Parte fra 5 minuti la prima giornata NFA 2011. Online streaming grazie a kuvacomunicazione e possibilita' di commentare via facebook a questo indirizzo: kuvacomunicazione.it/nfa.
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Vi seguo in streaming ma sono in spirito con voi che avrei tanto voluto conoscere.
Alla prossima occasione, luigi. speriamo presto. grazie
Cari redattori,
dove si trova il materiale riassuntivo (slides, video, etc.) per chi non può assistere real time (dal link sopra indicato non riesco ad accedere a niente eccetto la lista di post)
Ancora ringraziamenti a voi, in particolare al Boldrin che ci lascia.
Fabrizio Bigioni
clicca su programma e iscrizione gratuita qui sopra, nel programma a fianco di ogni nome c'è il link a slides e video
Michele si starà toccando probabilmente...
<in particolare al Boldrin che ci lascia> siete troppo grandi! ogni maniera per far desiderare il ritorno del piu' incendiario dei relatori.
Dopo le vacanze estive tornera' di sicuro perche' il lupo perde il pelo ma non il vizio che in questo caso e' una grande qualita'.
Grazie di tutto da lontano
(Amite, Louisiana)
g a
Non è che postate da qualche parte quanto sopra?
e' tutto qui.
Intanto un ringraziamento per le giornate cui dopo due anni di onorata fisica presenza ho dovuto assistere, a pezzi e bocconi, da casa ( v' è andata bene insomma ).
Le riflessioni finali di Nicola Rossi, a parte darmi un bel po' di pessimismo, mi hanno fatto pensare ad una cosa. Tutte le volte si finisce per ritrovarsi fra persone che la pensano nello stesso modo, tutti con idee sostanzialmente convergenti sul da farsi e tutti a dirsi che però fuori nessuno le condivide perché il dibattito nel paese stagna. Vero. Ma allora perché non anteporre, pragmaticamente, la questione della comunicazione di queste idee rispetto a tutte le ( giustissime ) analisi che rimangono fra quattro ( colti e dottisimi ) gatti?
Per me si potrebbe ad esempio partire dal confezionare messaggi destinati a target ben definiti, uno su tutti quello dei ggiovani, ché son quelli più vicini al web, quelli cui certe tematiche interesseranno in prima persona nel prossimo futuro, quelli che hanno più energie per mutare il corso degli eventi, quelli che non hanno ancora legami indissolubili con i privilegi acquisiti, quelli che non devono rinnegare una vita per cambiare idea, e sopratutto quelli che più di tutti hanno da guadagnare da un cambio dell' attuale situazione italiana.
E allora a quando un post del tipo "I giovani di oggi, 20-30 anni dopo", con considerazioni che colpiscano l' immaginario come quella di un paese retto dal 35% della popolazione, da far rimbalzare in rete per aprire il dibattito?
Un saluto,
Stefano
Osservazione che condivido al 100%. Per esempio questo sito: non ho ancora capito lo scopo. Informare l'Italia? O un club di intellettuali che si confronta su temi accademici?
Pensate di mettere online la registrazione dei panel? Purtroppo non ho potuto partecipare ma mi interessa vedere cosa è stato detto...
Grazie!
Giornate intense e straordinariamente simolanti. E anche una eccellente occasione di incontrare de visu persone che abbiamo imparato ad apprezzare dai loro interventi scritti. Un grazie sentito in primis agli organizzatori, ai relatori e a tutti gli intervenuti, appassionati e attenti.
Nella tornata finale in particolare gli interventi di Nicola Rossi hanno posto implicitamente il problema dei problemi: quello di un buovo soggetto politico che sia in grado di parlare agli Italiani a) dicendo loro la verità, anzitutto quella fondamentale e cioè che la festa è finita e occorre una rivoluzione culturale basata sul principio che non ci potranno essere più pasti gratis per nessuno, b) che sia capace di impostare un programma chiaro basato su inevitabili rinunce gestite in equità (nel senso che chi più ha avuto gratis è ora che scenda dal carrozzone per primo) e soprattutto di spiegarlo e farlo accettare e sostenere.
Non credo che la classe politica attuale, nella sua media generalità, sia in grado di fare questo, essa è troppo inquinata da una parte e dall'altra come del resto hanno dimostrato gli interventi dei politici di professione presenti (con l'eccezione del citato NR), distintisi al di là della personale onestà intellettuale in abili reticenze e sottili distinguo che credo tutti abbiano percepito.
Da dove potrà uscire questo nuovo soggetto politico? Forse è il momento di dare respiro ai club intellettuali e riformatori come nFA (e ve ne sono anche altri), gli unici a rendersi conto che non si può più sfuggire ai problemi, pena una condanna che sconteremo tutti, ma proprio tutti. E con durezze che nessuno ha il coraggio di immaginare.
Direte che le mie considerazioni peccano di ingenuità, ma sinceramente mi chiedo a che santo ci si possa votare.
GD
Giuliano (glad to have met you ....) condivido ogni singola parola. In particolare, il tema del "che fare" è sempre molto presente anche nelle discussioni offline, ed ha ormai assunto una centralità che, purtroppo, non si sposa con la - chiamiamola così - facilità operativa. Dirò una banalità, ma forse va chiarito per evitare attese di opzioni velleitarie: io non credo che la creazione di un nuovo soggetto politico sia un compito da sviluppare in quest'ambito, che può invece fungere da supporto.
Ed aggiungo che si tratta di capire se sia più utile una forza politica slegata da ogni altra presenza sul palcoscenico - un po' "dura & pura" - con funzioni di incidere in un ragionevolmente lungo periodo, oppure se sia da preferire un qualche tipo di scelta dei temporanei "compagni di strada".
La risposta non è scontata, le posizioni sono ovviamente differenti: potrebbe essere un bel dibattito.
Grazie a te Giuliano, e' stato un piacere conoscerti di persona.
Le tue considerazioni sono tutt'altro che ingenue. Infatti a questa cosa,
Non credo che la classe politica attuale, nella sua media generalità, sia in grado di fare questo, essa è troppo inquinata da una parte e dall'altra come del resto hanno dimostrato gli interventi dei politici di professione presenti (con l'eccezione del citato NR), distintisi al di là della personale onestà intellettuale in abili reticenze e sottili distinguo che credo tutti abbiano percepito.
io ho pensato tutta la sera, ieri, e con molta preoccupazione. Cioe' e' emerso chiaramente dalla tavola rotonda che le maggiori forze politiche have no clue da dove bisogna iniziare a tagliare. La domanda di Alberto "cosa tagliamo" e' rimasta senza risposta, l'abbiamo visto tutti. Apprezzo il tentativo di Borghesi di mettere i numeri in fila, ma se il presupposto sono affermazioni tipo "le pensioni non si toccano" questo paese non andra' lontano.
La preoccupazione viene da questo: se anche adesso, a oltre un anno dall'inizio della crisi greca, che la gravita' della situzione e' sotto gli occhi di tutti non c'e' un piano serio e credibile per ridurre deficit e debito, un botto stile greco-portoghese per l'Italia e' tutt'altro che improbabile. I mercati annusano e Moody's non complotta quando prevede un declassamento del debito ma convoglia questa informazione al pubblico.
Insomma, questo traccheggiare tra dichiarazioni di principio rende lo scenario che ho cercato di suggerire ieri non impossibile: alla fine i tagli, le privatizzazioni e le liberalizzazioni le faremo troppo tardi e troppo in fretta come i greci in mezzo alla guerriglia urbana, quando saranno, come diceva quello, augelli senza zucchero.
Giornate intense e straordinariamente simolanti
Purtroppo me le sono perse pur guardando lo streaming. Che le tue considerazioni siano appropriate, te lo hanno già confermato i commenti di Franco e Giulio. Da ottimista, ho pensato che sarebbe arrivato il momento della verità per tutti costretti dal peggiorare della situazione dei PIGS ma che il paese avrebbe avuto la capacità di esprimere la forza per darsi un programma per salvarsi. Le ultime settimane hanno demolito la speranza, almeno la mia. Tra Pontida e la conferenza sul lavoro del PD a Genova, l'idea di prorogare al 2016 gli impegni assunti dall'Italia per il 2014 sono tutti segnali che dimostrano la totale mancanza di percezione del rischio che corriamo e la totale inadeguatezza nell'apprestare piani di salvataggio.Pensare che qualcuno accetti ed applichi volontariamente in Italia una ricetta appropriatamente severa di tagli e riforme è del tutto impossibile, bisogna riconoscerlo. Una crisi se propro non la si può/vuole evitare, forse servirà se non altro a liberarci di una classe politica e dirigente che ci ha portato fin qui. Magari insegnerà qualcosa anche ai cittadini. E potrà esserci un nuovo inizio.
Piccola considerazione\domanda, da analfabeta che sa di esserlo, e se il prof. Boldrin permette che possa parlare prima di aver studiato e non mi manda a casa prima di aprire bocca, è possibile che l'Italia sia vicina al primo "buco nero" del debito attualmente posizionato sulla Grecia? Se lo fossimo, quante probabilità abbiamo di non venire risucchiati ineluttabilmente?
Se il secondo "buco nero" del debito fosse posizionato in uno dei 50 stati Americani che non so individuare, quante probabilità abbiamo d'implodere complessivamente tutti, cinesi inclusi?
Brubo, scusami ma la domanda proprio non si capisce. Che vuol dire buco nero? Che significa il riferimento ai 50 stati degli USA? Sono genuinamente confuso.
"saetta previsa vien più lenta", come direbbe ferribotte.
con un certo ottimismo, a me pare che questa volta il problema delle implicazioni sistemiche di un default sia ben presente al livello che ancora può decidere, cioè il FMI, la comunità europea e la BCE. nel caso di Lehman, ad es., non fu proprio così e la decisione del ministro Paulson appare ancora adesso sostanzialmente estemporanea e con venature ideologiche.
non mi spingo certo a sostenere che qualcuno adesso sappia esattamente l'evoluzione di un sistema complesso di tal fatta, perturbato brutalmente dal default greco, però che ci si voglia tenere alla larga dal saperlo, sì. in tal senso, l'estenuante attesa (è il terzo o quarto consecutivo week-end di tensioni sul reddito fisso) di una parola chiara e non contraddittoria, a me sembra un gioco delle parti volutamente alimentato, poliziotto buono-poliziotto cattivo.
stante l'impossibilità di controllare "a buon prezzo" i mercati con dichiarazioni reboanti, ormai poco credibili, si lascia l'incertezza che almeno spiazza anche gli operatori e impedisce la pericolosa polarizzazione delle scommesse, aumentando gli esiti possibili. le autorità europee sono giocatori importanti ma non decisivi e allora si sono tenuti coperti le carte e calzati gli occhiali scuri.
per la verità, va per la maggiore l'allungamento breve delle scadenze, salvando il nominale: potrebbe essere percepito come ristrutturazione dolce. in tal senso la curva dei tassi greci mostra ancora un picco attorno ai 2-5 anni. fra un quarto d'ora, sarà magari diverso.
Ciao a tutti ragazzi,
Mi devo il mio malgrado aggiungere a quelli che non hanno potuto partecipare causa concomittanza con impegno di lavoro (e quando uno ce l'ha, se lo tiene stretto in questi mesi...).
Mi sarebbe ovviamente piaciuto poter inserire i miei pochi centesimi non ancora svalutati (visto che era la fine del ciclone 92/93) nei vari dibattiti.
L'Italia fa paura adesso: c'è un pilota nell'aereo?
La lega ha sparato il suo utlimo razzo a Pontida domenica (che destini...) mentre si sta accorgendo che la scelta di limitare geograficamente il partito ad una sottoregione come la Padania, creata dal nulla, sia stata una bella cagata: non potranno mai rappresentare l'intero paese. E che adesso che sono al governo si accorgono che non possono fare un granchè: anzi, fanno una bella confusione, una dopo l'altra (Trota ass. alla regione non ultima).
Dall'altra, una sx sempre meno incappellata, ma basterà per portare un vero progetto al moribondo paese?
Tocchiamoci tutti quanti, che se del bene non ci farà, male non farà neanche.
A presto
La lega ha sparato il suo utlimo razzo a Pontida domenica (che destini...) mentre si sta accorgendo che la scelta di limitare geograficamente il partito ad una sottoregione come la Padania, creata dal nulla, sia stata una bella cagata: non potranno mai rappresentare l'intero paese.
Dati i limiti culturali italiani, un partito che rappresenta tutto il Paese non potra' MAI migliorare il bordello italiano in maniera significativa. Questa e' una previsione che vale per i prossimi 20 anni almeno.
Quindi e' bene che esista un partito territoriale come la LN corrispondente alle regioni "attive" che vengono fiscalmente spoliate per comperare voti con la spesa pubblica a Roma e nel Sud Italia. La spoliazione, come documenta L.Ricolfi ne "Il sacco del Nord", corrisponde a 50 miliardi di euro all'anno (euro del 2006) in aggiunta ai trasferimenti che si possono giustificare per garantire un livello massimale di solidarieta' ammissibile.
Riguardo la Padania, si tratta di un nome che corrisponde a fenomeni storici e culturali reali, tanto per fare un singolo esempio le regioni italiane che compongono la Padania definita dalla LN nella dichiarazione di indipendenza del 1997 corrispondono una ad una alle regioni del "civic North" di R.Putnam. Questo puo' essere un caso solo per chi non conosce la storia e la realta' italiana di oggi.
Premesso tutto questo il vero problema della LN e' che:
In conclusione, i problemi italiani sono provocati dalla cultura italiana e dall'assetto complessivo dello Stato italiano, e non verranno mai risolti dai partiti nazionali secondo me. I partiti nazionali continueranno a fare quanto fatto storicamente fino ad oggi: spoliare fiscalmente il Nord per comperare voti a Roma e nel Sud, affossando tutta l'Italia, e quelli di loro che non sono ladri di natura sono perfino convinti cosi' facendo di fare del bene.
La LN avrebbe potuto fare qualcosa di positivo, il fatto che rappresenti una parte d'Italia e' positivo e potenzialmente utile, il problema non e' questo ma il fatto che le proposte e i risultati ottenuti dalla LN sono spesso scadenti e complessivamente insoddisfacenti.
Le giornate sono state molto interessanti ed è stato un piacere conoscere dal vivo alcuni dei redatori e collaboratori del sito.
Poi torno a casa e constato che:
Qualcuno potrebbe chiedermi "che gente frequenti?" ma sarebbe la domanda sbagliata. Quella preferibile è "ma in che paese vivi?"
PS l'aria di Siena mi ha ispirato 2 o 3 provocazioni che magari posto con calma poi.
Ciao a tutti.
Spesso è risuonata la domanda "che cosa tagliamo?". Soprattutto durante il panel conclusivo. 40 miliardi di correzione in un biennio son tanti da digerire.
Ovviamente, più si riesce a microfondare la correzione, meglio è.
Vi propongo, a titolo di esempio, gli ordini di grandezza che verrebbero fuori da una riforma della distribuzione al dettaglio dei farmaci (farmacia) nel verso dell'apertura al mercato:
fonte: http://www.cermlab.it/argomenti.php?group=farmaceutico&item=74
Sarebbero valori/anno, strutturali.
Poi, più in generale, credo ci si debba rendere conto che siamo un Paese impoverito da un ventennio di bassa crescita e di sostanziale non governo. Sarebbe il caso di cominciare a ragionare un po' più come Paese impoverito, e un po' meno come settima/sesta potenza industriale del mondo.
Sul fronte del welfare, la garanzia di microfondare il più possibile le correzioni di spesa non possono che venire da:
- universalismo selettivo applicato a 360°, con vasta applicazione di copay;
- e pensionamento flessibile in una finestra di età con anno base non inferiore a 65 anni (anche le pensioni retributive corrette per tener conto dell'età di pensionamento ...).
ncs
rimozione della pianta organica e dello "uniform price" nazionale sui prodotti di fascia A
Questo e' linguaggio tecnico incomprensibile per poter commentare.
Farmaci C-op vendibili in para-farmacia e angolo GDO
Qui il risparmio e' solo per i privati, il bilancio dello Stato non viene toccato. La liberalizzazione va fatta il piu' possibile, ma lo ritengo qui un argomento fuori tema, se il tema e' recuperare 40 miliardi al bilancio pubblico, auspicabilmente come minore spesa pubblica.
co-pay sui farmaci di classe A del 4.5%
Personalmente sono contrario in generale a tutte le misure che spostano la spesa pubblica dal bilancio dello Stato al portafogli delle famiglie se motivate col miglioraramento del bilancio pubblico, perche' non cambiano nella sostanza il problema dell'invadenza dello Stato nell'economia e corrispondono ad un aumento della tassazione piuttosto che ad una diminuzione della spesa pubblica. Questa misura in particolare puo' avere come giustificazione altre ragioni valide, come ad es. evitare abuso e accumulo in casa di farmaci non necessari ma erogati gratuitamente, ma non va proposta, ritengo, al fine di ridurre il deficit statale.
...
Si discute adesso di equiparazione uomini-donne nel privato dopo l'intervento già avvenuto nel pubblico (c'è sentenza di Corte di Giustizia Europea). Se ricordo bene, ne ha parlato Zanella nel suo intervento facendo vedere i dati Eurostat su età di pensionamento effettivo.
Se gli anni di permanenza in quiescenza si allineassero alla media Europa, con contestuale allungamento delle carriere, queste sono le risorse annue che si libererebbero (una stima CeRM di un paio di anni fa, all'indomani della sentenza della Corte di Giustizia Europea):
Doc integrale => http://www.cermlab.it/_documents/_editoriali/Editorialen_2_2009final.pdf
Poi si può discutere che fare di queste risorse, se risparmi secchi per avere "ossigeno" nell'immediato (e ce ne sarà tanto bisogno!), oppure diversificazione degli istituti di welfare. Anche una strategia mista potrebbe essere sostenuta: ossigeno subito, e poi new welfare e sviluppo.
Ncs
Ncs
Se gli anni di permanenza in quiescenza si allineassero alla media Europa
Qui sembra che i risparmi siano veramente grandi, capisco bene che sono nel 2013 18.8 miliardi di euro? Non capisco la dinamica dell'aumento dal 2009 in poi. Si suppone di aver innalzato (in qualche modo) l'eta' media effettiva della pensione per uomini e donne all'eta' che corrisponderebbe ad un periodo di vita media rimanente pari alla media europea a partire dal 2009?
Rimosso.
Fioccano i paragoni con il '92.
Allora si decise nottetempo il prelievo forzoso sulle giacenze di conto corrente. Son sicuro: ne valse la pena, perché avremmo perso il treno dell'Euro e, chissà poi ...
Ma allora ero un giovincello al secondo anno di università e, soprattutto, senza base imponibile, senza conto corrente.
Non che adesso la mia giacenza faccia impallidire per il numero di zeri; però, come dire, sono un po' più sensibile al tema, avendo tra l'altro la possibilità di svuotare la mia modestissima giacenza nel buco nero del mio mutuo trentennale per l'acquisto di casa a Roma.
Altro che riduzione della pressione fiscale. Impraticabile e confusionaria.
Sarà patrimoniale anche questa volta? Il guru Brusco, dopo aver azzeccato il quorum, che previsioni fa?
Allora si decise nottetempo il prelievo forzoso sulle giacenze di conto corrente. Son sicuro: ne valse la pena, perché avremmo perso il treno dell'Euro e, chissà poi ...
fare qualcosa di altrettanto drastico dopo aver detto per anni "la crisi non c'è", "stiamo meglio degli altri", "i conti sono in ordine" sarebbe la morte politica per chi lo fa (e magari non solo, dice niente il nome di Giuseppe Prina?). Mi vengono in mente alcune opzioni forse fantascientifiche:
- imporre una manovra lacrime e sangue dicendo ogni tre minuti a reti unificate "lo vuole l'Europa", creare una rabbia montante contro l'Europa e poi ricattare ("se usciamo noi salta tutto"). Basso livello di probabilità, ma mai mettere limiti alla provvidenza satanica...
- far saltare il banco e lasciare la patata bollente nelle mani di un altro governo, da massacrare come una accolita di dracula spremicontribuenti giocando dall'opposizione. Opzione possibile, perfino probabile, per cialtroni "normali", ma SB e la sua corte hanno troppi problemi legali per rischiare di perdere le protezioni di cui godono.
D'altra parte, cercare un accordo bipartisan e cooperare?E perché? dico, Tremonti a Bologna che faceva le battute su Merola e Alì che manco Borghezio... la tentazione di dire "chi rompe paga e i cocci sono suoi" è travolgente e visti i risultati di decenni di "responsabilità", moderazione salariale, supporto allo stato democratico contro il terrorismo: essere ripagati con "portate morte terrore e miseria" e il maccartismo all'amatriciana delle campagne elettorali con il Libro nero del comunismo, perché ricascarci, "you buggered me once, blame on you, you buggered me twice, blame on me"...
Allora si decise nottetempo il prelievo forzoso sulle giacenze di conto corrente. Son sicuro: ne valse la pena, perché avremmo perso il treno dell'Euro e, chissà poi ...
Secondo me quel prelievo forzoso e' stato una pessima, veramente pessima idea. Ha mostrato a tutti gli italiani che il politico italiano, anche quello ritenuto dai mezzi di comunicazione relativamente meno stupido, incompetente e disonesto del resto della banda, cioe' G.Amato, ha un'irrecuperabile attitudine statalista e totalitaria, e quindi ritiene di poter prelevare quello che serve allo Stato ovunque ci siano beni privati esposti al sole, al di fuori di ogni patto, di ogni contratto e di ogni preavviso.
Uno Stato funzionante si regge sulla fiducia dei suoi cittadini di un minimo di predicibilita', equita' ed efficienza della sua legislazione. In quell'occasione lo Stato italiano si e' comportato come una Repubblica delle Banane trattando i suoi cittadini come sudditi, pregiudicando per il futuro il rispetto e la fiducia. Inoltre ha invitato chi possiede ricchezze in Italia a trasferirle in contesti piu' civili e con tassazione piu' predicibile ed equa.
Era giusto rispettare i vincoli di bilancio, ma Amato lo doveva fare in modo diverso, aumentanto tasse sui redditi e consumi oppure abbassando la spesa pubblica, c'erano molti modi diversi per farlo meno nocivi del prelievo sui conti bancari privati. Sarebbe utile uno studio comparativo su come i governi dei Paesi avanzati si sono comportati per ridurre i deficit statali in situazioni critiche. Scommetto che nessuno Stato avanzato civile ha fatto prelievi estemporanei dai conti correnti in un giorno a caso o misure comparabili.
Non saprei dirvi quanto vi sia un selection bias, ma sui testi in cui ho studiato l'integrazione dell'UE, traspare un evidente ammirazione da parte degli autori stranieri per Giuliano Amato e la classe dirigente italiana per essere riuscita a tenere l'Italia nello SME e successivamente averla traghettata nell'Euro, cosa che in quegli anni veniva ritenuta semplicemente impossibile; si pensava che l'Italia sarebbe andata a fare compagnia alle nazioni del blocco sovietico nel loro sfacelo.
la patrimoniale è una cosa dannosa perchè non incide sui meccanismi che creano il deficit e da l'illusione d'aver risolto la situazione.può comprare un po' di tempo.
la probabilità che una qualche forma verrà implementata è alta.
oggi leggevo un articolo su uno studio di Barcap sull'italia (credo su ftalphaville), dove diceva che il solo livello attuale di differenziale sul bund è sufficienta a mandare a gambe all'aria il bilancio in poco tempo, e la manovra necessaria non è di 40 e passa mld, ma 73mld.
Non ho le capacità divinatorie di sandro, ma concordo che ci sia una buona probabilità di patrimoniale (più o meno edulcorata o mascherata).
A sostegno della tesi metterei:
Se temi per le giacenze di c\c secondo me un fondo monetario o un pronti-contro-termine ti mette a riparo dalle rapaci grinfie (nei limiti del fatto che non sappiamo in dettaglio cosa potrebbe colpire la patrimoniale) dei vampiri di governo.
Ps anche io ho un mutuo trentennale (btw a tasso var) e ogni tanto penso che potrei rimborsare un po' di capitale exta, ma al momento su mutuo arancio pago 2,15% mentre conto arancio mi rende 3% quindi non vale ancora la pena
Scusate mille se mi intrometto nel vostro discorso su patrimoniale e co., ma volevo chiedervi: dare uno sguardo all'evasione fiscale e alla mafia non è possibile? Mi spiego meglio: si potrebbero ottenere i soldi che ci servono per raddrizzare la schiena combattendo questi due fenomeni oppure no? Grazie della risposta anticipatamente e complimenti per le due giornate: le ho seguite in streming e sono state molto interessanti.
Ciao Luigi, appena ho letto la tua domanda sono andato a guardare il tuo profilo perché, mi son detto, ''questo dev'essere veramente uno giovane giovane''. Vedo che effettivamente lo sei, beato te.
La ragione per cui ho immaginato questo è che la storiella dei conti che si mettono a posto combattendo l'evasione fiscale è svariati decenni che la si sente. E' difficile sapere cosa sia effettivamente successo all'evasione fiscale in questi decenni, anche se la mia impressione ''di pelle'' (dati duri è difficile trovarne, la mia impressione è più o meno legata al fatto che l'occupazione autonoma è scesa) è che sia minore di una volta. Anche nella manovre prefigurata per il 2013-2014 la ''lotta all'evasione'' figura prominente, se non ricordo male con svariati miliardi di maggiori entrate. Il fatto è che questo film lo abbiamo già visto innumerevoli volte. Perdona quindi i più anziani se manifestano un certo scetticismo. Da un lato sembra che reprimere l'evasione non sia così semplice, dall'altro non sembra risolutivo. Che non significa, ci tengo ad aggiungere, che la lotta all'evasione non vada fatta. Ma è manutenzione ordinaria. Ho elaborato un po' in questo vecchio post.
Ne sparo una delle mie.
Dove volete che si vada se due variabili del capitale umano che vanno a tassi elevati di sviluppo in Italia sono:
1) Esportazione via via crescente di giovani laureati, possibilmente i migliori in quanto è peculiare solo del nostro Paese che la flessibilità giovanile si declina in precarietà selvaggia autodistruttiva
2) Importazione di masse si diseredati dall'Africa (con tutto il dovuto rispetto per gli africani)
Immagino che ci si avvi verso una nuova economia
Un'ideuzza per risparmiare qualche soldino potrebbe essere quella di dare una spuntatina alle spese militari.
Se i dati sono affidabili, qui (ma come diavolo si mettono i link?!)
en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_military_expenditures
si vede come l'Italia spendeva nel 2009 l'1.8% del PIL, a fronte dell'1.4% della Germania, l'1.1% della Spagna, l'1% del Giappone. Certo, Francia e Regno Unito spendevano di piu' (2.5% e 2.7%), ma queste sono ex potenze, che si devono mantenere anche un arsenale nucleare. Per inciso, la Grecia si scoppiava il 3.2%, complimenti.
Ora, se la spesa italiana non e' tutta in carabinieri e se nel 2010 le percentuali non sono cambiate molto, possiamo provare a fare qualche conto della serva.
Supponiamo di passare dall'1.8% all'1.1% della Spagna. Il risparmio, usando i dati sulla spesa 2010 sarebbe di quasi 14 miliardi di dollari USA 2009. Non sto a fare i conti precisi, ma si parla di un po' piu' di 10 miliardi di euro.
Il taglio sarebbe sostenibile nel medio o lungo termine? Boh, dipende da considerazioni di politica estera, immagino. Io non sarei cosi' terrorizzato all'idea di avere qualche sottomarino o qualche caccia in meno, ma non e' detto che le cose siano cosi' semplici.
Se i dati sono affidabili, qui (ma come diavolo si mettono i link?!)
questa la so! selezioni la/le parole a cui vuoi attaccare un link, clicchi sull'icona della catena (la prima a sinistra della seconda fila in alto), e copi nel campo l'indirizzo opportuno.
Io non sarei cosi' terrorizzato all'idea di avere qualche sottomarino o qualche caccia in meno, ma non e' detto che le cose siano cosi' semplici.
il problema delle spese militari è che vanno pianificate nel lungo periodo e non si sa mai se sono servite o no. io penso che se non si sa, è perfetto ed è meglio continuare così, se non altro per scaramanzia. senza fare il luttwark de noantri, a tutti è ovvio che in europa si spende poco perchè si confida sul budget americano, che ha il suo bel fiato grosso ultimamente.
Per inciso, la Grecia si scoppiava il 3.2%, complimenti.
La Grecia non è in ottimi rapporti con la Turchia per la questione di Cipro.
Per sapere quanto c'è di tagliabile bisognerebbe farsi due conti su ampiezza e costi degli impegni internazionali (es: Germania e Spagna non sono in guerra con la Libia), e probabilmente scorporare i costi dei carabinieri, visto che in altri paesi la polizia non rientra nella voce difesa.
Inoltre temo anchhe io che gli USA si disimpegnino dall' europa, ed in caso la spesa in difesa andrà mantenuta se non addirittura aumentata.
Guardate un po' queste quattro paginette allegate a questo articolo:
mi piace sia lo stile che il contenuto. Sarà molto, sarà poco, ma come segnale sarebbe formidabile. Mi rendo conto naturalmente che ci vuole grande ottimismo. Però, considerando che la legislatura è al tramonto, insieme ad una nuova legge elettorale forse aiuterebbe a schiarire l'orizzonte. Intrecciamo le dita.
GD
a me no, trattasi di presa per il flaccido...
equiparazione agli standard europei: la farà una commissione bla bla... poi va a finire che equipareranno un presidente di provincia a un presidente di Land o a un ministro francese.
election day... si vede che Scott stava giocherellando col teletrasporto, he beamed up Tremonti sull'Enterprise e così GT si è perso il mancato accorpamento amministrative/referendum. Dove stava, allora?
limite di cilindrata: ma non è meglio metterlo o sul costo del veicolo o sui consumi? O dire che il governo, il parlamento, ecc. hanno ciascuno un parco macchine di non più di X veicoli per un importo totale Y e con un tetto massimo Z di chilometraggio e manutenzione, possibilmente esercitato tramite leasing?
rimborsi elettorali: andrebbero modulati sulle spese effettivamente sostenute, i partiti spendono molto meno di quanto incassano. In particolare, vincolare una quota consistente dei rimborsi all'utilizzo della rete per la comunicazione.
Retribuzione dei politici... io aggiornerei il principio leninista della "paga da operaio". Agganciarlo allo stipendio medio di un amministrativo del miglior contratto dell'industria. Senza stare a fare partite di giro, 2500/3000 euro al mese netti e contributi pagati all'ente di previdenza del lavoro che faceva prima con lo stesso inquadramento.
Guardate un po' queste quattro paginette allegate a questo articolo:
Ho letto solo il titolo ma il concetto di base mi va benissimo, lo propongo da anni, l'ho scritto anche su nFA (senza suscitare particolare consensi mi pare). E' un'ottima cosa che qualcuno proponga il concetto sacrosanto che le remunerazioni politiche e statali devono essere livellate alla media europea. Per me i compensi lordi dovrebbero partire dalla media europea per essere poi riscalati al PIL pro-capite italiano nominale, meglio ancora al livello dei compensi privati a livello locale relativo a quello medio europeo. Si tratta a questo punto di realizzare la proposta passando dalla forma alla sostanza in maniera seria, europea, e non all'italiana, imbrogliando...
Dopo aver letto velocemente, qualche altro commento.
Non mi piace per nulla l'esclusione del presidente della Repubblica da tutti i tagli, secondo Rizzo&Stella costa piu' della monarchia d'Inghilterra. Leggo che Tremonti proporrebbe di rendere pubblici tutti i permessi speciali di usare gli "aerei blu" per motivi di sicurezza o istituzionale: prosegua su quella strada e chieda di garantire per legge il diritto di "full disclosure" su tutti gli atti e le motivazioni di ogni spesa statale, come vale nei Paesi civili, iniziando dal budget a disposizione dei parlamentari, con la sola eccezione delle attivita' coperte da segreto di Stato.
Domanda.
Ma Camera e Senato non sono sovrane sul loro budget? non mi sembra che il tesoro possa intervenire su di loro.
Domanda2
Il Presidente del consiglio, della camera ecc. non sono dei primus inter pares? tagliare a tutti tranne che a loro mi pare attaccabile giuridicamente.
Se a questo aggiungiamo la solita commissione che dovrà decidere bla bla bla, mi pare il solito tremonti
Ok vedremo che uscirà da questo ballon d'essai.
Sarà molto, sarà poco, ma come segnale sarebbe formidabile.
E' molto, moltissimo, e lo sottoscrivo. Nota che include l'abolizione dei vitalizi ai parlamentari. Se fanno davvero tutto quello che c'e' scritto in quel docuemento li votero' nel 2013. Se, oltre a fare tutto questo, mettono al posto dei puntini percentuali superiori al 15% nell'articolo 5 e 30% nell'articolo 6 mi taglio anche il testicolo destro.
Secondo me e' si' un segnale, ma per quando si ri-andra' alle elezioni.
Una cosa del genere(*) nessuno li' la accettera' mai, ma anche se passasse, il prossimo governo (da cui partono appunto i tagli) probabilmente la modifichera', e allora vranno buon gioco a dire "visto che son loro?", chiunque siano "loro". E GT che l'ha proposta resterebbe il "buono" della situazione.
Magari si facesse comunque - a parte alcun difetti (es. i rimborsi "proporzionali alla legislatura": i soldi li spendi prima, e cmq al max puoi fare una proporzione sui voti che prendi) e mancanze (es. limitazione del numero di incarichi pubblici a 1) sarebbe un bel botto, soprattutto per la semplicita' con cui e' scritta.
Non sono intervenuto in alcun thread, perchè sarei stato ridondante, però un sommario lo faccio oggi,a 7 giorni di distanza, con le mie impressioni e alcuni "fuori onda".
1. La location. Siena non sarà comodissima, ma offre di tutto, ed è meno dispersiva di Firenze. Voto 8.
2. La prima giornata: A parte il fatto che gli arabi sono incazzati non ho capito molto di più.Voto 6.
3. Discussione-disgressione notturna, quasi onirica, sulle fonti energetiche e l'autotrazione. Voto 8. Ricordarsi di non avere mai, ma prorpio mai, Alberto Bisin come docente a un esame: pone domande su cui il tuo cervello deve lavorare a fondo. Anche troppo. Voto 9, solo perchè è interista.
4. La seconda giornata: Pietro Giarda, ovvero quello che è troppo bravo e intelligente per fare politica. Di uno come lui c'è bisogno in Italia. Pietro Ichino : la sua idea a me e Franco non piace, ma un altro imprenditore (molto più grande di me e Franco) ha detto che a lui piace, e questo rimarca le diffferenze fra chi ha meno di 15 dipendenti (io e Franco) e chi più (lui), ma si dovrebbe chiaccherare di più con Renato Cifarelli su questo tema. Mi ha comunque impressionato Ichino: ha chiesto più volte se Franco era soddisfatto della sua risposta (no,lo dico io),ma dimostra una grande disponibilità al dialogo. Anche Ichino non è un politico, e pur non piacendomi la sua proposta, chapeau. Voto 9 a Giarda, 8e1/2 a Ichino
5. I politici. Li ho rivisti dopo, perchè son dovuto partire dopo Nicola Rossi e l'altro del PD, ma devo dire che ho sempre la stessa impressione: sotto il vestito niente. E non erano escort.Voto: NC
6. L'organizzazione generale: ottima, tranne il catering, non di livello, ma ai redattori va il mio 9 (sempre per via di quella seconda squadra di milano..)
7. I presenti : 10. Una delle domande che mi pongo è: ma se in 1.000 han conquistato un Regno, è mai possibile che i 100 presenti a Siena non ci riescono a conquistare una repubblica di II livello?
8. Una riflessione pazzesca,fatta dalla mente filosofica di nFA mi risuona in mente:qualcuno è dispiaciuto che i dinosauri non ci siano più ? 10 e lode a chi ti mette in moto il cervello con parallelismi che il mio cervello, affogato nell'ingegneria, non riesce più a produrre.
9. Non salto,perchè non ho peli sulla lingua, il "capitolo Michele Boldrin".Mi è dispiaciuto che a Siena non sia venuto, primo perchè Michele dei redattori è il primo che ho conosciuto di persona, secondo perchè a tavola beve quasi quanto gli altri, terzo, c'era bisogno anche di lui, l'ordine di preferenza potrebbe non essere questo,ma ho capito che lui vuole/vorrebbe di più, e forse non riesce a darlo nemmeno lui, ma attendo il suo sicuro ritorno, in attesa che le Dolomiti e le vacanze europee lo facciano incazzare di nuovo.
10. Le perle fuori onda.
Sandro Brusco che, in una terra di vini, ordina birra.I guasti degli Usa, forse.
Palma che ordina spaghetti a vongole (saranno le famose vongole di Siena..).
Io, che ho chiesto di bere il "famoso lambrusco senese" beccandomi dell'incompetente, oltre che del napoletano..
I navigatori GPS "pezzotti", che ci hanno fatto fare il giro della Toscana per arrivare a un posto vicino all'albergo, e quello di un altro che ha detto "adesso seguite il mio" e ci ha portato in una strada senza uscita...
La seconda giornata: Pietro Ciarda, ovvero quello che è troppo bravo e intelligente per fare politica.
Il primo governo Prodi era in effetti il governo Andreatta-Giarda (ad avercene)
Vedremo cosa farà il governo Berlusconi-Scilipoti
Se avessimo il tasto Like - che Andrea ci ha promesso, questo sarebbe un Like. Mi e' piaciuta soprattutto la 7 - quando sono in vena ottimistica (raramente e mai senza alcol) penso anch'io che in 100 si possano fare meraviglie. Grazie Marco. E' sempre un piacere.
Caro Marco, visto che in un altro post mi hai detto che siamo vicini di casa, praticamente, e visto che il tuo resoconto su cio' che mi sono persa collima su quello che mi hanno detto di te (per chi ti ha incontrato a Siena) ti chiedo se possiamo fare un mini summit a Fusaro, visto che li se non le vongole ma le cozze ci stanno. per favore mi farebbe piacere non dover aspettare UN ANNO per parlarti dal vivo, parliamoci direttamente via e-mail giulianaallen@alice.it. Grazie
8. Una riflessione pazzesca,fatta dalla mente filosofica di nFA mi risuona in mente:qualcuno è dispiaciuto che i dinosauri non ci siano più ? 10 e lode a chi ti mette in moto il cervello con parallelismi che il mio cervello, affogato nell'ingegneria, non riesce più a produrre.
Scusa Marco, io non c'ero (mea culpa e dispiacere), questa non l'ho capita. E' spiegabile con le slide, o in qualsiasi altro modo?
Mi sono perso parecchio, a giudicare dal post di Marco. Bravi!
J'accuse,
ebbene sì io accuso Marco Esposito di aver, con partenopea astuzia, scritto un resoconto delle giornate nfA con il segreto intento di far schiattare di invidia chi non ha potuto essere presente :-)
PS
obiettivo raggiunto
10bis: l'innominabile che ha ordinato per cena salsiccia e patate fritte :-) ... e ho dovuto persino fargli un certificato di presenza :-)
Mi mangerei i gomiti per essermi perso le giornate cazzarola!
Visto che si tirano le somme, ci provo anch'io (senza pretese di completezza, giusto qualche riflessione):
Siena è una città fantastica, e l'auditorium dove si son tenute le giornate era in un'ottima zona. Peccato per l'aria condizionata, un po' in più (specie il primo giorno) non avrebbe guastato.
La presentazione di Elizabeth Wood, chiara ed accurata ma complessa, avrebbe avuto bisogno (da parte mia, ovviamente) di molte conoscenze pregresse per essere capita sino in fondo. Comunque, la mole di lavoro che lei ha portato a termine mi è sembrata molto vasta. Complimenti. (e ad ogni modo aspettiamo ancora il suo paper su nFA)
Il programma del secondo giorno, invece, era molto più ricco. E secondo me c'è stato, di mattina, almeno un intervento di troppo. Non certo per la qualità (argomenti avvincenti e relatori senza dubbio brillanti); il tempo però a disposizione era poco, e sinceramente avrei preferito un'esposizione in meno, ma la possibilità di vedere fino in fondo l'intervento di Petretto, o di Salerno, e le loro risposte.
Nel pomeriggio ho potuto ammirare la capacità espositiva dal vivo di redattori di cui avevo prima solo apprezzato lo scrivere; e congratulazioni poi al pubblico, i cui interventi hanno spesso messo in luce aspetti interessanti, anche (ed in modo particolare) nel dibattito finale con i benvestiti rappresentanti dell'opposizione parlamentare.
In conclusione, ci tengo veramente a ringraziare tutti i redattori, gli organizzatori e i presenti: con l'augurio di rivedervi tutti l'anno prossimo (e perché no, magari sempre nella città del Palio).
Coloro che se la sono svignata domenica pomeriggio si son persi una cena fabulosa a piazza del campo, dove con raccomandazione di Ernesto (Savaglio) abbiamo pagato un conto onesto; nella quale non sono mancate le ordinazioni che poco c'entravano con i piatti caratteristici di siena, qualcuno ha infatti ordinato i pici alla pescatora. Si è dissertato su molti argomenti: da Kenneth Arrow fino al brodo di piccione e formaggio pecorino, passando per McKenzie, Frank Hahn, Bowles..... Senza nulla togliere agli altri Ernesto, Alberto e Palma sono stati i mattatori della serata. A me son piaciute di più le giornate senesi anche se sono state meno intense di quelle fiorentine. La cosa più divertente è stata quella del prof. di filosofia che si è presentato alla reception dell'albergo, vicino p.zza del campo, al posto della giornalista della stampa, con i pantaloni chiazzati da sembrare più un nostalgico della caserma bandini e del V° battaglione El Alamein
ps a me son mancati Fausto, Michele, David, Nicola, Emanuela, Margherita e Rocco avuto nell'edizione del 2007
le braghe non son chiazzate ma mimetiche, che c'hai contro l'Africa?
camerata, a El Alamein
se avessi molto tempo, ma magari ne varra' un post (completato e scritto) sui dinosauri. So benissimo che il clima e' scottante (nei due sensi del termini) ma ho l'impressione (credo suffragata da fatti) che vi sia un'illusione cognitiva--
per il resto e' un polipo sense, buono a modesto avviso del sottoscritto.
sulle giornate ci sarebbe da riflettere.
mettero' la mia opinione per iscritto e la mando solo all'interno.
grazie a tutti i partecipanti e a chi ha compiuto sforzi organizzativi
scusate se rompo sempre le balle ma non si riesce proprio a scaricarle le slides di Alberto...
qui funzionava, ma ho cambiato il link. riprova