Letture per il fine settimana, 24-8-2013

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Questa settimana: La riflessione teorica di Stefano Fassina; here's to you, Nicola and Bart; sette volte sette; il nuovo Goldwater?

Buona lettura e buon fine settimana.

  • In un post su facebook Stefano Fassina pone la questione che ci tormenta tutti: ''Quando, nel Pd, nella lettura della fase in corso, siamo riusciti a discutere della "crisi antropologica" coraggiosamente affrontata a Rimini in questi giorni al Meeting di Comunione e Liberazione?''. Devo ammetterlo, non ci dormo la notte. Ma ancora di più mi tiene sveglia l'angoscia di non essere riuscito a seguire la ''autonoma lettura della fase nella quale tanti filoni delle sinistre europee, la presidenza Obama e i partiti democratici e laburisti dei Brics sono impegnati'', che sembra prendere il nome di ''neo-umanesimo laburista''. Per esempio non so nulla della elaborazione dei democratici e laburisti cinesi, che pure devono essere importanti visto che la Cina è il paese più grande dei Brics. Va beh, basta così. La presa in giro in effetti è un po' ingiusta, dato che questo non è assolutamente un articolo di riflessione teorica, è semplicemente un articolo di polemica correntizia interna al PD, e come tale va letto.
  • Ieri ricorreva l'anniversario della morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, la cui sentenza a morte venne eseguita il 23 agosto del 1927 dallo Stato del Massachusetts. Del caso è già stato detto praticamente tutto, a esso sono stati dedicati copiosi articoli, libri e pure film e canzoni. Lo stesso, è utile ricordarlo rileggendo la critica che Felix Frankfurter, all'epoca professore di legge ad Harvard e in seguito membro della Corte Suprema (la corte costituzionale statunitense) scrisse all'epoca. L'articolo, pubblicato su The Atlantic nell'aprile del 1927, è particolarmente interessante per lo stile argomentativo e per la scrupolosa discussione dei punti deboli del processo. Devo dire che io, in venti e più anni di polemiche su magistratura e politica in Italia, non ricordo di aver mai letto critiche così dettagliate di un processo o di una sentenza. Se mi sono sfuggite, ringrazio in anticipo i lettori per le segnalazioni. 
  • La notizia dei sette deputati del PD che scrivono all'ambasciatore americano sulla nuova versione del Monopoli è di quelle che possono generare solo ilarità o sconcerto. Siccome la prima fa meglio alla salute, evitiamo i pensieri brutti e continuiamo nel solco dell'ilarità con questo divertente scritto di Carlo Stagnaro.
  • In Amerika è già iniziata la discussione sulle presidenziali del 2016. I media scrutinano attentamente quante volte i possibili candidati visitano Iowa e New Hampshire (gli stati che votano per primi nel primary process), se stanno costruendo reti per raccolta fondi etc. Sul lato democratico la favorita sembra essere Hillary Clinton (ma lo era anche nel 2008 e si è visto come è andata). Il lato repubblicano è più variato e incerto. Sul sito di Larry Sabato, political scientist alla University of Virginia, vengono discusse le prospettive della candidatura di Rand Paul.
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Commenti

Ci sono 16 commenti

il link all'articolo di franfurter rinvia al link precedente sulla sua vita. questo è quello giusto

ora è corretto.

mi permetto di suggerire quest'articolo di Paris e Wyplosz:

To end the Eurozone crisis, bury the debt forever

''moral hazard aside'' .....

Beh, l'articolo di Fassina e' molto interessante. Interessante per cercare di capire cosa c'e' nella mente dei dirigenti del piu' grande partito italiano.

richiami papalini alla disciplina, il piu' grande partito italiano ha meno idee dell'ex piu' grande azienda italiana, detta fiat. ambedue scomparvero

Associare a Goldwater un candidato repubblicano alla presidenza significa metterlo fuori gioco all'istante.

 Goldwater ha rappresentato un'anomalia nel modo in cui il Partito Repubblicano seleziona il candidato presidente, e che allora puntava su qualcuno piu' moderato. Senza l'appoggio dei vertici del partito, Goldwater ha perso (di brutto). Dal 1964 a oggi le primarie repubblicane sono state sempre piuttosto prevedibili.

Nel 2016 non ci sono incumbent, quindi chi ha ambizioni (sia fra i Democratici che fra i Repubblicani) sara' in prima linea. Non vedo Rand Paul come il candidato del GOP, significherebbe un cambiamento troppo radicale della politica estera degli USA. I Repubblicani punteranno su candidati piu' tradizionali e rassicuranti come Christie, Rubio, Bush.

Paul ha possibilita' se convince la gente che e' "viable", e vince o si piazza bene nelle prime competizioni (ovvio). Puo' contare su un ground game che altri non hanno, specie nei caucus.

Se Rand Paul vince la nomination repubblicana è chiaro che sarà contro l'establishment repubblicano. Quindi, è improbabile che accada. Ma la politica è divertente perché è come il calcio, imprevedibile. Chi può dire chi vincerà il campionato tra tre anni?

 

I Repubblicani punteranno su candidati piu' tradizionali e rassicuranti come Christie, Rubio, Bush.

 

No, noo! Bush no! Tre volte e' gia troppo. Spero non ci sara la quarta.

Mi hai rovinato la domenica ;-)

Monopoli venne creato nel 103 da una femminista ed era inteso come critica del capitalismo! O almeno della versione monopolizzatrice contro cui si combatteva nella progressive era.