"Operazione Cortina": una polemica inutile

/ Articolo / "Operazione Cortina": una polemica inutile
  • Condividi

Imperversa sul web un'assurda polemica sulla "Operazione Cortina", il blitz dell'Agenzia delle Entrate presso albergatori e commercianti nel capoluogo delle Dolomiti, consueta destinazione invernale delle elites nostrane. Polemica inutile, anzi dannosa: hanno ragione tutti, o quasi.

Da una parte c'è chi, come Michele su Facebook, plaude allo sforzo della polizia tributaria ed etichetta i protestanti come "liberali alle vongole". Dall'altra, Oscar Giannino su Chicagoblog, e (con toni meno critici) Luca Ricolfi sulla Stampa che invitano a pensare al vero problema: la dannosa ed oppressiva pressione fiscale del sistema tributario. Infine, una variopinta Facebook-crowd che condivide una tabella di dati sull'evasione ripartiti per provincia

Hanno ragione tutti, dicevo, ma qualche precisazione è doverosa.

1) Il sistema fiscale è eccessivamente oneroso verso chi le tasse le paga. Non abbiamo bisogno di ricordarlo perché lo menzioniamo a ogni occasione. Questo però non significa che l'evasione sia una scelta obbligata, o giustificabile. Se si vuole promuovere un'azione di disobbedienza civile, lo si faccia con gli opportuni ed appropriati criteri. Ma l'evasione fiscale non è disobbedienza civile.

2) Con un lieve eccesso di semplificazione, i dati confermano che si evade più al Sud che al Nord, come abbiamo documentato in un post di Alberto Lusiani del lontano 2007. Ma questo non significa che gli evasori stiano solo al Sud né che si debba concentrare gli sforzi antievasione esclusivamente al Sud. Non occorre essere esperti di teoria degli incentivi per capire che, ogni tanto la strategia ottimale richiede di andare in cerca degli evasori anche a San Candido, a Cortina, e nel bar di periferia. Piuttosto, sempre i dati rivelano che l'evasione al Sud non sembra facilmente risolvibile dalla polizia tributaria: assume infatti i tratti di un problema di ordine pubblico, da affrontare con interventi ben più pesanti che qualche blitz dei finanzieri. 

3) L'operazione di Cortina ha certamente avuto l'impatto mediatico voluto da chi lo ha deciso. Se lo scopo era segnalare un cambio di regime operato dal nuovo governo, quale miglior mezzo? Onerosità della pressione fiscale o meno, non riesco a simpatizzare né col jet-set imprenditorial-vacanziero  né con l'albergatore a 5 stelle o venditore di pellicce cortinese. Trovo del tutto ipocrite le  lamentele di chi si appella alla crisi, paventando la fuga dei grassi milionari dalle vette dolomitiche verso altre destinazioni d'oltralpe. La crisi non si risolve chiudendo uno o due occhi sui controlli fiscali. La riduzione della pressione fiscale (il cui non essere mai realizzata è certamente una delle concause del prolungarsi della crisi italiana) va operata con una riforma fiscale, non concedendo congedi straordinari alla Guardia di Finanza. 

4) Se la Guardia di Finanza opera con metodi nazisti e se le leggi tributarie sono ininterpretabili, beh, neppure questo giustifica l'evasione. La GdF va riformata, le leggi vanno precisate. Questo auspichiamo sia il dovere di un governo che vuole mandare un segnale di fermezza. La lotta all'evasione si fa per garantire la certezza del diritto, che va di pari passo con la chiarezza delle norme ed i diritti degli investigati. Il blitz mediatico serve, ma ad esso devono accompagnarsi norme precise.

5) Invece di polemizzare inutilmente, i commentatori, liberisti o meno, farebbero bene a spingere su un punto cruciale: la lotta all'evasione deve accompagnarsi ad una riduzione della pressione fiscale per chi le tasse le paga. Per troppo tempo l'opinione pubblica si è lamentata auspicando maggiori sforzi sulla lotta all'evasione, senza capire che essa si traduce in un aumento della pressione fiscale, già troppo alta. Questo, però (e con questo torno al punto 1), non significa che la lotta all'evasione debba essere sospesa. La diminuzione della pressione fiscale operata chiudendo un occhio o due nei confronti di chi evade genera non pochi danni all'efficienza del sistema produttivo. Crescita e benessere non si ottengono senza un clima di fiducia ed onestà degli operatori del mercato, convalidate da un efficiente sistema di repressione per chi sgarra.

Indietro

Commenti

Ci sono 175 commenti

Assolutamente e del tutto condivisibile.

Senza contare che l'evasione fiscale da una parte altera la concorrenza e dall'altra è la base per la corruzione.

Perciò perseguire l'evasione è anche limitare le inefficienze e combattre l'altra grande piaga del nostro paese.

PUNTO 5

Per motivi incomprensibili il punto 5 è assente dal dibattito italiano sull'evasione.

Siete l'unico posto dove questo aspetto viene sottolineato e spiegato. Posso esortarvi ad approfondire l'argomento su "Il Fatto" o su dovunque possa essere visibile?

Credo che aiuterebbe molto ad elevare il livello del dibattito sull'evasione che mi sembra essersi ridotto a  "giustizialisti invidiosi" Vs "evasori con la faccia come il culo".

MAO

Sull'operazione della GdF in sè:  un'operazione del genere ha senso nell'ottica "dell' educarne uno per colpirne 100". Per dare un forte segnale di cambiamento.

Altrimenti temo (anche perchè ricordo operazioni simili ai tempi del CAF) sia solo "vendere fumo": in un periodo di grandi critiche sullo scarso controllo all'evasione,  si fa un'operazione di facciata dall'alto impatto mediatico e poi si torna la solito tran tran.

E' assente dal dibattito un'analisi costi-benefici che evito come la peste di fare su FB, perchè lì il "noise" di fondo è troppo elevato.

Ho letto di analisi del tipo: con un PC e da casa se ne scoprono di più (di evasori) e costa molto meno, senza rompere le scatole a nessuno.

O anche: quanto costano 80 ispettori dell'Agenzia delle Entrate (e non GDF, attenzione !) e quanto ha riscosso in più l'erario ?

Poi: perchè Cortina e non Capri e Taormina, che sono al Sud ?

Bene: è ovvio che il blitz a Cortina con la lotta all'evasione fiscale c'entra come i cavoli a merenda, tutte le obiezioni sopra riportate sono ben presenti ai vertici dell'Agenzia delle Entrate, ed è ovvio che i costi diretti sono stati ben maggiori dei benefici per l'Erario.

Ma adesso mettiamolo dal punto di vista della comunicazione: quanto costa uno spot anti-evasione (fatto malissimo, ma veramente fatto da dementi) come quello ossessivamente in onda sulle reti televisive ? Quanto costa mandarlo in onda ? Che impatto ha/ha avuto ?

E adesso domandatevi: se devo fare un blitz per avere un fortissimo impatto mediatico, superiore a quella ciofeca di spot,  dove, come, e quando lo faccio ?

Dove: in un luogo in cui il lusso è sfacciato, la concentrazione di benestanti/popolazione media sia a favore dei primi. Capri ? la raggiungono da Napoli ogni giorno 6.500 persone (li chiamano mordi e fuggi), l'isola è vasta, e priva di autovetture, non posso nemmeno fermare le persone in mezzo alla strada e chiedrgli il 740 e non ho segni tangibili, tolti 5 alberghi di lusso il resto è alla portata di molti. Taormina ? peggio di Capri. Cortina ? Sì, Cortina va bene: lusso a go-go, meno battuta dal mordi e fuggi, molta gente che è là solo per farsi vedere. Il luogo è OK, oltretutto Cortina è nota in tutto il mondo.

Quando ? Quando ci sono i benestanti, quindi durante le feste. La festa delle feste è il Capodanno (o pensate che 80 ispettori si mobilitano dalla sera alla mattina ? Sciocchi..).

Come: Devo rompere le scatole a tutto e tutti, palette in mezzo alla strada, irruzione nei ristornati, alberghi gioiellerie, devo far rumore e farmi vedere, altrimenti non serve a niente, devo letteralmente rompere, perchè devo andare in TV, sui giornali, si deve discutere dell'evasione, dei controlli asfissianti, del fatto che adesso ti beccano e non si sta più in pace da nessuna parte (tranne che all'estero, ma non è facile trasferirsi all'estero ed evadere..).
Io l'ho vista così fin dal primo momento, e mi ha stupito il dibattito, sia su FB che altrove, ma in Italia è facile guardare il dito, la Luna invece...

Anch'io l'ho vista così sin dal primo momento. Quello di cui non sono convinto sono le finalità dello "spot". E' fatto per dare un messaggio forte in chiave anti evasione o per far vedere che gli addetti all' anti evasione "lavorano"?

Da un certo punto di vista sembra la stessa cosa, ma ovviamente non lo è.

Nel primo caso valuto la cosa positivamente.

Nel secondo mi sembra quegli interventi dei sindaci dopo che Striscia la Notizia ha fatto un servizio sul paesello: "la televisione ne parla? Facciamo vedere che noi facciamo il nostro dovere, così la gente non ci rompe le scatole."

Certo il secondo caso, presuppone che siamo un paese di m****a, ma ultimamente vedo tutto nero.

Leggendolo ho avuto l'impressione che stessero continuando un'operazione mediatica, a prescindere dai dati contenuti. Una frase ironica come "l'agenzia delle entrate fa bene agli affari" non è casuale e si discosta dalle abitudini di comunicazione "burocratica" italiana per entrare nella sfera del marketing, direi anche di buona qualità.

A Giannino piacerebbe assai che Cortina fosse ancora "austriaca", vero?

Non voglio polemizzare ma Ortisei o Corvara sono "austriache", con i loro privilegi fiscali, mentre Cortina no. Oltre alla lotta all'evasione e alla riduzione delle tasse, forse occorrerebbe anche smettere di finanziare i concorrenti delle "Cortina" e, più in generale, ridurre il gigantesco trasferimento di risorse tra territori di cui parla Ricolfi.

Caro Andrea, condivido al 98% l'articolo (e mi manca il tempo, fra un candidato e l'altro, per disquisire sul 2% che non condivido) ma sia il titolo che l'incipit sono decisamente in contraddizione con il resto e con i fatti.

La polemica e' evidentemente utilissima, sia perche'  tu pure vi contribuisci, sia per la rilevanza socio-politica del tema, sia per la confusione nella mente di molti italiani, sia perche' (alla luce dell'insorgere di decine di critici dell'operazione Cortina, soprattutto ed anzitutto nelle schiere PdL+LN) era assolutamente necessario rendere palese che la relazione da molti istituita fra "stato di diritto liberal-democratico, liberta' individuali, eccetera" e "le operazioni come quella di Cortina del 30/12/2011 sono inaccettabili" e' completamente ingiustificata.

Inoltre: non mi pare proprio tu pensi che abbian ragione "tutti, o quasi" a meno che quel "quasi" non sia super ampio e poco quasi.

Mi sembra, ma se sbaglio mi scorreggerai,  che dal tuo testo si possa evincere che ho ragione io e quelli che han sostenuto la mia stessa posizione (una minoranza nella quale sino a smentita tua conto anche te) e torto gli altri che, a guardare alla rete, sono la maggioranza. O no?

P.S. Non ho tempo per leggere i commenti, quindi mi scuso se per caso queste osservazioni erano gia' state fatte. 

Massi forse il titolo manda fuori strada. Il fatto e' che non ho trovato nulla di errato in giannino e soprattutto in Ricolfi se non il fatto di aver tirato fuori il discorso proprio ora (non che non l'avessero fatto anche in passato, ma il punto e' che l'hanno fatto proprio adesso, quasi a voler sottolineare una contrapposizione di quello che scrivono Con l'operazione). hai ragione, la polemica non e' inutile e mi ritrovo anche in quello che hai scritto oggi su fb (che non credo sia linkabile e forse e'anche inaccessibile ai non iscritti). Mi scuso per la brevita' sono in viaggio.

1) Il sistema fiscale è eccessivamente oneroso verso chi le tasse le paga. Non abbiamo bisogno di ricordarlo perché lo menzioniamo a ogni occasione. Questo però non significa che l'evasione sia una scelta obbligata, o giustificabile. Se si vuole promuovere un'azione di disobbedienza civile, lo si faccia con gli opportuni ed appropriati criteri. Ma l'evasione fiscale non è disobbedienza civile.

Per il milionario l'evasione è un'opportunità ma per il povero cristo, e come tale indico chi guadagna per esempio 12'000 euro lordi all'anno e se ne vede portar via la metà tra imposte e contributi, penso che l'evasione sia una necessità legata alla mera sopravvivenza.  E questi casi sono soprattutto al SUD. Non è nemmeno il caso di parlare di disobbedienza civile. Chi ha quei livelli di reddito ed istruzione (nell'edilizia, nell'egricoltura e nei settori in cui l'evasione arriva al 90%) non sa nemmeno cosa sia la disobbedienza civile. Ma sa che con 6000 euro netti non sfama se stesso e la famiglia. Il problema qui non è nemmeno il "fisco" nel senso che  a ben modulare le cose si potrebbero prevedere esenzioni e no-tax area opportunamente dimensionate per single, famiglie e numero figli. Il problema è dato dai contributi obbligatori, che essendo proporzionali sono le vere imposte regressive. Naturalmente questi casi non li vediamo a Cortina ma proprio perché stiamo cercando di vedere la Luna e non il dito, inviterei a comprendere come mai le stime di Schneider sul volume di addetti al sommerso andavano anni fa da 6.6 a 11.4 milioni. Tutti gioiellieri e commercialisti?

No, il fenomeno è esteso a pensionati di anzianità, finti disoccupati, impiegati pubblici con secondo o terzo lavoro ma soprattutto ad una grande massa di lavori di bassissimo valore aggiunto, di mera sopravvivenza, dove contributi al 40% ed iva al 20% sono il freno allo sviluppo di un'economia che propri per questo non decolla ed anzi arretra.

Per questo il contrasto all'evasione in certe zone d'Italia è improduttivo.

Mah... i contributi obbligatori saranno restituiti all'atto della pensione in proporzione al versato, quindi mi sembra paradossale considerarli una tassa.  Semmai il problema è che il sistema fiscale dovrebbe sussidiare relativamente il lavoro regolare per redditi bassi, in modo che questi siano incentivati a contribuire almeno in parte al proprio pensionamento anziché evadere contando magari su una pensione sociale minima.  Ci sarebbe anche da chiedersi perché l'economia sia così poco produttiva in alcune zone del paese, e a mio parere le istituzioni scadenti giocano qui un ruolo di primo piano, assieme all'influenza di una criminalità organizzata che comunque può solo prosperare grazie a vari tipi di coperture e legami con lo stesso Stato.

Io penso che il bliz sia stato suggerito da questo servizio per Piazza Pulita sulLa7 trasmesso il giovedì prima.

Penso anche che trovare gi evasori non sia difficile ma inutile: tanto con ricorsi, esposti, adesioni spontanee alla fine pagheranno  qualche percento del dovuto: meno, molto meno di quanto nel frattempo non abbia reso la somma evasa.

E se ci fosse il penale, a Belluno, a meno di 100 km c'è Maurizio Paniz.

Condivido tutto tranne il punto 2) sul quale sarei più cauto poichè mi pare che diversi dati, tra cui una ricerca pubblicata qualche mese fa (vedi tabella pag. 89) e ripresa dal Corriere, pongano in discussione l'affermazione ritenuta pacifica che al Sud si evada più del Nord. Forse (mia opinione) è vero sul numero di evasori, ma non credo sull'importo poichè mi è difficile credere che i poveri evadano più dei ricchi.

Saluti.

 

per quanto riguarda l'importo, mille poveri possono evadere più di un ricco ma fintanto che l'evasione è solo stimata non possiamo certo capire se è vero o no, dove e quando. 

La necessità è quella di una diversa organizzazione tributaria sul territorio (e leggi diverse) in modo che non solo possiamo a spanne contare l'evasione e sapere quanti sono gli evasori ... ma sapere quali sono.

Chiariamo questa cosa, perche' e' importante.

L'evasione espressa in euro di base imponibile non dichiarata e' maggiore al nord, quella espressa in base imponibile non dichiarata relativamente a quella tassabile (la % evasa, cioe') e' maggiore al sud.

Il motivo, ovviamente, e' che il reddito tassabile e' maggiore al nord. Somme relativamente piccole evase al sud, quindi, risultano in piu' evasione al sud se misuriamo l'evasione relativamente al reddito tassabile.

Questo ancora prima di aggiustare per il diverso potere di acquisto di 1 euro al nord e al sud.

non credo sull'importo poichè mi è difficile credere che i poveri evadano più dei ricchi.

E invece in Italia, in linea di massima, i "poveri" evadono proprio piu' dei ricchi, anche se non di molto. E' quindi sbagliato affermare che complessivamente in termini assoluti l'evasione fiscale e' piu' alta nel Nord rispetto al Sud Italia. Avviene in prima  approssimazione proprio l'opposto: si evade anche in termini assoluti piu' a Sud.

Usando

  • # i dati sull'evasione stimata IRAP 1998-2002 nello studio pubblicato dall'Agenzia delle Entrate per stimare l'entita' di evasione sul PIL privato regionale (come fa anche L.Ricolfi nel "Sacco del Nord")

# i PIL privati pro-capite regionali calcolati da L.Ricolfi

# i dati ISTAT sulla popolazione regionale del 2006

risulta che in termini di euro evasi pro-capite l'evasione 2006 in euro del 2006 nelle regioni italiane si distribuisce come segue

Evasione fiscale 2006 pro-capite (Euro)

Le grandi regioni del Nord, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, sono quelle dove anche in termini assoluti si evade di meno. Si evade di piu' in alcune piccole regioni del Nord come la Liguria e il Trentino-Alto Adige, nelle regioni del centro come Toscana e Umbria. Nelle regioni del Sud si evade comunque piu' che nelle grandi regioni del Nord, anche in termini assoluti pro-capite. Si evade parecchio anche in Piemonte, come in Sicilia ma meno comunque di Calabria e Sardegna.

Ma è proprio sicuro che chi ha un reddito anno di 12.000 euro ne paga la metà tra imposte e contributi? Non c'è una progressione dell'aliquota a scaglioni, per cui le fasce di reddito più basse pagano aliquote relativamente modeste?

Ipersemplificando, ci sono i minimi contributivi, in generale pari al 32,70% del minimale di retribuzione giornaliera, €44,49. Quindi qualsiasi sia la retribuzione, almeno circa 15 euro di contributi giornalieri (ma alla fine sono di più). L'esercito di commesse che lavora per 500 euro in nero al mese per 6 giorni la settimana, non porta a casa nemmeno 20 euro al giorno, quando non le pagano in natura (vestiti). Se ci pagassero quei contributi, porterebbero a casa 5 Euro al giorno.

Le povere operaie di Barletta lavoravano per 32 Euro al giorno. A pagarci i contributi, avrebbero portato a casa al massimo 17 Euro al giorno.

Il sistema italiano (il minimo contributivo pari a quanto serve per ottenere una somma pari all'assegno sociale) è totalmente senza senso economico in molte aree del paese (perché mai uno dovrebbe pagare in contributi  più di quanto riesce a portare a casa per ottenere poi una pensione pari all'assegno sociale che danno a tutti?).

Altri sistemi, come quello Britannico, dove costo del lavoro, lordo e netto sono equivalenti fino ai primi £7072 annui, non fanno pagare né contribuzione né tributi fino a quel livello. Niente di niente. In Euro al cambio di oggi, in un paese che ha praticamente lo stesso PIL pro capite reale della RI e lo stesso indice di Gini, questi sono 714 Euro netti al mese.

Per le aree più sviluppate del paese un simile approccio non sarebbe una gran differenza, ma in quelle non altrettanto sviluppate milioni di persone smetterebbero di essere evasori o eversori fiscali dalla notte al giorno.

Leggo ora la tua domanda e vedo che Alessandro - che ringrazio - ha già risposto. Nulla da eccepire. Sottolineo solo il primo termine che ha dovuto usare: "ipersemplificando".  Perché legendo un doc inps ho trovato circa 400 fattispecie diverse di contribuzione e quindi per dare una risposta non kilometrica si è costretti a ipersemplificare. Sarebbe meglio che a ipersemplificare fosse lo stato, prevedendo trattenute il piu' possibile universali. Unica eccezione plausibile che mi viene in mente è l'assicurazione infortuni, che oggettivamente è corretto che sia diversa tra edilizia e commercio, per fare un esempio.  Tornando alla progressività dei contribuiti, penso che si possa avere anche qui una no-tax area, una zona di progressività che parte alla no tax area e sale fino ad un livello accettabile, e poi che diventi flat come ora. Contemporaneamente rendere esenti da iva le imprese individuali che fatturano meno di 50-80K€ (come in CH) e di cui si è già parlato qui in passato.  Queste due misure a mio avviso depotenziano le necessità di evasione delle attività a basso reddito, dando loro una possibililità di crescita.

Ho discusso molto in facebook di questa cosa, beccandomi anche qualche epiteto - che ritengo immeritato, oltre che sgradevole - a causa delle mie critiche al blitz cortinese, quasi come se esprimere perplessità sia azione riprovevole e dimostrazione di "connivenza col nemico".
A mio avviso, invece, è bene distinguere chiaramente le posizioni: io non ho sostenuto che l'evasione fiscale non esista, né che sia giustificata, e neppure che non sia da perseguire ma, in primis, che non mi è piaciuto il comunicato dell'Agenzia delle Entrate e, soprattutto, che operazioni mediaticamente spettacolari come questa hanno ANCHE un profilo di mistificazione che considero deleterio.

Mi spiego.

Il comunicato mi è parso un'inutilmente presuntuosa e sarcastica smargiassata, contenente alcuni numeri poco significativi (un negozio non in regola su 35 controllati è sicuramente un risultato assai modesto, meno del 3%, e non è così inverosimile che una gioielleria possa avere un incremento di fatturato del 400% rispetto al giorno precedente, dal momento che basta aver venduto un pezzo di pregio) ed altri tutti da verificare (l'incongruenza del possesso di un'auto costosa con il reddito dichiarato è solo una supposizione fino al giudizio finale, spesso sfavorevole al fisco, anche perché non è raro che ad un "figlio di papà" sia ne intestata una pagata dal genitore oppure che redditi aggiuntivi, anche cospicui, non siano scritti in dichiarazione perché soggetti a tassazione alla fonte). E persino qualche errore logico: ad esempio una società può liberamente ed affatto legalmente decidere di acquistare un bene che riduce l'utile ..... 

Ciò NON significa negare che vi sia l'infedeltà fiscale, ma semplicemente suggerire prudenza e mettere in luce pressapochismo ed protervia.

Inoltre, questo tipo di operazioni mediatiche hanno - forse non solo, ma certamente anche - l'obiettivo di indicare un nemico alle masse urlanti, distogliendo l'attenzione dai veri problemi e dai veri colpevoli, quelli che ..... pagano i controllori: mi pare evidente che il contrasto all'evasione sia condotto - bene o male, e può sicuramente migliorare - ma la voragine della spesa pubblica tale sia sempre rimasta con qualunque governo. Ecco, dunque, il rischio pesante di mistificazione: limitarsi ad agire, come sempre, sulla componente del problema la cui soluzione non risolverebbe comunque la situazione. Non sulla componente più rilevante e davvero fondamentale.
A qualcuno - preso dal sacro furore? - queste critiche non piacciono, a me sembrano ragionevoli e non configurano alcuna giustificazione. Aggiungo che mi aspetterei una maggiore correttezza da chi è deputato al controllo dei contribuenti.
Ma, forse, sono un povero illuso e merito di esser suddito ..... 


Franco ho letto i dibattiti anche su FB, e continuate a parlare di "evasione fiscale", anche se ammettete che era un'operazione mediatica.

Ti devi/ vi dovete domandare: l'operazione mediatica è riuscita ? Non "Sì, ma solo 1 negozio non era in regola" o quanti rolex c'erano a Cortina. Nel mio commento sopra ho esposto come funziona un'operazione mediatica, che deve rispondere a una semplice regola: Come, Dove , Quando.

Ecco, secondo me, l'operazione mediatica è stata un successo, a costi tutto sommati contenuti, e io faccio tanto di capello a Befera, di cui non so se ha altre doti, ma come comunicatore ci sa sicuramente fare.

Appunti sparsi: questa operazione è stata pianificata da prima dell'estate, perchè Befera era a Cortina, e ci voleva essere durante l'operazione, e non credo che abbia prenotato 24 ore prima, ma almeno con quattro mesi di anticipo, come sanno tutti, quindi l'operazione è stata pianificata quando al Governo c'era la Lega, e non aggiungo altro.

La prossima operazione "stile Cortina" dovrà essere ancora più clamorosa, tipo bloccare Porto Cervo con la Marina Militare, i sommergibili e anche la Cavour e controllare tutte le barche che escono, e gli intestatari e i redditi, non per prendere due o tre evasori, ma solo per l'impatto mediatico, che è quello che contava, e che è stato raggiunto.

A me tutte queste operazioni (come anche l'annuncio di SERPICO) mi sa tanto di "pressione dissuasiva" del tipo "pentitevi adesso o mai più", quello che mi lascia perplesso è questo: ma se il Fisco ha così tanta potenza di controllo che senso hanno le operazioni mediatiche ? Ma se avessi la risposta sarei Attilio Befera e guadagnerei € 250.000 annui...
P.s.
Discutere su FB di evasione fiscale e di ricchezza significa solo prendersi legnate in bocca, se ti piacciono..

...che operazioni mediaticamente spettacolari come questa hanno ANCHE un profilo di mistificazione che considero deleterio

concordo in pieno. premetto che trovo opportuno e fors'anche doveroso, condurre operazioni a fini di immagine istituzionale. però c'è buona e cattiva, cioè fuorviante e dannosa, pubblicità. 

è sicuramente fuorviante e proprio pericoloso per i contribuenti onesti,  confondere  allegramente, come ha fatto il comunicato dell'agenzia delle entrate,  il reddito dichiarato secondo le norme in vigore,  con il patrimonio o con il reddito effettivo. come tu hai  fatto notare, questi ultimi potrebbero essere in un gran numero di casi concreti, oltre che del tutto leciti nella loro formazione,  anche completamente compatibili con un tenore di vita elevato. se dispiace la possibile discrasia, si cambino le norme oppure si spieghi bene all'opinione pubblica la differenza fra flusso e stock, eccecc.

aldo lanfranconi osserva  che, alla fine delle procedure di accertamento, la percentuale di recuperato è pure molto bassa. questo incentiva sicuramente il disonesto a correre il rischio di continuare ad evadere, che mediamente risulta essere conveniente; a mio avviso, nella discussione pubblica viene invece trascurato l'altro aspetto di norme incertissime, che permettono senza rischio professionale per chi le avanza, contestazioni a capocchia, magari anche al momento popolari. il rischio cioè di vessare, e la parola non è retorica, quelli  che invece sono in regola. riusciranno, questi ultimi , magari a dimostrare tutto,  ma a loro spese e per lunghissimi gradi di giudizio tributario.

per loro, la transazione diventa quasi obbligatoria ed è la più ingiusta forma di patrimoniale che mi viene in mente.

Non condivido la tesi secondo cui colpire, anche mediaticamente, l' evasione distolga l' attenzione dal problema principale, che è l' elevatissima ed inefficiente spesa pubblica.

Penso che far pagare le tasse a tutti sia il modo migliore per rendere insopportabili il livello di prelievo fiscale  e lo spreco di risorse che avviene in Italia.

Chi evade ha poco o nessun interesse a criticare, indignarsi e a cercare di limitare gli sprechi, visto che i soldi spesi non sono i suoi ( non mi stupirei se vi fosse una relazione geografica stretta fra elevata percentuale di evasione ed elevata spesa politica-clientelare).

Se questa operazione riuscirà minimamente a far entrare qualcuno nell' ordine di idee di dover pagare le tasse e affrontare le conseguenze di ciò, essa sarà stata un primo passo verso la diminuzione della spesa pubblica, iniziando a svuotare proprio il serbatoio di voti garantiti che questa fornisce da sempre.

Inoltre credo senza dubbio che sia presente in questa vicenda la componente mediatica dell' indicare come mostro il ricco evasore, d' altra parte colpire questo simbolo è necessario se si vuole togliere scuse a tutti coloro che dicono che invece di prendersela con Tizio o Caio, bisognerebbe partire con chi sta più in alto (che c è sempre...), creando così  quel senso comune di solidarietà che infine giustifica tutti e tutto e lascia invariabilmente le cose come stanno.

Sulla richiesta di una maggior correttezza nei modi e nelle procedure da parte dei controllori, non posso che essere d' accordo.

Ho appena calcolato, usando anche i dati dell'evasione fiscale stimata negli studi dell'Agenzia delle Entrate, che in Veneto l'evasione fiscale sia in rapporto al reddito sia in termini assoluti e' tra le piu' basse di tutta Italia. Si evade molto di piu', anche in termini assoluti, in Liguria, Toscana, Calabria, Campania, Sicilia, anche Piemonte.

Per questo ritengo che l'Agenzia delle Entrate abbia fatto malissimo ad iniziare la sua campagna pubblicitaria contro l'evasione fiscale colpendo per prima proprio una localita' veneta. Avrebbero speso i soldi dei contribuenti in maniera molto piu' appropriata, onesta e produttiva inaugurando le operazioni in regioni dove, anche in termini assoluti, si evade in media piu' che nel Veneto, ad esempio in Liguria, Toscana, Umbria, Calabria, Sicilia, Campania.

Sembra quasi che l'Agenzia delle Entrate abbia voluto dare il suo appoggio alla nociva e disonesta opera di disinformazione, portata avanti soprattutto dai giornalisti e intellettuali di sinistra, secondo cui l'evasione fiscale sarebbe massina in Veneto e Lombardia, senza alcun rispetto per i fatti, ma solo perche' li' votano destra e Lega Nord. I dati, anche quelli pubblicati dall'Agenzia delle Entrate, mostrano piu' o meno l'opposto: eccettuata l'Emilia Romagna, l'evasione fiscale piu' elevata in termini assoluti si verifica nelle regioni che votano meno destra e Lega Nord come Liguria, Toscana, Umbria. In rapporto al reddito poi non c'e' storia, l'evasione massima si concentra di gran lunga nelle regioni meridionali.


Se l'Agenzia delle Entrate agisse in maniera corretta ed efficiente, poi, non dovrebbe nemmeno guardare all'evasione fiscale assoluta, ma a quanto si discosta la frazione di reddito evasa stimata dalla frazione di reddito evasa stimata in Stati decentemente funzionanti come Belgio e Svezia, sottoposti a tassazione comparabile con quella italiana.  Secondo me, questo scostamento e' nullo in Veneto, mentre in Lombardia si evade parecchio meno della media UE. Lo scostamento e' invece significativo nelle regioni centrali, e mostruosamente alto nel Sud Italia.

"Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza."

[Prefazione a Per la critica dell'economia politica,]

L'operazione Cortina è stata un'operazione di marketing, insomma uno spot pubblicitario per propagandare il nuovo corso. Del resto la GdF ha tutti gli strumenti per intervenire senza fare chiasso. Se vuole scovare i finti poveri è sufficiente chiedere alla motorizzazione l'elenco dei possessori di auto di grossa cilindrata e fare le necessarie verifiche incrociate, stesso dicasi per gli yacht, gli aerei privati, le seconde case ecc.

Polemiche a parte da questa vicenda emerge un altro dato. Gli interventi di alcuni esponenti del PdL fanno capire molto bene come mai fino a questo momento la lotta all'evasione è stata fatta soltanto a parole. Non è un problema che riguarda solo il PdL chiariamoci, loro hanno avuto la sfiga di restare in Italia mentre gli altri erano al sole delle Maldive.

Detto questo spero che ora si faccia una lotta seria all'evasione che non comporta necessariamente colpi di scena ma un intenso ed incessabile lavoro a tavolino confrontando gli stili di vita con i redditi dichiarati. Con questo certo non si scoprirà tutta l'evasione ma sicuramente una bella fetta. Spero inoltre che prima o poi anche in Italia venga introdotta le pena detentiva per chi evade, che tra l'altro sarebbe anche un aiuto a combattere la mafia, non dimentichiamoci che Al Capone finì dentro per evasione fiscale, non per associazione mafiosa.

Se vuole scovare i finti poveri è sufficiente chiedere alla motorizzazione l'elenco dei possessori di auto di grossa cilindrata e fare le necessarie verifiche incrociatea...

non proprio, non si può risalire a chi ha in uso effettivamente la vettura se non controllando sulla pubblica via. nei contyrolli io non ci trovo nulla di male. ma il dato rilevato deve essere solo un indizio, mica la prova regina o l'argomento propagandistico.

sei alla frutta :-)

Quando si e' in (salutare) dieta, caro Giovanni, conviene passare immediatamente alla frutta. Si fa piu' presto ed e' tutto piu' chiaro.

P.S. We missed the two of you in Chicago. 

Sulla questione qui e qui
 

Dici:

Insomma per quanto alta sia la pressione fiscale, sgradevole lo stato nell’esercitarla e scadente nei servizi che offre NON è una giustificazione per la decisione unilaterale di violare la legge.

Il problema non è giustificare (pensare che un'azione sia giusta) ma capire le ragioni per poter poi intervenire e modificare. Prendiamo il povero di cui si parlava e che guadagnerebbe, lordo, 10'000 euro. Prendiamo direttamente una di quelle donne di barletta, morte nel crollo, che con 37-38 ero al giorno non arrivava nemmeno a 10'000.
Io mi sento di comprendere perché lavori in nero, visto che al netto prenderebbe la metà.
Anche rubare una mela è reato ma capisco chi lo fa per necessità. Il che non vuol dire giustificare (cavoli, sempre il moralismo cattolico tre i piedi) ma comprendere le possibili ragioni.

Prendo spunto dall'esempio sull'albergo:

1) non mi convince il paragone Stato - albergo. Infatti l'albergo posso sceglierlo e se dovesse fornirmi dei servizi non idonei al prezzo posso decidere di spostarmi a quello accanto già dalla notte successiva. Inoltre lo Stato è un fruitore storico di servizi pessimi (al punto tale che non si può parlare di prestazione di servizi) e quindi nel tuo esempio il cliente è come se il cliente fosse costretto a servirsi sempre e per sempre di quello stesso albergo.

Cambiare Stato è una risposta poco credibile. Non sempre è possibile e non mi sembra nemmeno utile argomentare (limiti all'ingresso negli Stati extraeuropei, impossibilità di trasferire certe professioni e certe conoscenze come fa il piccolo artigiano, il dipendente pubblico, il laureato in giurisprudenza..)

Inoltre tecnicamente se l'albergo non offre i servizi promessi, è possibile richiedere una riduzione del prezzo ed anche il risarcimento danni.

Il paragone non regge. In un'obbligazione il creditore può rifiutare un adempimento parziale e se la prestazione non può essere adempiuta per intero si ha la riduzione del prezzo e se c'è dolo o colpa del debitore addirittura risarcimento danni (anche nella forma del lucro cessante).

 

2) I coloni americani erano fuorilegge? Non mi convince nemmeno il discorso sullo Stato di diritto. A me sembra si confonda con il mero legalismo. C'è la legge e bisogna rispettarla. Purtroppo un sistema realmente democratico si basa (assurdo doverlo ribadire qui sopra) su bilanciamenti di potere e controlli. Nel sistema Italia non c'è una reale democrazia e non per le menate su Berlusconi e co, ma per un'alterazione profonda del sistema parlamentare, elettorale e governativo. E' costituzionalmente compatibile che la legislazione tributaria sia prodotta attraverso decreti? Da un punto di vista formale si, ma a ben vedere il costituente aveva imposto una riserva di legge onde evitare che il governo potesse imporre prestazioni latu sensu illegali. Il nostro Parlamento rappresenta realmente la volontà popolare? Può, in ogni caso, una minoranza organizzata imporre prestazioni patrimoniali assurde?

 

3) Spesso l'evasione fiscale è una necessità. A me sembra di vedere intorno a me tanti evasori fiscali per sopravvivenza e non per comprare la macchina di lusso. Credo che la maggior parte dell'evaso sia dovuto alla necessità di proteggere un reddito di 1500€ aggredito da più fronti. Un fisioterapista privato a domicilio guadagna 1500€ a nero. Può permettersi il lusso di pagare le tasse? Già è costretto a pagare le tasse sui consumi (mi fermo a quelli strettamente necessari per lavoro e per sopravvivenza). Inoltre mi viene da pensare a come il figlio di questo signore non potrà ricevere un'istruzione pubblica veramente utile per uscire dal livello socio-economico del padre. Inutile parlare della sanità pubblica o dei trasporti. In pratica il servizio sanitario offerto a questa persona grazie alla tassazione prevede che se scopre di avere un tumore deve scegliere tra lista d'attesa oppure colletta tra parenti per ricorre al settore privato. Allora mi viene da dire che sono un liberale alle vongole anzi alle cozze radioattive, ma la vita di questo signore vale tutta l'evasione fiscale che ha fatto per ritrovarsi quei 10.000€ di risparmi necessari a curarsi. Altro che Ferrari o BMW... molti evadono per vivere.

 

4) Su noise c'era un bellissimo articolo di Brusco nel quale si spiegava come il recupero dell'evaso consista in un aumento della pressione fiscale con i conseguenti effetti sui prezzi (idraulico: 100 senza fattura - 130 con fattura). Ci avete spiegato come un solo punto percentuale di iva sia fortemente recessivo. Ora mi domando se domani si riuscisse a recuperare tutto il denaro evaso, la pressione fiscale aumenterebbe di x%, cioè è come se fosse introdotto una nuova tassa. Non sarebbe recessiva?

 

5) Voi odiate\disprezzate tanto il sud ed i suoi amministratori. Vivo a Napoli e vi do ragione, ma dovete spiegarmi come sia possibile che la sanità campana costi più di ogni altro posto, che sia pagata con accise straordinarie sulla benzina, ma che tutto questo denaro non basti per i poveri cristi ad avere delle prestazioni pubbliche compatibili sia con un paese civile sia con la quantità di tasse pagate. La sanità è stata fino a qualche anno fa inondata da denaro pubblico, ma è servito per clientele ed iniziative assurde. Ora mi dite che se non voglio pagare le tasse per potermi assicurare qualche prestazione sanitaria privata sono un liberale alle vongole. Grazie per l'etichetta umiliante ed offensiva.. da noi si dice "cornuto e mazziato"..

Ah certo ci sono le elezioni, l'emigrazione, lo stoicismo, ma non dimentichiamo il Vesuvio tanto siamo irrecuperabili.. siamo noi meridionali i ladri d'Italia (per voi amanti della categorie ascrittive che avete il gran merito di essere nati a Milano, di aver studiato alla Bocconi, di aver preferito una materia che vi ha permesso di volare in Amerika.. grandi meriti i vostri, forse i vostri genitori [non è che un po' hanno evaso pure loro per pagarvi la Bocconi?]).

Comunque da ladro vi chiedo scusa, però visto che vi trovate potete sovvenzionare l'onorevole Scilipoti credo abbia bisogno di un po' di denaro pubblico per pagare le marchette della Tommasi... A proposito non l'ho votato, non ho votato nemmeno per gli altri del pd e del pdl.. sono un ignavo? no, no è il sistema democratico italiano baby. Su questa pagine avevate affermato che fosse una buona idea votare pdl. Visti i risultati forse è stata una cattiva scelta, ma già si sapeva perciò qualcuno ha deciso di non votare. Allora mi dico il voto non serve a cambiare.. resta l'emigrazione, ma sai preferisco essere liberale alle vongole e spiegare alle persone che quando gli vogliono far pagare le tasse si devono incazzare di brutto e devono provare a non pagarle.. si, sono un delinquente, ma diamine non sarei meridionale se non lo fossi. Tuttavia quando penso che ci sono tanti miei amici che devono arrangiarsi a nero ed evadere le tasse dopo anni di studio e sacrifici per poter mantenere un figlio mentre moglie e marito non si scambiano regali per natale, mi convinco che i delinquenti sono altri e che qualsiasi boldrin o famularo può dirmi che sono alle vongole o alle cozze, ma sopravviverò. Avete il merito di avermi spiegato tante cose, ma sarà il mio orgoglio di ladro a non farmi capire quest'altra lezione.

1) non mi convince il paragone Stato - albergo. 

Convengo che sia un po' estremo e non corretto al 100%. Il punto è che voleva essere una risposta per chi sostiene: Non pago le tasse perchè sono troppo alte. Per rispondere a questa argomentazione, a mio avviso scorretta, ho provato un'argomentazione estrema: che faresti se uno che ha consumato i tuoi prodotti non vuole pagarti? Perchè è questo che fai evadendo visto che giustizia, ordine pubblico e difesa li hai consumati e li consumi, ma non vuoi pagarne il prezzo.
Mi rendo conto che è improprio come paragone, ma lo trovavo efficace per discutere con chi ha in testa una logica di solo "do ut des"

2) I coloni americani erano fuorilegge? Non mi convince nemmeno il discorso sullo Stato di diritto. A me sembra si confonda con il mero legalismo. 

Non intendevo questo difatti ho anche scritto

Il mio amico Gilberto mi ha fatto notare che quando sono milioni a infrangere la legge dovremmo porci il problema se quella legge non vada cambiata: certo che va cambiata! Lo vedono pure i sassi che la pressione fiscale nel nostro paese è fuori dalla grazia di Dio, Questa non è comunque una giustificazione per chi decide di farsi "giustizia" da solo evadendo.

Non dico che dobbiamo accetare leggi ingiuste, ma che vivendo in democrazia dobbiamo batterci contro le leggi che crediamo ingiuste, non "farci giustizia da soli" decidendo autonomamente quale legge rispettare e quale no perchè si apre la porta all'arbitrio: chi decide quando la giustificazione è accettabile? Salgo sul bus ma non ho i soldi, ho scordato il portafogli? Parcheggio male perchè ho fretta? Che fine fa lo stato di diritto?

... poi rispondo sul merito

Su questa pagine avevate affermato che fosse una buona idea votare pdl. 

Nfa non ha una linea politica e non ricordo chi abbia affermato (individualmente) questo. Alle ultime lezioni abbiamo giocato a dare le dichiarazioni di voto, il 50% non ha votato, il 50% ha votato centro-sinistra. 


per voi amanti della categorie ascrittive che avete il gran merito di essere nati a Milano, di aver studiato alla Bocconi, di aver preferito una materia che vi ha permesso di volare in Amerika.. grandi meriti i vostri, forse i vostri genitori [non è che un po' hanno evaso pure loro per pagarvi la Bocconi?

Pochi di noi sono nati a Milano, meta' della redazione attuale ed il 100% degli altri che sono passati per la redazione non hanno frequentato la Bocconi. Vado a naso, ma credo che il 100% o quasi dei nostri genitori fossero lavoratori dipendenti e quindi non avessero l'opportunita' di evadere. Ed in ogni caso, tutto questo c'entra poco con il discorso.

C'entra poco perche', e qui vengo al merito, il punto e' che abbiamo (come nfa) la coscienza politica riguardo all'affermazione che in Italia c'e' un'oppressione fiscale ai limiti della sopportazione per chiunque voglia lavorare e produrre. Questo l'abbiamo sempre affermato. Il punto del mio post e' che questo non giustifica risolvere la questione chiudendo un occhio sugli evasori Cortinesi (o Napoletani). 
Capisco la tua frustrazione, e quella di Franco Bocchini. Non odiamo ne' disprezziamo il sud. Non ho i dati a disposizione per valutare la strategia ottimale di accertamento dell'evasione. So per certo accertamenti vanno fatti con probabilita' > 0 sia a Cortina che a Napoli. Le probabilita' esatte dipendono da fattori di cui no sono a conoscenza, pero' non capisco l'indignazione per quanto avvenuto. 

3) Spesso l'evasione fiscale è una necessità.

Comprensibile e difatti ho espresso personale comprensione per questo tipo di fattispecie.
Non è però ai "piccoli evasori fisiologici" che mi riferivo,bensì a quelli grossi che non credo meritino alcuna comprensione e per i quali non credo stia in piedi la resistenza contro lo stato predatore.

Ora mi domando se domani si riuscisse a recuperare tutto il denaro evaso, la pressione fiscale aumenterebbe di x%, cioè è come se fosse introdotto una nuova tassa. Non sarebbe recessiva?

Certo. Difatti nè in questo sito nè sul mio blog nessuno ha mai propugnato l'idea superfissa che azzerare l'evasione fiscale sarebbe possibile e risolverebbe tanti problemi.
Resta vero che:

-Una quota di evasione fiscale non è eliminabile ed è presente anche nei paesi più virtuosi.

-Una discreto pezzo della nostra economia sommersa, plausibilmente, cesserebbe di esistere se gli operatori fossero obbligati a pagare integralmente le tasse

Questo non toglie che l'evasione sia una forma di illegalità (peraltro molto diffusa e sgradevolmente tollerata dalla nostra cultura) che come tale e insieme a tutte le altre (inlcusi gli abusi di chi vessa le imprese quando fa i controlli) va combattuta.

5) Voi odiate\disprezzate tanto il sud ed i suoi amministratori.

Ma voi chi?


Vivo a Napoli e vi do ragione, ma dovete spiegarmi come sia possibile che la sanità campana costi più di ogni altro posto, che sia pagata con accise straordinarie sulla benzina, ma che tutto questo denaro non basti per i poveri cristi ad avere delle prestazioni pubbliche compatibili sia con un paese civile sia con la quantità di tasse pagate.

Meccanismo semplice e abbastanza standard anche in altri contesti: qualcuno ci mangia. Sul tema ho espresso  qualche considerazione qui.


Ora mi dite che se non voglio pagare le tasse per potermi assicurare qualche prestazione sanitaria privata sono un liberale alle vongole. Grazie per l'etichetta umiliante ed offensiva.. da noi si dice "cornuto e mazziato"..

Questa non l'ho capita.


Ah certo ci sono le elezioni, l'emigrazione, lo stoicismo, ma non dimentichiamo il Vesuvio tanto siamo irrecuperabili.. siamo noi meridionali i ladri d'Italia (per voi amanti della categorie ascrittive che avete il gran merito di essere nati a Milano, di aver studiato alla Bocconi, di aver preferito una materia che vi ha permesso di volare in Amerika.. grandi meriti i vostri, forse i vostri genitori [non è che un po' hanno evaso pure loro per pagarvi la Bocconi?]).

Questo mi pare vittimismo gratuito. Sono nato a Sarno (40km a sud di Napoli) e vivo a Roma (che socioeconomicamente è nella parte Sud del paese) dove ho sempre lavorato a parte qualche anno a Milano e un po' all'estero: ti posso garantire che conosco tanta gente che invece di piangersi addoso si è rimboccata le maniche ed è riuscita costruire qualcosa, si può fare basta volerlo. Certo, molti (non tutti) hanno costruito fuori dal sud, ma non mi pare questo il punto. Per inciso, i miei genitori, entrambi nella scuola, non hanno mai evaso un centesimo per farmi studiare.

Comunque da ladro vi chiedo scusa, però visto che vi trovate potete sovvenzionare l'onorevole Scilipoti credo abbia bisogno di un po' di denaro pubblico per pagare le marchette della Tommasi...

Questo passaggio non ha senso


Su questa pagine avevate affermato che fosse una buona idea votare pdl.

Mai letta una cosa del genere su questo sito, ma non escludo che sia possibile. In ogni caso è errato rivolgersi ad un interlocutore unico come se questo sito fosse una sorta di partito: non è così, neanche tra i redattori. Ognuno è responsabile delle proprie opinioni.

Allora mi dico il voto non serve a cambiare.. resta l'emigrazione, ma sai preferisco essere liberale alle vongole e spiegare alle persone che quando gli vogliono far pagare le tasse si devono incazzare di brutto e devono provare a non pagarle.. si, sono un delinquente, ma diamine non sarei meridionale se non lo fossi. Tuttavia quando penso che ci sono tanti miei amici che devono arrangiarsi a nero ed evadere le tasse dopo anni di studio e sacrifici per poter mantenere un figlio mentre moglie e marito non si scambiano regali per natale, mi convinco che i delinquenti sono altri e che qualsiasi boldrin o famularo può dirmi che sono alle vongole o alle cozze, ma sopravviverò. Avete il merito di avermi spiegato tante cose, ma sarà il mio orgoglio di ladro a non farmi capire quest'altra lezione.

Posso comprendere il risentimento, ma mi pare che ti stia portando fuori strada e che ti abbia fatto equivocare il messaggio di fondo. Tu e i tuoi amici che non si fanno i ragali a Natale eravate a Cortina? Per quale motivo ti senti così solidale con gli albergatori di Cortina o con i guidatori di SUV intestate a società di comodo? Perchè credi che Michele quando dice vongole ce l'abbia con te?
Se mi permetti credo che uno dei grossi problemi di questo paese sia questa assurda "solidarietà" impropria tra categorie: i piccoli imprenditori solidali con i grossi e collusi, i (per fortuna pochi) precari solidali con gli insider protetti, i pendolari solidali coi dipendenti pubblici che scioperano.

Mai pensato che, forse, certa gente non sta per niente sulla tua stessa barca (anzi) e che non merita la tua solidarietà? Forse il punto di partenza è proprio quello.

I coloni americani erano fuorilegge?

Assolutamente sì, come qualsiasi altra rivoluzione!

aver preferito una materia che vi ha permesso di volare in Amerika

Dispiace vedere che questa bassa insinuazione, che è la cosa più squallida e offensiva che si possa dire a qualcuno che emigra dla proprio paese, ricorra periodicamente come ultimo argomento-jolly nei confronti degli autori di NfA; finché lo dice quella buona donna della Gelmini non mi stupisce, ma quando proviene da un lettore e potenziale simpatizzante di questo sito non posso non esprimere la mia solidarietà agli autori

Relativamente ai coloni americani la mia era una domanda retorica. Rispondere sì è proprio il punto della questione. Non credo le sfugga.

 

Sugli autori di NFA: non mi sembra sia nel mio caso un argomento jolly né tanto meno ultimo argomento. Può non condividere quanto dicevo, può anche considerare non argomentative le mie parole, ma certamente non può ritenere che il mio post parli esclusivamente o furbescamente di questo. Le mie idee e posizioni non necessariamente sono giuste o condivisibili tuttavia non credo manifestino voglia sofistica di giocare alla rincorsa delle fallacie. Detto ciò le sfugge, forse, che la mia era una risposta alla seguente questione: "se proprio non vi piace il livello di tassazione, potete emigrare dove le tasse sono al livello che più vi gusta". La mia risposta (supponevo chiara, ma evidentemente non lo è) sottolineava come l'autore abbia generalizzato una possibilità concessa solo a chi ha fatto determinati studi o ha scelto determinate professioni. Ritengo che non si tratti di una vera opzione. Voler sostenere che un artigiano o un laureato in giurisprudenza possano decidere di emigrare è errato.

 

P.S. Rilevo un livello di sensibilità particolarissimo. Non mi sembra così squallido ed offensivo.. abbiamo metri completamente diversi addirittura pensavo di non aver offeso nessuno. Suvvia un po' di tolleranza d'altra parte sul sito abbiamo assistito al più fiero disprezzo per la razza meridionale...

 

p.p.s. colgo l'occasione per sottolinearle il mio apprezzamento per i suoi commenti che leggo davvero molto volentieri (al di fuori di ogni ironia). Ricordo con piacere la disputa riguardo Chomsky.

A lei forse sfugge che la valutazione etica o utilitaristica (non ho ben capito dal suo ragionamento) non PUO' essere fatta da chi ha bisogno di guadagnare il necessario per vivere. Possiamo ragionare sui massimi sistemi e sul dover essere, ma il punto è che con le necessità quotidiane di sopravvivenza bisogna sempre fare i conti quando non si mette il piatto sul tavolo.

E le unghie, per tanto stridere sugli specchi che cercavano disperatamente di penetrare, alla fine si spezzarono. 

Peccato, erano unghie ben curate e meritevoli d'altro utilizzo. 

Gentile raf, da meridionale emigrato a Milano non per scelta ( e non Le raccnto cosa ha signifiato) l'evasione per "necessità" può essere compresa, ma mai giustificata.

Di questo passo tutti possono trovarevalide giustificazini per le diverse inosservanze delle leggi, non sempre condivisibili o giuste.

L'unica alternativa è battersi per cambiare le leggi che si ritengono ingiuste.

So che non è facile, ma se non si vuol tornare alla legge della giungla mi pare l'unica alternativa.

Posso chiederle quale differenza intercorre tra compresa e giustificata?

Vede a me appartiene una cultura di tutela estrema dell'individuo (forse sono un anarcoliberale o qualcosa di simile). Se ritengo che X legge sia ingiusta, iniqua e gravemente dannosa, immagino che sia giusto non rispettarla soprattutto se la conseguenza diretta della sua osservanza provochi l'impossibilità per alcuni di mangiare.

Ora mi domando comprendo la necessità di tutelare la proprietà privata al fine di evitare che tutti rubino mele. Non riesco a comprendere la necessità di tutelare l'imposizione fiscale necessaria per le marchette della dott.ssa Tommasi. In realtà ritengo che la proprietà privata sia sacra ed inviolabile, ciò non toglie che i feudatari erano usurpatori di proprietà privata. Sicuramente le leggi positive erano dalla loro parte, ma le leggi di natura (uso impropriamente l'espressione per semplicità) erano estremamente diverse. Per rispetto a Massimo Famularo non riporto l'esempio della deportazione degli ebrei. Accetto di giocare senza un esempio giuridicamente importante. Alla luce di ciò dobbiamo evitare di riportare esempi storici e latu sensu non democratici, perché potrebbe essere mossa sempre la critica di essere fuori dall'oggetto del discorso (non condivido, ma accetto l'opzione argomentativa).

Il discorso è: in uno stato democratico come l'Italia del 2012 possono essere violate le leggi?

La mia risposta è si. Non si tratta di un atto di arbitrio. Visto che sull'argomento tasse dissentiamo, posso fare un altro esempio. Un carcerato per detenzione di sostanze stupefacenti ha diritto ad evadere dalle carceri lager italiane dove subisce forme dirette ed indirette di tortura e di violazione dei diritti umani? Se la risposta è no, accettiamo che la legge sia superiore agli individui, che la repressione penale sia superiore alla libertà e ai diritti umani, opzioni lecite, ma di cui dobbiamo accettare tutte le conseguenze, ma proprio tutte. Se la risposta è: dobbiamo cambiare le leggi, organizzare un movimento d'opinione, fare pressione e votare, credo che stiamo fingendo di rispondere. Mentre facciamo tutti questi bei discorsi qualche detenuto si suicida. Non mi sembra cosa da poco.

In ogni caso questo esempio è scorretto se assumiamo, come diceva Massimo, che non si tratta di violazione dei diritti umani. Tuttavia ritengo il frutto del lavoro la massima espressione dell'essenza umana. Ritengo la proprietà espressione tipica della vita umana. Credo che il capitalismo è libertà (cit.) proprio perché senza proprietà non c'è uscita dallo stato di minorità, ma ripeto questa è filosofia e non voglio spostare il discorso su altri piani, perché correttezza mi impone di restare nell'ambito economico con tutti i miei grossi limiti. D'altra parte noi giuristi arrangiamo un esame di economia politica ed uno di scienze delle finanze mica a noi serve questa roba, giusto caro sistema universitario pubblico che mi fai studiare 4 esami di storia del diritto romano?

Una proposta/richiesta ai redattori:

 non potreste fare un post dove spiegate cosa succede nei paesi civili alle attività "che senza evasione chiuderebbero"?

Perchè, da alcuni commenti, sembrerebbe che la lotta all'evasione priverà il paese di attività "essenziali" (possibili pare solo con l'evasione) o comunque costringerebbe alla morte per fame molte persone.

Non avendo notato nessuna delle due cose nei miei viaggi all'estero, deduco empiricamente che siano minchiate ma, magari, un post ben fatto sarebbe più convincente.....

PS

Nell'ipotesi leggiate questo mio commento, aggiungo:

non si potrebbe (ri) fare un post in cui si spiega come funziona l'evazione fiscale in Italia per quanto riguarda il Nord ed il Sud?

Lo chiedo perchè ogni volta che l'argomento "evasione" salta fuori in un post nei commenti vi sono almeno 25 commenti sull'argomento Nord vs Sud, dove si ripetono sempre dal principio gli stessi ragionamenti.

Non so se i redattori lo faranno e, per quello che conta, mi aggiungo alla richiesta; solo due annotazione sulla "difficoltà" dell'argomento:

  • non so se dipende dal livello di civiltà ma in Italia, moltissime attività commerciali, artigiane, professionali, si reggono sull'evasione nel senso che, se dovessero pagare il dovuto, non avrebbero più convenienza nè a svolgere quell'attività (con costi e rischi connessi) nè a pagare stipendi a collaboratori e dipendenti (che infatti li distingue da chi paga completamente in nero i "dipendenti").
  • sullo scontro nord/sud, a parte le personali idiosincrasie e/o "passioni", non ci sono molti dati completamente "oggettivi", come dice Lusiani, siamo un Paese un po' caciarone e ognuno dice la sua (lui e me compresi:)

 non potreste fare un post dove spiegate cosa succede nei paesi civili alle attività "che senza evasione chiuderebbero"?

Vorrei aiutarti ma non posso.  O forse sì. Vivo nel paese che risulta avere, secondo le statistiche internazionali, la quota piu' bassa di sommerso. Non ci sono attività che senza possibità di evadere chiuderebbero, anche se un minimo di evasione (8-9%) esiste. Quindi non ti so dire cosa succede in questo caso nei paesi civili perché forse non succede.

Una start-up ha un periodo (3-5 anni) in cui i contributi previdenziali sono nulli o fortemente diminuiti, a scalare. Le imposte possono essere rateizzate. Sotto certi importi non si paga IVA.  Sotto certi importi non si pagano imposte e sopra i minimi ci sono sempre abbondanti detrazioni che riducono l'imponibile. Esiste un minimo vitale (assistenza) cablato sul numero di componenti  della famiglia e quindi nessuno è costretto a cercare lavori in nero per sopravvivere. Gli studi sono gratuiti per la scuola dell'obbligo ed i redditi modesti hanno borse di studio per tutti gli studi superiori, fino al master. L'assistenza sanitaria è praticamente gratuita per chi ha un reddito inferiore alla media.

Non esiste burocrazia, le leggi sono circa un migliaio e perfettamente leggibili (senza rimandi ad altri articoli) e la legge tributaria è cosi' snella che assomiglia come mole ad un romanzo breve (mentre ricordo la mole delle normativa italiana nei primi anni 80).  Il tutto comporta spese per il 35% del PIL ed una pressione fiscale equivalente (36%, per diminuire il debito che è il 46% del PIL).  In questo contesto non c'è evasione di necessità (a menoche non sia qualche clandestino, cosa che in un paese a forte immigrazione può capitare) ma solo qualcuno che arrotonda per permettersi qualche sfizio in più.  Se lo beccano non è reato (a meno che non abbia prodotto documenti falsi per evadere) ma prende di quelle multe da 3 a 5 volte l'imposta che se le ricorda per tutta la vita.

Secondo me me se le cose funzionano bene, non esistono attività che chiuderebbero se non potessero evadere.

Francesco, come hai ben capito, la mia è una domanda a metà tra il retorico ed il polemico. 

Sono sempre stato il primo a dire che l'Italia è un paese con forti peculiarità,  ma affermare che l'evasione fiscale sia condizione indispensabile a settori importanti dell'economia nazionale, come sostengono alcuni, mi manda ai pazzi.

Ora, io ti ringrazio della risposta,  ma temo che sia facilmente contestabile dai sostenitori dell' unicità italica nel panorama mondiale: la mancanza di sommerso in Svizzera, diranno, è dovuta al fatto che è un paese ricco, con i soldi straniere nelle banche, poi non c'è il mare ecc ecc.

Penso sarebbe interessante per i profani (come me) che seguono nfA, un'articolo che spieghi cosa succederebbe in Italia alle attività economiche "subacquee" se l'evasione fosse combattuta, prendendo ad esempio paaesi più "simili".

Chiarendo che l'Italia, per quanto strana, non sfugge, unica al mondo, alle leggi della logica.

La questione non è teorica (cosa succederebbe in un Paese x in cui, ecc. ecc.) ma cosa succede in Italia, dove molte centinaia di migliaia di attività imprenditoriali micro (da 1 a 14 dipendenti)  e medie ("all'italiana", ovvero da 15 a 50 dipendenti) operano, alla luce del sole, dichiarando redditi "impossibili", ovvero: sottraendo al fisco una elevatissima percentuale di fatturato, denunciano da anni - costantemente - di vivere con redditi da fame e, in sostanza, pagando stipendi ai dipendenti e comperando beni vari, per il bene della società...

Questa è la situazione reale in cui versa una parte importante del Paese, dal punto di vista fiscale e a questa realtà varrebbe la pena di rivolgersi con alcune delle vostre attente e utili riflessioni (tecniche, economiche, fiscali, sociali) e ragionare sull'impatto che avrebbe una (questa sì teorica..) azione concreta di controllo/repressione/? di questa pratica. Io (e tanti che conoscono il problema) sostengo che l'impatto sociale ed economico sarebbe importante e difficilmente governabile in tempi brevi. Il numero di micro aziende italiane di allineerebbe progressivamente a quello degli altri Paesi europei (che ne hanno quanche milionata di meno...) e in x anni, la struttura produttiva e commerciale italiana diventerebbe simile alle altre (aziende più grandi, ecc. ecc.).

Nel frattempo sarebbero cavoli amari per una milionata di dipendenti (per difetto...)lasciati in strada e per tanti piccoli imprenditori (che, almeno fin ora - però - ci hanno campato). 

cambiando argomento, su nfa c'è qualche discussione dedicata alla tobin tax?

qualche discussione dedicata alla tobin tax?

La cosa migliore che posso dire della imposta in questione è che a me pare un maldestro tentativo di trovare una cura analoga alla chemioterapia antineoplastica per curare i problemi dei sistemi economici. Il problema è che mentre i medici hanno una qualche idea su come individuare le neoplasie, e con il tempo stanno anche imparando a come affrontarle selettivamente, gli adepti della fede in questione possono soltanto sperare di averci visto giusto, e che la loro chemioterapia economica abbia un qualche effetto positivo. Magari esisteranno pure scenari dove questo effetto si potrà anche osservare, e però avresti messo in mano ad un cerusico medievale un mezzo chilo (*) di una qualche azotiprite raccontandogli che con quella roba poteva provare a curare gli ammalati? Per cosa gliel'avrebbe data? Per il raffreddore o il vaiolo? E quanto gliene avrebbe data? E come? Alla fine Quanti ne avrebbe curati?

Edit: (*) dentro una ciarameddha chiusa bella sigillata, ovviamente, con i rivestimenti interni provenienti dal futuro ...

A me sembra che abbiano una parte di ragione entrambi, i Giannini e i Boldrini.

Le tasse sono vessatorie, mal dirette, male impiegate e vanno pagate.

"Sorgono così controversie sulle decime quando il popolo cerca di evadere il pagamento mentre altri cercavano di appropriarsi di queste entrate" da Wikipedia.

Se la pressione fiscale arrivasse per legge all'80%, 90%, 95% del reddito, prendendo lo Stato il compito di erogare le prestazione necessarie alla nostra sopravvivenza, il discorso sarebbe sempre lo stesso! Tuttavia parlerei di socialismo.

Allora esiste un limite? oppure alla maggioranza e alla legge è possibile fare tutto ciò che ritiene opportuno?

Grazie ad una riforma fiscale del governo laburista di Harold Wilson, nel 1974 nel Regno Unito 750 mila persone pagavano un'aliquota massima dell' 83% (che scattava a £20k, che equivalgono a circa 190 mila euro odierni), e c'erano alcune persone che arrivavano addirittura al 98%, molti dei quali immigrarono ovviamente altrove, ma ci fu chi pagò quell'aliquota fino al 1979. Non credo di dover qui ricordare quanto dannose siano state tali aliquote.

In generale, sulla storia fiscale Britannica, l'IFS ha pubblicato nel 2002 una gran bella introduzione.

Per il Sig. Benetti:

suppongo, o meglio spero, che la richiesta sia dettata da reale interesse per cui indico sotto quanto sino ad oggi ho trovato su nFA.

A livello internazionale il balletto continua ...

Sotto la voce tasse (dalla nuvola di parole):

Tassa sulle transazioni finanziarie: le ragioni dell'appello (4 novembre 2010)

Una nobile proposta: scalare la luna col deltaplano (26 ottobre 2010)

Nella sezione “Passaparola:

Letture per il fine settimana, 08.10.2011 (ci sono alcuni links nei commenti)

Chissà, magari se ne parlerà presto ed ampiamente in “A Conti Fatti” :-)

Nella nuvola delle parole, Sig. Riolo, è possibile trovare anche queste: “Le nuvole” - Fabrizio De Andrè - “In direzione ostinata e contraria 2” - CD 3 – SONY BMG 2006

Buon anno a tutti.

Orsola


Nella nuvola delle parole, Sig. Riolo, è possibile trovare anche queste: “Le nuvole” - Fabrizio De Andrè - “In direzione ostinata e contraria 2” - CD 3 – SONY BMG 2006

Mi hai dato del sofista, o non ho capito la battuta?

Premetto che ritengo che tutti debbano pagare tutte le tasse, rese palesi per tutti, anche per chi ha una busta paga in cui non si capisce granche', cosi' da fare imbufalire tutti e cominciare davvero a fare manifestazioni coi forconi, mi permetto di dissentire sul successo dell'Operazione mediatica effettuata a Cortina. In realta', no, l'operazione mediatica e' stata apprezzata da chi e- un sostenitore di "anche i ricchi (e gli stronzi) piangano". Agli evasori il messaggio che e' stato trasmesso e: "tranquillo, non riusciremo mai a beccarti incrociando i dati del PRA e quelli che abbiamo noi, per beccarti dobbiamo mettere un posto di blocco e farti prendere dal brigadiere di turno. Questo lo hanno capito in pochi, ma il messaggio terrificante che si e' letto, tra chi sa come girano i controlli fiscali in Italia, e- stato proprio questo: o inanelli una serie di cazzate spregiudicate oltre ogni limite _E_ ti fai beccare dal brigadiere con la paletta, oppure non corri rischi. Nessuno, a parte il sen. Debenedetti e Ginger, lo hanno fatto notare. Ma ;lo hanno recepito benissimo tutti i commercialisti che aiutano ad evadere il fisco ed a tenere sotto controllo lo squilibrio tra tenore di vita e dichiarazione dei redditi. Sono inoltre quasi certo, perche' in passato e- sempre finita cosi', che le roboanti dichiarazioni dell'ADE verranno ridimensionate in sede di contenzioso fiscale, anche se nessuno ne parlera' mai. In pratica i piu' sprovveduti che non si erano serviti di commercialisti in grado di organizzargli il possesso di un'auto di lusso, pur avendo una dichiarazione dei redditi striminzita, si troveranno a negoziare una sanzione che finira' per essere ridicola. Voglio poi fare notare, l'ho gia' scritto varie volte, ma mi sembra di parlare al vento, che nessuno della GDF e' cosi' coglione da mettersi di fianco al registratore di cassa per controllare l'emissioni di scontrini. Quando devono fare il controllo sugli scontrini, stanno in strada, in un punto che non si veda dal negozio controllato e controllano lo scontrino quando il pagamento c'e' gia' stato. Questi ispettori dell'ADE, invece, si sono installati dentro i negozi per controllare registri, e fatto il 31 dicembre, a me sembra una cattiveria fine a se' stessa bella e buona. Tra l'altro le menate sull'aumento degli scontrini emessi, non reggono un minuto in seno di contenzioso, per cui possono evitare di farsi belli di dati di cui non se ne faranno nulla. Se, invece, fossero stati fuori dai negozi, avrebbero portato a casa ben altri risultati ed avrebbero potuto sbandierarli con orgoglio. Anche qui, i negozianti di Cortina, secondo te, si sono preoccupati o, pur incazzati per il tempo perso a seguire gli ordini del personale dell'ADE in uno dei giorni di maggiore incasso di tutto l'anno, hanno ringraziato i loro santi in paradiso per avere schivato multe e sanzioni per non emissione dello scontrino? E che messaggio hanno ricevuto, questi negozianti? Un'ultima considerazione. Vado da anni a Cortina e perfino nell'ultimo dei rifugi in cima alle montagne, mi anno fatto sempre lo scontrino. Tra l'altro la tipologia di negozi (lusso sfrenato, pacchianissmo e carissimo) mi rende difficile immaginare che, a parte i russi, ci sia gente che si compra migliaia di euro di merce pagando con rotoli di banconote., invece che con una carta di credito. E se c'e' la strisciata della carta, ci deve essere lo scontrino relativo. Insomma, secondo me il target di questa operazione non erano gli evasori, che si sono messi a ridere, visto cosa hanno combinato gli ispettori dell'ADE, ma la gente comune, inferocita per l'aumento delle tasse sulla benzina, l'aumento dei costi dei servizi, l'aumento di quasi tutto, che puo' pensare di avere avuto una rivincita nei confronti dei ricconi arroganti di turno, che ora saranno costretti a piangere un po'. Da questi punto di vista, il fumo negli occhi lanciato a mani basse ha sicuramente raggoiunto il suo scopo, ma la lotta all'evasione ne e' uscita distrutta, se hanno trovato un negozio su 35 controllati senza adeguata documentazione fiscale (che se poi era un antiquario con merce in "conto vendita", come presumo, andrei a vedere dopo la fine del contenzioso fiscale cosa resta in mano all'ADE). Se ci vogliono 80 persone e 35 controlli per trovare un evasore, allora gli evasori possono stare tranquilli, e' piu' facile che gli prenda fuoco il negozio, che essere beccati da un controllo. Ma questa lettura il poveraccio tartassato non la prende in considerazione perche' nessuno glila propone. Tutti al dagli all'evasore ed al "anche i ricchi piangano". Facciano controlli fatti per bene, massacrino gli evasori come si meritano, magari senza fargli capire perche' sono finiti sotto la scure dei controlli e vedrai che oltre a distrarre i tartassati, anche gli evasori ci penseranno due volte, prima di evadere ancora.

Gilberto, innanzitutto i punti su cui sono d'accordo: dal punto di vista delle entrate e dell'evasione fiscale l'operazione Cortina è quasi sicuramente un fiasco totale.

Non sono d'accordo sull'impatto mediatico, che è quello che voleva l'ADE, e di questo ne sono sicuro: l'impatto emotivo è stato fortissimo, c'è una sola cosa che terrorizza l'evasore: essere fermato per domandargli: scusi lei come se lo è comprato il Cayenne ?
D'altronde questa estate hanno fermato centinaia (c'è chi dice migliaia) di barche per controlli fiscali, ma sui giornali arrivava solo un trafiletto, a Capri ci sono stati due giorni "infernali", ma impatto mediatico zero, per questo serviva Cortina, e, come ho scritto, la prosima operazione sarà magari bloccando Porto Cervo con la Cavour, ma solo per il risalto mediatico, perchè l'operazione mediatica deve rispondere a dei criteri precisi che ho elencato in un mio commento, e Cortina risponde a tutti requisiti (ahitè).

Sull'incrocio dati PRA-GdF credo ci sia un problema: il PRA registra targa, possessore e intestatario di un veicolo, ma non la potenza dello stesso, che è invece registrata sulla carta di circolazione, e non so se è possibile la query sulla sola potenza del veicolo (sicuramente non fino a ieri), da qui la necessità di fermare fisicamente il veicolo o fotografarne la targa (il diavolo è nei dettagli..).

Riassumo: impatto mediatico elevatissimo a costi contenuti, risultati immediati pochi (ma non si cercavano nemmeno), ma contenuto "educativo" elevatissimo, basta vedere le reazioni politiche (di coccodrillo perlatro, questa operazione è sicuramente stata organizzata sotto il governo precedente).

...i controlli delle targhe sarebbero serviti per individuare presente false auto aziendali in realtà per uso personale (alle quali non si applicherebbero benefici sull'IVA e simili), per poter poi chiedere una giustificazione al proprietario ("Che ci faceva la Porsche di servizio a Cortina il 31 Dicembre, se la vostra azienda vende ombrelloni da mare a Scalea?")

 

E da questa grande operazione mediatica, che messaggio vogliamo cogliere? O speriamo che passi sotto silenzio, senno' ci facciamo una figura veramente orrenda?

 Si, e' una domanda polemica, ma che mostra che delle operazioni mediatiche  gli evasori se ne battono allegramente, se neppure in un caso cosi' eclatante sono riusciti a colpire un palese evasore totale. Ripeto, quella di Cortina e' stata una mossa per fare contenti i tartassati, ma che agli evasori ed ai loro commercialisti ha fatto ridere.

i dati li hanno tutti; probabilmente sono già consolidati per c.f. ma se non lo fossero non sarebbe un problema.

Usarli invece è una scelta politica che finoranessuno ha voluto fare.

E' chiaro che i soldi portati illegalmente all'estero(con spalloni, con sovrafatturazione delle importazioni ed altro non figurano nel d.b.