono cartelli annunciando che ''si fa credito solo a partire da domani'', i nostri fulgidi manager vanno alle convenscion, anno dopo anno, annunciando che ''l'utile apparirà l'anno prossimo''. Però gli xenofobi nostrani possono stare tranquilli, il prezzo pagato è stato alto ma Alitalia è destinata a restare italiana!! O forse no. Infatti, riporta l'articolo, secondo Colaninno una futura integrazione di Alitalia nel gruppo Air France-Klm "sarebbe un naturale sviluppo delle cose". E a quel punto (ampiamente previsto) agli idioti che hanno dato retta ai demagoghi resteranno soltanto i mancati guadagni dalla vendita ad Air France nel 2008.
- La xenofobia non è una malattia solo italiana, purtroppo, e il protezionismo è spesso una delle sue più virulente manifestazioni. Ce lo ricorda questo bell'articolo di Menzie Chinn, professore di economia all'Università di Wisconsin-Madison.
- Tornando a noi comunque, va segnalato per i suoi pregi comici questo articolo di Salvatore Cannavò, giornalista de Il Fatto e, da quel che apprendiamo da wikipedia, politico a sinistra di Rifondazione Comunista. Il Cannavò ha scoperto il bieco piano della Deutsche Bank per impadronirsi dell'Europa, enunciato ''in suo rapporto di qualche mese fa e che ora abbiamo potuto leggere''. Il rapporto è così segreto che venne reso disponibile online quando uscì, appunto qualche mese fa. Perché Cannavò abbia potuto leggerlo solo ora invece non è dato sapere. Si tratta francamente di una cosa abbastanza banale, una collezione di stime (in buona misura, ci pare, fatte da altri) su quanto si può incassare in vari paesi europei mediante dismissioni pubbliche mirate alla riduzione del debito. Purtroppo credo che, almeno per l'Italia, le stime presentate vadano prese più come upper bounds che altro. Come ho detto, l'intera vicenda ha valore principalmente per il suo contenuto comico, oltre che per l'ennesima messa in evidenza del provincialismo e dell'ignoranza di certi personaggi.
- Mario Seminerio commenta nel modo che riteniamo più appropriato, ossia cercando di riderci sopra, le recenti uscite di Berlusconi sul ritorno alla lira. Da segnalare un certo signor Antonio Martino, che fu ministro della difesa in un governo che aumentò spettacolarmente la spesa primaria (ma, probabilmente, a sua insaputa), che vorrebbe dare dignità intellettuale all'iniziativa con una bella riunione a porte chiuse. Speriamo che, in camera caritatis, qualcuno gli spieghi la legge di Gresham. No Martino, non quello, che oltretutto si scrive diverso. Quell'altro.
- Ora, ammetto che mi scoccia un po' il luogo comune che ''la sinistra e la destra non esistono più''. Però, qualche domanda su chi comanda veramente in questa società, chi ha veramente il potere economico e finanziario, chi appartiene veramente alla casta, e quale ruolo giocano lo Stato e la politica in tutto questo secondo me tanta gente a sinistra se la dovrebbe porre. Guardando alla realtà e ai fatti, non al mondo fantastico che tanti tendono a costruirsi. Provando per esempio a rispondere a domande come questa: ma Mussari fa parte o no della casta? Oppure come questa: ma la proprietà pubblica del Monte dei Paschi che benefici ha portato, diciamo, a quelli che stanno nei due decili più bassi della distribuzione del reddito?
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commento rimosso. (avevo confuso Nota con Paragrafo:-)