Le donne in televisione

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Ieri notte in una fase di momentanea insonnia ho scoperto un interessante blog, "Il corpo delle donne", che si accompagna ad un documentario di una trentina di minuti, rintracciabile dalla homepage. L'iniziativa nasce dalla "constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante." Il tema è forse ritrito, ma vale la pena riprenderlo, perché l'iniziativa fa un passo in più rispetto alle critiche un po' generiche che ogni tanto si leggono sui giornali.

Il documentario ci ripropone, a raffica, le immagini della donna valletta-velina o, nel migliore dei casi, soprammobile-decorazione che la televisione italiana ci rifila, unica al mondo, io credo. La ripetitività delle sequenze ha un impatto smorzato solo dall'assuefazione cui siamo oramai soggetti. Il blog, abbinato ad un canale di youtube, illustra alcune scene televisive indicative del fenomeno, analizzandole sequenza per sequenza. Mi sembra un'iniziativa meritevole.

Gli autori sembrano chiedersi perché non ci sia una reazione più attiva ed energica da parte del pubblico femminile, che conta il 60 per cento dell'audience televisiva. Il mio cruccio invece, come notai in un passaparola di due anni fa sullo stesso tema, è che non siano i maschi a ribellarsi. Di riflesso infatti è proprio l'immagine del maschio italico ad uscirne svilita, più di quella delle donne.

 

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Commenti

Ci sono 55 commenti

Non é solo un problema di immagine, del maschio o della donna italiana, é un problema di sostanza e di role models. Ma attenzione perché qui si entra in unchartered territory e qualcuno subito la butterà in vacca dicendo che é di destra o di sinistra, appunto un problema di sostanza, dell'italiano.

non direi. basta per iniziare con Dalla parte delle bambine e il recente, anche se diverso e superficiale nell'impostazione, Ancora dalla parte delle bambine.

mi pare che il maschilismo in italia sia sempre stato bene e per moltissime ragioni. adesso va ancora meglio presentando le donne o come puttane o come sante (la mamma non si tocca, la donna angelicata ecc). non ci si discosta molto dai vecchi modelli se non nel fatto che oggi le figlie devono passare necessariamente per la fase puttana prima di passare per quella santa.

"constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante."

dubito sia solo rappresentazione. è un modello che usa la tv e la pubblicità per veicolarsi ovunque e quindi per cambiare le donne "vere".

 

Dacia Maraini Risponde qui. Mi pare evidente che certi uomini di governo, e non, abbiano toccato il fondo. Peccato che non sono ancora molti ad accorgersene.

Ho letto recentemente articoli dove si attribuisce la crisi finanziaria a troppo testosterone in giro soprattutto nelle sale operative. In Italia dette sale operative sono anche al governo....

www.corriere.it/cronache/09_maggio_27/solidarieta_a_Veronica_dacia_maraini_add028b8-4a85-11de-90df-00144f02aabc.shtml

Ho letto recentemente articoli dove si attribuisce la crisi finanziaria a troppo testosterone

Come battuta va bene, ma la tesi del testosterone è completamente risibile: non si chiede come mai il testosterone ci è arrivato, nelle sale operative

Il mio cruccio invece, come notai in un passaparola di due anni fa sullo stesso tema, è che non siano i maschi a ribellarsi. Di riflesso infatti è proprio l'immagine del maschio italico ad uscirne svilita, più di quella delle donne.

 

Andrea,

con tutto il rispetto, mi stupisco della tua proposta, fatti un giro nel paese reale e scoprirai che il modello televisivo è nel paese...ora non so sia nato prima l'uovo o la gallina, o l'oca...ma questo è.

Capita di vederne spesso, di cose a tema. L'altra settimana, a Fiumicino, mentre aspettavo l'aereo ho assistito a questa scena. Un gruppo di ragazzi sui 25 anni, saranno stati in tre. L'estetica e l'abbigliamento era quella che va molto di moda ora fra i giovani: occhiali da sole a mascherina (benchè fossimo nell'aereoporto), colata di gel con crestina, orecchini e molto altro repertorio di bigiotteria metrosexual alla Beckam.

(Ovviamento accenno all'abbigliamento non tanto per fare il moralista rompicoglioni, ma perchè davvero in Italia alle volte, in certe persone, è frequente notare questa attenzione esagerata al vestiario coniugata con un rozzume pauroso. Passeggiando nel sud italia, alle volte vedi tutto messo male: facciate delle case sgarrupate; il verde pubblico inesistente; il traffico incasinato...però la gente, mediamente, è sempre molto ben vestita, con degli eleganti occhiali da sole e così via. Ho perfettamente in mente la città che mi ha dato quest'impressione ma non lo dico per non offendere nessuno. L'impressione, ripeto al sud, è che gli indigeni siano in realtà dei turisti benestanti in visita in un posto in cui non vivono,  e rispetto al quale si sentono estranei...forse aveva ragione Flaiano che diceva che l'Italia è quel posto in cui gli italiani vivono accampati).

Tornando all'aereoporto. Io stavo giusto camminando quando lo "sveglio" del gruppo ferma una ragazza, che era bella si, ma in fondo poteva essere una noemi qualunque, e le dice: "scusa, ma io devo farti i complimenti per la tua bellezza e per il tuo corpo" e la squadrava dalla testa ai piedi ...una cosa da maniaco, fermare una così...e quella era pure tutta contenta. Vabbè quelli erano ragazzi si dirà, può anche starci. Ma io sento gli autisti degli autobus che fanno commenti sulle passanti a voce alta; in un locale sulla spiaggia, tre giorni fa, gli avventori, ragazzi (non in senso anagrafico ma nell'accezione felliniana, cioè vitelloni)  anch'essi, facevano battutacce alla cameriera, che peraltro sorrideva divertita, contenta degli "apprezzamenti".

Certi atteggiamenti sono semplicemente considerati normali...e ti assicuro che non appena si solleva un critica, anche magari alla televisione e a come impostano il ruolo femminile, partono subito le accuse di moralismo, paternalismo e così via.

 

E questi giovani votano Berlusconi, modello di maschio italico proposto dalle sue televisioni?

Oh, non c'è una donna che dica la sua.. è come un trattato sulla Santa Inquisizione scritto dalla Chiesa..-).

Per Michele: a basket giocano anche i bassetti...-).

Troppo testosterone...ma non é detto che dietro un nickname o un post non ci sia una donna....

Comunque si rifletta anche su questo:

economix.blogs.nytimes.com/2009/05/27/race-gender-and-decisions/

Resisto a tutto tranne che ad una provocazione.

Forse non siamo intervenute finora perché il testosterone fra le altre cose può provocare anche la calvizie.

Forse perché non riusciamo più a vedere alcunché di femminile in quel tipo di immagini e ormai ci fanno l'effetto dei cartoni animati.

Forse perché pare che la maggioranza dei casi di mobbing sia di donne versus donne, il che porterebbe a pensare che ottenere una qualche quota di potere renda le donne più simili agli uomini, magari addirittura far loro produrre più testosterone, cosi si torna al primo punto.

Forse perché non è proprio chiarissimo l'oggetto del contendere: esattamente di cosa state parlando, voialtri uomini impegnati in codesta discussione?

Il problema non e' l'esibizione di cosce e chiappe in se'. E' che le cosce e le chiappe sono usate proprio come tappezzeria, come sottofondo che non significa niente. Insomma il sesso e' pure un argomento interessante, e si potrebbero dire tante cose un pochino challenging o insolite. Per dire, in UK su Channel 4 ci sono documentari a tema sessuale in contnuazione - alcuni fanno schifo, altri qualcosa di interessante la dicono. Ma tutti sarebbero impensabili nella TV italiana, che aborre l'insolito, specie in questioni delicate e vaticano-sensitive come il sesso.

Quindi la stessa TV che ci invita a guardare un tanga interdentale, ci ripete anche quanto sono belli i valori tradizionali, e le tettone in questione poi fanno interviste a Oggi in cui mostrano la medaglietta di Padre Pio che hanno sempre con se'. Insomma il contrario di qualunque forma di liberazione sessuale.

Nailed it.

Ipocrisia da oratorio mista all'impotenza dei "voria ma no poso": si sognano Casanova guardando la TV, e poi tutti a farsi seghe con la carta vetrata perché la morosa non glielo succhia, let alone dargliela che deve sposarsi in chiesa con l'abito bianco. Unica soluzione: le signorine che gliela affittano a minuti, più o meno esplicitamente dedite al meretricio (che nella maggior parte dei casi trattasi di segretaria, apprendista, contrattista, part-time, aspirante questo o quello ...).

Per questo invidiano BS: a botte di milioni gettati al vento riesce a farsi fare qualche mezzo pompino dalle minus habens che il fido fedele gli procaccia in agenzie per modelline di quarta categoria. Magari qualche volta al BS ci scappa pure l'orgetta, che per la partita IVA media della valpadana è il sogno di una vita, la realizzazione dei più grandi ideali, il segno che sei finalmente qualcuno ...

Un popolo di segaioli e baciapile frustrati. Appunto.

Se ho capito bene i segaioli sono quelli che votano Berlusconi perché lo invidiano e vorrebbero fare altrettanto? Insomma il Partito di Forza Gnocca che viaggia gnoccatravel.com...

Is he Papi chulo?

 

 

Se ho capito bene i segaioli sono quelli che votano Berlusconi perché lo invidiano e vorrebbero fare altrettanto?

 

Francamente, va al di là dei suoi elettori, anche se il fenomeno è vasto e profondo (oltre che semi-conscio e, in ogni caso, attivamente e sdegnatamente negato) fra i medesimi. Voi conoscete, per caso, anche solo un uomo italiano che ammetta di andare a puttane? Eppure, da quanto osservo, l'Italia è il paese europeo dove le puttane sono maggiormente disponibili, oltre che benestanti e di notevole ascendente sociale ... ma, stranamente, nessuno le frequenta né nessuna lo è!

Il fenomeno coinvolge un tipo molto diffuso di maschio italiano che non necessariamente vota per BS, anche se forse la percentuale di costoro che votano BS è superiore alla media nazionale. Da quanto mi è dato sapere, questo tipo umano si estende, in forma speculare, anche al sesso femminile, nel senso che esiste una fascia ampia di signore e signorine italiane che si sposano in chiesa con l'abito bianco dopo essersi prostituite, molto razionalmente, al miglior offerente per una quindicina d'anni. Infatti, lo sposo in frac che s'inginocchia accanto a loro presso l'altare, tutto impomatato e felice, altro non è che il miglior offerente, o solo l'ultimo gonzo.

Secondo me confondete due piani che non sono necessariamente correlati, cioè il dilagare di tette e culi in tv, da un lato, e il maschilismo imperante nella nostra società, dall'altro.

La motivazione principale per esibire tette e culi a volontà in televisione è che - malgrado il "core" del pubblico della televisione generalista sia femminile - una bella figliola mezza nuda (in qualunque circostanza essa sia esibita) ti fa guadagnare all'istante qualche punto di share. Cioè lo spettatore, scanalando, si ferma sul tuo programma. E questa è una legge della televisione che conosce davvero poche eccezioni, in Italia o nel mondo. Vale la pena ricordare che per chi lavora in televisione (autori, conduttori, registi, etc..) più share vuol dire vita più lunga per il tuo programma e - in ultima analisi - per il tuo posto di lavoro. È evidente che si tratta di un modo drogato di inflazionare gli ascolti, perché se lo fanno tutti allora bisogna osare sempre di più, in una gara irreversibile al vestito più scollacciato o al ballo più osè.

Che poi sia il contesto ad essere terrificante, è un riflesso della povertà generale di contenuti della televisione italiana. Così come i telegiornali fanno schifo, e sono confezionati spesso da un branco di subumani, lo stesso vale per i programmi di intrattenimento.

Secondo me è molto più grave il maschilismo sostanziale riflesso nell'assenza pressochè totale di donne nei posti di comando della politica e - ancora più lampante - dei media. Su decine di quotidiani, mi risulta che ci sia un solo direttore donna (de gregorio). Tutti i canali televisivi free e i relativi telegiornali sono diretti da uomini. Statistiche simili si potrebbero fare sui posti di vertice delle società quotate in borsa, delle istituzioni pubbliche, dei partiti politici, etc.. In quest'ottica, paradossalmente, la televisione di intrattenimento è più "paritaria". Esistono cioè conduttrici che sono pagate fior di quattrini e che fanno il bello e il cattivo tempo, quanto e più dei loro colleghi maschi (vedi le varie simona ventura, maria de filippi, irene bignardi, mara venier, ilaria d'amico, ilary blasi, marcuzzi), e che - soprattutto - partecipano allegramente e da front runners alla rincorsa al trash di cui sopra.  

ps. In tutto ciò trovo triste il fatto che l'unico attacco efficace a Re Silvio provenga dalla contestazione delle sue abitudini sessuali, piuttosto - chessò - dal fatto che abbia corrotto il testimone di un procedimento a sua carico.. Sono tra quelli che - tra tante belle cose - non vorrebbe importare in italia proprio l'ossessione puritana inglese o americana per la vita privata dei propri leader. Per me - se governi bene e sei una persona onesta - puoi trastullarti anche con le giraffe.

 

 

ps. In tutto ciò trovo triste il fatto che l'unico attacco efficace a Re Silvio provenga dalla contestazione delle sue abitudini sessuali, piuttosto - chessò - dal fatto che abbia corrotto il testimone di un procedimento a sua carico.. Sono tra quelli che - tra tante belle cose - non vorrebbe importare in italia proprio l'ossessione puritana inglese o americana per la vita privata dei propri leader. Per me - se governi bene e sei una persona onesta - puoi trastullarti anche con le giraffe.

 

Non è questo il punto, come non lo era con Clinton. Il punto è un altro, anzi sono due.

1. Il politico non può mentire, su nulla. Se mente (come platealmente BS ha fatto e come fece Clinton) va cacciato. Questa è una regola fondamentale dei sistemi democratico-rappresentativi, regola fondamentale che in Italia non viene rispettata, escludendo l'Italia dal consesso dei paesi "normali".

2. Vi deve essere coerenza fra quanto un politico predica alla società, fra quanto pensa i cittadini debbano fare e le leggi debbano invitare o costringere i cittadini a fare, e ciò che il politico poi fa. Chi predica i valori della famiglia non ha diritto di affittare decine di giovani minorenni scelte dai cataloghi di modelline che il fedele fido gli raccoglie in giro per il paese per portarsele alle festicciole in villa. Se fa così vuol dire che mente, quindi ritorniamo al punto 1. e deve andarsene. Non è "fit" to rule. Io potrei farlo (e magari lo faccio, chissà ...) perché non predico tali ridicoli valori e non faccio il politico. BS tale diritto non ce l'ha, ha rinunciato ad esso entrando in politica. Punto.

I galoppini di BS (fra cui non ti annovero, sia chiaro) non sembrano "capire" questi banali ma fondamentali assiomi dell'etica politica nelle democrazie rappresentative (concentti che invece capivano perfettamente bene quando applicati a Clinton) provando sia la loro malafede (o crassa ignoranza, se preferiscono) che il "voria ma no poso" evidenziato nel mio commento iniziale.

 

 

ps. In tutto ciò trovo triste il fatto che l'unico attacco efficace a Re Silvio provenga dalla contestazione delle sue abitudini sessuali, piuttosto - chessò - dal fatto che abbia corrotto il testimone di un procedimento a sua carico.. Sono tra quelli che - tra tante belle cose - non vorrebbe importare in italia proprio l'ossessione puritana inglese o americana per la vita privata dei propri leader. Per me - se governi bene e sei una persona onesta - puoi trastullarti anche con le giraffe.

Vado un pò out of topic.

Qui si ritorna al discorso del vittismo di BS. BS ha interesse a far girare le voci sulla sua presunta vita sessuale e pseudo-matrimoniale per un motivo molto semplice: rendersi, davanti al pubblico di italioti, vittima di un complotto, creato ad arte, dalla sinistra (in particolare dei "comunisti", prima capeggiati da Prodi, poi da Veltroni, infine da Franceschini...). Lui lo può fare perchè controlla una grande fetta della pseudo-stampa italiana, inoltre riesce ad ottenere maggiori consensi (anche perchè una parte del pubblico è in trans nel vedere la tv...ritornando al discorso sui gingillamenti virtual-televisivi...). Ormai siamo arrivati ad un punto in cui BS ha sempre la possibilità di intervenire, come e dove vuole lui, per chiudere le questioni più delicate che gli possono fare comodo. Le altre, con molta probabilità quelle più serie e pericolose (caso Mills è l'ultimo di una lunga serie), vengono lasciate da parte e archiviate senza lasciare traccia nei cyber-cerveli degli italioti.

Per cui non lo riterrei un attacco tanto efficace, bensì masochista.

 

 

chardon, dici delle cose interessanti ma ti rispondo solo sull'ultimo paragrafo.

Semplicemente, il puritanesimo in Italia ce l'abbiamo già. Leggi restrittive sulla droga / prostituzione / fecondazione eterologa / cellule staminali, per non parlare di coppie g e unioni di fatto - tutte cose che in Italia non vogliamo perché fanno piangere la madonna. Il fondamentalismo non mi piace mai, ma se devo scegliere preferisco un sistema in cui le leggi sono liberali e poi ai personaggi pubblici si applicano criteri più stretti, anziché quello italiano con leggi restrittive per le plebe, votate da parlamentari che poi pippano coca con le squillo.

Se fossimo in Francia o in Svezia, troverei la tua obiezione più valida, ma siamo in Italia, e in questo contesto non mi sembra irrilevante se il capo del governo che promuove queste politiche, poi nel tempo libero se la fa con le giraffe - o con le ragazzine. È vero che abbiamo tanti altri problemi, ma non darei per scontato che questo sia l'ultimo della lista.

 

Michele, secondo me un politico - se e solo se l'argomento è la propria vita sentimentale o sessuale - dovrebbe essere libero di mentire come tutti gli altri. L'argomento, mi rendo conto, è spinoso. Ma mi sembra che la regola del "non mentire", negli Stati Uniti, venga applicata un po' a senso unico nelle vicende di sesso e/o corna.

Mi spiego meglio. Non credo che il paese - nel suo complesso - abbia tratto beneficio dalla crocefissione di Clinton, o - per citare casi più recenti - dalla defenstrazione di Edwards dalla corsa per la Casa Bianca. Casi che hanno entrambi avuto l'effetto di spostare l'agenda dei media e dell'opinione pubblica (già di per se abbastanza distorta) da problemi reali del paese a un'orgia di dettagli e pettegolezzi frivoli.

Passano invece sostanzialmente impunite balle ben più pesanti, come il sistematico occultamento dei motivi che hanno spinto l'amministrazione Bush a invadere l'iraq, o l'affermazione "we don't torture", detta a chiare lettere dal presidente e smentita oltre ogni ragionevole dubbio. Puoi argomentare che quando collin powell sventolava fialette di presunte armi di distruzione di massa al consiglio di sicurezza dell'Onu, fosse stato "male informato" dai suoi sottoposti (il che è quasi peggio), ma non puoi non concordare sul fatto che l'isteria dei media americani si scatena contro uno Spitzer qualsiasi, distruggendogli la carriera politica, e perdona fatti ben più gravi.

In Italia, a partire dal caso Montesi, c'è stata una tregua non dichiarata ma rigidamente rispettata almeno fino agli anni novanta: la lotta politica non si fa utilizzando le storie di corna o le prefernze sessuali degli avversari. Sarà pure una convenzione ipocrita, ma secondo me è una buona regola per evitare che il dibattito politico - già molto misero nel nostro paese - degeneri ulteriormente.

Ci sono mille motivi per ritenere Berlusconi "unfit to rule", e forse addirittura degno di albergare in un carcere. Motivi che dovrebbero essere oggetto di battaglia politica e sui quali andrebbe sensibilizzata l'opinione pubblica. Invece sono tutti qui che pendono dalle labbra di ex fidanzati, zie e cugini di noemi, compreso il leader ad interim dell'opposizione. Tra una settimana ci sono le elezioni e non si è sentita una parola sulle politiche economiche e monetarie dell'unione europea (per dirne una).

Sulla necessità di coerenza tra posizioni pubbliche e comportamenti privati, invece, concordo. Noto però che se in Italia fosse applicato un "vetting process" all'americana per i candidati a ricoprire incarichi istituzionali, probabilmente il 99% della popolazione sarebbe escluso da cariche pubbliche. Trovare una persona che non ha mai accartocciato una multa, che non ha mai avuto una colf in nero, che non ha mai cornificato la moglie, che non ha mai mentito in pubblico, che non ha mai chiesto o ricevuto una raccomandazione, etc.. sarebbe una vera impresa. È disgustoso, ma è così, ed è qualcosa con cui bisogna fare i conti (o no? non lo so..).

 

 

Conoscevo il documentario, ma grazie Andrea per averlo segnalato al grande pubblico. Credo farebbe bene alle donne riflettere sul ruolo che vogliono avere nella società.

Il femminismo ci ha aiutato a liberarci da un ruolo che non volevamo (moglie chiusa in casa) ma non ha offerto un modello alternativo soddisfacente.

Nel disperato tentativo di equipararci ai maschi abbiamo messo da parte quello che ci piaceva della nostra vita passata. Ci siamo rese ridicole emulando modelli di comportamento maschili che non ci appartengono.

Il documentario sottolinea che oggi esistono in Italia 2 tipologie di donne: bella ma cretina, intelligente ma brutta (=maschile?)

Non sorprende che gli uomini preferiscano la prima tipologia, ma perché noi donne diamo loro retta?

Mi sa che siamo ancora il sesso debole.

 

Andrea si chiede perche' gli uomini non si ribellano all'immagine della donna proposta dalla TV italiana .... io mi chiedo perche' uomini e donne non chiedano le dimissioni dei nostri parlamentari come sta accadendo in Inghilterra dopo che le spese dei politici locali sono pubblicate dal Daily Telegraph. In realta' sembra che il buon Di Pietro stia combattendo contro certi sprechi .... ma come per il libro "La Casta", prevedo che e' solo "molto rumore per nulla". 

 

La violenza sulle donne in Italia. I dati Istat.

Secondo l'Istat, in Italia,6 milioni 743 mila donne, di età compresa tra i 16 e i 70, hanno subìto, nel corso della loro vita, almeno un episodio di violenza, fisica o sessuale (cfr., Tavola 1, pag. 4, dell'Indagine Multiscopo).

Le varie forme di violenza fisica, sono dettagliate nella Figura 1, pagina 5. Quelle di violenza sessuale, nella Figura 2, pagina 5.

Le tipologìe degli autori di tali violenze, sono chiarite nella Tavola 4, pagina 7.

L'Indagine è stata svolta con chiamate telefoniche, su tutto il territorio italiano, nel periodo Gennaio - Ottobre 2006 (cfr., pagina 1, dell'Indagine). 

L'Istat avverte che

 

 

(...) Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate(...).

(cfr., pagina 4, dell'Indagine).

 

 

Le donne in televisione.

Lei, Prof. Moro, a commento del video-documentario di Lorella Zanardo, autrice e blogger de "Il corpo delle donne", scrive che

 

Il documentario ci ripropone, a raffica, le immagini della donna valletta-velina o, nel migliore dei casi, soprammobile-decorazione che la televisione italiana ci rifila, unica al mondo, io credo (...).

L'opinione di Lorella Zanardo, e la sua, Prof. Moro, a me sembrano non così distanti dal giudizio che, qualche anno fa, ha espresso Adrian Michaels, autore da lei ripreso, Professore, su nFA  - confesso la mia ignoranza! Ho saputo dell'articolo di Adrian Michaels, solo grazie al suo post! - .

 

Qualche domanda.

A questo punto, due sono le mie domande, non retoriche.

1.  Dalla rappresentazione della Donna italiana che, stando al video-documentario, darebbe una parte della Tv italiana, quale percezione ne ricaveremmo, noi telespettatori ?

Detto diversamente. Se, in alcuni Programmi televisivi, la Donna italiana è raffigurata, prevalentemente, come "soprammobile-decorazione", quest'immagine di accessorio, per dir così, è la stessa che arriva al telespettatore, al di qua dello schermo1 ? Il telespettatore, cioè, recepisce proprio l'immagine di "Donna-soprammobile" ?

2.  Con quest'ultima domanda, intendo chiarire anche il motivo per cui, ad inizio commento, ho riportato i  - preoccupanti, a mio parere - dati Istat.

Se la rappresentazione della Donna, è quella descritta nel video-documentario, e ripresa da lei, Prof. Moro, sia in questo post, che in "Le donne in Italia", è possibile immaginare una qualche relazione, con le molte, variegateforme di violenza, indagate dall'Istat ?

In altre parole, è ragionevole pensare - sospettare - che, almeno in una parte degli autori di quelle violenze, il concetto di Donna sia, pressappoco, quello assorbito, metabolizzato, dalla visione di quei Programmi Tv, dove la Donna sarebbe presentata, per farla breve, come "valletta-velina" ?

Nella blogosfera, c'è chi, questa relazione, sembra darla per certa.

_______________________________

1  Il Prof.Aldo Grasso, su Sette, magazine del Corriere della Sera, nella sua rubrìca, Titoli di coda, in un articolo intitolato, "Se la realtà è un format", scrive che

 

(...) Da almeno trent'anni, molta parte della nostra vita sociale si svolge con l'apporto attivo della Tv, anche se oggi la Tv generalista resta il terreno d'elezione solo per le persone meno attrezzate culturalmente (...).  

 

(cfr., Sette-Corriere della Sera, 28 Ottobre 2010, pag. 154).