Il ruolo dei bloggers economisti

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Andrea Moro

Ho partecipato come inviato di noisefromamerika al Salamanca Social Sciences Festival (s3f) per parlare di economics blogging assieme a Fausto Panunzi (lavoce.info), Jesús Fernández-Villaverde (nadaesgratis.es) e Andy Neumeier (focoeconomico.org). Ecco un breve resoconto e un video pre-registrato della mia presentazione.

Jesús e Andy hanno parlato del loro blog e dell'impatto che stanno avendo sull'opinione pubblica spagnola e argentina, rispettivamente. Fausto si è invece concentrato sul ruolo che possono avere gli economisti come "public intellectuals", cioè come esperti che si rivolgono al pubblico per parlare di cose non strettamente collegate alle loro specifiche conoscenze. Io invece ho pensato di dire la mia su cosa possa avere da dire un economista-blogger al pubblico generale. In breve, ho sostenuto che il ruolo fondamentale non sia quello di spiegare la frontiera della ricerca, ma quello di spiegare cosa significhi "pensare come un economista".

Ho registrato la presentazione (in inglese) e penso di fare cosa gradita proponendola in questa sede. Il video dura poco più di 10 minuti ma chi volesse evitare la mia voce e sorbirsi il tutto in pochi secondi, questo il link alla sola parte visiva.

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Commenti

Ci sono 53 commenti

L'audio era un pò scarso, le slide con le animazioni sono molto carine, mica esiste anche il cartaceo ? (anche se ho visto il nuovo nFA CHANNEL -).

Sbaglio o si è visto un nuovo logo ?

Nonostante io sia milanista dagli anni di Gianni Rivera, vi prego di riconsiderare: e' cosi'  elegante il celeste che vi contraddistingue.

Il rosso e il nero sono troppo accesi, troppo contrastanti, troppo politici. Per favore non cambiate

Il nuovo logo è chiaramente un fake, almeno nei colori!!

:-)

posso chiederti che software hai usato per la presentazione?

edit: mi sono risposto da solo aprendo il link alla pres. visiva

 

Ho visto che Michele fa parte del comitato organizzativo e che c'era anche Aldo Rustichini.

Insomma NfA quasi al completo. Ma come è stato l'afflusso di pubblico? Che interesse ha suscitato il tutto?

 

Alla ns sessione un centinaio circa, molte di piu' delle mie aspettative vista la concorrenza durante lo stesso orario. In generale buon pubblico e molti giovani con ottime domande.

 

l'audio e' pessimo

Mi pareva fosse ok, quando tormo do unocchiata, mi spiace

L'audio andrebbe sistemato. La presentazione è molto bella.

Volevo chiedere a qualche phD: a parte leggere nfA (cosa che faccio da un paio d'anni), avete qualche testo da consigliare per approfondire?

Sarebbe bello che ci fosse una sezione in cui si suggeriscono testi ben fatti per lo studio personale.

Richiesta fatta da molti. Faremo, prima o poi.

Complimenti per l'efficace uso di prezi. ho visto presentazione orribili fatte con prezi, che pero' dato che usavano prezi perche' e' figo, gli autori pensavano che fossero fighe 

Sono d'accordo, va usato con moderazione. Mi sono lasciato andare solo con il salto mortale inoccasione del modello superfisso ;)

grazie per aver condiviso la presentazione! Molto interessante, sia per i contenuti che per la forma (by the way anche la tua voce era ok, l'audio meno).

ps

il nuovo logo è molto bello però, lo dico contro le mie preferenze, siete proprio sicuri dei colori? :-)

Corrado, ma sei autolesionista ? Io quando ho visto il (forse) nuovo  logo ho detto: ecco, ci sono arrivati anche loro ! Cioè, si sono finalmente convertiti, e tu glielo ricordi ? Io, difatti, sui colori non avevo detto niente, anzi avevo sorriso come la Gioconda..

Andrea, I think the whole concept is just too cool. Congratulation

giuliana allen

Andrea, l'audio funziona.

Approfitto per ringraziare te, Aldo ed anche Fausto (che di certo ci legge) per il vostro contributo. E Marcello per la partecipazione.

Il dibattito, stamane, con i capi-redattori economici dei maggiori quotidiani spagnoli è stato, come dire, "interessante" proprio nella prospettiva di quanto dici qua.

Ci si vede l'anno prossimo.

Andrea, l'audio funziona. 

Funzionare funziona, ma la qualità è un po' scarsa. Personalmente preferirei avere un testo da leggere.

Non è che non funziona, è che Andrea  non ha una voce tonante (-)) e il suono non si sente bene. L'unica cosa che si vede bene è un logo nFA rossonero, segno di una profonda e dovuta conversione, ma spero che ci si fermi qua, perchè l'esegesi di Tremonti non la reggerei..

si vede che sono sordo

Grazie a te per l'invito, Michele. E' stata una bellissima esperienza. La ripeterei volentieri (possibilmente senza la perdita del bagaglio da parte di Alitalia).

 

Del popolo di nfa Ti sei dimenticato di Giovanni, che ha contribuito ad un'ottima sessione ssulle cause della crescita con Mcloskey. Deb o dire che ho trovato molti stimolanti anche le chiacchierate post-sessione, una in particolare con Mccloskey e Aldo. Mi riprometto di postare qualche riflessione.

Scusate mica è possibile trovare video online del festival?

A proposito degli effetti dell'informazione sulle scelte politiche dell'elettorato trovo sul sito del CISE (centro italiano studi elettorali, LUISS) un rimando all'articolo di John J. Bullock, Yale Univ.

<em>Elite Influence on Public Opinion in an Informed Electorate<em>

di cui ecco il link http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=8368177

Chi è? Tito Boeri direte voi. Ma alla Gaceta de Salamanca non la pensano così

 

non per fare il rompiscatole, ma ho visto il paragone con metereology e mi sono incuriosito.

ma come fai a dire che "economics is not in the business of making predictions"? e se anche i metereologists se ne uscissero che metereology non si occupa di fare previsioni ma di studiare l'atmosfera? a mio modesto avviso "no prediction - no science"

detto questo non voglio sollevare un off-topic e non penso ci sia molto da discutere in questa sede. forse il punto che volevi fare tu e' che economics non e' IN GRADO di fare previsioni (almeno in molti casi), o forse piu' letteralmente che noi economisti accademici non siamo pagati per fare previsioni.

comunque bella presentazione.  

ma come fai a dire che "economics is not in the business of making predictions"? e se anche i metereologists se ne uscissero che metereology non si occupa di fare previsioni ma di studiare l'atmosfera? a mio modesto avviso "no prediction - no science"

 

beh, nella presentazione viene ricordata anche la sismologia. vediamo lo stato dell'arte:

') sismologia_ ne sappiamo poco, mancano troppi dati per validare teorie e di previsioni non se ne parla neanche; certo, se studiamo impareremo parecchio, non si sa cosa.

") metereologia_ qua va già meglio, le previsioni ci sono e funzionano. sembra proprio che però non sarà mai possibile affinarle in modo sostanziale oltre l'attuale livello, per la natura del sistema osservato. è questo un grande risultato scientifico, anche se ci delude un po' :-)

''') economia_ i dati abbondano, ma da sempre non scremano le teorie, che si limitano ad essere più o meno popolari, con corsi e ricorsi. il fatto che l'osservatore sia parte del sistema in modo sostanziale, rende al tempo presente, la questione della previsione quasi risibile. che per questo sia allora letteratura, cmq più o meno buona, e non scienza? non lo so, non credo e ci sono molti argomenti in mezzo.

Non è off-topic e credo sia molto semplice da discutere, perché c'è una differenza fondamentale con la meteorologia (o la sismologia): le nuvole non guardano il weather channel e anche se punti lo schermo TV verso il cielo non sanno reagire a quello che vedono. 

Questo non vuol dire che non possiamo fare ragionamenti coeteris paribus: "se fai questo succede questo" ... se chiami questo previsione certo che lo facciamo. Ma non sono previsioni nel senso dato da chi si lamenta di non aver previsto la crisi. (E poi, questo sì off-topic, sinceramente, ne ho due palle di quella lamentela. Che ci fosse una "bolla" immobiliare, whatever that means, lo sapevano anche i cani. Ero in FED in quel periodo e non si parlava altro che di housing market. La cosa difficile non era capire che c'era, era capire quando uscirne. È quest'ultima previsione che non possiamo fare). 

molto bello, andrea.

e a proposito di livelli e derivate, ecco la perla di oggi.  uno apre la homepage del corriere e vede:

 

corriere-oct-2011

 

(livello di) produzione ai massimi dal 2000? ma che brunetta sotto il sole di ferragosto aveva veramente ragione? poi uno clicca e legge che il record dal 2000 e' nel tasso di crescita della produzione industriale! (cosa che, per la cronaca, e' tutt'altro che sorprendente: per una data variazione Δ>0 di x, se parti da un livello di x>0 arbitrariamente basso, x puo' crescere a un tasso arbitriamente grande!)

un giornalismo economico fatto cosi' fa ridere, piu' che piangere.

 

Visto il titolo del commento mi stavo chiedendo, alla Di Pietro "che ci azzecca?"

www.adelphi.it/libro/9788845925344

 

Anche al TG1 hanno dato la stessa notizia con toni trionfalistici.

Della serie la realtà è inconoscibile ma è reale solo ciò che viene rappresentato, quindi basta rappresentare ciò che è desiderabile, e la realtà verrà modificata.

" Ma i fatti sono ostinati. "