L'articolo in questione è a pagina 8 della versione cartacea del Corriere del 29 dicembre; nella versione online e' un po' difficile da trovare, ma eccolo qui. Anche La Stampa sembra averci dedicato un articolo piuttosto agressivo, in data 11 dicembre.
I due articoli contengono alcune informazioni interessanti sulle associazioni dei consumatori, che mi hanno spinto a fare qualche piccolo controllo personale. Esse sono riunite in un ente di natura para-statale chiamato CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori eUtenti) vengono finanziate da stato e regioni per una percentuale che arriva all'80/85% delloro bilancio. Dal 2003 parte dei finanziamenti vengono dalle multe comminatedallAntitrust, per un totale di 47.7 milioni di euro in 5 anni. Un bel pacco di soldi: qualcuno ha idea di come vengano spesi? Una visita, sommaria, al sito del CNCU non mi ha permesso di scoprirlo ...
Le quote di fondi pubblici vengono attribuite in base al numero diaderenti, che di conseguenza viene gonfiato a dismisura (da voci dicorridoio, riportate dal Corriere, anche di 10 volte). Qualcuno si ricorda dei vari giochetti partitici sulle tesseramento, e via dicendo? Sembra che i vizietti italiani rimangano invariati, anche se cambiano i soggetti.
Paolo Martinello di Altroconsumo (che non trovo elencata nel sito CNCU, nemmeno nella funzione search di associazioni ...) ammette saggiamente: "In queste condizioni è difficile contestare le scelte di governo o Regioni." Osservazione di difficile contestazione.
Le associazioni sono molto litigiose, soprattutto fra di loro. In particolare il Codacons haottenuto per via giudiziaria l'espulsione di due concorrenti - Altroconsumo e Cittadinanza attiva - ora capisco perche' non trovavo Altroconsumo! - dal CNCU. Nulla di sorprendentevisto che così amplia la propria fetta di torta. Carine le associazioni consumatori, no?
Pare che i fondi per il 2008 siano stati marginalmente tagliati, ma SergioD'antoni - sottosegretario del ministero dello sviluppo ed ex-segretario della CISL oltre che ex-capo partito proprio in Sicilia - illustra comestia cercando di infilare 6 milioni nel "decreto milleproroghe" e disbloccarne altri 36 (TRENTASEI!) provenienti da multe dell'Antitrust, con cui "Potremmoanche aiutare i possessori di mutui prima casa e le vittime dell'usura". Usa proprio la prima persona plurale; insomma, le associazioni dei consumatori sono un'ulteriore emanazione dello stato. Invece dell'emergere della società civile in Italia abbiamo la sua incorporazione nell'apparato dello stato e l'assimilazione dei suoi dirigenti a membri della casta. Qualcuno mi spiega perché queste categorie debbano godere diparticolari incentivi? In particolare i primi mi pare sian messi megliodi tutti quei giovani precari che il mutuo non riescono ad ottenerlo eda cui vengono continuamente alzati i contributi.
A proposito del "decreto milleproroghe": è la prima volta che lo sentonominare ma il nome è tutto un programma, mi sa che alla fine lafinanziaria non è più "l'ultimo treno per Yuma".
Vengono anche indicate alcune affiliazioni politico/sindacali delle associazioni:
- Federconsumatori - CGIL
- Adiconsum - CISL
- Adoc - UIL
- Movimento consumatori - ARCI
- Lega consumatori - ACLI
Purtroppo la lista non è completa, le altre si dichiarano tutte indipendenti, non so quanto in buona fede. Ho fatto una piccola ricerca in rete sulle altre associazioni, mi scuso :
- Acu il presidente è Gianni Cavinato
- ADUC secondo wikipedia il presidente Vincenzo Donvito era candidato per la lista Pannella nel '94
- Adusbef secondo wikipedia il presidente Elio Lannutti era candidato di Italia dei valori nel 2001
- Assoutenti il presidente è Mario Finzi (il sito nemmeno lo riporta)
- Casa del Consumatore il presidente è Alessandro Fede Pellone
- Cittadinanza attiva è dichiaratamente di ispirazione cattolica,il presidente è Gregorio Arena .
- Confconsumatori non trovo nulla di preciso su fondatori e gestori; la presidente è Francesca Arnaboldi. Precedentemente era stata diretta dalla mitica Federica Rossi Gasparrini di federcasalinghe.
- Codici il presidente è Ivano Giacomelli
- Codacons fa causa a chiunque per i motivi più disparati, ha un suo partitino .Il presidente è Carlo Rienzi.
- CTCU è uno strano soggetto che federa per l'alto adige/sudtirol varie associazioni per lo più legate a sindacati
- Movimento Difesa del Cittadino (MDC) legata a legambiente, fondata da Carlo Caracciolo, Giovanni Valentini, Pierre Carniti : dubito che il loro concetto di indipendenza coincida col mio. Presiede Antonio Longo
- Unione Nazionale Consumatori fondata nel '55, mi sembra la più seria, almeno dalla fine di questa intervista al fondatore. La presidente è Amelia Buratti Simonetti.
Non conosco queste associazioni abbastanza da farmene un'idea precisa, dalle apparenze buona parte sono "contigue" a qualche formazione politica o sindacale, e il numero di associazioni mi fa pensare che molte servano più che altro come mezzo di sostentamento e autopromozione dei propri dirigenti.
L' indipendenza delle associazioni dei consumatori diventa ancora più importante dopo che il parlamento ha concesso a questi soggetti il monopolio sulle azioni collettive (class action) .
Sui difetti di questa legge ha scritto qualcosa il corriere nella stessa pagina e più estesamente lavoce.info.
"Dal 2003 parte dei finanziamenti vengono dalle multe comminate dallAntitrust, per un totale di 47.7 milioni di euro in 5 anni. Un bel pacco di soldi: qualcuno ha idea di come vengano spesi?"
Altra domanda: se l'80/85% dei finanziamenti vengono dallo stato, come si può pensare che le associazioni di consumatori proteggano contro lo Stato? Cioè, contro gli aumenti, per esempio, delle tariffe di servizi gestiti dallo stato (gas, energia, rifiuti, ecc). Trovo inoltre molto pericoloso il principio che una quota dellle multe comminate dall'Antitrust finiscano nelle casse di dette associazioni. Mi sembra un evidente caso di conflitto di interessi, o forse sarebbe meglio dire: conflitto per interessi.
Aggiungiamo pure la Rai alla lista dei predatori pubblici da cui non possiamo aspettarci alcuna difesa da parte delle associazioni consumatori.