Letture per il fine settimana, 27-01-2017

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Sommario: 

Buona lettura e buon fine settimana

  • La consulta ha bocciato parte dell'Italicum (come peraltro era abbastanza prevedibile). In attesa delle motivazioni che saranno depositate durante la seconda metà del mese di febbraio Giuditta Mosca su Wired prova a illustrare in base a quali regole potremmo votare già oggi, in considerazione del fatto che la Consulta, rivedendo l’Italicum, ha fornito uno strumento elettorale utilizzabile da subito. Da leggere anche Paolo Balduzzi su Lavoce.info
  • Sono da poco cominciati i 100 giorni di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Sugli Stati Generali, Marcello Minenna prova a tracciare le linee guida della Trumpnomics. Al protezionismo, che è uno dei cavalli di battaglia del nuovo Potus è dedicata anche la monografia di Strade  
  • Puntuale come la morte e le tasse, durante la sessione invernale del Wordl Economic Forum arriva il rapporto Oxfam sulla disuguaglianza. Tim Hartford nei podcast della BBC prova a fare un pò di debunking dopo che Carlo Stagnaro sul Foglio aveva ribadito le perplessità metodologiche sulla redazione del report (e molto più modestamente ho laciato qualche dubbio anch'io dal mio blog sul Fattoquoditiano).
  • La primavera araba è tutt'altro che finita secondo Koert Debeuf che su Politico.eu propone un parallelo con la Rivoluzione Francese e suggerisce che il fenomeno possa durare decenni e ridisegnare i confini della regione.
  • Silvia Merler sul blog di Bruegel, fa il punto sul dibattito inerente la compensazione dei "perdenti della Globalizzazione"
  • La più grande banca italiana vuole acquistare una quota importante dell'assicurazione più grande d'Italia, che sta cercando di difendersi. Sul Post un veloce riassunto della situazione mentre, su Repubblica, Massimo Giannini rilegge il presente attraverso la lente del capitalismo familiare, riportandoci ai tempi di Cuccia e delle "azioni che non si contano, ma si pesano" 
  • l sociologo del lavoro Domenico De Masi sta da tempo elaborando originali proposte per affrontare i rischi di disoccupazione tecnologica. Fatale che il suo percorso incrociasse quello del M5S, alla ricerca dell’utopia perfetta da declinare in proposte di legge. Mario Seminerio sul blog Phastidio ci racconta com'è possibile "Lavorare gratis, lavorare tutti." 
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