Oh mia bela madunina

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Quando sono a Milano, guardo, parlo, ascolto, leggo.

Sono nato a Milano, sono cresciuto a Milano (nella cintura; qui si chiama hinterland, non so perché). A Milano ci sono i miei genitori, gli amici del Liceo,  e quelli della Bocconi. Questa è la mia città. Quando torno, osservo e cerco di capire. Quest'anno in particolare c'è l'elezione del sindaco, il 15 maggio: la Moratti contro Giuliano Pisapia (e Stefano Boeri, che Pisapia ha battuto alle primarie e poi imbarcato nella campagna).

[A dir la verita' ci sono altri candidati minori, tra cui Mattia Calise del Movimento a 5 Stelle, uno studente di Segrate dal CV necessariamente scarno - ha 20 anni. Da una intervista appare come un ragazzo intelligente un po' ossessionato dalla democrazia diretta e dalla rete, come ci si aspetta da un grillino. Non credo avra' nessun impatto - a parte portar via qualche voto a Pisapia. Ma quand'è che il Movimento a 5 Stelle comincerà a fare sul serio invece di provocare per il gusto di farlo? Perché una città di 2 milioni di abitanti dovrebbe affidarsi a un ragazzo sveglio che nel CV ha una esperienza di rappresentante degli studenti al liceo? Davvero, ha l'aria simpatica e fresca (e ci mancherebbe), ma a Milano dicono: ma va a ciapaa i ratt!]

Torniamo a Moratti contro Pisapia (e Boeri). La Moratti non ha fatto nulla, dicono tutti. Ha avuto l'Expo e con questo si è ritenuta soddisfatta e si è ritirata nella sua bella casa petrolifera che pare abbia un terrazzo che se lo vendesse il cognato ci potrebbe comprare tre Bale (che ci servirebbero, specia in Coppa). Anche gli amici di destra sembrano unanimemente concordare che la Moratti non ha fatto nulla. Due di loro mi dicevano scherzando che uno dei palazzi progettati per l'Expo, alla vecchia fiera, aveva una anomala e affascinante forma a semi-arco, come un grattacielo piegato dal vento; ma poi l'amministrazione ha deciso che così costava troppo e che lo avrebbero raddrizzato. Non so se sia un mito metropolitano, o se sia vero. Ma anche se è un mito, rende bene l'idea di cosa si dice (anche a destra!) dell'amministrazione Moratti. E poi c'è la questione della casa di Batman. Insomma, una pena.

E questo è tutto quello che so e mi interessa della Moratti. Milano è città di destra, ma di questi tempi non mi stupirei se una buona cordata di sinistra ce la facesse. I sondaggi ultimamente sembrano dare un po' di speranza alla sinistra (questo è di una quindicina di giorni fa):

Nuovo sondaggio di Swg [sulle] le intenzioni di voto per le elezioni comunali di Milano. Giuliano Pisapia (candidato di Pd, Sel, Idv, Federazione della Sinistra, Lista Verdi e Ecologisti, Lista Civica Milano per Pisapia e Lista Bonino-Pannella) riceve il 44% dei consensi, mentre Letizia Moratti (candidata di Pdl, Lega Nord, La Destra e Lista Civica Milano per Moratti) riceve il 42% delle preferenze. L'8% viene assegnati da Swg a Salvatore Carruba (candidato di Usc, Futuro e Liberta' e Api di Rutelli), mentre per Mattia Calise (candidato del Movimento Cinque Stelle) le preferenze sono il 5%. Gli indecisi sono il 16%, i non votanti il 3% e coloro che preferiscono non riospondere l'8%.

Per questo mi concentro su Pisapia (e Boeri). Giuliano Pisapia è un celebre avvocato penalista con una passione per la politica di sinistra - tendenza  rifondarola. È anche alta (molto alta) borghesia milanese: il padre Gian Domenico era larger than life a Milano; anch'egli avvocato penalista, è universalmente considerato il padre del Codice di Procedura Penale del 1989.

Stefano Boeri è un celebre architetto (anche se, tra noi economisti, Stefano è il fratello di Tito). Altra alta borghesia milanese, madre architetto tra i più noti e padre medico mitico fondatore dell'Istituto Neurologico Besta.

Si potrebbe iniziare qui a usare Milano come metafora del paese. I candidati sindaco non sono solo ricchi a famosi (che è abbastanza naturale che sia così, dato che fama e ricchezza aiutano alle elezioni), ma una ha sposato i soldi e gli altri due fanno il mestiere del padre o della madre. La Moratti faceva bene anche da sola, ma il sodalizio col petrolio aiuta un bel po' nella vita. Gli altri due fanno bene il proprio mestiere - anzi, a quanto ne so - molto bene; ma fanno pur sempre bene un mestiere che hanno ereditato dalla famiglia. Storia della città e del paese.

Giuliano Pisapia in particolare ha ereditato lo studio del padre, ma se ne vergogna, come è ovvio dal racconto che fa della propria decisione in questa intervista a La Stampa, esempio magistrale di excusatio non petita. Come sia trattata la questione della parentela nel Chi Sono del suo website è per chi lo voglia giudicare - a me pare un po' reticente, ma io sono parziale visto che queste sono cose che mi danno molto fastidio. Dice Pisapia:

Da mio padre, Giandomenico , avvocato, ho ereditato l’amore per il diritto e i diritti.

Eh già, e anche

lo studio penalista più affermato a Milano.

dico io. Ma io sono parziale, come dicevo,  e anche un po' bastardo. Seguendo il link al nome del padre in effetti si apre il necrologio del Corriere, molto informativo. Si trovano tutte le informazioni.

Appena arrivato a Milano ho visto nella libreria di Malpensa il libro di Pisapia e pensando contenesse un progetto/piano per la città, l'ho comprato. In realtà è un diario della sua vincente esperienza alle primarie. Non è la stessa cosa ma è interessante lo stesso.

Contiene una lista abbastanza estenuante delle visite del candidato nel corso della campagna elettorale alle primarie, giorno per giorno, circolo Arci dopo circolo Arci, Comitato di quartiere dopo Comitato di quartiere, .... Noioso ma utile per capire la strategia di Pisapia nel corso delle primarie: molto grass root, molto candidato della base, dei quartieri, dei centri sociali e culturali. Visto chi vota alle primarie, mi pare buona strategia. Fa pensare che le primarie siano una pessima idea, distorte dal fatto che soprattutto persone agli estremi  dello spettro politico vanno a votare. Ma questo è un altro discorso.

La retorica della campagna a me pare francamente banale: Milano si può Io ci credo. Suona  Yes we can, Change you can believe in, ... solo a me? Oh basta con 'sto Obama.  Il libro dà anche una idea indiretta del background culturale di Pisapia: dai Boy Scout alla sinistra movimentista (di lotta e di governo). Mi spiace tornare sullo stesso punto, ma il libro non accenna mai al padre ... nonostante invece riferisca spesso ai tanti lavori umili fatti in gioventù: vita dura... dura la vita.

Poi mentre ero qui è uscita anche la questione delle case della Baggina, affittate ben sotto i valori di mercato a politici e potenti, inclusa la compagna di Pisapia che però, come si è affrettata a notare, l'ha da prima di conoscere Pisapia. Pisapia non ha gestito bene la cosa. Riporto in dettaglio (il grassetto è mio).

  • La compagna di Pisapia, Cinzia Sasso, si è auto-denunciata con una lettera al Corriere, poche ore prima che le liste complete degli affittuari venissero pubblicate:

Caro direttore, [...] Siccome sento il ronzio delle api intorno al miele, essendo chiaramente il miele il candidato sindaco e non io, [...] preferisco violare la mia privacy per raccontarti i fatti miei. [...]  Spero che questo basti a rispondere alle tante curiosità sul tema.

  • Poi Pisapia ha postato sulla sua pagina web un altro commento:

Eppure questa vicenda privata, che è uguale a quella di migliaia di persone, è il pretesto oggi per colpire me. Attraverso di lei. Trovo che sia un’ingiustizia insopportabile.

A leggerla tutta, la lettera al Corriere, si nota immediatamente che essa non riporta i) dov'è l'appartamento, ii) a che prezzo è affittato, iii) perché le è stato dato, ... ma il tono piccato, la privacy violata, ... sono tutti lì, a dimostrare che il sentimento che ha motivato la lettera è quello di una persona colpita nei suoi diritti. Più tardi si è scoperto che la disdetta all'appartamento è stata data solo il giorno prima della pubblicazione. Ancora, davvero giustificabile il tono piccato?

Il post di Giuliano Pisapia ha un simile tono, scocciato, colpito nei suoi diritti, anzi peggio: infangato ad arte. Vale la pena di leggerlo tutto il post, che contiene chicche meravigliose, come il riferimento a Saviano, e alla fatica delle donne lavoratrici,... Ma ciò che mi ha colpito maggiormente è il riferimento all'ingiustizia. Un raffinato avvocato che ha fatto della giustizia il suo oggetto di lavoro e di studio che usa la parola così leggermente? Really, direbbero qui, reeeaaalllly?

In attesa di giustizia

Il punto è importante. Non per l'ipocrisia della sinistra bla bla bla ... che va nei centri sociali e poi si prende le case dei poveracci... bla bla. Ma perché la reazione di Pisapia e della sua compagna dimostrano che essi ritengono un diritto poter massaggiare (legalmente) il sistema pubblico e che ritengono un diritto che queste informazioni non circolino pubblicamente anche quando essi concorrano ad una carica pubblica. Tutto questo in un momento in cui siamo tutti schifati dai lacché del Presidente del Consiglio che sostengono pubblicamente lo stesso argomento (che la privacy di SB è stata violata ingiustamente). Certo, nel caso di SB la differenza (importante!) è che si prospettano dei reati. Ma dalla sinistra (specie questa) che esonda superiorità morale da tutti i pori, la reazione è davvero completamente fuori luogo.

Alla fine, dovremmo guardare al programma. Ma non è ancora definito. C'è una Officina al lavoro (un'altra immagine non originale... Prodi aveva la Fabbrica, Vendola qualcosa di simile... daghen un tai dicono a Milano [corretto il milanese, 14 Marzo; grazie a Paolo Barbieri]). Più avanti, quando è pronto, me lo studio e ne riporto.

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Commenti

Ci sono 52 commenti

Un bell'articolo in cui si evince in modo chiaro perchè il candidato PD perde da anni contro qualsiasi competitor proposto dalla destra: non rappresenta un'alternativa, che in un sistema bipolare è fatale.

Non condivido la stoccata ai "grillini" che da anni sostengono le stessa idea, se destra e sinistra si distinguono ormai a malapena l'unica è ripartire dalla cittadinanza, a maggior ragione negli scassatissimi comuni italiani.

 

Non condivido la stoccata ai "grillini" che da anni sostengono le stessa idea, se destra e sinistra si distinguono ormai a malapena l'unica è ripartire dalla cittadinanza, a maggior ragione negli scassatissimi comuni italiani.

 

Be', forse potevan tirar fuori con un candidato sui 35 anni (comunque giovane)  da presentare come un'alternativa plausibile. Ma in fondo, a Grillo, di essere plausibile non ha mai importato alcunche'.

 

Scusa Marco ma io credo che la stoccata ci stà. Governare Milano non è semplice, siamo un paese di vecchi e ti presenti con un candidato 20enne? Fosse Napoleone ok, ma nessuno lo ha sentito prima quindi, considerando anche che i mezzi di informazione non sono esattamente dalla loro parte, sarà trombato. Possibile che pescando dalla cittadinanza non si riesca a proporre niente di più "incisivo"? 

 

 

che uno dei palazzi progettati per l'Expo, alla vecchia fiera, aveva una anomala e affascinante forma a semi-arco, come un grattacielo piegato dal vento; ma poi l'amministrazione ha deciso che così costava troppo e che lo avrebbero raddrizzato

 

Tutto vero (mi spiace non trovare il link all'articolo sul corriere), anche se il progetto era antecedente all'assegnazione dell'Expo.

 

Questo può andare.

Per un parere diverso rispetto a quello ("piegato dal vento") di Bisin.

 

La cosa impressionante, almeno per me, è che tutto questo succeda a Milano. Voglio dire: uno si fa un sacco di illusioni su come al Nord dell'Italia le cose potrebbero essere un pochino meglio poi leggo cose del genere...e mi cadono i cogli  le braccia...

Il ricambio politico che non c'è; lavori che tale padre e tale figlio con buona pace del fantomatico ascensore sociale; e poi una cultura della trasparenza che non c'è proprio...cosa è rimasto della Milano che i sudici come me hanno sempre ammirato? Il fighettismo a Piazza Duomo? L'aperitivo? La prima della scala? I vari Carcarlo Pravettoni?

Comunque se Milano piange, Roma non ride proprio. Ecco l'ultima di Veltroni l'Africano.

Perchè poi io debba apprendere della gesta di Walter proprio su quel sito orribile di pettegolezzi e non, poniamo, sull'Espresso, è cosa che mi fa ancora più rabbia...

 

 

 

 

La cosa impressionante, almeno per me, è che tutto questo succeda a Milano. Voglio dire: uno si fa un sacco di illusioni su come al Nord dell'Italia le cose potrebbero essere un pochino meglio poi leggo cose del genere...e mi cadono i cogli  le braccia...

 

Milano non e' rappresentativa del Nord Italia ne' nel bene ne' nel male.  Milano e' rappresentativa dell'Italia, e collocata poi geograficamente a nord su un substrato, solo un substrato, padano.  Molto piu' rappresentative del Nord Italia sono le province, Varese, Bergamo, Treviso, Vicenza, Mantova, Parma, Cuneo, Novara, Udine e cosi' via.

 

Comunque se Milano piange, Roma non ride proprio. Ecco l'ultima di Veltroni l'Africano.

 

diciamo che ho qualche dubbio sull'attendibilità di un articolo che definisce via Ruggero Bonghi in "zona Colosseo". Visto che ogni sabato accompagno mia moglie alla sua scuola, che sta nella strada a fianco. Per me è più zona Piazza Vittorio/Esquilino, che è ragionevolemte centrale, ma abbastanza degradata. In quanto al canonico 10% di sconto, gli è andata di lusso al venditore. Ho visto case proposte in vendita a 510.000 "euri" vendute a 360.000. 

Marco non so cosa ti aspettassi sapendo chi sono i veri milanesi!

Scusate tutti non ho saputo resistere :-)

Ora seriamente: se posso peggiorare il quadro, il candidato Boeri è in quota Ligresti costruttore di Milano ex superamico del PSI e di BS, insomma non esattamente il "nuovo che avanza".

Condivido completamente il post.

E' lo stesso spirito con cui in una delle storiche case del popolo a Firenze ci si stupiva che io mi indignassi del fatto che un consigliere comunale del PD, geometra e socio di una grossa società di costruzioni, presidente della commissione edilizia del comune, ed indagato per uno "sconto" di 70 mila euro fatto nell'acquisto della casa alla figlia del geometra del comune.....non si fosse ancora dimesso.

Io mi indignavo perchè ho un mutuo per i prossimi trent'anni per pagarmi i 70 mila euro di cui sopra, come credo diversi altri italiani. Chi non si indigna più ....perde, se non le primarie e/o le zone rosse (chissà per quanto...), sicuramente le elezioni per governare il paese !

 

E poi c'è la questione della casa di Batman. Insomma, una pena.

ma la classe non è acqua!Ci tiene proprio la sciura a far del bene a Milano!

<em>Moratti:figlio dara' casa in beneficenza<em>

09 Marzo 2011 14:39 CRONACHE e POLITICA

(ANSA) - MILANO - 'Mi ha fatto piacere sapere che mio figlio, quando la vicenda sara' conclusa, regalera' l'immobile a un'associazione di beneficenza'. Lo ha detto il sindaco di Milano Letizia Moratti riferendosi alla vicenda della casa figlio Gabriele. Il sindaco ha poi precisato di essere stata a casa del figlio parecchio tempo fa per un paio di volte. Moratti lo ha detto a margine della presentazione della corsa Stramilano.

 

(ANSA) - MILANO - 'Mi ha fatto piacere sapere che mio figlio, quando la vicenda sara' conclusa, regalera' l'immobile a un'associazione di beneficenza'. Lo ha detto il sindaco di Milano Letizia Moratti riferendosi alla vicenda della casa figlio Gabriele.

 

Scommetto che si trattera' della Fondazione Olgettina.
:)

Alberto, Carrubba ha rinunciato tempo addietro. Il candidato del Terzo Polo è Manfredi Palmeri...

... Napoli non ride. Quando sarà chiaro chi sarà candidato a napoli scriverò qualcosa di simile, ma la mia impressione è che la selezione delle classi dirigenti fa schifo, vorrei infatti capire chi ha candidato il 20enne grillino, e con quale criterio.

Non so se Boeri è veramente impelagato con Ligresti, era fra i miei amici di FB perchè mi piaceva il suo programma per Milano, lo reputavo più attrezzato di Pisapia, anche e soprattutto perchè Milano ha evidenti problemi di programmazione del territorio.

Fine della mia intromissione in casa d'altri, se non altro non vedrò più l'ambrogino d'oro assegnato (per ben due volte!!) a gente che di milanese ha solo il portafogli, e pure nel nome non si rifà assolutamente alla tradizione meneghina,e mi riferisco alla seconda squadra di calcio di Milano.

<em>Napoli, Morcone candidato sindaco del Pd<em>

09 Marzo 2011 16:18 CRONACHE e POLITICA

(ANSA) - NAPOLI - Il prefetto Mario Morcone, 'dopo avere riflettuto a lungo', ha 'accettato la proposta del Pd di candidarsi' a sindaco di Napoli per 'amore della mia citta''. 'Pur non avendo mai militato in alcuna formazione politica - afferma il responsabile dell'agenzia del Viminale per i beni confiscati alle mafie - ho apprezzato che la convergenza del Pd sul mio nome. Chiedo che altre importanti espressioni e risorse dell'area di centrosinistra sostengano la mia candidatura e lavorero' per questo'.

poi c'è De Magistris 

Così viene etichettato dall'elettorato più a sinistra nei vari dibattiti su radio Popolare (e anche da Dario Fo che per questo riteneva la sua candidatura un errore). Come pro si può citare che: se è un errore per Fo potrebbe essere la persona giusta :-) e che, se sei architetto, o non hai mai lavorato a Milano o con Ligresti ci hai avuto a che fare.

la mia impressione è che la selezione delle classi dirigenti fa schifo, vorrei infatti capire chi ha candidato il 20enne grillino, e con quale criterio.

Penso che sia stato scelto con le primarie del movimento a 5 stelle: http://www.lombardia5stelle.org/component/content/article/142-milano/496-votazione-del-candidato-portavoce-sindaco-per-milano-.html

 

Lo slogan alla "Obama" e' particolarmente patetico. Non sembrano accorgersi che il background di famiglia di Obama e' l'esatto opposto del loro, ed e' per questo che lo slogan pote' funzionare per lui mentre sembra ridicolo in altri casi.

Ditto. 

Grazie Luca.

Mi fa sempre impressione paragonare Milano con Barcellona, due città strutturalmente e culturalmente simili (inutile paragonare Milano con Monaco o Stoccolma), ma che hanno tratto risultati molto diversi dai loro "talenti".

Giusto un esempio. L'autunno scorso, elezioni in Catalogna. Il Partito Socialista catalano (poi perdente) fece pubblicità elettorale con questi cartelloni:

Sarebbe stato un ottimo slogan per il Nord Italia degli anni '50-60. In realtà, tutto quello che ha prodotto il Nord, e Milano in particolare, da allora è stata la Lega Nord, brillantemente analizzata qui di recente.

E invece, ormai in Lombardia abbiamo la Minetti come consigliere regionale. 

 

In realtà, tutto quello che ha prodotto il Nord, e Milano in particolare, da allora è stata la Lega Nord, brillantemente analizzata qui di recente.

 

"Milano in particolare" proprio no. La LN ha il suo nucleo fondatore a Varese e si e' radicata nelle province transpadane particolarmente pedemontane, Milano e' responsabile semmai di Craxi e Berlusconi.

Senza dimenticare il trota tra i colleghi della Minetti, la quale al confronto e' un gigante della cultura.

Sono via da Milano da qualche anno dopo averci vissuto per diversi anni. Non sono quindi informato se non dai gornali e non conosco bene i candidati. Nonstante tutto, rimango esterrefatto dalla confuione pazzesca e dalla incapacità al solo acquisire i terreni per Expo 2015. Non so se si riuscirà a recuperare i 3 anni perduti a cincischiare ed azzannarsi, ma è un altro brutto segno grave in una città che, comunqe sia, è o dovrebbe essere un simbolo per l'Italia. Comunque ne è una buona epitome

Ci avete spudoratamente mentito!

Cosa scopriremo domani? Che Brusco in realtà è emiliano? Che Boldrin tifa Juventus? 

Profonda delusione ;) 

Bisin è venetissimo e probabilmente della bassa padovana o addirittura di Rovigo.....

Con ogni probabilità qualche avo dell'Alberto emigrò quando (come dice Giannantonio Stella) "gli albanesi eravamo noi"

qualche giorno fa sono incappato in questo.

91 pagine... have fun!

[commento modificato con link corretto, thanks luca barba e FabrizioB]

 

Ciao,

il limk non funziona

 

 

le primarie sono una pessima idea, distorte dal fatto che soprattutto persone agli estremi  dello spettro politico vanno a votare

Questo è come dire che le elezioni sono una brutta idea perché fanno vincere Berlusconi. Nessuno ha vietato ai non estremisti di andare alle primarie (come accade negli USA, seppure anche lì, se non sbaglio, le primarie sono più estremizzate). A forza di ritrovarsi con Pisapia e, eventualmente, perdere le elezioni, magari la prossima alle primarie ci va più gente normale.

Per essere precisissimi la Moratti si è prima fatta mettere al mondo, dai soldi: è figlia di un importantissimo gruppo di brokeraggio assicurativo fondato circa 70 anni prima che lei nascesse, e rilevato, guarda un po', dal gruppo Moratti. E poi c' è l' imbarazzo della scelta per l' elettore medio: un candidato sospettato di usare a condizioni di favore patrimonio pubblico piace alla sinistra; chi sta in affari piace alla destra. Praticamente un probabile simoniaco (e andiamo ! sono riuscito ad usare questo termine) contro un plutocrate (!). Solo uno scontro Paperone contro Rockerduck potrebbe essere più avvincente.

 

un candidato sospettato di usare a condizioni di favore patrimonio pubblico

mi pare che il patrimonio pubblico a prezzo di favore lo abbia usato la sua compagna

OT, ma non tanto

 

Qui  formigoni che parla del suo portale. Agghiacciante :)

 e Berlusconi si ATTACCA a internet !

"attaccatevi" QUI ed andate al 45esimo secondo

 

 

forse l'ha cercata su gogol è per questo che ha qualche difficoltà nel trovarne una libera :)

Mi sono visto i vari candidati da Lerner, mancava la Moratti ma c'erano i vergognosi Sallusti e Lassini (che accusavano gli altri di nascondersi dietro i magistrati uccisi dalle BR per la serie giriamo le frittate).

Bhe sinceramente la voglia di votare Mattia Calise ti viene. Almeno è giovane, almeno riesce a concepire la normalità:

Calise: "sono manifesti elettorali abusivi" Majolo. "sì, va be' come tutti!"

E perché, invece, non ti viene voglia di votare Mimmo Pagliarini? Ben altro spessore, no?