L’aeroporto di Venezia ha, come tutti gli aeroporti, ampi parcheggi, circa 6000 posti. Le tariffe sono molto care. Per tale motivo, tutto attorno all’aeroporto sono nate iniziative private con parcheggi low cost a tariffe molto più basse, che con una navetta ti portavano all’area di carico scarico al piano partenze in aerostazione. Un servizio più conveniente dei parcheggi interni, anche di quelli a tariffa più bassa (più cari comunque dei low cost), che sono ben lontani dall’aerostazione, che ti devi raggiungere a piedi, sole, pioggia, freddo, bagagli, insomma, sono problemi tuoi. Infatti i parcheggi low cost hanno prosperato, io stesso ne ho usufruito con soddisfazione molte volte, hanno prenotazione on line del posto, etc.
E SAVE, la società che gestisce l’aeroporto, che fa? Abbassa le tariffe, mette una navetta, insomma, migliora l’offerta per competere? Ma no, figuriamoci. Mette delle sbarre automatiche all’ingresso delle zone carico/scarico, controllate da un lettore ottico della targa, e dice: ogni mezzo (comprese quindi le navette dei parcheggi low cost) ha diritto a tre accessi gratis al giorno, dopo paga 18 (diciotto) euro ad accesso. Così le navette devono fermarsi lungo le strade di accesso all’aerostazione, dove tra l’altro non ci sono spazi, i passeggeri in arrivo devono essere scaricati, o devono aspettare lì, sole, pioggia, freddo, bagagli, problemi loro.
Io mi sono arrabbiato. Ma come, tu gestisci un servizio pubblico, operi su terreni demaniali, e fai queste cose? Da una parte, nessuna sorpresa, l’AD di Save è un ex sindacalista, diventato manager, evidentemente è abituato a mercati protetti (date un’occhiata al management). Però, mi sono detto, cavolo, questo è abuso di posizione dominante in un libero mercato! Con che diritto tu metti una gabella a tuo favore sul mio business (mio impersonale) di accesso all’aeroporto? Un fiorino!
Ho preso il computer (una volta si sarebbe detto: carta e penna) e, come utente il cui diritto a godere i frutti di una libera concorrenza del mercato sono stati violati, ho fatto un esposto a AGCM, data 10 maggio 2015.
Spett. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Piazza G. Verdi, 6/a
00198 RomaPEC: protocollo.agcm@pec.agcm.it
OGGETTO: ESPOSTO CONTRO LA SAVE S.p.A. PER LA GESTIONE DEI PARCHEGGI ALL’AEROPORTO DI VENEZIA
Con la presente, nella mia qualità di utente del servizio, intendo portare all’attenzione di codesta spettabile Autorità il comportamento a mio avviso lesivo della libera concorrenza con cui la SAVE spa, con sede legale in viale G. Galilei, 30/1, 30173 Tessera - Venezia (VE) interviene nel mercato dei parcheggi all’aeroporto di Venezia.
Le tariffe dei parcheggi in aeroporto sono irragionevolmente alte. Questo ha fatto nascere una serie di parcheggi nelle aree limitrofe molto più a buon mercato. I gestori di queste aree poi portano i clienti in aeroporto con un servizio navetta.
La SAVE, per cercare di limitare la fuga di clienti, invece di entrare in concorrenza con gli altri gestori con tariffe più concorrenziali, cerca di impedire il servizio navetta. Ha installato delle barriere automatiche agli ingressi delle aree destinate alla discesa e carico dei passeggeri e concede ad ogni veicolo solo tre accessi gratuiti al giorno. Dal quarto accesso in poi richiede una esorbitante tariffa di 18 euro ANCHE per i tre precedenti accessi.
E’ evidente a mio parere che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio abuso di posizione dominante. Questo comportamento della SAVE impedisce una discesa delle tariffe di parcheggio e danneggia l’utente.
Non solo. Se un imprenditore volesse avviare un servizio di trasporto da/per l’aeroporto dovrebbe pagare alla SAVE una vera e propria gabella medievale.
L’aeroporto è un servizio pubblico e ritengo che il comportamento della SAVE costituisca un abuso in quanto lucra una rendita di posizione.
Confidando che l’Autorità possa intervenire per ristabilire una situazione di libero mercato e di libera concorrenza, porgo cordiali saluti.
Ieri la risposta
SAVE insomma, non vuole limitare la concorrenza, si vuole meritoriamente evitare gli ingorghi! Ed io non lo avevo capito!? Sinceramente mi sento preso un po’ in giro. Ho riscritto a AGCM chiedendo di poter vedere che istruttoria hanno fatto. Avranno mandato una lettera a SAVE, immagino, e mi hanno rigirato pari pari la loro risposta (un anno e 7 mesi dopo).
Accendiamo un faro su AGCM? E su SAVE, magari. E’ notizia di questi giorni che hanno cooptato nel CdA il Sindaco di Venezia, Brugnaro (hanno paura di essere scalati dai Benetton). Hanno un numero sterminato di manager, tra cui Fabio Gava, Forza Italia, ex Vice Presidente della Regione Veneto, ex assessore alla sanità ed ex parlamentare. Lo credo che gli servono i soldi dei parcheggi, con tutti quegli stipendi!
LOL!
E perché no un faro su un altro baraccone come Accredia