Una lettera ai Sig.ri Bertinotti e Marini

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Un rumore di provenienza americana sembra indicare che anche la politica diventa più credibile se si sforza di eliminare gli elementi criminali che la inquinano.

Alla cortese attenzione del Sig. F. Bertinotti e del del Sig. F. Marini. 

Fedele al nome di questa pubblicazione, invio per vostra informazione un rumore dallo stato in cui abito. Trattasi della Carolina del Nord. Nelle ultime due settimane il Sig. Jim Black, speaker del partito democratico dello stato, è stato inquisito ed ha confessato la propria colpevolezza in un affare di massaggiatori. So che nel vostro paese vi è la convinzione, spesso fondata, che gli americani siano ossessi sessuali, un po' puritani del diciottesimo secolo, un po' bacchettoni della parrocchietta.

 

I fatti questa volta sono assai interessanti. I massaggiatori, pregiata categoria di operatori della salute, volevano delle leggi a loro favorevoli. Invitarono il succitato signore a pranzo e, nel bagno del ristorante, gli passarono 25,000 dollari (circa 17,300 Euros.) Fece il suo mestiere e fece passare leggi più o meno sostenitrici delle attività dei massaggiatori medesimi.


Si da il caso che quanto accaduto sia un reato, penalmente perseguibile. È assai probabile che, a 71 anni di età, il Sig. Black ne faccia una decina in reclusione. Si dà pure il caso che la legge di Nord Carolina, semplicemente vieta che un condannato abbia una carica elettiva.

 

Vorrei suggerire che uno dei motivi della ricorrente sfiducia dei cittadini nelle attività politiche è che esse si configurano spesso come meccanismi di protezione di criminali comuni. Risulta dagli annuari del parlamento italiano che nelle vostre organizzazioni si trovano 26 condannati per reati comuni, nessuno vale a dire è Cesare Battisti, Nelson Mandela, Antonio Gramsci, o Don Sturzo.


Perché non proponete una legge ordinaria che esclude dalla eleggibilità chi è un delinquente? Si noti che in questo modo potete salvare la forma di immunità che vi è cara. Chiunque sia in parlamento può esprimere tutte le opinioni che vuole, ne vengono semplicemente escluse persone condannate per ragioni che nulla hanno a che fare con la battaglia politica. Un vostro collega, tale Sig. R. Buttiglione argomenta qui che la sola responsabilità è delle elettrici e degli elettori che hanno votato i suddetti figuri. Purtroppo la posizione è troppo ingenua: sono solo gruppi e potentati ristretti, come sapete benissimo, che formulano candidature e liste. A malapena in alcuni casi alcuni elettori hanno diritto di esprimere pareri non vincolanti in “primarie” per il “premier.”


Ad ogni modo non è mio scopo indagare vasti fenomeni politici. Vi sarei tuttavia grato se mi diceste cosa osta ad una tale legge ordinaria, nessun articolo della Costituzione della Repubblica dice che bisogna difendere i delinquenti, e nessun parlamentare ha nulla da temere, in quanto la sua attività politica rimarrà protetta quanto lo è adesso. Troverete dettagliate informazioni qui. Suppongo che i vostri servizi abbiano delle persone che leggono l'inglese. Se così non fosse, volentieri vi traduco e vi spiego tutto quel che è spiegabile.

 

Con i cordiali saluti di
palma, a

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