Letture per il fine settimana 2-8-2014

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Questa settimana: settimana decisiva per le riforme; la chiusura de ''l'Unità''; in difesa dell'anarchia grammaticale; ancora sugli interventi sul diritto societario; google translate e la disoccupazione intellettuale:

Buona lettura e buon fine settimana.

  • Anche questa settimana era iniziata nel solito modo, con il governo che spiegava che sarebbe stata quella decisiva per l'epocale riforma istituzionale, i pentastellati che ci spiegavano che era in atto il novantasettesimo colpo di stato/furto di democrazia/whatever dall'inzio del mese etc etc. Poi, all'improvviso, la settimana è risultata decisiva sul serio. Per usare una metafora pallavolista, parte Giavazzi alzando la palla facendo notare in un articolo sul Corriere che la revisione della spesa non sta andando da nessuna parte. Interviene immediatamente Cottarelli con una poderosa schiacciata, lamentandosi sul suo blog che il governo sta già spendendo i presunti e futuri tagli di spesa. Ma a questo punto si alza invincibile il muro dell'altra squadra. Con un prodigioso balzo Francesco Boccia e Matteo Renzi bloccano la palla e la rimandano in campo avversario, dove tocca inesorabilmente terra. Settimana dunque decisiva sul serio perché ha fatto chiarezza su un punto cruciale: il governo Renzi non ha alcuna intenzione di tagliare la spesa. Le vicende settimanali consentono anche di rispondere a un altro interrogativo: Boccia è soprattutto un cretino oppure un viscido politicante democristiano, di quelli che fanno carriera comprando voti con i soldi pubblici? La risposta è: viscido politicante democristiano, alla grande.
  • Quando perfino Michele Serra si rende conto che ''l'Unità'' non ha più ragione d'essere, non c'è molto altro da aggiungere. Segnalo però questo commento di Gabriele Casagrande, giovane giornalista con fugace esperienza all'edizione modenese dell'Unità. Di particolare interesse il link che mette nell'articolo al database sulla diffusione regionale dei quotidiani italiani.
  • È estate ed è tempo di cazzeggio. In una spedizione time-wasting sul web ho trovato questo vecchio articolo di New Republic con un bellissimo video di Stephen Fry contro la pedanteria grammaticale. Il messaggio è stato immediatamente colto dai nostri senatori, che anche in questa occasione si sono dimostrati all'avanguardia.
  • La settimana scorsa abbiamo segnalato i possibili rischi dei cambiamenti del diritto societario, in particolare le regole che permettono di dare più voti agli azionisti di lungo termine. Un articolo su Manifest, la proxy voting agency, conferma questi dubbi. La frase chiave è la seguente: ''According to sources close to the Ministry, one of the primary purposes of the ''Development Decree'' is to allow the government to sell significant holdings in State-owned companies (Enel, Eni and Finmeccanica) without losing the control of the AGM'' [Annual General Meeting]. Tutto come al solito dunque. Meno male che si doveva cambiar verso.
  • Un giorno, nella redazione di Repubblica, qualcuno si accorgerà che ormai esistono programmi automatici che permettono di tradurre articoli da altre lingue. Quel giorno, alcuni giornalisti inizieranno a rischiare il posto. La faccia, invece, se la sono giocata da tempo.
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Commenti

Ci sono 32 commenti

Grazie, come sempre, per questa rubrica. La prima lettura suggerita mi fa sorgere una domanda: se Renzi non vuole tagliare la spesa cosa ha intenzione di fare?  Intendo dire, il ragazzo è probabilmente più furbo che intelligente, ma non è comunque un cretino. Quindi cosa ha in mente? Perchè se non abbassa la spesa, ergo non abbassa la pressione fiscale, cosa spera di fare per la situazione economica che, nel caso non se ne fosse accorto, è veramente tragica come forse mai in passato (almeno dal punto di vista delle potenzialità)?

Io ho già sbagliato una volta a prevedere cosa avrebbe fatto Renzi, non mi sarei aspettato che facesse cadere Letta. Pensavo che rischiava di mettersi esattamente in questa situazione, incapace di ridurre le spese e impantanato come al solito in una economia che non cresce e un bilancio pubblico intrattabile. Invece ha fatto cadere Letta e ha beccato il famoso 40,8% alle Europee.

Provo a sbagliare ancora: Renzi non può aspettare il 2018, perché il bluff alla fine si scoprirebbe. Deve tornare a votare il prima possibile. Vorrebbe votare con una legge elettorale nuova, perché quella attuale è proporzionale e garantisce che anche se becca il 40,8%, o il 43% for that matter, resterà comunque ostaggio di partitini. Cercherà quindi di completare la riforma del Senato e l'approvazione della legge elettorale per poi votare. Se riesce a farlo in tempi rapidi, con la luna di miele con l'elettorato non ancora evaporata, gli può anche andare bene. In alternativa, si vota con il proporzionale e si scaglia contro la casta che gli ha impedito di fare le riforme. Not great, ma almeno rimpiazza gli attuali parlamentari PD con gente di sua fiducia. Poi il tipo ha culo. Magari con il 45-46% e un po' di partiti che restano sotto la soglia becca la maggioranza.

Beh, siamo stati troppo frettolosi. La norma sui prepensionamenti è stata cassata per mancanza di copertura, così dicono, con grande scorno di Boccia. Vediamo come va a finire.

sostiene che questa sacrosanta bocciatura sia un atto di guerra del tesoro contro Renzi per mantenere i privilegi dei burocrati. Ci sono migliaia di burocrati privilegiati, ma non capisco come l'opposizione ai prepensionamenti degli insegnanti li aiuti a conservare i propri privilegi.

Fra l'altro hanno abolito anche la possibilità di prepensionare i professori a 68 anni. E' un caso interessante: tutte le categorie vogliono andare in pensione tranne i professori universitari (tutti i miei amici erano costernati alla notiza del prepensionamento)

 

Mi permetto di suggerire altri due titoli:

- The State;
- “Economic Sense and Nonsense. Reflections from Europe, 2008-2012″

di De Jasay.

Per capire chi si ha davanti si deve vedere come ha agito in passato, e cosa ha detto e fatto.
Ad esempio wikipedia riporta il programma della sua candidatura alle primarie dello scorso anno (quelle perse contro Bersani):
"Fra le varie proposte presenti nel programma di Renzi, c'erano la diminuzione delle tasse per il lavoro dipendente con aumento di 100 euro dello stipendio netto in busta paga,[57] da finanziarsi tramite il taglio del 15% delle spese della pubblica amministrazione;[58] raggiungere la copertura degli asili nido per i bimbi italiani al 40% entro il 2018, che indirettamente costituirebbe un incentivo all'occupazione femminile e la creazione di potenziali 450 000 posti di lavoro;[58] il sostegno creditizio alla piccola e media impresa da finanziarsi tramite il ricollocamento dei fondi europei; diritti civili per le coppie omosessuali sul modello delle civil partnership inglesi;[58] aggiornamento alla normativa europea della legge 40 del 2004 sulla fecondazione artificiale; divorzio veloce se consensuale e se i coniugi non hanno avuto figli; introduzione di una serie di meccanismi volti ad attirare in Italia investimenti esteri,[58] come agevolazioni fiscali per i primi anni di insediamento; lotta alla corruzione con l'introduzione di pene più severe; lotta all'evasione fiscale concentrata sui grandi evasori e gli evasori totali;[58] abolizione o riduzione drastica dei rimborsi ai partiti; diminuzione delle indennità dei politici e del numero dei parlamentari sul modello dei provvedimenti presi dal Presidente della Repubblica franceseFrançois Hollande.[58]"

Direi che si sta mantenendo in quel programma, quindi non prevedo alcun cambiamento di rotta fino alla fine delle "riforme istituzionali", ma non prevedo elezioni alla fine, ma un'altra stagione di "riforme", seguite da un provvedimento mediatico (gli 80 € in busta paga...) e solo a quel punto elezioni, possibilmente in concomitanza con un qualsiasi "rimbalzo tecnico del PIL". Calcolatrice alla mano è quello che farebbe chiunque dotato di buon senso e fiuto politico, e quindi è quello che farà, se non ci sono incidenti nel frattempo.

Il problema, per come la vedo io, non è solo Renzie, ma i suoi avversari politici (Arrigo Sacchi diceva che la miglior difesa è l'attacco degli avversari) , in questo momento o sono rappresentati da un vecchio 77enne con problemi di "mobilità ridotta", o da un comico saltinbanco con grossi problemi di confusione della realtà, o dal nulla assoluto, in queste condizioni nessuno vuole andare al voto, nemmeno sotto tortura, se non quei simpatici avanzi di SEL.

"Grande è la confusione sotto il sole", e le riforme economiche in questo momento non le vuole nessuno, poichè potrebbero alterare i faticosi equilibri raggiunti, si procederà con i mini aggiustamenti, poi fatta la Costituzione e la legge elettorale, ci sarà uno spot pubblicitario e le elezioni.

'Titoli' solo apparentemente 'buoni', e ad oggi ha fatto nulla. Quindi zero crescita, se non affidata a fattori esterni, in quanto tali, imprevedibili. Non mi aspetto nulla di diverso rispetto a 5 o 10 anni fa. E quel 'taglio' del cuneo fiscale e' risibile ( se poi non trovi le coperture, e non dai certezza, la gente neppure spende. Basta vedere oggi). trasferirei piu' soldi in busta paga a lavoratori sotto 40 anni

Si deve completamente cambiare paradigma mentale, ragionare con i vecchi schemi e' inutile.
- tagliare la spesa pubblica inefficiente di ben oltre 50 miliardi (In primis lato Regioni, province, controllate statali, ecc., ma anche rivedere regionalismo e federalismo assurdi alla Kafka)
- eliminare completamente la burocrazia in the process (un foglio per qualunque procedura)
- semplificare e lotta alla corruzione, che e' indotta/favorita dalla voluta discrezionalita' amministrativa
- abbassare le tasse di 20-30 punti
- sforare maastricht per garantire un pacchetto ai licenziati (il concetto di severance package)
- costruire un sistema formativo di alto livello (anche privato) con i soldi che risparmi
- agevolare 
la creazione di startup nel design, biotech, nanotech, internet of things etc etc attraverso benefici fiscali per imprenditori e azionisti e meqttendo in piedi venture capital funds con dei veri financiers

- disboscare e togliere la politica da : banche, controllate statali, enti, e via dicendo

- Sud Italia. basta sussidi che alimentano solo illegalita' ed ulteriori azzardi morali.

. C
ampi coltivati a PATATE vs 3d print e robotica.

ma questo dove lo si dice in Italia?FAZ, FT, the economist, ogni tanto wsj, NYt, le Monde.

qualche rara analisi Interessante su CDS, Sole24



Da segnalare i commenti edificanti di una certa Giuliana Sias all'articolo di Gabriele Casagrande. La cui lettura mi sembra essere ancora più significativa, rispetto agli aneddoti dell'articolo originale.

leggerli mi ha messo in imbarazzo, troppo lividi e astiosi per un animo tenero come il mio. ci si vergogna subito, come a guardare un incidente stradale appena accaduto.

al netto dei miasmi personali, fa ricordare di tenere in agenda l'abolizione dell''ordine dei giornalisti,