Letture per il fine settimana, 19-10-2013

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Questa settimana: in favore di un ufficio parlamentare del bilancio; il costo dell'ESM; le famose quote di bankitalia; la cantonata del Corriere sulla patrimoniale e il FMI; Fassina e la spesa pubblica.

Buona lettura e buon fine settimana

  • Riteniamo doveroso segnalare l'iniziativa della associazione Civicum per sollecitare da parte del Parlamento il rispetto dei tempi e dei modi per la costituzione dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, previsto dalla Legge Costituzionale 1/2012 e dalla Legge 243/2012, che dovrebbe valutare l’impatto sull’economia e sui conti dello Stato di tutte le nuove leggi, con facoltà di rimandarle al Parlamento se l’impatto sarà giudicato negativo e se i documenti non saranno esaustivi. Al momento non sono stati presi provvedimenti per la messa in atto della legge e il rischio è che questo provvedimento innovativo venga insabbiato nelle secche procedurali. Civicum ha inviato lettere per chiedere la pronta attuazione della legge, che potete trovare qui e qui
  • Anche se un po' in ritardo, segnaliamo questo articolo di piano inclinato che spiega abbastanza in dettaglio i meccanismi dell'ESM. Piano Inclinato è il ''successore'' di bimboalieno, il blog di Andrea Boda. Facciamo i nostri auguri di successo.
  • Tito Boeri ha scritto un ottimo articolo sulla questione delle quote di bankitalia, ultimo artificio contabile per regalare alle banche una stabilità di facciata in cambio di maggiori soldi per il Tesoro. La fantasia è ormai arrivata al potere, e non è un bello spettacolo.
  •  Questa è una storia divertente. Al Corriere a un certo punto hanno letto il seguente boxino tratto dal numero di Fiscal Monitor del Fondo Monetario di ottobre e non hanno capito niente. Pur nel solito linguaggio asettico del FMI, è abbastanza chiaro lo scetticismo di chi ha scritto il boxino verso ipotesi di patrimoniali una tantum per riportare il debito ai livelli pre-crisi. Segnala infatti che la cosa ha senso solo se attuata di sorpresa (la popolazione non deve essere in grado di evitarla spostando o occultando i capitali) e se la popolazione è convinta che non verrà ripetuta, altrimenti il disincentivo all'accumulo di ricchezza diventa evidente. Dice inoltre che l'evidenza empirica (vecchiotta, fa riferimento a un paper di Eichengreen del 1990) mostra che di solito queste tasse non funzionano. Conclude osservando che in ogni caso il livello della tassa dovrebbe essere altissimo, 10% della ricchezza netta. Vuol dire che un pensionato che ha un appartamento che vale 150 mila euro dovrebbe pagare 15 mila euro, tipicamente più di un anno di pensione. Cosa capiscono al Corriere? Che il Fondo Monetario sta proponendo una patrimoniale del 10%! La chiamano pure ''proposta choc del FMI''. La fine della storia è che qualcuno che legge l'italiano deve aver segnalato il titolo al FMI, dove dopo il consueto salto sulla sedia si sono affrettati a chiedere una chiarificazione. Come detto all'inizio, storia divertente. O preoccupante, ma è sempre meglio essere ottimisti. Una ultima osservazione. Sarei curioso di sapere come è apparso il primo articolo, quello con l'interpretazione sballata, sul Corriere di carta. Nella edizione online all'inizio c'era un link al boxino (che ora mi pare abbiano tolto) per cui uno poteva leggere direttamente quello che diceva il FMI. Mi chiedo se il boxino in inglese sia stato stampato sul Corriere  cartaceo. In caso contrario, l'informazione online era superiore all'informazione su carta. Mi chiedo quanto ciò sia frequente.
  • Nel caso ci fosse ancora qualcuno con dei dubbi, il sottosegretario Fassina rende assolutamente chiaro che il PD non ha alcuna intenzione di ridurre la spesa pubblica. E nemmeno la pressione fiscale, a dir la verità: l'unica cosa che ci si può aspettare è che i soldi recuperati dall'evasione (auguri!) non portino a un aumento della pressione fiscale ma vengano usate per ridurre le aliquote formali (anche qui, auguri!). Carlo Stagnaro sul Foglio spiega i punti più critici del ragionamento di Fassina, ma secondo me è troppo generoso nel riconoscergli onestà intellettuale. L'articolo di Fassina invece è tutto tranne che intellettualmente onesto. Cercherò di spiegare meglio perché la prossima settimana.
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Commenti

Ci sono 12 commenti

il guaio è che il corriere è in buona compagnia.

ilgiornale

ilsole24ore

ilfattoquotidiano

ecc.ecc.

Marco, sembra funzionare solo il link del Giornale. Ma non faccio nessuna fatica a credere che la confusione sia stata massiccia. A questo punto il Corriere, che almeno nell'edizione online ha messo il link al boxino in modo che i diffidenti come me (e quasi nessun altro, credo) potessero leggere l'originale, ci fa pure una bella figura.

Chissà come è successo.

Scarsa comprensione dell'inglese? Probabile; è particolarmente ridicolo il Giornale che cita la notizia, anziché riferendosi alla fonte ... citando un quotidiano belga!

Scarsa comprensione dell'economia? Probabile anche questo. Le cautele messe all'inizio del box sulla possibilità di efficacia della tassa (...''if it is implemented before avoidance is possible and there is a belief that it will never be repeated'') conducono naturalmente chiunque abbia un minimo training in economia alla conclusione che la tassa non è fattibile, ma magari chi al massimo ha studiato economia alla facoltà di lettere negli anni 70  si confonde.

Scarsa  comprensione della matematica? Con una ricchezza di 8000 miliardi una tassa del 10% sarebbe pari a 800 miliardi, il 50% del PIL. Anche facendo franchigie, sconti etc. etc., fino a tagliare il gettito a 300 miliardi è ovvio che la cosa non è sostenibile. Ma, ancora, chi non ha familiarità con i calcoli delle percentuali e non ha ben presente le grandezze di ricchezza e PIL si può confondere.

Probabilmente all of the above. Una vera tristezza.

 

L'articolo di Fassina invece è tutto tranne che intellettualmente onesto. Cercherò di spiegare meglio perché la prossima settimana.

 

Attendo paziente ma se posso consigliare (o anticipare) una traccia, mi pare che i dati pubblicati da Fassina non siano PPP, oltre a non tener conto della qualità dei servizi ricevuti in base a quella spesa.  Quindi da un lato io vorrei vedere come si situa la spesa pubblica procapite in quei paesi a parità di potere d'acquisto ( i salari tedeschi, olandesi e francesi sono nettamente superiori ai nostri  ed anche il livello dei prezzi, mi risulta del 30% inferiore) dall'altro vorrei anche vedere la qualità della sanità tedesca, olandese e francese (e dell'istruzione) rispetto alla nostra.

PS: mia personale elaborazione partendo da questi dati: il potere d'acquisto medio delle tre città principali tedesche (Berlino, Francoforte e Monaco) è del 35.7% superiore alla media Milano-Roma (che prendo come base 100).  L'Olanda ha un potere d'acquisto superiore del 31%, le 4 città americane del 67%. parigi del 12.7% , Vienna 29,6%, Londra 26,5%
Non è un vero calcolo PPP ma un primo indizio.

Il principale problema del ragionamento di Fassina non è la mancata correzione con la ppa. Stagnaro sottolinea giustamente: ''Sui livelli della spesa, è fuorviante ignorare sia il rapporto tra la spesa e il pil (perché il reddito nazionale agisce come un vincolo effettivo sulla capacità di spendere) sia il peso del servizio al debito (perché comunque quelle risorse dovranno essere sottratte all’apparato produttivo ''. Estremizzando l'Egitto e il Vietnam non possono avere la spesa pubblica primaria pro capite della Norvegia, perché sono molto più poveri. In ogni caso la scelta del campione di paesi andrebbe giustificata. Perché c'è la Francia con il suo 56,6% di spesa/Pil e non Svizzera, Stati Uniti, Australia ? Forse non gli tornavano utili per sostenere la sua tesi. Comunque per la felicità di Fassina la spesa pubblica primaria sta ricominciando a salire: (http://www.astrid-online.it/Economia-e/ISTAT---Co/ISTAT---Co/ISTAT---Co1/Conto-trim-AAPP-II_2013.pdf ) .