Padoa Schioppa ha affermato (vedi Sole 24 Ore, Gazzetta Mezzogiorno, comunicato ANSA 2007-06-21 23:22 "Evasione a 100 mld, possibile azzerarla", dell'inviato Andrea Linares) che:
- Ci sono "7 punti di Pil di mancate entrate per l'erario: oltre 100 miliardi, cioè il 15-20% di tutte le entrate fiscali raccolte".
- Cento miliardi - ha spiegato il ministro - che se venissero pagati regolarmente "cambierebbero il volto dell'Italia" [...] Un sogno? No, ha assicurato Padoa-Schioppa. Anzi, un obiettivo possibile, raggiungibile, addirittura vicino. [...] "Un'Italia ad evasione zero - ha assicurato infatti il ministro - è possibile, è a portata di mano".
- Quello dell'evasione, è un male che riguarda tutto il Paese, da nord a sud, senza distinzione e che "supera la base imponibile dichiarata".
- L'evasione fiscale "non è una malattia di alcuni, ma spesso una vera e propria pandemia", dove i livelli di frode sono "doppi rispetto a Francia, Germania e Regno Unito e addirittura quadrupli rispetto ad Austria, Olanda ed Irlanda"
Le affermazioni del ministro, come riportate dai mezzi di comunicazione, contengono due errori madornali.
Il primo errore madornale è che sarebbe possibile e plausibile ridurre l'evasione fiscale a zero. Da decenni gli economisti fanno stime dell'economia sommersa per l'Italia e altri paesi, questo è un esempio:
Informal Economy as % of GNP 1999/2000
Paese | % Sommerso |
---|---|
Greece | 28.6 |
Italy | 27.0 |
Belgium | 23.2 |
Spain | 22.6 |
Portugal | 22.6 |
Sweden | 19.1 |
Norway | 19.1 |
Finland | 18.3 |
Denmark | 18.2 |
Canada | 16.4 |
Germany | 16.3 |
Ireland | 15.8 |
Australia | 15.3 |
France | 15.3 |
Netherlands | 13.0 |
New Zealand | 12.7 |
United-Kingdom | 12.6 |
Austria | 10.2 |
United States | 8.8 |
Switzerland | 8.8 |
Aggiungo in seguito (agosto 2008) un tabella sull'evoluzione temporale dell'economia sommersa stimata nei paesi OECD, vedi in fondo all'articolo.
L'economia sommersa è rimasta sostanzialmente invariata sia nei 5 anni di legislatura dell'Ulivo dal 1996 al 2001 sia nei 5 anni del governo Berlusconi dal 2001 al 2006, tanto in Italia come negli altri paesi. Quindi:
- È implausibile e irrealistico pensare di portare dal 27% a zero nei termini di tempo di una legislatura un fenomeno che, negli ultimi 10 anni (ma non solo), è rimasto sostanzialmente stabile intorno al 27%, senza apprezzabili variazioni.
- È implausibile e irrealistico pensare che sia possibile ridurre a zero l'evasione considerato che i migliori risultati a livello mondiale sono 8-10%.
Il secondo errore madornale è che l'evasione riguarderebbe tutto il paese, da Nord a Sud senza distinzione. È sufficiente consultare il sito web dell'Agenzia delle Entrate per vedere quali sono, dopo approfonditi studi, le stime dell'evasione fiscale IRAP. Estraggo dalla loro principale tabella:
Graduatoria dell'intensità dell'evasione regionale - Media 1998-2002 (base imponibile evasa / dichiarata)
Regione | evaso/dichiarato |
---|---|
Calabria | 93.89% |
Sicilia | 65.89% |
Puglia | 60.65% |
Campania | 60.55% |
Sardegna | 54.71% |
Molise | 54.61% |
Liguria | 50.29% |
Basilicata | 49.75% |
Umbria | 44.51% |
Marche | 33.95% |
Toscana | 33.67% |
Abruzzo | 33.11% |
Piemonte | 30.53% |
Trentino-Alto Adige | 30.17% |
Valle d'Aosta | 28.97% |
Friuli-Venezia Giulia | 28.22% |
Lazio | 26.05% |
Veneto | 22.26% |
Emilia Romagna | 22.05% |
Lombardia | 13.04% |
Queste stime sono paragonabili a quelle analoghe compilate circa 10 anni fa durante il primo governo Prodi e pubblicate su Repubblica Affari & Finanza del 2 giugno 1997:
Evasione 1993 stimata per industria e commercio (reddito evaso / reddito totale):
Regione | evasione/PIL privato |
---|---|
Basilicata | 83.2% |
Calabria | 70.8% |
Campania | 64.2% |
Molise | 62.4% |
Sardegna | 57.2% |
Puglia | 54.4% |
Sicilia | 54.4% |
Abruzzo | 43.5% |
Val D'Aosta | 40.6% |
Marche | 35.2% |
Toscana | 34.0% |
Umbria | 29.8% |
Liguria | 28.3% |
Lazio | 27.5% |
Veneto | 24.1% |
Friuli-Venezia Giulia | 23.3% |
Trentino-Alto Adige | 22.9% |
Emilia-Romagna | 20.1% |
Piemonte | 19.1% |
Lombardia | 13.1% |
Nel servizio di Repubblica si legge:
"La ricerca delle Finanze è il più attendibile tentativo di ricostruire la mappa della produzione sommersa in Italia. Lo studio è stato effettuato con i più sofisticati mezzi tecnici oggi a disposizione: si pensi che milioni di dati inseriti nella banca dati dell'Anagrafe Tributaria sono stati confrontati con quelli dell'Istat e dell'Inps."
"Lo studio è stato fatto da un'agguerritissima commissione composta da membri del Secit, il servizio dei superispettori fiscali, esponenti dell'INPS, della Banca d'Italia, dell'ISTAT, dell'Anagrafe Tributaria".
Gli studi sopra elencati riguardano l'economia privata. Nel settore pubblico è presumibile che l'evasione fiscale sia molto vicina a zero per gran parte delle voci di spesa importanti come pensioni, stipendi degli statali, contributi alle imprese. In Italia la spesa pubblica corrisponde al 43% del PIL in prima approssimazione. Non conosco dati separati per regioni, ma mi aspetto che la spesa pubblica vari da valori intorno al 30% nel Nord Italia a valori intorno al 65% nel Sud Italia, sono interessato a conoscere eventuali dati se esistono. In ogni caso, indipendentemente dall'incertezza riguardo le differenze regionali sul contributo della spesa statale al PIL, quando ai dati del settore privato si aggiungano quelli del settore statale i dati disponibili mostrano chiaramente che l'evasione fiscale è:
- in Lombardia, al livello dei paesi OCSE più virtuosi,
- nelle altre grandi regioni padane, al livello europeo oltre le Alpi,
- nel Centro Italia, significativamente più elevata della media europea,
- nel Sud Italia, mostruosa e indegna di un paese civile e avanzato, e fuori da ogni parametro OCSE.
Pertanto non è vero che l’evasione è un problema che riguarda l’intero paese in modo uniforme. Inoltre, è impensabile, dati i livelli di efficienza degli apparati statali, ridurre i livelli di evasione delle regioni del Nord, già uguali o migliori di quelli europei, senza introdurre uno stato di polizia ancor più illiberale e intrusivo di quello che già esiste. Sarebbe invece realistico, oltre che doveroso, ridurre il livello di evasione nelle regioni del Centro e soprattutto nelle regioni del Sud dove lo Stato italiano è poco più di una barzelletta per quanto riguarda gli obblighi fiscali.
Secondo gli studi compiuti sotto il primo governo Prodi, le tasse evase in Campania (5.7 milioni di abitanti, dato corretto grazie ad un commento rispetto al valore dato inizialmente di 7 milioni, errato) sono più di quelle della Lombardia (9 milioni di abitanti, un reddito procapite nettamente superiore, e un minore contributo dell'economia statale). Questo implica che vessare gli artigiani ed i piccoli imprenditori del Nord, come il governo sta facendo, è economicamente ingiustificato e socialmente ingiusto. Si tratta di una scelta puramente politica, per la quale sono evidentemente funzionali le affermazioni errate e fuorvianti di Padoa Schioppa sopra ricordate. E si tratta di una scelta politica che di fatto punisce gli abitanti delle regioni che tendono a non votare la maggioranza politica al potere.
Concludendo, le affermazioni di Padoa Schioppa riportate dall'ANSA (e da diversi altri mezzi di comunicazione) contengono errori madornali, gli obiettivi dichiarati come "a portata di mano" sono implausibili e irrealistici, la descrizione della situazione italiana è superficiale e sbagliata, nonché in contraddizione con gli stessi studi governativi sull'argomento. Su queste basi ci si può solo aspettare un'azione di governo inconcludente e dannosa per i cittadini italiani.
Aggiungo due figure da uno studio dell'Agenzia delle Entrate, Stefano Pisani, Cristiano Polito, Analisi dell’evasione fondata sui dati IRAP, Anni 1998- 2002 - ISTAT, 2006 (pdf):
'
Un confronto abbastanza completo si trova in F.Schneider, R.Klinglmair, Shadow Economies Around the World: What do we Know? (pdf). Copio una tabella che riporta dati ed evoluzione temporale di una stima di economia sommersa nei paesi OECD:
Table 3.5: The Size of the Shadow Economy in OECD Countries | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Size of the Shadow Economy (in % of GDP) using the Currency Demand and DYMIMIC Method | ||||||
OECD-Countries | 1989/90 | 1994/95 | 1997/98 | 1999/00 | 2001/02 | 2002/03 (1) |
Australia | 10.1 | 13.5 | 14.0 | 14.3 | 14.1 | 13.8 |
Belgium | 19.3 | 21.5 | 22.5 | 22.2 | 22.0 | 21.5 |
Canada | 12.8 | 14.8 | 16.2 | 16.0 | 15.8 | 15.4 |
Denmark | 10.8 | 17.8 | 18.3 | 18.0 | 17.9 | 17.5 |
Germany | 11.8 | 13.5 | 14.9 | 16.0 | 16.3 | 16.8 |
Finland | 13.4 | 18.2 | 18.9 | 18.1 | 18.0 | 17.6 |
France | 9.0 | 14.5 | 14.9 | 15.2 | 15.0 | 14.8 |
Greece | 22.6 | 28.6 | 29.0 | 28.7 | 28.5 | 28.3 |
Great Britain | 9.6 | 12.5 | 13.0 | 12.7 | 12.5 | 12.3 |
Ireland | 11.0 | 15.4 | 16.2 | 15.9 | 15.7 | 15.5 |
Italy | 22.8 | 26.0 | 27.3 | 27.1 | 27.0 | 26.2 |
Japan | 8.8 | 10.6 | 11.1 | 11.2 | 11.1 | 11.0 |
Netherlands | 11.9 | 13.7 | 13.5 | 13.1 | 13.0 | 12.8 |
New Zealand (2) | 9.2 | 11.3 | 11.9 | 12.8 | 12.6 | 12.4 |
Norway | 14.8 | 18.2 | 19.6 | 19.1 | 19.0 | 18.7 |
Austria | 6.9 | 8.6 | 9.0 | 9.8 | 10.6 | 10.8 |
Portugal | 15.9 | 22.1 | 23.1 | 22.7 | 22.5 | 22.3 |
Sweden | 15.8 | 19.5 | 19.9 | 19.2 | 19.1 | 18.7 |
Switzerland | 6.7 | 7.8 | 8.1 | 8.6 | 9.4 | 9.5 |
Spain (3) | 16.1 | 22.4 | 23.1 | 22.7 | 22.5 | 22.3 |
USA | 6.7 | 8.8 | 8.9 | 8.7 | 8.7 | 8.6 |
OECD average | 13.2 | 15.7 | 16.7 | 16.8 | 16.7 | 16.4 |
1) preliminary value
2) The figures are calculated using the MIMIC-method and Currency demand approach. Source: Giles (1999b).
3) The figures have been calculated for 1989/90, 1990/93 and 1994/95 from Mauleon (1998) and for the later periods own calculations.
[Mi accorgo solo ora (novembre 2008) da un vecchio commento di Marcello Urbani su nFA che questi ultimi dati sull'evasione fiscale stimata sono da tempo pubblicati su web sull'ottimo sito web di Francesco Paolo Forti sul Federalismo (qui) con tanto di tabella a colori ed elaborazione grafica.]
A parte cio', c'e' anche un'altra considerazione da fare: i soldi evasi non scompaiono in un black hole, ma in qualche modo tornano nell'economia come consumi e investimenti privati. E' certamente riprovevole che a trarne beneficio siano i violatori della legge, ma io vorrei vedere scritto in un programma di governo che ogni euro recuperato nella lotta all'evasione verra' usato per una corrispondente riduzione del carico fiscale nell'area dove il recupero e' avvenuto. In caso contrario, il volto dell'Italia cambierebbe, ma non in meglio: la fetta di PIL ingurgitata dallo stato aumenterebbe ulteriormente.
Domanda da totale profano: qual'e' l'effetto negativo dell'evasione fiscale sulla produttivita' di un Paese?
A me verrebbe da dire che l'evasione fiscale determina una tassazione piu' elevata per chi paga le tasse con tutte le distorsioni ed inefficienze che ogni tassa comporta.
Inoltre, induce gli individui a scegliere professioni che non sono ottimali per l'economia della nazione, ma che consentono di evadere piu' facilmente.
Tutti questi effetti sono, chiaramente, indiretti.
Intuitivamente mi verrebbe da dire che l'impegato pubblico che passa mezz'ora al telefono ha un impatto molto piu' diretto sul PIL di un paese.
Mi sbaglio?
Nell'assetto attuale dell'Italia non e' possibile neanche proporre quanto scrivi. Il massimo che viene proposto (da alcuni, non certo da tutta la maggioranza al governo) e' che i soldi recuperati dalla lotta all'evasione serviranno a ridurre le tasse a tutti, indipendentemente da quale area verranno recuperati. Nelle pratiche correnti del governo Prodi due quanto sopra e' poi ancora peggio di quanto appaia, perche' praticamente tutti gli sgravi fiscali approvati o in approvazione (es. assegni familiari aumentati, franchigia ICI) si applicano solo ai redditi dichiarati inferiori ad una soglia massima, oppure in misura decrescente rispetto al reddito dichiarato: questo corrisponde a favorire gli evasori (oltre ai poveri veri) a danno di chi dichiara i redditi percepiti correttamente.
Sarebbe possibile restituire i soldi alle aree piu' virtuose fiscalmente se esistesse un federalismo fiscale serio, in cui ogni amministrazione locale si alimentasse primariamente con tassazione locale. In questo caso potrebbero esistere aliquote differenziate, che sarebbero piu' basse dove si evade meno, e piu' alte dove si evade di piu'. Questo sarebbe un sistema giusto, e premierebbe chi si comporta meglio. Probabilmente per questi motivi i politici italiani invece preferiscono un sistema centralista ingiusto, dove sono premiate le aree con piu' evasori, che ricevono la loro parte di spesa pubblica indipendentemente da quanto versano e anche da quanto evadono in rapporto al reddito locale.
Ovviamente poi man mano che si passa dai moderati ai sinistri della coalizione non si propone nemmeno di abbassare le aliquote grazie al recupero di evasione ma piuttosto, nell'ordine:
Fino ad oggi si e' realizzata prevalentemente l'ultima tendenza: aumentare la spesa statale, per esempio destinando il c.d. tesoretto ai bonus pensione. Questa probabilmente e' stata ritenuta la spesa piu' produttiva in termini di ritorno come consenso elettorale. I risultati sembrano pero' scarsi, per ora, l'appprovazione di maggioranza e governo rimane scarsa.