Il grafico della settimana, 22-03-2017

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C'è ripresa e ripresa: come stanno andando le cose nelle principali nazioni europee, dall'inizio della crisi in poi?

Questa settimana un confronto fra Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. Fra crescita economica e mercato del lavoro alcuni corrono – altri non proprio. Attenzione però al Regno Unito, che come mostra Valentina Romei sul Financial Times ha comunque visto un grosso calo dei salari reali.

Come leggere la visualizzazione: ogni bolla rappresenta una nazione in un particolare anno: un movimento verso destra implica un aumento della crescita del PIL, uno verso l'alto del tasso di occupazione.

 

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Commenti

Ci sono 21 commenti

Dijsselbloem ovviamente ne ha ben donde. La cosa simpatica (o disarmante?) è che i nostri esperti stamattina girano con in mano statistiche sul consumo di alcol nel Belpaese! Facciamo loro un favore: dicesi metafora. . .

Mi riferisco alle linee per unire i vari punti, perche' mostrano trend parziali che in realta' non esitono.

Per esempio, l'occupazione tedesca e' sempre cresciuta, mentre quella italiana ha continuato a calare fino al 2013.

Touché, in teoria bisognerebbe usare solo linee dritte per rappresentare esattamente i fenomeni, ma sono di rara bruttezza e la distorsione di solito è piccola. In questo caso poi era indispensabile curvarle, altrimenti quando si sovrappongono non si vede bene chi va dove.

Non so dove sono stati presi i dati, ma quantomeno quelli della Germania sono sbagliati. Se l'asse delle ascisse rappresenta la crescita del PIL da quanto si vede la Germania dovrebbe aver avuto due anni di recessione: 2008 e 2009, ma non è così. Poi a giudicare dalla scala dovrebbe aver conseguito una crescita nel 2010 di oltre 9 punti percentuali in termini reali (?), anche se noto che la stessa scala 'salta' un po' per tutti. Scusate, ma così come rappresentati i dati dicono poco.

La Germania ha avuto un solo anno di recessione (-5,6% nel 2009), l'anno successivo ha realizzato un incremento del PIL del 4,1% così che nel grafico l'impressione è un aumento del 10% circa: non è così, il PIL è cresciuto del 4,1% e la differenza tra i tassi di crescita in due anni consecutivi è circa dieci punti percentuali. Lo stesso trend avviene per la Francia, che registra un anno di recessione, mentre il Regno Unito ha due anni di recessione, l'Italia e la Spagna cinque anni di recessione.

In realtà i punti indicano non valori assoluti del PIL ma le sue variazioni percentuali in ragione d'anno e potrebbero condurre a qualche fraintendimento se li si legge come valori assoluti: meglio contare quanti puntini sono a destra (crescita) o sinistra (recessione) dell'origine.

capisco la volonta' di avere grafici belli da vedere , forse pero' in questo caso sarebbe stata meglio una semplice tabella .... i grafici dovrebbero servire a rappresentatre in maniera piu' chiara i dati , evidentemente in questo caso hanno ottenuto l'effetto opposto ....

a maurizio chiederei invece se condivide il giudizio che gli ho mandato sulle famose riforme hartz

a davide un grazie grazie per l'impegno ad apportare materiale al sito