Letture per il fine settimana 17-1-2015

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Questa settimana: Capanna e Ostellino uniti nella lotta; lezioni argentine per la Grecia; ancora sulla libertà di espressione; Bernie lo stravagante.

Buona lettura e buon fine settimana.

  • La lotta per la difesa dei privilegi acquisiti accomuna fraternamente Capanna e Ostellino. Che non si tocchino le loro pensioni, attuarialmente giuste o meno, e che i giovinetti paghino! Ora, naturalmente, tutto questo non lo dicono e fanno per avidità e meschinità. Nononono, il Capanna ovviamente lo fa per difendere i sacri diritti dei lavoratori contro la cattivissima destra che li vuole espropriare, e l'Ostellino lo fa per difendere i sacri principii dello stato liberale che la cattivissima sinistra vuole infrangere. Che dire? Né Capanna né Ostellino sono sorprendenti, alla pochezza miserabile dei nostri ''intellettuali'' siamo ormai abituati. Un po' più sorprendente è che ci sia ancora gente che li ascolta. Ma è parte del declino del paese, suppongo.
  • Sulla pagine delle opinioni del New York Times Pierpaolo Barbieri e Dimitris Valatsas (membri di Greenmantle, una impresa di consulenza geopolitica e macroeconomica) ci ricordano i bei tempi in cui Tsipras diceva di voler far diventare la Grecia come l'Argentina. I tempi son cambiati, e ora Tsipras va invece agli incontri di Cernobbio sfoggiando responsabilità. Io ammetto di non essere così pessimista. Se effettivamente Syriza vincerà le prossime elezioni greche diventerà immediatamente chiaro quello che probabilmente Tsipras ha già capito, ossia che il programma della sinistra radicale non è attuabile. A quel punto le cose possono o finire male, e per l'Itaiia e gli altri paesi del sud Europa sarà una utile lezione, oppure la sinistra greca sarà costretta a crescere, un po' come successe ai verdi tedeschi quando acquisirono responsabilità di governo. La seconda alternativa chiaramente è preferibile e mi pare anche più probabile. Vedremo, non vorrei sbagliare proprio l'unica volta che sono ottimista.
  • Alessandro Gilioli dice tutto quello che c'è da dire sulla libertà di espressione in Italia, dopo la condanna a un anno e tre mesi per un consigliere regionale leghista che ha pubblicato una immagine stupida, razzista e offensiva contro l'ex ministro Kyenge. La mia impressione è che in Italia siano pochissimi a capire veramente quanto siano pericolose le leggi (e ce ne sono tante, dal vilipendio alla religione fino al vilipendio contro l capo dello Stato) che limitano la libertà di espressione.
  • Il senatore Bernie Sanders del Vermont è sempre stato un battitore libero, indipendente e alla sinistra del Partito Democratico. La sua scelta in questi giorni di un consulente economico che aderisce alla cosidetta ''modern monetary theory'' segna l'apparizione nelle aule parlamentari americane della sinistra onirica. Sarà interessante vedere quanti danni ciò può causare.
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Commenti

Ci sono 9 commenti

Ma se Boldrin ha in mente i tipi come il Sig. Ostellino, ha tutta la mia comprensione.

Ma al Sig. Ostellino lo pagano per scrivere quegli articoli?

quando Capanna minacciava di farci causa? Ah, i bei vecchi tempi :-)

Prendo a prestito la definizione della Treccani:

 

razzismo: concezione fondata sul presupposto che esistano razze umane biologicamente e storicamente superiori ad altre razze.

 

L'ex ministro Kyenge ci fa sapere quali sono le sue preferenze per il nuovo presidente della Repubblica:

 

«Vorrei un Presidente della Repubblica nero, una persona aperta, consapevole dei valori della multiculturalità e della diversità, e che conosca bene i problemi dell’immigrazione.»

 

Mi sembra a suo modo una caduta di stile. Come a voler dirci "chi meglio di un Ministro dell'immigrazione nero può comprendere i problemi dell'immigrazione..."

Io penso che l'Italia potrà davvero archiviare tutti i pregiudizi quando un medico, come la dott.ssa Kyenge, potrà essere Ministro della Salute dopo aver dimostrato coi fatti che in quel ruolo pochi farebbero meglio di lei.

E i cittadini potranno criticarla/apprezzarla per i risultati che otterrà e non per stupide battute razziste o aprioristiche considerazioni di politically correctness.

Quantitative easing in the Eurozone: It’s possible without fiscal transfers’ - De Grauwe P, and Yuemei Ji, VoxEu, 15 January

www.voxeu.org/article/quantitative-easing-eurozone-its-possible-without-fiscal-transfers

 

fiscal expansion vs fiscal contraction e QE + fiscal expansion...a base di bond.

 

Sarebbe un tema interessante su cui scrivere paper (senza e finale...)

L'articolo di Gilioli mette a fuoco il vero punto della questione, che, parafrasando un celebre modo di dire, potrebbe suonare più o meno così: “sono tutti Charlie con le offese degli altri”.

qui

aggiungo che con oggi è definitivamente  palese che bce non dipende da buba