A’ Bucchì, se c’hai ‘na penna...

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Parallelismi, per un minuto di distrazione.

Della faccenda di Bucchino, l'esponente dell'opposizione che il PdL ha cercato di far passare dalla sua parte promettendogli soldi e rielezione assicurata, colpisce la forte somiglianza del cognome con quello di un fedelissimo di Fini, Bocchino. Mi è tornato alla mente un episodio del secolo scorso che il Corriere così raccontava:

Stagione 96-' 97, Zeman e' sulla panchina della Lazio e viene sbattuto fuori dalla Coppa Uefa dal Tenerife: 2-5 in Spagna. Il boemo in quella notte terribile nota difensore alto, grosso, forte. Un anno dopo, passato sulla sponda romanista del Tevere, se ne ricorda. Peccato che nel frattempo ne abbia dimenticato il suo nome. Lo chiede a Pierluigi Casiraghi: "Un nome spagnolo, mister, mi pare. Con la "zeta"...". Di li' a poco, Ernesto Bronzetti e Giorgio Perinetti [agenti della Roma, ndr.] si presentano a Tenerife: "Vorremmo il centrale, quello con il nome spagnolo". Avevano il 50% di probabilita' di prenderci. Perche' "il difensore con la "zeta" era un altro: Pablo Paz, nazionale argentino. E invece Paz resta a Tenerife, Gómez finisce alla Roma.

Il giocatore, che disputò in 3 anni 3 partite, fu protagonista di un altro godibile episodio con la irriverente tifoseria giallorossa.

Gli anni successivi fu persino dispensato dal presentarsi agli allenamenti, così andava ogni tanto a Trigoria e il resto del tempo lo passava facendo il turista. Durante uno dei pochi allenamenti a cui prendeva parte, primo anno della gestione Capello, uno dei tifosi accalcati a bordo campo, quelli che vanno in cerca di autografi e foto ricordo, lo chiamò a gran voce. Gómez era incredulo, dato che nessuno lo riconosceva mai. Corse verso le grate e una volta lì, il tifoso gli disse crudelmente: «A’ Gómez, se c’hai ‘na penna te faccio l’autografo!».

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Commenti

Ci sono 14 commenti

Non so se la leggenda citata abbia un fondo di verità: di certo mi sono sempre chiesto perché avessero comprato quel giocatore. In ogni caso il risultato della partita con il Tenerife è sbagliato: finì 5-3 e non 5-2 (ho controllato anche su wikipedia).

Vedi che succede facendo il cut&paste dal corriere? Peraltro anche l'italiano lascia a desiderare...

La stessa battuta veniva fatta ad Andrade. Il quale era talmente lento in campo che quando a Roma c'era un ingorgo del traffico le gente diceva: è Andrade che sta attraversando la strada. 

ah ah ah , troppo forti ragazzi!!!

Comunque, con tutte quelle spese folli, è ovvio che il Berlusca deve averne uno di quelli tesoretti da spendere: tra le figliole a pedaggio, le loro macchinette, i transfugi, i testimoni desmentegon ecc... ce ne vogliono un bel pò di schei stampati...

Beh, almeno Gomez se ne rimaneva a casa a Roma. E immagino guadagnasse poco (o quanto meno non da "top player"). Il caso Adriano, da questo punto di vista, è ben peggiore. Ingaggio "monstre" e carnevale a Rio!

Ad ogni modo, la colpa non è certo sua ma della società che l'ha comprato e dei 5.000 "diversamente vincenti" che ne hanno festeggiato l'arrivo al Flaminio.

E immagino guadagnasse poco

Alla sua presentazione ufficiale, Gómez disse: «Avevo sì sognato di essere preso da una grande squadra, quello che non avevo osato immaginare è l’aspetto economico del contratto». ...A Roma Cesar Gomez guadagnava 1 miliardo e 200 milioni l'anno (circa 3 milioni al giorno).

 

un deputato vale meno di una escort

 

Se confrontiamo i servizi resi all'utilizzatore finale mi sembra logico.