nFA sul Sole 24ore ...

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... e senza un soldo di sussidio pubblico!

Abbiamo letto con molto piacere la nota del Professor Francesco Magris sul Sole 24Ore del 12 febbraio a proposito del blog noiseFromAmerika.org (nFA), che pubblichiamo in rete da due anni a questa parte. La nota la trovate qui, grazie al lettore LuigiP che ci ha indicato il link.

Con molto piacere perché, come ha già notato un altro affezionato lettore, l'importante è che se ne parli.

Con molto piacere anche perché evidentemente il blog ha colpito nel segno, sta lasciando un'impronta e deve aver raggiunto una certa notorietà - tale almeno da meritarsi un attacco al vetriolo pubblicato "addirittura" sul Sole 24Ore.

Con molto piacere perché vuol dire che la nostra piccola fatica non è del tutto inutile.

Ma cosa dice questa nota? L'accusa fondamentale mossa al sito nFA è di usare "un florilegio di insulti, improperi e volgarita'", un "tono livoroso", "violenza e [...] volgarità verbali". Ci viene consigliato di "esprimere il [nostro] pensiero secondo le regole basilari del rispetto e del dialogo - della 'civil conversazione', dicevano i saggisti barocchi". Mancanza di stile, insomma. Evidentemente i problemi che affliggono il Bel Paese non sono gravi a sufficienza da far sì che sia diventato imperativo chiamare le cose col proprio nome, con assoluta chiarezza e senza compromessi. Evidentemente se uno grida ad alta voce che il re è nudo, che l'Italia ha raggiunto un livello di degrado civile, economico e sociale disperante, che la classe politica non sembra cogliere l'urgenza del momento, che nessuno esige senso di responsabilità individuale e onestà intellettuale dai propri leaders, ebbene se uno grida tutto questo pecca di mancanza di stile.

La nota di Magris non va oltre le accuse stilistiche (e ad personam, purtroppo). Sembra essere stato così colpito dal nostro stile da non aver notato la sostanza dei nostri articoli, e da non entrare MAI nel merito delle questioni trattate sul sito. Quando parliamo di mercato del lavoro, di legge finanziaria, di politica fiscale, di liberalizzazioni, di questioni spinose come lo sviluppo del Mezzogiorno o la vendita di Alitalia, delle rendite di posizione di cui godono innumerevoli gruppi corporativi in Italia, il tutto suffragato da dati precisi e da argomentazioni tratte dalla teoria economica - ebbene, quando discutiamo di questi temi evidentemente non attiriamo l'attenzione di Magris. Forse perché non lo facciamo con il tono di civil conversazione così caro ai saggisti barocchi.

Il titolo della nota parla di brusii poco liberali. E nel testo della nota ci si accusa, sia pure velatamente, di non essere aperti al pluralismo e di non creare uno spazio di utile e costruttivo confronto. Evidentemente Magris andava di fretta, e non si è accorto delle decine di commenti che accompagnano la quasi totalità dei nostro articoli, non si è accorto degli accesi dibattiti che essi provocano, e non si è accorto che il blog non censura quasi nulla. Quasi, perché abbiamo cancellato i commenti ad personam di qualche lettore un po' troppo focoso, e qualche esaltazione delle dittature di Pinochet e Videla (al contrario di quanto sostiene la nota di Magris, non ci piace per nulla la gente che fa sparire in mare i propri nemici politici). Non si è nemmeno accorto che spesso e volentieri discutiamo e dissentiamo tra noi, senza che nessuno si offenda. Insomma, a noi preme la sostanza delle cose, e lo stile è usato solamente per cercare di squarciare il velo di menzogne di cui purtroppo è infarcito il dibattito economico e politico in Italia.

Andiamo di fretta e vogliamo con questo "passaparola" solo dare ai lettori il modo di commentare. Torneremo poi su varie questioni specifiche, tipo l'accusa di aderire al mitologico pensiero unico o di aver tradito le nostre radici operaie. Sono cose che meritano analisi più approfondite, non tanto per la qualità dell'intervento in questione (che la qualità è altra cosa) ma perché sono un segnale abbastanza cristallino di quale sia il livello del dibattito culturale in Italia.

A presto su questi schermi dunque.

E, occhio, non usate parolacce nei commenti, cazzarola!

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Commenti

Ci sono 93 commenti

Piena solidarietà a Michele & c. E comunque chi legge, ed ha un minimo di sale in zucca, non potrà che innamorarsi di questo forum: come ha ben scritto Mauro, è tutta pubblicità gratis. Il che farà senz'altro diventare tutt'altro che "deprimenti" (?) gli "indici di ascolto" (?? Auditel???) di nfA.

Avanti così, ragazzi.

 P.s. si violerebbe il copyright a mettere in rete l'articolo di Magris? Così tutto il mondo potrebbe rendersi conto del livello dei dibatitto cultuvale italiota.

 

 

 

Il che farà senz'altro diventare tutt'altro che "deprimenti" (?) gli "indici di ascolto" (?? Auditel???) di nfA.

 

Eh, appunto. Io ho anche messo le cuffie, ma non sento niente: veramente deprimente. Anche per nFA bisogna pagare il canone?

 

Ho letto l'articolo di francesco magris, onestamente per certe trombonerie altisonanti e attacchi ad hominem conditi di categorie indefinite quali pensiero unico viene da ridere. Fosse Magris socialista, capirei. Ma ste' patenti di liberalismo da guelfi e ghibellini non le capisco. E' il lascito del liberalismo crociano umanista e salottiero.

Fossi Michele ci riderei su e nel diritto di replica userei l'arma dell'ironia a chili, anche se temo non verrebbe capita, considerato il target medio del Sole.

 

Da lettore dico che la replica migliore e' quella di invitare a venire a vedere il sito: poi ognuno si fa le suo opinioni. Se a qualcuno da' fastidio che ci sia gente che dice le parolacce brutte e cattive amen. Chi sbandiera l'argomento di "eccesso di liberta' d'opinione" di solito si qualifica da solo.

 

il pdf dell'articolo lo trovate qui:

http://www.portalecnel.it/Portale/rassegnastampaweb.nsf/0/C1256B96004BD704C12573ED002AF69B/$FILE/082-H487S.pdf

 

PS: ma quante rassegne stampa vengono pubblicate in Italia da organi statali e para-statali? Quella del ministero della Difesa viene aggiornata anche sabato e domenica...

 

Credo fosse Wanda Osiris che diceva "bene o male purchè se ne parli" 

Ho letto il pezzo di Magris stamattina ed ero curioso di vedere le prime reazioni amerikane che, causa fuso orario sono arrivate solo ora.

Fossi in voi redattori mi sentirei orgoglioso: un sito di semi-sfigati fondato per risparmiare le telefonate tra di loro (interpreto a memoria Magris) è giunto a meritare quasi una pagina intera sul Sole.

Tutto ciò  - presumo - spingerà molti a visitare il sito (sarei curioso di vedere le statistiche al riguardo).

L'articolo è superficiale, ma poichè non parla dell'Inter, ma di un sito di economisti, stimolerà la curiosità degli addetti ai lavori e di tutti coloro con il cervello un po' più allenato della media, tutta gente insomma capace di venire, visitare  e giudicare con i propri occhi.

Piccola notazione personale. Sono capitato su questo sito proprio seguendo una crifica fortemente negativa che NfA aveva ricevuto sulla mailing list dei notai. La critica era in gran parte fondata e l'articolo era veramente irritante, ma il dibattito era stimolante ed intellettualmente di alto livello ed ho finito per rendere NfA una lettura quotidiana.

NfA è così.

Spesso Boldrin & Co. sparano nel mucchio e non lavorano di fioretto, ma di ascia. Sono tuttavia  aperti alla discussione, puchè fondata su basi logiche e non su affermazioni di puro principio, gli articoli che vengono pubblicati  spingono a non dare mai per scontati i fatti e se spesso non mi fanno cambaiare idea sugli argomenti che leggo, sicuramente mi impongono di considerare criticamente le mie convinzioni.

 

 

Un solo addendum, tanto per confermare l'impressione che siamo degli attaccabrighe.

L'articolo che ti ha portato qui era irritante per te ed i tuoi pochissimi colleghi [fai il notaio, no? Se ricordo suggeriva di "abolirvi"! :-)] ma io continuo a considerarlo perfettamente ben argomentato. Non ricordo, da quel dibattito, nessuna critica distruttiva degli argomenti di Gianluca. Te la ricordi tu?

 

Credo proprio che il commento su D'Alema che portava sfiga a Luna Rossa fosse mio. Poichè io sono solo un semplice lettore di noisefromamerika, mi sembra giusto prendermi la mia parte di responsabilita' e non scaricarla sugli editors. A me sembrava ovvio che il mio non fosse un commento serio, ma evidentemente mi sbagliavo. Comunque, noto due imprecisioni nell'articolo:

1. Magris parla di World Cup di vela. Non so neanche se esista. Quella a cui D'Alema ha partecipato era l'America's Cup.�

2.� Il fatto che l'Italia abbia vinto la Coppa del Mondo di calcio non disconferma necessariamente la mia affermazione su D'Alema. Infatti non mi risulta che il ministro degli Esteri sia andato a vedere le partite dell'Italia in Germania (io ricordo Prodi con la Germania e la Melandri e Napolitano in finale), mentre era certamente a Valencia. Qualcuno di voi ricorda D'Alema in tribuna ai mondiali?

 

 

A questo punto e' tutto chiaro: 1) rubi gli articoli di nFA per girarli alla Voce cercando di inglobare le idee piu' originali (non ditelo a Giannino!), 2) fai affermazioni empiricamente non fondate (quante regate di Luna Rossa ha visto D'Alema?), 3) ti affidi a teorie superate (questa della sfiga continuano a tirarla fuori solo dove il capitale sociale e' sotto zero). Se io fossi il grande timoniere comincerei ad oscurarti....

 

Riguardo al punto due direi piuttosto che l'andamento del mondiale la conferma: Prodi ha notoriamente l'effetto opposto a quello di D'Alema, come prova la correlazione tra il suo mandato ed il ciclo economico :)

Più seriamente, credo abbia perso giorni sul sito per cercare qualche appiglio per le sue tesi.

Non tutti hanno il talento di Richelieu:"Datemi sei righe scritte dal più onesto degli uomini, e vi troverò una qualche cosa sufficiente a farlo impiccare."

 

(ps: notate come ho cambiato il titolo del post... LOL).

 

Ho letto Il Sole-24 Ore per diversi anni. Ho smesso da quando sono all'estero.

Quando ero un lettore della testata, ho trovato diverse volte degli articoli, degli editoriali o dei commenti che mi hanno lasciato perplesso. Però, in generale, mi sembrava che Il Sole si differenziasse dall'altra stampa per il suo stile. Le polemiche frivole e inutili, le beghe da cortile, le parole a commento di parole non vi trovavano spazio. Noto questo dettaglio perchè il resto della nostra stampa si basa proprio su questi inutili pseudo-screzi.

A quanto pare, anche Il Sole ha deciso di conformarsi, al ribasso, allo stile degli altri. In questo articolo non c'è una critica costruttiva, non c'è informazione, non c'è analisi. C'è un attacco, a testa bassa, ad alcune persone - che, se non erro, nè sono state informate nè sono state contattate per una replica (viva l'educazione...).

In ogni caso, dopo aver letto l'articolo, resta un sapore amaro in bocca... non è che questi attacchi servono per coprire il vero rumore di Nfa?

Saluti a tutti e in particolare al nostro Francesco Magris.

 

ag

 

 

Mi piacerebbe sapere da dove nasce tutto l'astio di F.Magris.

Io posso solo dire che per me nFa è lo spazio di discussione più aperto

e intelligente che ho incontrato fin'ora sul web. Consiglio, per i nuovi lettori in arrivo, di cominciare da: "L'etica dell'indebitamento" di Alberto Bisin e

"Diario di viaggio nella Repubblica del Texas" di Gianluca Clementi. Due articoli (+ i relativi commenti) che evidenziano subito quanto sia debole la critica del pezzo del sole.

solidarietà totale alla redazione e dati gli attacchi personali, al prof. Boldrin.

 

Per una questione di par condicio mi piacerebbe conoscere l'estrazione sociale del Signor Magris visto che lui ha ricamato sopra

A questo indirizzo potrete trovare informazioni sui natali del nostro illuminato editorialista

http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=8487&CLmDemo_horizontal=2=

Qui invece il curriculum vitae e la pagina biografica del celebre padre http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Magris

Come potete vedere le origini operaie lui non le può tradire non avendole

 

 

http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=8487&CLmDemo_horizontal=2

 

Oh... e dire che io l'ho pure comprato 'sto libro !!!


E, cosa più grave, ho persino letto le 30 pagine scritte da Magris senza trovarci niente di anomalo !!!

Mah.... sarà che non sono laureato in Economia... e per giunta non sono di Mestre.

Comunque resto del mio parere: secondo me Magris ha un conto in sospeso.

Tipo una donna.... altrimeni proprio non si spiega la sequela di pu.....te di quel commento.

 

Cari ragazzi di NFA,

ma cosa mi combinate? Ma non vi interessa il ritorno dei cervelli in Italia? Ma nn in generale, il vostro?

Perchè su una cosa ha ragione l'editorialista del Sole, siete talmente inc..si  (gioco enigmistico: scopri il torpiloquio senza pronunciarlo, in linea con l'ipocrisia imperante cattolica del si fa, ma nn si dice) che state perdendo l'occasione di tornare in Italia se parlate male dei vostri colleghi economisti.

In effetti Michele Boldrin è abbastanza scatenato, ma nn mi sembra che insulti gratuitamente, e poi Boldrin non è NfA...sembra quasi che ce l'abbia con te personalmente.

E poi cosa è questa cosa "il pensiero unico"? Ma non sara stato scritto dalla Rossanda quell'articolo? O l'avete trovato sul manifesto? Curioso poi: non parlano mai di voi, e quando lo fanno, dicono che non potete essere invitati dal SUM perchè...mettete i piedi sul tavolo, difendete le dittature, o perchè (senti Michele, eh mi raccomando) venite da una storia di sinistra e dovreste essere riconoscenti verso quella tradizione...eh, anche tu Michele, fai come i nostri leaders! Raccontaci delle molotov tirate nel '68 e accresci l'aneddottica sulla tua vità, scrivi un romanzo (da pubblicare rigorosamente su Einaudi, dal titolo "quando sbagliavamo tutto, noi di sinistra, ma sbagliando s'impara")...poi andate da Fazio e rievocate fra il mesto, il melanconico e il profondo gli anni "dei grandi errori" delle "battaglie in cui crescevi"...insomma affiliatevi al culturame di sinistra (Ma è un insulto, o posso dirlo?) :-)

Sapete cosa è la vostra colpa? Che non fate collateralismo, non difendete le persone per titoli che hanno, ma smeplicemente per quello che dicono, è una cosa troppo grave, nell'Italia del tengo famiglia, biologica o partitica che sia! Prendiamo quello che tu, Michele, scrivi su quel tizio con i calzini a pois, che dovrebbe essere GT, vero? Tutti lì a dire quanto è brillante il nostro commercialista, quanto è intelligente lui a prevedere i rischi del Mercatismo, come dice lui....e invece tu ci ricordi che i libri che scrive sembrano le tavole che il mio oculista mi fa vedere durante la visita: carattere 19 Times N. Roman....perchè davvero sono libri che non ti aspetti da un genio della lampada...che sia quella abbronzante? Oppure ricordare che Prodi non è così esperto di economia come sembrano far credere quanti lo chiamano ancora "Professore", lui che, rara avis (citazione dotta per sollevare il tono) ha rinunciato all'aspettativa come docente e fa ormai da decenni solo il politico.

Ma forse quell'articolo è comprensibile...prima, molto prima, il mondo dell'informazione era come i nostri paeselli italici dove le autorità riconosciute erano: il medico, il farmacista, il maresciallo e il prete, e tutti andavano da loro per qualsisiasi cosa. Erano i soli a introdurci nel mondo di fuori, poi le cose sono cambiate, la gente ha capito che per quanto brave, le persone che ho nominato, non hanno un monopolio di verità e ci si puo rivolgere ad altri. Oggi con il mondo dei blog succede qualcosa di simile: un garbato signore, che scrive su un giornale che nel 2006 prende 19.222.787 euro di contributi pubblici, vedi http://www.beppegrillo.it/2008/01/la_casta_dei_gi_6.html, vi accusa di essere sguaiati, e che diamine, bisogna saper stare al mondo! Che abbiano capito che i giornali come il Sole 24 ore, possono essere bypassati con molta facilità?

 

 

 

Se il Magris è quello rintracciato da Michele il signore in questione dovrebbe solo vergognarsi. Mi chiedo perché non abbia scritto qualche reply ai lavori di Michele nelle riviste in cui sono contenuti. Si è nascosto dietro un dito per cercare di denigrare Michele. Spero tanto che sia un notaio altrimenti gli resta di pubblicare solo sul "The Roccacannuccia Journal of chaos" lì è sicuro che i refree non ci sono. 

 

Per favore, lasciamo perdere le polemiche personali contro Francesco Magris. Lo so che ha iniziato lui, ma mi pare un modo di discussione poco elegante e poco produttivo. Cerchiamo di discutere delle tesi e degli argomenti. Fra l'altro, è la cosa che ci viene meglio.

 

Anche se in principio concordo con Sandro al 95% (nell'altro 5% dei casi no, perché il personale è politico) temo che, nella fattispecie, se dovessimo noi o i lettori seguire il suo consiglio la discussione diventerebbe rapidamente molto noiosa.

A meno che qualcuno non intenda dedicarsi alla disamina scientifica dell'affermazione secondo cui "d'Alema porta sfiga" la quale, come giustamente osserva il suo autore in altro commento a questo post, è per il momento non falsificata dall'evidenza disponibile.

Non voglio quindi incitare nessuno a mettere qui insulti ed altre cosaccie non barocche, ma in questo episodio sono dell'opinione che il personale sia politico. L'intera cosa, se ci pensi, è un po' una specie di "case study" (stile HBS) della cosidetta "интеллигенция" italiana di sinistra. In quanto tale la tratterei.

p.s. Come vedete, neanche in queste circostanze riusciamo a metterci d'accordo fra noi sei!

 

 

Gli attacchi ad personam sono sempre poco dignitosi, per cui mi irritano certi commenti che leggevo sopra.

Nel merito della cosa: sull'accusa di mancanza di pluralismo, citero' solo un caso, quello di Nicola Lacetera con cui ci fu una forte polemica sulla questione universita privata o pubblica (anche da noi su Epistemes). Ebbene, gli fu dato pieno spazio su NfA per esprimere il suo punto di vista. La discussione fu molto accesa, sintomo del fatto che su questo sito non c'e' gente che si fa mettere "sputo nel naso" come diceva mio padre, ma gli argomenti sono stati esposti con chiarezza e rigore. Anzi, forse i non esperti hanno capito di piu che a leggere certe pagine del Sole 24 ore. 

Sulle volgarita': mah, qua sono gusti. al signor Magris non piacciono le parolacce, amen. non discuto le preferenze altrui, le prendo come date. 

Sugli insulti solo alla sinistra: beh, qua l'accusa non regge proprio. anzi fa ridere.

In generale, io credo che il grande merito (esatto e' un merito) dello stile nfa sia proprio quello di generare feroci discussioni. Spiattellare le cose sul tavolo senza fronzoli, sfidando il "senso comune" e la vulgata corrente genera nel lettore assuefatto al dibattito italiano un moto interiore di rivolta, soprattutto se tale lettore non condivide il punto di vista dell'articolo. Su questo sito si discute PER SCELTA, e si fa di tutto per provocare reazioni forti nel lettore. Anche qui, magari sara' una questione di gusti, ma di nuovo sui gusti non ci si puo' far nulla. 

In sintesi, credo che il signor Magris preferirebbe un sito che tratti il lettore come in un ristorante di lusso: camerieri in livrea, posate d'argento, ma alla fin fine ti danno da mangiare due ravioli con una salsina insipida e la conversazione langue. Noisefromamerika e' invece una trattoria toscana dove si mangiano bistecche da chilo e si beve un buon chianti, dove si parla a voce alta e si discute animatamente di questioni serie, magari non essendo d'accordo su nulla, ma alla fine si va via con la pancia piena e amici come prima. 

Se vi pare poco questo... 

 

ma si, appunto: una cosa cosi' apertamente provocatoria merita veramente una risposta? secondo me non merita neppure la nostra indignazione.

tra l'altro le repliche di alesina e tabellini, anche se dirette alla forma e non alla sostanza, gia' riparano al possibile danno di immagine.

ma l'unico effetto ragionevole e' positivo: nessuno che sia gia' lettore di nfa smettera' di leggere a causa dell'articolo di magris; e chi non conosceva nfa verra' a leggere qualcosa -- anche solo per curiosita' -- dopo aver letto magris, e di questi qualcuno si affezionera', come sabino patruno testimonia in un altro commento.

quindi, per dirla con le parole di un vecchio amico, la provocazione di magris dovrebbe scivolare con moto uniformemente accelerato sul piano inclinato e insaponato della nostra piu' totale indifferenza.

 

Caro Sandro hai ragione: non ci dobbiamo mettere sul suo stesso piano. Mi scuso ma mi prudevano le dita 

 

Sono anch'io dell'idea che che prendersela con Magris jr non sia conveniente. La ragione è semplice, il nostro avrà buon gioco a dire che dopo la sua "precisa, meticolosa, ordinata e preziosa critica" Nfa ha nuovamente rifarcito di insulti e volgarità l'autore del commento. :D

Dico anche (a Sandro), però, che oltre a prendere in giro l'autore per il suo penoso articolo, non si può discutere tanto di merito - perchè di merito, nel suo commento, non ce n'è.

saluti, ag.

 

 

Tanto per buttarla in caciara, per usare l’espressione preferita di Borghezio, mi sono preso la briga di vedere cosa scrive M. Curiosando si scopre su internet che M ha pubblicato un pregevole contributo sull’autorevole rivista della Banca popolare di Sondrio. Con british understatement e l’accattivante, sobrio e un tantinello riduttivo titolo “Alcune Osservazioni sulla Moneta” M. dice molte cose intelligenti, anche se la sintesi inglese del suo pedagogico tour de force non è stata rivista con l’attenzione che meritava. Infatti veniamo informati che “Money therefore has a neutral value, and attempts therefore, even wars, aimed at accumulating it are futile.” I curiosi trovano la fatica di M in http://www.popso.it/selettore.php?cdOp=estrazioneCategoria&idCat=333&idGer=11#.

Quando ero piccolo, a casa non cessavano di ripetermi un proverbio che mi avrebbe dovuto illuminare:“Se hai soldi in tasca, sei bello, intelligente e canti anche bene”. Su richiesta invio copia del mio estratto conto bancario, una mia foto in bermuda, i risultati del mio IQ e una registrazione della mia suggestiva e struggente interpretazione di Binario del compianto Claudio Villa. E' il mio modesto, personale, contributo controfattuale alla ardita tesi di M.

Caciara a parte, esprimo la mia solidarietà totale e militante a NFA. Se scrivo militante Magris si tranquillizza? O no ?

 

vagando per internet di blog pieni di parolacce e di interventi violenti e volgari se ne trovano tantissimi. non metto i link per evitare guai, ma ce ne sono parecchi. specie certi blog che parlano di politica.

data questa premessa, mi chiedo: perche' proprio nFA? perche' un giornale con una posizione consolidata e altezzosa come il Sole decide di dare ampio spazio (e' vero che siamo a pag. 14, ma e' anche vero che trattasi di un centro pagina molto evidente...), dicevo ampio spazio ad un attacco cosi' diretto e brutale contro nFA e contro Boldrin?

ahia ahia ahia... la storia puzza. quelli del Sole non la raccontano giusta...  

 

E' la prima cosa che ho pensato leggendo l'articolo.

A prescindere dal contenuto - e noi frequentatori del blog sappiamo che è totalmente falso -la cosa che più mi ha incuriosito è stato iproprio il fatto che il Sole abbia dato risalto ad un commento del genere.

Non capisco.

O la redazione non sapeva come riempire quella pagina (ovviamente non sarà così) oppure c'è qualcosa sotto.

Oh... magari Michele Boldrin sta per diventare il prossimo Ministro dell'Economia e noi non lo sappiamo :)))

 

adesso pare che volete far finire tutto a tarallucci e vino! e invece no!

ora che il signor magris ha scoperto le origini operaie di michele a mestre io non considerero' piu' attendibile alcun articolo scritto dal prof. boldrin che abbia a che vedere con mestre, con gli operai, con le origini e con le scoperte. e le multitudini so che mi seguiranno.

 

Ho letto l'articolo di Magris. A parte soffermarsi sulle origine operaie di Boldrin o sull'uso delle parolacce, non vedo una sola critica sul merito. Anzi peggio, estrapolazioni dal contesto del quale non ha afferrato neanche il senso (vedi la battuta su D'Alema).

State facendo la cosa giusta. Avanti cosi'.

 

vi leggo non da molto, ma ho avuto modo di apprezzare la lucidita', l'apertura, ed il brio delle discussioni, quindi e' chiaro che non concordo con F Magris. Tuttavia, a parte la sua opinone personale, mi sto chiedendo quale sia lo scopo dell'articolo. Assumendo pure che le discussioni in nFA siano condotte in maniera poco patinata, ha questo una rilevanza? Se io, da lettore del Sole24ore, ignaro di questo forum, leggessi questo articolo, cosa ne dovrei trarre? che ci sono un gruppo di persone, per la maggior parte economisti, che parlano liberamente? e con cio'? cosa me ne puo' importare della storia personale di Michele Boldrin quando non fa un minimo cenno a quello che dice e come le sue argomentazioni possano essere opinabili? (come del resto penso anche Michele creda)

Purtroppo questo non fa che peggiorare la mia opinione della stampa italiana. Del Sole24ore che ha deciso di pubblicare un commento completamente inutile, senza prendersi la briga di controllare cosa si scriva su nFA, e dell'autore, che chiaramente non ha capito quello che si scrive qui sopra.

P.S. calvin, quando ci incontriamo, anche se non sono cattedratico, il maglione a girocollo lo voglio anche io!!!

 

Un'ipotesi strampalata, ma il sospetto mi viene: non e' che l'autore del testo e' stato lasciato fuori dal SUM e gli rode che invece Boldrin vi faccia parte?

Perche' io, che non sono un economista, ma un lavoratore "mens et malleo" e che quando vedo scritto "pluralismo dottrinario" chiedo che si parli come si mangia, non vedo critiche sostanziali a quanto ho letto su questo sito (perlomeno non sono riuscito ad individuarle, nonostante gli anni di liceo classico).

Una curiosita': ma Boldrin approva l'embargo a Cuba e, se del caso, sarebbe un'onta? Perche' allo stato attuale, a me di Cuba interessa molto poco, sono piu' interessato ai 7 miliardi di euro che ci sono e non ci sono, ma comunque sono stati gia' spesi e che in ogni caso devo contribuire a mettere fuori pure io.

Devo aggiungere una lista di parolacce per non rovinare la media degli insulti e improperi o la do' per sottintesa?

 

 

 

 

non ci sono i 7 miliardi. non ci sono...

 

Solo per la cronaca: Il padre ha a che fare con SUM (era l'invitato d'onore alla presentazione del SUM a Washington l'anno scorso; io e Michele c'eravamo); lui no, che io sappia.

 

Bocciati dalla rete SUM? CONGRATULAZIONI!

 

ma per essere bocciati non bisogna presentarcisi agli esami?

 

Leggo sempre con interesse nFA apprezzandone lo stile schietto e sincero, fortunatamente lontano dagli arzigogolii barocchi o dal servilismo di altre voci. Volevo semplicemente lasciare un commento di apprezzamento e di sostegno al lavoro della redazione di nFA. Grazie.

 

Segnalo sul Sole di oggi l'intervento di Tabellini e Alesina in merito all'articolo di ieri. Non difendono NfA in quanto tale, ma evidenziano l'assoluta inutilità ed inconsistenza dell'articolo.

p.s. la lentezza di connessione di questa mattina è dovuta al picco di contatti ?

 

 

non puoi copia/incollare il pezzo e/o dirci se lo si può trovare online.

 

ag 

 

Solidarietà al team di NfA...molto triste quest'articolo! c'è evidenza sul fatto che il nostro (?) Magris abbia usato un campione piuttosto "non significativo" di articoli per trarne le sue conclusioni!!! Che qualcuno gli abbia addirittura suggerito i post da leggere??

e ritorniamo con la solita frase..."a pensar male...." 

cmq...che pubblicità ragazzi!! saludos

 

 

E' buffo, sempra che parli vivendo in Italia ed insegnando in una Universita' Italiana, pero la sua email e' di una Universita' francese, quindi non capisco la frase: "In Italia, in questo periodo, si parla di varare misure atte a frenare a fuga dei cervelli all'estero e a incentivare il ritorno degli studiosi piu validi. Forse alcuni possono restare dove sono, a divertirsi e a guadagnare di piu'."

 

In piu' ancora non capisco il trafiletto in neretto sul SUM perche' NiSA e' la rete no SUM, SUM e' l'Istituto Italiano di Scienze Umane che la propone.

L'obbiettivo del SUM e del NiSA non e' di mettere in contatto dei Forum ma: "Il network nasce dall'idea di collegare tutti gli studiosi di scienze

umane e sociali italiani residenti all'estero che abbiano una posizione

stabile in università straniere e si rivolge esclusivamente agli

studiosi di scienze umane e sociali, dato il loro percorso

intellettuale e professionale diverso da quello degli studiosi delle

discipline scientifiche." e per l' iscrizione si richiede che posseggano i seguenti requisiti:" 1) Un titolo di studio conseguito presso un'istituzione accademica italiana (laurea e/o dottorato). 2) Lo

status di docente e ricercatore a tempo pieno nell'ambito delle scienze

umane e sociali presso un'istituzione accademica statunitense o

canadese." (http://www.nisa.sumitalia.it)

Il signor Boldrin ha partecipato alla prima attivita' di questa organizzazione in Washington.

Quindi non capisco a che scopo il dato del "SUM" nell'articolo. E comunque sia il SUM e' solo una tra le centinaia di iniziative esistenti con lo stesso obiettivo, il SUM o la rete NiSA non sono la piu' importante. Ossia e' come dire che se una notizia non viene data su un giornale specifico, allora deve essere stimata come falsa!

Piccola critica ora a NofA

E' comunque vero che il tono alcune volte (cazzarola) diventa un po' come da chiacchiera al bar, solo mi posso riferire al Blog sull'Alitalia, che incomincio' bene per poi diventare una specie di battaglietta campanellista e priva di fondo tecnico. E' un mese che non la leggo dovuto a questo e spero che sia migliorato, soprattutto quello che mancava (perche' si mischiavano e si confondevano) erano i punti di vista, ossia estrapolare dalla percezione del passeggero la funzionalita' del sistema Hub & Spoke, etc... concludendo si e' persa molta della obiettivita' o serieta' che si trovano presenti in altri temi.

Pero e' anche vero che siamo cosi', non siamo tutti pacati e neanche lo volliamo essere, soprattutto oggi che il "Politically Correct" e' diventato l'unico comandamento, insieme con parole affascinanti e belle come "Tolleranza, rispetto e Dialogo" strausate come il prezzemolo nella cucina e svuotate del loro significato, soprattutto in quanto sempre mancano altre tre parole assai importanti come "Serieta'", "Reciprocita'" e "Responsabilita'". 

Non mi dilungo

IMPORTANTE: NofA e' molto interessante e non concordo affatto con l'articolo (a mio dire superficiale) di FM.

 

 

 

Chiarito meglio che cos'è il SUM, e cioè un "centro di eccellenza per decreto ministeriale" è ancor di più un merito essere stati bocciati dal SUM.

 

L'articolo di F.Magris conferma il livello miserevole della stampa e del dibattito intellettuale in Italia: invece di argomentare sul merito dei fatti, delle proposte e delle idee, viene usato un giornale sussidiato dalle tasse dei contribuenti per pubblicare attacchi personali sulla vita privata di alcune persone, e sulla forma dei loro interventi su NFA.

E' evidente a chiunque legga NFA che le critiche sono dispensate generosamente a tutte le parti politiche e con il sostegno di analisi economiche, fatti, dati quantitativi. Significativamente, F.Magris si lamenta solo delle critiche piovute sul recente malgoverno del centro-sinista, e solo sulla forma di queste critiche, non sul loro contenuto. Probabilmente l'articolo rientra semplicemente nell'ambito della propaganda elettorale, secondo certi deteriori schemi italiani. Gli effetti del pezzo di F.Magris sono peraltro fallimentari, perche' sia Tabellini che Alesina hanno ricordato al cattedratico italiano sia l'elevato livello degli economisti italiani negli USA, sia i penosi livelli accademici italiani, soprattutto per quanto riguarda reclutamento e selezione, come documentato efficacemente da Roberto Perotti. Va sottolineato anche che sia Tabellini che Alesina hanno concluso che l'Italia avrebbe tutto da guadagnare dal ritorno di economisti che hanno fatto carriera in un contesto realmente meritocratico come quello USA, significativamente migliore e piu' onesto di quello italiano: piu' o meno la tesi opposta a quella sostenuta da F.Magris.

 

 

per i redattori: ci fate sapere di quanto e` aumentato il traffico dopo l'articolo?

Sono curioso, probabilmente e` triplicato. Del resto, io ho scoperto questo blog solo quando e` stato menzionato sul corriere.it (da Severgnini, credo).

Comunque, a me non sembra che le discussioni siano incivili, al massimo si usa un linguaggio comune, non Accademico/Borbonico/Universitario, al quale il Magris e` probabilmente abituato, date le frequentazioni accademiche.

Whatever.

 

 

adesso ho capito tutto, me lo avete nascosto che eravate monetaristi, allattati da friedman ed amici di pinochet. Meno male che magris mi ha aperto gli occhi. Certo la vostra fede nel mercato mi lascia un po' perplesso. Perchè ad esempio se il mercato funziona così bene, dagli anni '70 non assorbiamo più la disoccupazione? Ma io sono un tipo paziente, ho appena iniziato a frequentare il sito e ve lo devo spiegare con calma. Per quanto mi riguarda, liberi di criticare chiunque, ma non toccatemi J.M., altrimenti mi ... ops stavo per dire la parola sbagliata. Comunque ho consigliato il sito anche ad un piao di altri miei amici. Così, forse, superiamo i dieci. Erano anni che non mi divertivo così, garantisco... Su J.M. avremo modo di tornare

axel

 

Chi e' che non assorbe piu' la disoccupazione? Negli USA e' sotto al 6% dalla seconda meta' degli anni 90 in poi (guarda qui). Se invece ti riferisci all'Italia, beh li' e' perche' appunto il mercato (in questo caso del lavoro) NON viene lasciato funzionare.

 

Caro Axel Bisignano leggendo Capitalism and Freedom (1962) di Friedman potresti accorgerti che un po' di monetarismo lo trovi anche in Bersani Ministro del passato governo  

 

 

 

Jedes Urteil wissenschaftlicher Kritik ist mir willkommen. Gegenüber

den Vorurteilen der sog. öffentlichen Meinung, der ich nie Konzessionen

gemacht habe, gilt mir nach wie vor der Wahlspruch des großen

Florentiners:

Segui il tuo corso, e lascia dir le genti!

London, 25. July 1867

 

Karl Marx

 

 

Karl Marx - Friedrich Engels -

Werke, Band 23,

"Das Kapital", Bd. I, S. 11 - 17

Dietz Verlag, Berlin/DDR 1968.

 

 

 

L'episodio - sorprendente nonostante tutto il male che è facile pensare, non a torto, sul livello della stampa e del dibattito culturale italiano - suggerisce un paio di considerazioni e ipotesi.


Ipotesi 1) Reazione successiva: nFA ha "pestato i piedi" a qualcuno in Italia e Magris reagisce facendosi portavoce degli avversari di questo blog (per chi non lo sapesse, anche un blog può avere degli avversari).


Ipotesi 2) Azione preventiva (housekeeping): di nFA si comincia a parlare in alcuni ambienti, è meglio ridimensionarli prima che creino problemi


Ipotesi 3) Vendetta personale: tra alcuni redattori del blog e l'estensore dell'articolo non corre buon sangue per qualche motivo che solo alcuni lettori conoscono.


Ipotesi 4) Azione spontanea di conformazione: in Italia va di moda attaccare chi si discosta dal pensiero unico: la circolazione delle idee è comunemente riconosciuta come un problema.


Qualunque sia l'ipotesi vera (io voto la 4, la più triste), sta di fatto che nFA è un luogo molto, molto diverso da come viene descritto nell'intervento di Magris. L'attacco reputazionale è quello più cattivo. Ma come sempre in questi casi, la miglior risposta è godersi la magnifica pubblicità gratuita.

 

 

Scusate, io sono nuovo di questo sito, ma mi ha subito colpito la serietà e il buon gusto nelle discussioni.

Magari potreste inserire uno di quei marchingegni che contano i visitatori e/o inserire una sezione dove poter avere i "numeri" del vostro sito. 

 

L'articolo del Sole è penoso. I commenti qui anche. Purtroppo. 

 

A cosa ti riferisci esattamente?

 

Egregio Cumino,

mi scuso se uso il "suolo pubblico" di NfA ma, condividendo molto di quello che scrive, non è che mi manda una mail e magari ci conosciamo di persona? Saluti.

 

Quello che mi

ha colpito di più è che Magris abbia cercato di dipingere tutti gli autori del

blog come fondamentalisti del libero mercato, cosa che a me non sembra affatto.

Ricordo ad esempio le proposte di introdurre sussidi di disoccupazione in

Italia, o il recente entusiasmo per Obama (mi chiedo cosa penserebbe Magris di

uno come David Friedman). Il fatto che un blog come questo sia considerato

estremista anche da un giornale finanziario mostra quanto l'ideologia liberale

sia completamente estranea all'Italia.

 

Mi sono posto le seguenti domande:

1) come può uno che scrive su indeterminatezza non stimare Michele?

2) come mai un "economista" che scrive di Michele evita di parlare della statura scientifica dello stesso? è come se andassi in un posto dove nessuno ha visto partite di calcio giocate prima di un anno fa, mi chiedessero chi è Maradona, e gli rispondessi che è uno che dice parolacce!

Quindi, l'articolo a me pare una "filippica".

Allora,

3) perché si scrive una "filippica" su Michele?

4) perché questa si scrive su quello che probabilmente è il maggior quotidiano economico nazionale?

5) perché il "Demostene" è un "economista" italiano all'estero?

6) perché si tenta di convincere che il confronto scientifico e di politica economica (che non può che essere scientifico) è una questione di stile?

7) se Einstein fosse stato maleducato allora si sarebbe dovuto ignorare la teoria della relatività?

 

 

Solo per farvi sapere che dopo aver inviato un sms a Ferruccio De Bortoli per esprimere la mia delusione per aver ospitato un intervento così penoso, lui si è detto molto rammaricato, affermando che si trattava di una lettera... e si scusava moltissimo: giro le scuse a Michele e ad Alberto...

 

 

Ragazzi, fermi tutti, io mi sono perso un paio di puntate (23 anni), nel lontano 1985 ho studiato sul Samuelson, ed allora,a questo punto, ho bisogno di un paio di ripassi. I neokeynesiani esistono ancora o si sono estinti come i dinosauri (non dite perchè avevano il corpo grosso ed il cervello piccolo per favore...)?

Una domanda concreta, in relazione a quanto segnalato da Boleo. Premesso che i sindacati notoriamente capiscono di economia, aumentare i salari non può essere controproducente? Ho visto lo studio sull'andamento dei consumi in Italia fatto da Andrea Moro (a proposito, non puoi essere un po' offensivo tanto per non smentire lo stile del sito, se no Magris è deluso?). Quanto di quei consumi va su prodotti esteri? Se mi aumento il salario e, con quello ci compro un cellulare che vantaggo ne trae l'Italia? 

 

 

Axel, non sei l'unico ad aver perso puntate, tanti in Italia (e anche in Amerika, mi sto accorgendo in questi giorni in cui si parla di "fiscal stimulus") sono rimasti a un keynesianesimo assai arretrato. In verità tanti altri non sono mai arrivati nemmeno al keynesianesimo, ne ho discusso qua (ci troverai anche una bella citazione di JM).

Un altro giorno ne parlamo in modo più serio, nel frattempo mi permetto di segnalarti questo vecchio post di Michele.

 

Caro Bisignano io ho iniziato nel lontano 1981 con le Lezioni di economia I e II vol. di Sylos Labini passando per la seconda edizione del Dornbusch-Fischer (Macroeconomia)(definito su nFA orribile) ed arrivando al Blanchard-Fischer (Lectures on macroeconomics). Oggi mi accorgo di avere una scatola degli attrezzi che risente molto di quello che Michele Boldrin chiama "puro vintage Mit seconda metà anni '70". E per questo prendo per oro colato quello che Draghi ha argomentato nella sua relazione presentata alla Società degli economisti:

"Le giovani generazioni d'oggi guadagnano meno delle precedenti perché la loro produttività è meno adeguata al paradigma tecnologico corrente di quanto non lo fosse la produttività delle generazioni entrate nel mercato del lavoro nei decenni passati del vecchio paradigma. Riportare la produttività su un sentiero rapidamente ascendente risolve il problema di offerta dell'economia italiana, consente aumenti retributivi, rafforza la domanda interna" pp.13-14

Di conseguenza l'aumento dei salari auspicato da Alfonso Gianni non può prescindere dall'aumento della produttività.

Forse tu ti riferisci ai postkeynesiani(Cambridge GB) e non ai neokeynesiani(Cambridge USA).

 

 

Ciao a tutti i contributors di  nFa!

Mi sono laureato quattro anni fa in Economia ed ho abbandonato l'Italia dei comuni per la Svezia prima e l'UK dopo. All'estero cercavo un source oltre l"Economist che commentasse in maniera lucida quanto succede in Italia. Ho trovato questo blog per caso appena mi sono trasferito in U.S. 2 anni fa per lavorare in silicon valley.

Da allora sono un lettore assiduo. Ringrazio Michele e quanti di voi ogni mese fanno analisi economiche, spesso troppo complesse per me:), che mi  hanno aperto gli occhi. Ho capito quante bagianate mi sono state insegnate all'Universita' dai mie profesori bolscevichi che ci indottrinavano senza che cene rendessimo conto. Fra i miei breakthrouhg: Il ruolo di Sraffa cui, nella mia facolta', e' stato anche dedicato un centro studi e che veniva considerato come un profeta!!

Voglio concludere il mio post con due domande:

Perche' il mio prof di Micro passo' 2 settimane a spiegare sto Modello Nairu (che da wekipedia sembra modello superato dgli anni 7o)?

Nello stesso corso, spendemmo un bel po di ore su Marx. Ma ritrovero' il barbuto anche quando studiero micro nell'MBA?

 

Grazie!!

Ruben

 

 

 

Ruben, visto che nessuno ti risponde, provo io.

Il NAIRU non è (io aggiungerei purtroppo, ma lasciamo stare) "superato", nel senso che quasi tutte le banche centrali (temo anche la ECB) lo usano per le loro decisioni di politica monetaria. Diciamo che, nella sua versione sensata, è meglio delle strane cose neokeynesiane che vanno di moda ora, anche se le medesime sono una variazione (peggiorativa) del medesimo. Insomma il tuo prof di MAcro (hai scritto  Micro, ma credo fosse per sbaglio) ti ha insegnato una cosa che ancora usano, anche se dovrebbero farne a meno.

Magari insegnassero la parte analitica di Marx, non dei suoi seguaci, correttamente. Sarebbe utile. Comunque, difficile te lo ripropongano in una scuola per MBA ...

 

 

 

Michele,

 

Grazie per la risposta sul Nairu. Tuttavia era il mio professore di Micro non Macro che ci spiego' questo modello.  Non riuscivo a capire perche' l'accanimento in qualcosa che al tempo mi sembrava nulla a che fare con gli altri argomenti del corso.


A presto!


Ruben

 

Caro Ruben, invece, io ricordo una mia curiosità su questo argomento che nemmeno Tobin nel novembre del 1998 mi seppe togliere. In principio era il NIRU e poi arrivò al NAIRU. Su mia precisa domanda l'economista di Yale, scomparso nel 2002, mi rispose che nemmeno lui era in grado di spiegare questo cambiamento dell'acronimo con l'inserimento di "accelerating"; inoltre mi confidò che una settimana prima si era sentito con Modigliani (il primo ad usare l'acronimo NIRU in uno scritto con Papademos (credo)) per avere dei chiarimenti e che l'economista del Mit (scomparso nel 2003) gli rispose che lui fino a quel momento aveva creduto che l'inventore del NAIRU fosse stato Tobin. Io l'ho sempre considerato come la versione neokeynesiana del friedmaniano tasso naturale di disoccupazione. Nel primo link troverai le argomentazioni di Tobin. Sulla sua inutilità e sul suo erroneo utilizzo sono d'accordo con Michele.

http://cowles.econ.yale.edu/P/cd/d11b/d1150.pdf

Per fartene una idea, invece:  

Ball e Mankiw sul NAIRU:

http://web.econ.unito.it/bagliano/macro3/bm_jep02.pdf

Utile rassegna:

http://www.frbatlanta.org/filelegacydocs/ACFC1.pdf

 

Forse Nicola Giocoli ci potrebbe venire in aiuto