Not in my name

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A me sembra chiaro che la politica militare di Israele e' un corollario di quella dell'amministrazione Bush (o viceversa). Per questo motivo essa e' anche la "nostra" politica estera, in quanto cittadini del cosidetto "occidente cristiano-giudaico".

Vorrei provare ad aprire un dibattito che prevedo intenso, ma che spero non risulti inutile. Lo faccio perche' mi sto convincendo che il problema musulmano e' di drammatica importanza per il nostro futuro, sia materiale che morale. Molto piu' delle liberalizzazioni in Italia, per importanti che anche queste siano.

La mia analisi e' la seguente.

Nel periodo che va, approssimativamente, dal 1990 al 2000 si e' venuta a determinare, ed e' ora cosa compiuta, un'alleanza non tattica ma strategica fra la maggioranza del mondo politico, religioso e militare USA e (quasi tutto l'arco politico de) lo stato d'Israele. L'alleanza non si e' determinata per caso: in quel periodo vi e stata la prima guerra d'Irak, ed in quel periodo e' sparito l'URSS, lasciando gli USA liberi di muoversi sul grande scacchiere mondiale senza nessuna opposizione militare. In sostanza, in quel periodo e' diventato chiaro che nel Medio Oriente, per i decenni a venire, si fa quello che vogliono le amministrazioni USA. Infine, in quel periodo vengono firmati e, simultaneamente, cominciano a fallire gli accordi di Oslo. Cosa porto' al fallimento finale di Camp David? Son certo che questo rimarra' un punto insoluto di qualsiasi dibattito, per cui suggerisco lasciarlo, per il momento, da parte. Le offerte che Israele&USA fecero, erano un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Non lo so, ogni tanto mi sembra mezzo vuoto ed altre volte mezzo pieno. Portavano alla pace duratura e ragionevole o erano solo una mossa tattica? A chi diamo la resposabilita' del fallimento?

Questa coalizione USA-Israele, per una lunga serie di ragioni che credo sia opportuno elencare (cosa che faro' un'altra volta, altrimenti questo pezzo diventa troppo lungo), ha deciso che il problema palestinese e' un sottoinsieme o un corollario del problema musulmano - o del fondamentalismo musulmano, come preferiscono dire costoro - e che quest'ultimo va affrontato, almeno per ora e per un numero indeterminato di anni, con una ferrea politica militare. E solo con essa. Il problema musulmano, dunque, forse non si risolve interamente ma certamente si affronta, secondo le teorie e gli atti concreti che questa coalizione ha praticato dalla fine anni 90 in poi, con la politica dei bombardamenti e delle invasioni, con tutto cio' che di mostruoso queste scelte implicano per i civili, siano essi libanesi, iracheni, palestinesi, o, quando verra' il loro turno, siriani o iraniani. Sul tutto aleggia infine un dettaglio che noi ci scordiamo facilmente ma che l'opinione pubblica da Teheran a Beirut e da Beirut a Tripoli ha ben presente: la minaccia di una punizione esemplare, ossia atomica.

In una sola parola, che addottero' in quel che segue, la politica che questa coalizione ha concluso essere la piu' appropriata per l'area che noi chiamiamo "Medio Oriente", e che va in realta' dal Pakistan al Libano e dall'Egitto sino alla Somalia da un lato ed il Marocco dall'altro, e' quella della conquest. Questo termine lo devo ad un amico mio che sostiene, a turni alterni devo dire, che non v'e' altra alternativa. No, non scrive in questo blog, e non ci scrivera' perche' non sa l'italiano. Poiche' il termine mi convince (e mi convincono anche i suoi argomenti di perche' e' questa la politica che e' stata scelta e come si sviluppa) lo adotto.

Prima Tesi: Conquest e' condivisa da circa il 60-70% del popolo americano, dal 95% di quello israeliano, dalla grande maggioranza di quello russo; congetturo, verra' progressivamente adottata sia da quello cinese che dall'indiano. A questi ultimi interessa per due ragioni: per il petrolio, di cui hanno enorme bisogno, ancor piu' di noi, e perche' anche loro affrontano un "pericolo musulmano" interno. Fatte le debite somme, siamo a piu' della meta' della popolazione del globo, ed al 90% del suo arsenale bellico. Conquest gode quindi di una superiorita' militare aplastante, come direbbero gli spagnoli.

Seconda Tesi:Conquest potrebbe essere utile anche agli europei, pero' gli europei la rifiutano su basi puramente "ideologiche" - o "etiche", se volete essere generosi. Il rifiuto europeo non conta, al lato pratico, perche' non si concretizza in una politica alternativa a conquest, che sia praticamente fattibile e piu' attraente per le parti coinvolte. Il rifiuto europeo di conquest, che chiamero' non-conquest per sottolinearne il carattere di puro rifiuto, e' quindi un gesto morale apparentemente vuoto di rilevanza concreta. Come la keffiah di ZP l'altro giorno sembra quasi solo un gesto idiota, impotente, e folkloristico. Nondimeno - e qui contraddico e correggo cose che ho sostenuto dalla fine degli anni 90 sino ad un paio d'anni fa - non-conquest va difesa, diffusa e sviluppata. In altre parole, non-conquest e', in questo momento, l'unico punto di partenza, l'unico appiglio da cui costruire una politica che affronti il problema musulmano senza mettere in conto una nuova, piu' grande ed ancora piu' tragica, Shoa.

Terza Tesi:Conquest e' il prodotto di un'ideologia religioso-militare di tipo totalitario, non fondamentalmente differente da quella che tendiamo ad attribuire al fondamentalismo islamico, almeno nelle sua struttura interna. Questa ideologia pone al centro uno o piu' popoli eletti (i coloni USA e quelli israeliti), un messaggio "esclusivo" di tipo religioso che definisce l'identita' fondamentale dello stato nazione (Israele e' e deve rimanere uno stato ebreo, gli USA sono e devono rimanere un paese cristiano) e nega validita' o rilevanza a quell'insieme di principi liberali e laici che tendiamo (meglio detto, tendo) a ritenere fondanti e fondamentali per il tipo di societa' in cui vogliamo (meglio detto, voglio) vivere. Sia chiaro: l'islamismo a cui questo nuovo giudeo-cristianesimo religioso-militare si oppone ha tutte queste caratteristiche negative moltiplicate per 10, ed espresse in modo ancor piu' radicale e brutale. Ma questo e' chiaro a tutti, e tutti lo diamo per scontato, mentre non credo sia chiara la natura totalitaria dell'ideologia conquest.

Quarta Tesi:Conquest sta diventando l'unica alternativa possibile, grazie alla collaborazione fra l'asse Israele-USA da un lato e la nebulosa dell'islamismo totalitario e "jihadista" dall'altro. I cosidetti 'regimi arabi amici' (Egitto, Giordania, Arabia Saudita ed Emirati, Pakistan, il governo fantoccio dell'Irak) non mi sembra giochino alcun ruolo attivo in questo confronto. Da un lato fanno 'alla luce del sole' cio' che il Dipartimento di Stato USA ordina loro, ossia reprimono, mandano soldati incompetenti a far finta di combattere, e pompano l'olio che ci serve. Dall'altro cercano, sottobanco e nell'oscurita', di controllare le proprie popolazioni, evitare l'insurrezione guidata dai jihadisti e rubare il piu' possibile per se stessi ed i loro accoliti. Nei casi piu' estremi, Arabia Saudi, e' perfettamente possibile facciano il doppio gioco. Il resto del mondo non conta, non solo perche' e' minoranza, ma perche', come diceva Stalin, non ha corpi d'armata da schierare. Al piu', appunto, schiera primi ministri con sorriso ebete e keffiah al collo o un gregge confuso di attori-scrittori-finti rivoluzionari guevaristi e dementi anticapitalisti vari. Conquest sembra e vuole essere l'unica scelta a disposizione se non si vuole andare a fare le manifestazioni con Fidel, o con Osama.

Quinta Tesi:Conquest si basa su di una strategia di tipo neo-coloniale, quindi assume ed eleva a proprio simbolo la natura coloniale di Israele. Il fatto che Israele sia il prodotto della fase coloniale classica (fine XIX secolo sino alla fine delle seconda guerra mondiale) e che questo fatto, da tutti rimosso, sia una delle due radici fondamentali del problema palestinese e del problema musulmano e' perfettamente coerente con la nuova scelta strategica. Non e' piu' fonte d'imbarazzo, ma di forza: lo stato religioso-guerriero d'Israele e' l'avamposto di conquest in terra medio-orientale. Lo slogan di conquest e', uno, dieci, cento Israele: Wolfowitz&Co. non hanno teorizzato conquest per caso.

Sesta Tesi:Conquest non e' interessata a difendere Israele per se, nessun complotto delle lobbies ebraiche nelle tesi che sostengo. I gruppi sociali e religiosi USA che erano, nel passato, i piu' antisemiti sono improvvisamente diventati i piu' acerrimi sostenitori dello stato d'Israele. Lo stesso vale in Europa: la destra antisemita, da Fini a Rajoy a Le Pen, e' la grande amica dello stato d'Israele. Magari la lobby ebraica ha aiutato un poco, ma lo spostamento di posizione per questi gruppi e' di natura pratica, ideologica e strategica, non vi sono complotti. Conquest ritiene che il pericolo musulmano sia fatale e gravissimo, per questo offre lip services alla religione musulmana, alle loro pratiche, ai musulmani 'moderati' (o moderatamente musulmani?),

mentre pratica un sistematico razzismo nei fatti. Questo si evince dai films di Hollywood, dai servizi TV e dagli articoli sulla stampa USA, che sembra letteralmente ossessionata dal pericolo dei musulmani. Si evince, infine, anche dalla contabilita' dei morti, dove uno dei "nostri" conta come cento dei "loro" e dove torture e massacri di civili vengono continuamente ed oramai sistematicamente assunti come "danni collaterali." Se uno si riguarda La Battaglia d'Algeri o qualche documentario sul Vietnam, nota come la nostra disponibilita' ad accettare crimini mostruosi nel "nostro" nome ed in "nostra" difesa sia cresciuta a dismisura in questi 40 anni. Cio' che nel 1960 ci faceva orrore e sembrava impossibile, ora lo accettiamo quotidianamente dicendo cose del tipo "ma hanno ucciso 6 ostaggi a Baghdad", "ma hanno rapito due soldati israeliani", "ma hanno mandato un bombarolo suicida sull'autobus". Chiediamoci: perche' non giustificavamo il napalm e le sale di tortura del colonnello Mathieu con argomenti simili? Ne' i vietcongs, ne' il FLN erano angioletti!

Settima Tesi:Conquest non portera' alla soluzione del problema musulmano, questo con probabilita' 98%. Detto altrimenti, conquest portera' con alta probabilita' a ulteriori e continue guerre locali, atti terroristici, repressioni, bombardamenti, invii di truppe, barbarie su barbarie, in un crescendo senza limiti e confini. Non si arrivera' a nessuna 'soluzione stabile' ne' in Palestina ne' altrove, a nessuna democratizzazione di niente (probabilmente, solo ad una maggiore militarizzazione e radicalizzazione dello stato d'Israele), a nessun sviluppo economico, sociale e civile in nessun angolo del 'Medio Oriente' (fatta eccezione per Dubai, che rimarra' una enclave per miliardari, finche' dura.) Con probabilita' 1% puo' portare ad una vera ecatombe 'quasi mondiale', con possibili milioni di morti. Con probabilita' 1% puo' portare ad una 'pacificazione 'neo-coloniale' del mondo musulmano, terrorizzato dalla forza e dalla violenza dell'apparato militare USA+Israele, se questo, dopo Irak e dopo il nuovo 'allargamento difensivo' d'Israele a cui stiamo assistendo, decidera' di invadere qualche altro pezzo di terra abitato dalla gente sbagliata (Siria? Iran? Pakistan se c'e' l'insurrezione jiahdista? Somalia?)

A tutto questo, che mi sembra assolutamente inevitabile in quanto unico equilibrio del gioco che e' stato impostato, credo sia comunque doveroso opporsi per pure e stupide ragioni di decenza etica. Non per prendere lo "high moral ground", di cui m'importa un pimiento, ma per decenza personale. Insomma, giocate pure a conquest sulla pelle del mondo, se vi va, ma non in nome mio.

 

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Alla "conferenza" di Roma - che ovviamente e' stata una festina d'impotenti tanto che Israele, sapendolo, manco ci e' andato: le decisioni erano gia' state prese fra Washington e Tel Aviv - la Rice ha fatto sapere che agli USA va benissimo che Israele finisca il proprio lavoro in Libano, qualunque esso sia. Poiche' ci vorranno settimane per far sfollare tutta la gente che han deciso di far sfollare, niente richiesta di immediato cessate il fuoco - perche', ci dice La Repubblica, "[...]una dichiarazione sulla necessità di una tregua "immediata" sarebbe suonata ultimativa nei confronti di Israele". Tante belle promesse, invece, con l'auspicio che, se fanno i bravi ed obbediscono, "anche [...] al Libano venga data la possibilità di tornare a esercitare la propria sovranità su tutto il territorio nazionale." QED

 

 

un appunto personale, plauso a Michele Boldrin, per esporre tesi almeno in termini chiari. Per quel che mi riguarda sono perfettamente disponibile a rispondere su un aspetto particolare (Israel e le sue politiche) che mi appaiono perdute in una tesi di storia del mondo contemporaneo. A mio avviso il problema israelo-palestinese, che sta a cuore pure a me, e' "reclutato" da varie potenze in gioco. Una potrebbe essere "conquest" come la chiama l'amico di Michele. Una potrebbe essere la forza (reale a mio avviso di Shia Islam) che ha reclutato alcune questioni e su tutte ha vinto.

Le elenco in modo breve:

1. Afghanistan ( e hanno vinto contro l'Unione Sovietica)

2. Sudan e "corno" d'Africa in cui hanno battuto tutte le forze in campo

3. reazione all'invasione dell'Iraq (assai diffcile dire, ma minimalmente, hanno vinto una guerra propagandistica mostrando di esser loro i difensori soli e unici della dignita' di Islam in generale)

4. Questione palestinese in cui c'entrano poco o nulla, ma hanno vinto una guerra vera imponendo de facto il ritiro da Gaza strip (rispondendo alla conquista, quella si' militare, del 1967)

5. Libano, in cui ha vinto "when all chips were down", forzando il governo israeliano (amministrazione Barak) al ritiro

In tutte queste quel che posso dire alla svelta e' che Islam in questo senso ha saputo molto meglio di tutte le potenze in campo utilizzare gli strumenti della "piccola guerra" a perfezione, e mostra una notevole capacita' di aggregazione e di formare alleanze. Finisco citando un solo caso.

hamas non e' Shia, nemmemo da lontano (viene dai "fratelli musulmani" degli anni 1920-1940) eppure Shia Islam e' riuscitp a forgiare un'alleanza obiettiva.

Se la cosa vi interessa, espando il tutto. Altrimenti, per un precedente accordo con Michele, riceve solo lui un testo lungo e decide in quanto editorialista del blog se pubblicare "online" o meno

a me interessa

Apprendiamo da La Repubblica, quotidiano notoriamente non anti-israeliano (per dirla con i doppi negativi). <<Libano, oltre 600 morti. Bush e' "turbato." "Ma no a falsa pace." I dati di 16 giorni di conflitto: 53 le vittime israeliane. Ma il presidente USA e' contrario a intese che non risolvono la questione.>> Alcuni giorni fa, a fronte alla notizia che il capo di stato maggiore dell'aviazione israeliana aveva ordinato di distruggere dieci edifici a "piu' piani" in Beirut sud per ogni missile di Hezbollah che raggiungeva il territorio d'Israele (indipendentemente dai suoi effetti), avevo messo un commento che faceva il purtroppo ovvio paragone con le Fosse Ardeatine. La notizia, riportata ovunque fuorche' negli USA, e' stata poi piu' o meno smentita. Non nei fatti, purtroppo. Tralascio i mille dettagli, dal bombardamento "per errore" (ma chi ci crede?) degli osservatori ONU (cosi' la smettono di osservare e di fare noiose denunce dei crimini di guerra israeliani) a quello del porto di Tiro dove arrivano gli aiuti umanitari. La contabilita' dei morti basta e vanza, con il suo ritmo del 10:1. Ma questo e' solo il mio solito e patetico moralismo, che molti trovano stucchevole oltre che inutile e di parte. Quindi meglio evidenziare che, ipocriti turbamenti del religiosissimo presidente a parte, la carneficina (oops, la guerra preventiva) continua con la benedizione e gli aiuti militari speciali degli USA. Ancor piu' importante e' l'obiettivo di questa guerra, che nel suo progressivo delinearsi suggerisce sempre di piu' cio' che altri hanno ipotizzato: ossia che tutto questo non stia succedendo per caso e quelle bombe "per sbaglio" sui bagnanti delle spiagge di Gaza il 20 giugno scorso fossero uno dei soliti "sbagli" israeliani. L'obiettivo, determinare manu-militari chi puo' stare e chi non puo' stare' alle "porte d'Israel" e guerreggiare "via proxies" (notate il plurale) con Iran e Siria per vedere se cadono nella trappola e fanno la mossa sbagliata, e' perfettamente consistente con "conquest strategy" descritta piu' sopra. Infine, le implicazioni pratiche della definizione di "pace vera" (l'opposto, credo, della "falsa pace" che Bush dichiara di non volere) sembrano abbastanza chiare: per Bush la pace vera si raggiunge solo e quando tutti coloro che lui dichiara essere suoi nemici hanno raggiunto la pace eterna. QED

 

 

 

mi spiace non vedere in questo post la solita capacita' di analisi che contraddistingue questo blog. esporro' le mie critiche seguendo l'ordine delle tesi presentato e nella speranza di essere capace di spiegare dove a mio avviso si sbaglia.

 

seconda tesi: da una parte si ridicolizza, giustamente, la non conquest, dall'altra si dice che e' da difendere a tutti i costi perche' e' l'unico punto di partenza di una politica che eviti una nuova shoa e che ci permetta di affrontare il mondo musulmano. A parte il fatto che mi sembra illogico dire che bisogna difendere una politica priva di "rilevanza concreta" (a meno che non si stia parlando di un puro "consumption good" ma allora chiamiamo le cose con il loro nome), mi chiedo da quando in qua' il nulla sia mai stato base di una politica. Solitamente le politiche si fanno per ottenere risultati non per soddisfare il proprio bisogno di superiorita' morale. La politica europea e' quella dello struzzo: non vedo, non sento, non succede nulla. Purtroppo il mondo continua a girare anche quando chiudiamo gli occhi.

Detto cio' mi si permetta di criticare come altamente scorretto il riferimento alla Shoa: gli occidentali non stanno preparando nessuna Shoa per il mondo islamico (se questo era il senso della frase perche' non sono sicuro; in tal caso mi scuso per aver frainteso); pensare questo e' semplicemente sbagliato, senza nessun appello. Se avessimo voluto una Shoa per il mondo islamico l'avremo gia' portata avanti con tutte le atomiche a nostra disposizione.

 

terza tesi: mi chiedo come si faccia a dire che conquest e' una politica religiosa e totalitaria. da quando in qua' le democrazie moderne producono politiche religiose e totalitarie? da quando in qua' lo fanno gli USA? gli unici regimi totalitari partiti da democrazie sono nati in europa. Gli USA sono la piu' vecchia democrazia del mondo occidentale mai vittima di totalitarismi di vario tipo; ripetere le tesi dei vari Howard Dean non ci aiutera' di certo a comprendere cosa sta succedendo oggi negli USA.

Gli USA e Israele sono stati attaccati dal fondamentalismo islamico e hanno deciso, giustamente, di reagire; come le democrazie hanno gia' fatto 50 anni fa. Come qualunque stato deciderebbe di fare; del resto il primo compito dello stato e' di difendere i suoi cittadini.

 

quarta tesi: solo un piccolo appunto: quello iracheno non e' un governo fantoccio ma un governo democraticamente eletto. Un governo fantoccio avrebbe un profilo diverso.

Poi e' vero, ad oggi non si vedono altre alternative a conquest ma perche' chi non condivide tale politica dice che bisogna difendere ad ogni costo una politica senza alcuna "rilevanza concreta". Del resto conquest non e' solo quella politica di violenza che si descrive in questo post ma un piano diverso: ad esempio, esiste un governo democratico in iraq (che ci piaccia o no), il governo americano per la prima volta ha stanziato cospicui fondi per finanziare l'opposizione democratica in Iran, Israele si e' ritirato da Gaza dando la possibilita' ai palestinesi di costruirsi un proprio stato (possibilita' che loro hanno ovviamente mancato, confermando le teorie di chi dice che il problema in palestina sono i palestinesi). Insomma c'e' molto di piu' per chi vuole guardare attentamente.

 

quinta tesi: neo-coloniale? e su che cosa basiamo questa affermazione? entrambi sappiamo bene cosa sia una colonia ed entrambi sappiamo bene che non vi e' nessuna colonia in medio oriente.

Israele non e' il prodotto di una politica coloniale; da quale governo, di grazia, gli ebrei sono stati mandati in palestina? Gli ebrei hanno lasciato l'Europa ben prima della seconda guerra mondiale per andare in Palestina (allora sotto mandato britannico) e creare una loro comunita'. Nel 1948 c'erano mezzo milione di ebrei in palestina, non mandati da nessuno ma andatici da soli in cerca di fortuna. O vogliamo dire che l'emigrazione italiana in USA e' stata una politica coloniale italiana?

 

sesta tesi: c'e' una cosa che non capisco: dobbiamo prendere i film di Holl. per capire quale e' la politica americana nei confronti del medio oriente? mi sembra eccessivo.

Poi mi sembra naive pensare che ci dovremmo scandalizzare allo stesso modo dei loro e dei nostri morti. Anzitutto i nostri morti sono ragazzi che hanno famiglie e amici qua' e dunque persone che sono direttamente interessate alla vita di quelle persone; in secondo luogo gli altri sono i nostri nemici e quelli che ci hanno attaccato per cui non vedo per quale motivo ci si debba scandalizzare (e non mi si parli di bambini e civili; siamo tutti tristi quando un innocente muore ma la colpa non e' da attribuire ai nostri soldati che invece di bombardare a tappeto, combattono casa per casa proprio per evitare di fare troppe vittime civili, la colpa e' da attribuire a chi si nasconde in ospdali e palazzi o vi nasconde le proprie armi e i propri razzi Katiusha; perche' mentre per il nostro esercito uccidere civili e bambini e' una disgrazia per loro uccidere bambini e civili e' l'obbiettivo; altrimenti non si chiamerebbe terrorismo).

Da ultimo non e' vero che e' aumentata la tolleranza nei confronti delle stragi: in Vietnam morirono 100.000 americani e si combatte' per decenni. In Iraq ogni volta che muore un soldato e', giustamente, una tragedia. Inoltre basti pensare a cosa e' successo ad Abu Grahib per capire che il nostro livello di tolleranza nei confronti di crimini compiuti nel nostro nome e' di certo pari a zero (piuttosto mi sembra alto il livello di tolleranza nei confronti di crimini commessi contro di noi).

 

settima tesi: su una cosa concordo, difficilmente con la guerra risolveremo il problema musulmano. il motivo e' semplice: il problema musulmano e' il problema di una ideologia fascista e devota alla morte i cui adepti odiano israele e l'occidente con tutte le loro forze e alla cui distruzione hanno eretto un monumento come base comune. questa e' una cosa che molti non hanno capito: il problema non e' la poverta' o il presunto colonialismo occidentale (un impero coloniale dovrebbe basarsi sull'esercizio della forza e dunque sulla presenza di un esercito; prima della guerra in Iraq c'erano solo 10.000 soldati in Arabia Saudita chiamati li' dal sovrano saudita per proteggersi da Saddam) ma un'ideologia di morte che affonda le sue radici nell'Islam e nel nichilismo ottocentesco europeo.

con la guerra si ottengono diversi obbiettivi: 1 si fa capire loro che le democrazie non sono tigri di carta (come invece alcuni occidentali le vorrebbero), 2 si eliminano molti di loro (abbiamo eliminato molti membri di Al Qaeda e di Hezbollah), 3 si distruggono le loro basi e i loro campi di addestramento, 4 nel migliore dei casi si instaura una democrazia in Iraq che potrebbe essere di buon esempio per il resto del mondo arabo (ma questo e' aperto al dibattito e vedremo cosa succedera').

 

Mi scuso per la lunghezza del commento...

 

(1) Io ho detto che "conquest e' il prodotto di una ideologia religioso-militare di tipo totalitario", non quello che scrivi tu. Che la mia affermazione corrisponda ai fatti, almeno dato l'uso comune delle tre parole "ideologia" "religioso-militare" e "totalitario" a me sembra storicamente banale e documentato da decine di studi. Se proprio insisti, li citiamo. (2) In ogni caso, in nessuna parte di quello che ho scritto io vi e' l'affermazione, o anche solo l'implicazione, che gli USA non siano una democrazia! (3) Breve ed incompleto elenco di regimi totalitari e/o religiosi messi in piedi, appoggiati e finanziati dagli USA dal 1946 in poi (per farla breve): Shia in Persia; dittature militari in Grecia, Argentina, Brasile, Cile, Guatemala, ...; mujadin e poi talebani in Afghanistan; Francisco Franco in Spagna; Salazar in Portogallo; regime di Saddam sino all'invasione del Kuwait; monarchia saudita; ... (4) Il 'fondamentalismo islamico', essendo al piu' una nebulosa ideologica, non puo' attaccare nessuno. Gli USA hanno sofferto un attacco terroristico da parte di un'organizzazione precisa, Al Qaeda, che da cio' che io so non ha mai attaccato Israele. Il fatto che si stia arrivando ad un "fronte unico musulmano" e' anche, e soprattutto, il prodotto delle "nostre" (purtroppo) scelte politiche da circa 15 anni a questa parte. Era uno dei temi che il mio post voleva sollevare: perche' siamo arrivati a questo e come ne usciamo. Ma certo NON e' un fatto ma una fantasia da bar che "loro ci hanno attaccato il 9/11/2001 e noi ci siamo difesi." La cosa e' leggermente piu' complessa. (5) La conta di chi ha "cominciato prima" richiederebbe un lungo commento, per il quale ora non ho tempo. Ad ogni buon conto, mi sembra ridicolo pretendere che la storia inizi il 9/11/2001! (6) Mi sembra palese che l'attuale governo Irakeno sia un fantoccio degli USA, ma se a te cosi' non sembra osservane la composizione, le decisioni, e, soprattutto, come e' stato formato e da chi! (7) Il ritiro israeliano da Gaza e' durato un mese. Ed, ovviamente, assieme e prima del ritiro da Gaza Israele ha fatto molte altre cose (il muro, le distruzioni, ulteriori insediamente in Cisgiordania, ecc.) Di nuovo: citare spezzoni di fatti per farci della retorica e' veramente poco utile ad una discussione seria. (8) Israele prodotto di politica coloniale: temo che anche qui, come in precedenza con Rabbi, tutto cio' che posso fare e' invitarvi alla lettura attenta dei libri di storia. Davvero, mi sembra proprio il caso ... almeno consulta Wikipedia! (9) Nel 1948 si stima vi fossero circa 600mila ebrei e 1300mila "non ebrei" nella zona che chiamiamo "Palestina". Su come e quando fossero arrivati e perche' di nuovo mi sembra tu non conosca i fatti, ma davvero prende troppo tempo riassumere qui la storia del movimento sionista e della palestina dal 1880 al 1950! Ad ogni buon conto, il censo inglese del 1922 riporta la seguente popolazione: <589,200 Muslims, 83,800 Jews, 71,500 Christians and 7,600 others>> (10) Non so cosa la frase "quelli che ci hanno attaccato" voglia dire, ma se vuol dire quello che di solito si intende nel linguaggio quotidiano, tu capisci che la distanza fra quanto dici e la realta' e' stratosferica. (11) In Vietnam morirono poco meno di 60,000 americani, ed il convolgimento militare americano divenne effettivo solo dal 1965. Un decennio quindi. Vennero uccisi piu' di due milioni di vietnamiti, ma questo suppongo ti importi meno. (12) Non so da dove ti venga l'idea che i "10,000" (ma da dove hai tirato fuori questo numero) soldati USA in Saudi Arabia sono li' per fare un piacere al democratico sovrano del posto ... forse puoi andare su Wikipedia di nuovo, guardarti dati sulla prima guerra del golfo, sulla presenza militare USA nella penisola, sulle basi navali, eccetera. (13) Cosa c'entra Nietzsche con Saddam a Osama? Voglio dire, ma hai presente la relazione fra Nietzsche e le religioni, tutte? Tutto questo pezzo mi sembra, come dire, il prodotto di una mente (o varie) a cui e' proprio partita la mano ... (14) Sostieni l'equazione Islam="ideologia di morte" (whatever the second thing means) come la tua frase sembra implicare, o e' anche questo uno dei tanti svarioni? (15) Mi impaurisce quel "abbiamo eliminato". Mi auguro sia solo il residuo d'una identificazione adolescienziale con Rambo, dovuta forse all'abuso di video games in sostituzione di altre attivita' fisiche, smaccatamente piu' ludiche ma forse meno facilmente accessibili. Ma, venendo ai fatti, non "avete eliminato" proprio niente: il numero di persone disposte a commettere atti di terrorismo o di guerra e' endogeno. Il tasso di crescita, uguale ai nuovi arrivati meno gli ammazzati, mi sembra non solo positivo ma gigantescamente positivo dal 2003 in poi. Quindi, il fatto vero ed ovvio e' che "avete creato" decine di migliaia di nuovi terroristi, guerriglieri, e soldati della Jihad. Ed altrettanti ne "state creando" con i massacri del Libano, tipo quello di oggi a Cana. E, per favore, evitiamoci le ipocrisie del tipo "e' stato uno sbaglio e "ci" dispiace." Mi fermo qui, pero' ho un problema: non c'e' letteralmente UN SINGOLO FATTO fra quelli che menzioni che corrisponda ai dati obiettivi a nostra disposizione! Mi sembra un po' grave, ecco.

 

 

(00) Prima e grave incoerenza logica: perche' nel mio interesse? Non vi e' nulla nel tuo post che provi tale affermazione! Infatti, nemmeno ci tenti a provarla, io non ho trovato nessuna sequenza del tipo "poiche' A&B&C sono veri, ne segue che conquest fa gli interessi anche di Michele Boldrin"! Da quello che scrivi e' chiaro il rovescio, conquest non fa i miei interessi perche' si prefigge obiettivi (vedi sotto) che io non condivido, che io ritengo dannosi e, soprattutto, fa crescere a dismisura il rischio che qualche terrorista del piffero mi faccia fuori! (0) Per parte mia non so se conquest fa l'interesse tuo o no perche' non so chi tu sia. Mi rendo conto che sia una moda diffusa fra i giovani, ma io trovo poco elegante questa pratica di traformare la propria identita' in un rebus usando pseudonimi poco ispirati, specialmente se si vuole discutere seriamente. (1) Leggi attentamente. Dico che da "non conquest" bisogna partire per definire una politica alternativa a "conquest". Il resto che scrivi mi sembra irrilevante retorica, poco logicamente tenuta insieme. Se, ogni volta che mi si chiede di capire un fatto, dovessi essere forzato a scegliere dal menu' di modelli gia' a disposizione, potrei anche andare a casa invece di fare ricerca. (2) Shoa: sai come si chiama, in arabo, la diaspora palestinese seguita alla guerra del 1948? Al Nakba, ossia la catastrofe. Il significato di Shoa e' estremamente simile (annientamento, devastazione.) Purtroppo, nessuno ha il monopolio delle tragedie. Ecco, in questo caso si sarei a favore dei brevetti eterni! (3) Gli "occidentali" sono un'entita' amorfa che io non menziono in questo contesto. L'attuale amministrazione USA, che ha da mesi allo studio piani di estensivi bombardamenti nucleari in Iran (riportati abbondantemente, per esempio, da The Athlantic Monthly, The New Yorker, o The Washington Post) e' invece un entita' piu' concreta. Il governo israeliano, che come tutti sappiamo controlla varie testate atomiche, non ha mai occultato, anzi ha dichiarato esplicitamente, di essere disposto a usarle qualora lo ritenesse necessario. Questa mi sembra evidenza sufficiente (se ne puo' aggiungere abbondante altra, se necessario) per poter logicamente sostenere che la strategia "conquest" ha anche <<messo in conto>> una nuova e piu' grande Shoa. Come dovresti sapere, <<mettere in conto A>>, quando si adottano strategie sotto incertezza, significa che esistono stati del mondo possibili in qui A puo' realizzarsi. Non e' la stessa cosa di "voler fare A a tutti i costi", cosa che io non dico proprio. (4) Quali criteri di "fattibilita'" usi nel sostenere arditamente che il ritiro israeliano da Gaza era condizione sufficiente per rendere fattibile uno stato palestinese funzionante? Son curioso di saperlo, davvero. (5) Ti rendi conto che nella stessa frase neghi che il progetto sionista sia un progetto di tipo coloniale, e poi metti in evidenza che i primi arrivi di coloni ebrei in Palestina avvengono quando essa era colonia inglese? (Strettamente parlando non e' vero neanche questo, ma lasciamo perdere). La politica coloniale inglese nell'area aveva stabilito, da ben prima della WWII e per questo si arrivo' alla Balfour Declaration dopo la prima WW, che uno stato o una presenza ebraica organizzata nella regione sarebbe stato uno strumento chiave per, appunto, il successo di tale politica coloniale. (6) Il paragone con l'emigrazione italiana in USA e' cosi incoerente che non so nemmeno cosa dirci! Ad ogni buon conto: la cosa che chiamiamo USA si era formata come stato da un secolo circa quando sono arrivati gli italiani a Brooklin. Al tempo della formazione e per il secolo anteriore, ovviamente di colonie e colonizzazione si trattava. Non di parte italiana, ma inglese (e francese, e spagnola, da altri lati!) Infatti: colonie si chiamavano! Ma insomma, per favore! (7) Effettivamente, i films di Hollywood sembrano catturare la logica e l'ideologia che sottendono a conquest molto meglio della tanta retorica vuota, e piena di menzogne come ben sappiamo, con cui Bush&Co ce la stanno vendendo dal 9/11/2001! (8) Io non mi scandalizzo sui morti, ma mi dispiaccio. E mi dispiaccio per tutti. Le migliaia di cittadini irakeni che sono morti a causa dell'invasione USA, per me contano. Come contano gli israeliani ed i libanesi che muoiono ora. Se noti, una delle tesi che io sostengo e' che conquest si fonda, anche, su un'ideologia razzista secondo cui i "nostri" morti ed i "loro" morti contano diversamente. Tu me lo confermi, paro paro. E, per favore, lasciamo stare la retorica dei "nostri ragazzi", davvero. Anche perche', poveri disgraziati, "nostri" non sono: sono in grandissima maggioranza negri ed ispanici e bianchi poveri, gente che non ha college e non ha altre prospettive di un futuro se non quella di arruolarsi sperando di tornare a casa vivo. (9) La logica secondo cui la "colpa" dei massacri dei civili e' dei guerriglieri che fra di essi si nasconderebbero porta, notoriamente, a conclusioni orrende che un italiano dovrebbe ben conoscere almeno dal periodo 1943-45. Sullo specifico del Libano, vorrei solo notare un fatto (che tutta la stampa mondiale nota, fuorche' la stampa USA): fra le vittime civili in Libano vi e' un numero spropositato (quasi la totalita') di donne, bambini e vecchi. I maschi adulti non ci sono. Questo perche', come le testimonianze che arrivano da li' confermano, sono "passati alla macchia" o "andati in montagna" eccetera. Questo, credo, lo sa anche Tzahl ... tu che implicazioni logiche traeresti da questi fatti? (10) Una delle costanti di tutte le ideologie totalitarie di stampo militare-religioso e' l'affermazione che "loro" sono delle bestie nichiliste che non hanno rispetto per la vita umana, i (nostri) valori, eccetera, mentre "noi" siamo umani, superiori, eccetera. Guarda caso anche tu lo ripeti varie volte ... io ci rifletterei sopra. (11) Abu Grahib mi sembra un pessimo esempio, visto com'e' finita la cosa e come praticamente nessuno e' stato punito. Di nuovo, fatti, non fantasie. (12) Come tu possa affermare apoditticamente che il problema non e' la poverta' ed il colonialismo occidentale, quando tutta l'evidenza suggerisce il contrario, non lo so proprio ... Dico questo seriamente: io penso che l'islam sia UNA delle radici del problema, ma e' lungi da essere l'unica. E, forse, non e' nemmeno la principale: storicamente l'islam per se e' stata una ideologia progressiva per molti secoli, quindi non puo' da sola essere la radice della paralisi che Lewis documenta e che data dal 17esimo secolo in poi! Come tu possa tranquillamente fare un'affermazione cosi' roboante, proprio non capisco. Basta cosi', devo prendere l'aereo. Pero' rinnovo l'invito: fatti ed argomenti logici, please. La propaganda ideologica lasciamola agli altri siti ... ci chiamiamo "noisefromamerika" perche' ci piace ridurre il noise e risolvere signal-extraction problems, non perche' ci piace fare rumore.

 

Facendo bonariamente il vecchio professore, verrebbe da dire: beata gioventu', che da' subito i voti sulla lucidita' di analisi e poi ti rifila un compito in classe poco pensato e pieno di strafalcioni. Non so da che parte cominciare a risponderti, per cui, non prendertela, lo faro' solo a pezzi e bocconi. Per due ragioni, e mezza. 1. Sono nel mezzo di un complicato e lungo viaggio, sto aprofittando di una sosta aeroportuale e non ho molto tempo. 2. Il commento contiene una serie di errori fattuali (i principali dei quali evidenzio nel commento seguente) e di non sequitur logici (i principali dei quali evidenzio in un ulteriore commento, se faccio in tempo prima che parta l'aereo, senno' domani) contro i quali risulta ugualmente difficile discutere. Tu capisci che da premesse che non corrispondono a fatti storici, e da asseriti A=>B o addirittura A<=>B basati su prove erronee, uno puo' far seguire cio' che vuole. 2.5 Gli argomenti che usi sono estremamente simili a quelli che usa Bush su Fox TV e che sono stati abbondantemente demoliti da decine di altre persone, incluse persone con simpatie molto piu' accentuate delle mie per la politica di Israele. Davvero pensi, e non e' una domanda retorica, che l'unica politica che vale la pena difendere sia questa follia in cui ci ha infilato, raccontandoci balle gigantesche e manipolando l'opinione pubblica, questa fallimentare presidenza?

grazie per la piccola delucidazione logica. e' tipico quando non si hanno argomenti dire che gli argomenti dell'altro sono illogici (senza entrare nel merito degli esempi e dei fatti citati, e sia buono non mi dica che non ne ho citati perche' poi e' fastidioso andare a fare copia&incolla e chiedere "questo e' un fatto?" essendo la risposta inevitabilmente si).

mi permetto anche di farle notare una simpatica cosa: Bush raramente e' su Fox TV e quelle argomentazioni che ha riportate sono semplicemente un misto di buon senso e rasoio di occam applicato alla situazione recente. Per rispondere alla sua domanda: si, visto che l'alternativa e' una politica senza implicazioni concrete (mi pare abbia detto lei).

 

Purtroppo non ho tempo adesso di analizzare il botta e risposta nella sostanza (spero di poterlo fare fra un po', in vacanza), salvo a dire 1) che mi pare molto interessante, 2) che ispirati ha fondamentalmente ragione sui punti essenziali, secondo me (questo non frega a nessuno finche' non e' argomentato, giustamente; ma lo dico perche' mi pare quasi commovente che ispirati dia del lei a michele), 3) che il tono di michele e' esagerato come sempre (ma lo sai che ti voglio bene, michele), e che appare ancora piu' esagerato quando discute di israele perche' perde l'intellectual sharpness che lo contraddistingue. Continuo a non capirne il perche'.

Per favore Alberto risparmiati queste battute, sai benissimo che Michele ha assunto un notevole self-restraint trattando l'interlocutore alla pari pur avendo quest'ultimo adottato tesi discutibili, molte delle quali ridicole, altre contententi una buona dose di ingenuita'. A me pare che quando parli di Israele sia tu a perdere l'intellectual sharpness (e continuo a non capire il perche' :-).

Cito alcune affermazioni a caso (il che serve anche ad entrare nel merito di alcuni "fatti" citati da Ispirati)

"il cuore dell'esercito americano sono ragazzi bianchi della middle class. nessun povero. " ??? questa sembra una barzelletta che non merita neanche di essere commentata. Ispirati dovrebbe passare per Vicenza un giorno per vedere che tipi sono i membri della US Army.

[riguardo Abu Ghraib] "praticamente nessuno e' stato punito? hanno dato dieci anni ad un soldato e otto ad un altro." ?? E questa sarebbe la punizione esemplare per uno dei crimini piu' gravi cui possa pensare possano essere commessi in guerra? E dico gravi non (solo) per il fatto in se (sulla gravita' si puo' sempre discutere), ma per il fatto che hanno messo a repentaglio la sicurezza di N generazioni future di soldati americani, appartenenti alla buona middle class che evidentemente ad ispirati sta tanto a cuore. A questo servono i trattati: a proteggere i nostri soldati, e non vale dire tanto i nemici farebbero lo stesso comunque: e' proprio questo che ci distingue da loro!!! (almeno pensavo, ingenuamente). La cosa si sostiene con un reputational equilibrium, chi defeziona va punito. E chiaramente non parlo dei due poveri idioti che si sono fatti le foto, parlo di Rumsfeld, che ha sostanzialmente ammesso che e' stato lui a dare l'ok.

"che il problema non sia la poverta' lo dice un bel paper sul JEL (http://ideas.repec.org/p/nbr/nberwo/9074.html"... scusa ma qui non riesco a trattenermi dalle risate, alberto hai visto l'abstract di quel paper? A parte la qualita' del lavoro, tutta da dimostrare visto che nel caso in questione bisogna vedere come trattare delle spurious correlations non indifferenti, c'e' un salto logico notevole dalla domanda affrontata dal paper alla tesi di Michele!

"il governo iracheno non e' un governo fantoccio ma un governo democraticamente eletto"; anche questo e' da sbellicarsi. Come? C'e' "l'opposizione sunnita che non vuole gli americani"? Beh neanche in Unione Sovietica le leggi passavano con il 100% dei voti ma di qui a chiamarlo governo democraticamente eletto...

"Bush e' raramente su Fox TV"; Mi rendo conto che in un dibattito come questo le parole vanno pesate come piombo, forse Ispirati intendeva che Bush va raramente negli studi di Fox, but please... questa affermazione e' equivalente a "Berlusconi e' raramente su Rete4". Ne deduco Che ispirati non ha tv e/o paga cable, e fa benissimo visto che deve finire la tesi di phd.

Sull'uso di termini "razzismo", "colonialismo", "totalitarismo", trattasi di pura discussione di natura semantica, possiamo parlarne ad infinitum senza cambiare la sostanza del problema. Io tendo ad essere con michele, perche' certi atteggiamenti sono chiaramente totalitaristi, colonialisti e razzisti, ma posso capire che uno voglia interpretare i termini in modo strettamente letterale. Posso anche qui fornire esempi concreti se necessario, ma lo faccio solo sul primo termine. Dire "la vita di un italiano vale piu' di quella di un libanese" e' chiaramente razzista, la nazionalita' sta nella funzione di utilita' per uno che dice questo (almeno indirettamente), per me questa e' una buona definizione di razzista. Non c'e nulla da scandalizzarsi, e' un atteggiamento naturale, come e' piu' naturale dispiacersi di piu' per la morte del proprio fratello che di quello di un'altra persona, ma l'uso del termine razzismo non mi pare inappropriato.

Comunque, tutto questo dibattito mi pare inutile. Il punto principale di Michele e' che conquest come strategia non solo non ha dato alcun risultato, ma anche ha peggiorato la situazione estendendo il conflitto in altri continenti. Possibile che non si riesca neanche a parlare di cercare un'alternativa?

 

 

andrea: com'e che da del lei a michele e te ti tratta come m... comunque, no scusami io non l'ho letto il paper di cui parlate; sono a casa tua (quel;la vecchia che amavi tanto non quella nuova) e non ho tempo. Pero' perche' te la prendi con me a quel modo. com'e' che non sono sharp, non ho detto nulla. solo che ispirati mi faceva divertimento che dava del lei a michele e che gli teneva testa. non che abbia ragione su tutto, non lo so, ma anche michele su queste cose di troiate ne dice assai.

 

ma e' vero che sono i bianchi middle class che muoiono? se e' vero e' importante perche' sorprendente.

 

io comunque non mi ci metto piu' in questa cosa. non ha senso litigare perche'si litiga solo sull'interpretazione della storia.lo trovo eccezzionalmente futile. il mio argomento in questa cosa e' (e lo ho ripetuto un milione di volte): lasciamo stare la storia (o l'etica nel senso del "puniamo il cattivo della ns. preferita interpretazione della storia") e guardiamo ai pareto gains now. scommetto che se lo facessimo saremmo d'accordo quasi su tutto anche io e michele.

 

sul giudizio riguardo al successo di quello che michele (con pessima retorica) chiama "conquest", sono d'accordo con te (e lui), zero meno di zero. basta guardare cosa sta succedendo. e' un po' che gli americani perdono le guerre sui telegiornali, e la cosa continua. io fox non la gurado, ma CNN ne continua a parlare di questo punto e lo fa bene a mio avviso.

 

due cose: i dati sui middle class che muoiono in Iraq sono ovviamente veri (mica me li sono inventati). Basta guardare il Brookings Iraq Index e i link che ho riportato sopra.

 

con andrea moro ho forse esagerato nella retorica ma l'ho fatto in risposta ad una retorica arrogante e un atteggiamento "dismissive" che, a mio avviso, e' intollerabile soprattutto se si vogliono fare discussioni serie. o si argomenta con dati, fatti e argomenti logici (come il prof. Boldrin richedeva e io ho cercato di fare nel mio piccolo, aperto a cambiare idea se mi si presentano dati solidi, e per ora gli unici disponibili, solidi o meno, sostengono quello che sto dicendo) altrimenti non si puo' ridacchiare soprattutto sostenendo due tesi (le prime due) che non hanno il benche' minimo senso scientifico. Ammetto di eesermi divertito a mostrare quei dati sui soldati americani... :)

 

Mi scusi cosa intende quando dice che gli americani continuano a perdere le guerre in TV e che lo trova interessante? Gli americani perdono le guerre sui telegiornali (e le vincono sul territorio) perche' i telegiornali in america hanno il classico "left bias". Prima che qualcuno si scomponga cito subito il paper a riguardo: www.newsroom.ucla.edu/page.asp.

 

PS sono perfettamente d'accordo sul pareto gain (ma il diavolo, si sa, sta nei dettagli). piu' grossolanamente la retorica pro america parla di scelte politiche lungimiranti...

 

PPS mi scusi ma non capisco perche' si continua a dire che la politica non ha raggiunto nessun risultato; certo se le nostre aspettative erano quelle di un mondo perfetto di certo sia molto lontani ma gli obbiettivi di questa guerra erano piu' terra terra: spazzolare un po' di terroristi (spero di nuovo che nessuno si scomponga ma la guerra si fa per questo), distruggere le loro basi, mandare un messaggio ai terroristi del tipo "non siamo tutti galline in fuga", mandare un messaggio ai rogue states dicendo che "non siamo tutti galline in fuga; se aiutate il terrorismo ne pagherete il prezzo", trovare le WMD (e ne abbiamo trovate, non abbiamo trovato i missili carichi ma ne abbiamo trovate; non iniziamo con la solita cosa... c'ho i links pure su questo -e non sono della CNN- ;) ) e infine (ma questo non lo condividevano tutti neanche dentro l'amministrazione americana) instaurare la democrazia in Iraq (e tutto il bla bla che ne consegue: si puo' leggere "Bush at War" e "Plan of Attack" a riguardo). non tutti i risultati sono stati raggiunti, i piu' immediati si, per altri ci si sta lavorando. Credo che capire cosa l'amministrazione volesse fare e i pro e i contro faccia parte dell'analisi volta a cogliere i possibili pareto gains)

 

 

 

 

 

 

Devo essere proprio fuori dall'universo. Apprendo da ispirati che abbiamo trovato le WMD. Per caso, hanno anche provato che Saddam era il mandante di 9/11? Cavolo, sono sconvolto: in Italia certe notizie proprio non arrivano. Oppure io leggo attentamente solo lo sport (questo è certamente vero). Da oggi leggo solo la Gazzetta, evidentemente l'unico giornale italiano attendibile. E anche il più adatto alla spiaggia.

ragazzi certo che e' proprio difficile starvi dietro. cmq abbiate la grazia da ora in poi di seguire quello che succede nel mondo, leggere le notizie che vengono riportate, possibilmente non da una sola fonte e poi esprimere le vostre opinioni in merito.

 

in Iraq c'erano le armi di distruzione di massa: report della difesa americana (http://www.defenselink.mil/news/Jun2006/20060629_5547.html). Riportato da vari blog e ve li linko cosi' leggete (1 www.securitywatchtower.com/archives/003602munitions_found_in_iraq_meet_wm d_criteria.html, 2 sistertoldjah.com/archives/2006/06/30/dod-munitions-found-in-iraq-meet-wm d-criteria/, 3 www.medary.com/article.php/20060630114020271).

Gli americani che le notizie le ascoltano e le leggono invece di cincischiare con giochini ideologici hanno reagito a tale informazione come ci dice questo poll (http://www.washtimes.com/national/20060724-110410-8309r.htm).

 

Io capisco che viviamo sotto la cappa costante e martellante del politically correct di sinistra e dunque che una certa ignoranza (proprio nel senso che si ignora) non e' colpa di fausto ne' di andrea moro ne' di nessun altro. I MSM solitamente non raccontano le cose che non va bene raccontare e a volte fabbricano a bella posta le notizie o il loro timing (vedere CBS e CNN l'anno scorso e i due direttori -non ricordo esattamente il loro ruolo, mi scuso- che se ne sono dovuti andare perche' travolti dallo scandalo). Per fortuna esistono parecchie fonti e se uno ha la cura di seguirle le notizie si trovano. Ora che lo sapete magari sarete un po' piu' accorti e andrete sempre a verificare le notizie prima di prendere posizioni cosi' nette. Un esempio? L'infame strage di Qana in Libano: sta iniziando a venire fuori che non e' proprio cosi' (http://web.israelinsider.com/Articles/Diplomacy/8997.htm, econopundit.com/archive/2006_07_01_econopundit_archive.html 74983, www.outsidethebeltway.com/archives/2006/07/was_qana_staged/, confederateyankee.mu.nu/archives/188571.php e ce ne sono ancora ma non vorrei disturbare troppo la lettura della gazzetta). Pare addirittura che il palazzo nel quale sarebbero morti tutti quei bambini sia crollato otto ore dopo il bombardamento e a seguito di un esplosione non dovuta ad una bomba israeliana. Magari a volte pensare fuori dal coro fa bene, soprattutto a chi crede di essere un intellettuale.

 

 

Cioè: guardate di quanta malizia sono capaci questi arabi...

Possiamo convincerci di ciò che vogliamo, ma ho qualche difficoltà a pensare che qualcuno nella notte abbia trasportato i cadaveri di 30 bambini, li abbia collocati in un palazzo e poi lo abbia fatto saltare per offuscare l'immagine di Israele. Mi pare una visione francamente un po' razzista.

Tanto più che -ripeto- anche le forze armate israeliane ci vanno molto caute a suffragare ricostruzioni alternative. In ogni caso, per dire che è tutto inventato ci vuole qualche cosa di più solido di un paio di link a fonti di informazioni "alternative" in cui non si fornisce alcun elemento di verifica.

 

Sorry, quello che precede voleva essere un commento al commento di rabbi su Qana, non l'inizio di un nuovo thread.

massimo sulla strage di Qana ancora non si sa nulla di certo. Potrebbero essere delle stupide illazioni, potrebbe essere vero. Non sarebbe la prima volta che gli arabi inscenano o amplificano queste cose per vincere i media occidentali. Non e' una posizione razzista (e ti prego di non usare questa parola quando ti rivolgi a me; la detesto ed e' sempre un po' fastidioso l'atteggiamento di chi cerca di assumere una posizione di superiorita' morale): gli arabi lo hanno fatto spesso negli ultimi decenni. Un interessante documentario lo trovi qua': seconddraft.org./movies.php. guarda sia il primo che il secondo (il primo e' il seguito del secondo dunque io inizierei dal secondo).

mi scuso per la brevita'. en passant per essere completamente esplicito, il mio non e' "alias" di nulla, e' il mio nome, non uno scherzo sull'isola in Spagna. infomrazini su di me sono pubbliche (le vedete su duke.edu nel webpage del dipartimento, se volete investigare basta chiedere.)

Vorrei dare un modesto contributo e spero di riuscire a ritornarci estensivamente.

1. Qana. La seconda strage di Qana e' una strage. Suggerisco a tutti di evitare i giri di parole (mince words.)

2. La questione che e' diabolicamente complicata e' la seguente:

a) Tzhal dira' sempre che dietro un qualsiasi obiettivo stanno celati forse sottoterra, milizia di Hizbullah che hanno i missili etc. -non potrebbe dir altro

b) La croce rossa, Ngo svariate, diranno sempre che e' una strage e basta.

c) come ho cercato di indicare una (maledetta) proprieta' delle piccole guerre (le guerre che si comabttono asimmetricamente un esercito contro un X, in questo caso Hizbullah) non permettono alcun metodo efficace di distinguere obiettivi civili da obiettivi militari

d) la domandas strategica (di cui io ho un'opinione, vedi sotto) e' se il prezzo altissimo che Israele paga adesso e paghera' (in termini di immagine, di credibilita' al tavolo negoziale se mai ci si arriva, e cosi' via) vale al candela dell'indebolimento di Hizbullah.

Per cui metto fuoi la testa mia: la mia risposta adesso e' no.

Ritroenro' sul tema lungamente su suggerimento di uno degli editors che mi invita a scrivere una cosa lunga su un nuovo "settore" detto dibattito.

last but least: vi sono adesso persino bibliografie (due libri) appena publicati sul fatto che le forse armate USA sono in larga misura proletarie, non americane (composte di non cittadini USA) e non rappresentative affatto della composizione demografica del paese. In breve NON vi e' una maggioranza di bianchi, ancora meno di wasps.

Mi scuso ma ho l'impressione hce Michele Boldrin abbia ragione su una cosa: il grido fa premio sull'ignoranza, e non giova ne alle posizioni di chi polemizza ne di chi risponda.

vi prego di star al fresco (102 degrees qui)

 

scusa palma ma permettimi di notare: (1) Qana: opinione non sostenuta da fatti. pero' se lo dici tu... la mia opinione (e su questo argomento non possiamo che avere opinioni visto che nessuno riesce a vedere il futuro) sulla tua domanda strategica e' che Israele risultera' rafforzato da quello che sta succedendo. Non e' importante cosa penseranno la Francia o la Russia, quello che conta e' cio' che pensera' Hezbollah il quale ha probabilmente imparato che non si possono rapire soldati israeliani e poi aspettare che gli altri negozino. Questo detto senza sapere quale e' l'impatto dell'attacco israeliano sulle forze terroriste; magari ne hanno eliminato la meta'... (lucetta rossa: questa e' un'opinione). (2) sarei interessato a vedere questi due libri pero' onestamente faccio fatica a vedere come dopo i dati da me riportati sopra tale tesi possa stare in piedi. Mi pare che il report citato sopra dia poco spazio ad altre tesi. I bianchi non solo sono la maggioranza ma sono overrepresented nell'esercito e nelle casualties in Iraq (su questo non vi e' ombra di dubbio) e per la maggioranza sono middle-class (il reddito mediano di una recluta dell'esercito americano e' superiore al mediano americano. Sempre riportato nel rapporto di sopra. Non vedo nessuna proletarizzazione). In ogni caso se riporti questi due libri magari si capisce da dove viene questa discrepanza.

 

 

 

su questo non ci piove... :P

il post si apre con "Vorrei provare ad aprire un dibattito che prevedo intenso". Intenso? Una sudata... :)

Vorrei estrapolare un aspetto della mia discussione con ispirati, perché mi pare particolarmente rilevante rispetto al post originario di Boldrin. Riporto il pezzo di Ispirati: "ne' israele, ne' gli USA, ne' l'Europa potranno mai risolvere il problema musulmano di cui si parlava sopra; il problema musulmano e' che sono in mano (soprattutto in quell'area) ad ideologie fasciste, nichiliste ed estremiste, che odiano l'occidente ed israele e vorrebbero la loro distruzione. Nessuno li puo' tirare fuori da quella spirale di violenza se non loro stessi; siccome sono pessimista credo che andranno avanti cosi' (con a noi data la possibilita' solo di difenderci) fino a quando non si saranno consumati del tutto (e difatti credo che l'Europa sbagli quando aiuta tali regimi a mantenersi) e si saranno resi conto dell'idiozia contenuta nelle loro ideologie."

Ecco, in questa visione, nella quale mi pare eccheggiare l'Huntington dello scontro di civiltà, vedo un esito pericoloso, e coerente per quanto capisco con la tesi della "conquest". Credo che la profezia di Ispirati sia sbagliata, ma soprattutto credo che sia una prospettiva tragica, contro cui battersi non solo per ragioni etiche, ma di sopravvivenza. Come potremmo infatti pensare di difenderci in un contesto di conflitto tra civiltà e in presenza di ampie comunità di immigrati a casa nostra? La prospettiva mi pare poi assolutamente drammatica dal punto di vista di Israele: nell'ottica dello scontro, infatti, Israele diventerebba una sorta di bunker, un avamposto militare dell'occidente nel cuore del medio oriente. Prima o poi ci chiederemmo se vale la pena tenere in piedi tale avamposto. Francamente, preferisco pensare che l'occidente abbia qualcosa di meglio da fare che difendersi e chiudersi nelle proprie fortificazioni, lasciando gli altri al loro destino. Credo che, come occidentali ed europei in particolare, abbiamo delle responsabilità, sia perchè abbiamo contribuito a favorire certe situazioni, sia perché abbiamo forse gli strumenti per evitarle.

non abbiamo strumenti per evitarle. a meno di somministrare la stessa cura che abbiamo somministrato ai nazisti. ma ovviamente non lo faremo: 1. non abbiamo gli strumenti morali per farlo. 2. i costi superano sicuramente i benefici. 3. non possiamo risolvere un problema culturale di un'altra cultura; e' proprio una cosa impossibile da fare. 4. la nostra sopravvivenza e' assicurata, non ti preoccupare. non hanno la capacita' di distruggerci, solo di fare qualche attentato di tanto in tanto (certo magari sarebbe meglio evitare che nella regione arrivassero all'atomica). 5. apprezzo il tuo appello a combattere questa mostruosita', ma di grazia come lo dovremmo fare? quali sono le soluzioni concrete? si va da Hamas/Hezbollah/Bin Laden e gli si dice "senti c'e' stato un misunderstanding; facciamo che ci vogliamo tutti bene e non se ne parli piu'". 6. scusa per lo scetticismo; ma non credo che le idee che mi hai accennato nel nostro piccolo dibattito sopra abbiamo alcuna possibilita' di risolvere il problema musulmano. 7. la tua e' la solita fallacia occidentale che crede che e' suo compito risolvere i problemi degli altri. PS ogni profezia e' sbagliata by definition... :)

Non tutti vorse si sono visti il grafico citato da Ispirati, fonte heritage.org. Un riquadro nel grafico lo interpreta dicendo "more recruits come from the middle class", enfatizzando la parte della distribuzione delle reclute per reddito familiare nella quale le reclute sono sovrarappresentate. La distribuzione e' sopra lo zero per i redditi fra i $25K annui e i $50K. La moda della distribuzione e' nei redditi di $35K. E ora, una bella baruffa su come definire middle class!

 

Ottima l'osservazione di andrea moro, che mi stimola a entrare nel dibattito dopo avervi assistito da spettatore. Non saprei come definire la "middle class"; quallo che so, tuttavia, e' che il median household income negli USA e' di circa 45 mila dollari. Ovviamente, tale statistica varia a seconda della dimensione della household. Credo che per famiglie con un solo percettore di reddito la cifra sia intorno ai 35 mila, e intorno ai 70 mila per le households con due earners. Queste cifre possono essere verificate facilmente sul sito del census (mi sto fidando della mia memoria). Non credo abbiamo abbastanza informazioni per stabilire da quali percentili della distribuzione del reddito provengano le reclute americane. Le poche informazioni che abbiamo, tuttavia, sembrano confermare la prior che provengano da famiglie con reddito inferiore alla mediana. Sarebbe gia' un passo avanti se si conoscesse la struttura delle famiglie da cui provengono (single parents, one earner, two earners, etc).

ma com'e' che state tutti a questionare come mi formo le opinioni io e a suggerirmi come scrivere la tesi di dottorato? E' cosi' difficile pensare che ci sia gente che non pensa che gli israeliani debbano essere buttati a mare, il fanatismo musulmano sia la prima fonte di tutto il problema, i musulmani non non hanno ragioni per mettere a ferro e fuoco il mondo (l'ho notato solo io che i musulmani sono in guerra con qualsiasi cultura confini con loro? occidentale, africana, cinese, indiana) e l'esercito americano non e' quello che si vede ad Hollywood ma un esercito di bianchi (lower, visto che ci piace cosi') middle class (che poi sono anche quelli che vengono mandati a morire contrariamente ad hollywood visto quanto sono overrepresented nelle perdite)? tutti perfettamente coerenti, a conoscenza di quello che parlano? io mi sono reso conto che la propaganda anti-israeliana e' troppo forte e che e' necessario che Israele venga umiliato perche' noi tutti brillanti menti occidentali ci rendiamo conto di cosa sia il Medio Oriente.

 

perche' sei giovane e cerchiamo di aiutarti.

 

alcuni dati

www.census.gov/hhes/income/4person.html

 

 

www.reference.com/browse/wiki/Middle_class:

Around 1980, when asked what level of personal income would qualify as middle-class, George H. W. Bush replied: $50,000. In fact, only 5 percent of the U.S. population was making that level of income at the time.

 

 

 

aspe.hhs.gov/poverty/faq.shtml

 

Since there is an official federal definition of “poverty,” does the federal government also have official definitions for such terms as “middle class,” “middle income,” “rich,” and “upper income”?

No. The federal government does not have official definitions for such terms as “middle class,” “middle income,” “rich,” and “upper income.”

 

 

 

www.cis.org/articles/2001/hispanicmc/toc.html

 

nick la punch line di chi mi contestava era che l'esercito americano era un esercito di negri e poveri (detto senza nessun argomento). siamo arrivati alla conclusione (perche' tanto lo so che ci siamo arrivati) che invece e' un esercito di bianchi (lower, pignoli) middle class. se volevate insegnarmi qualcosa avreste fatto meglio a risparmiarvi le lezioncine sulla logicita' e sull'infondatezza delle mie posizioni e riportare quei dati che invece io ho riportato e che voi avete commentato. poi possiamo dibattere mille volte su quale sia il range di income che definisca la middle class ma nella sostanza questa volta (solo questa volta) avevo ragione... :)

Questa "cosa", non so definirla altrimenti, non e' il dibattito che volevo stimolare. Quindi mi astengo, anche perche' qui, nella terra dei canguri, mi fanno fare tanti di quei talks che ho persino perso la voce, let alone la forza di seguirvi. Beata gioventu', appunto, e lo dico con invidia. Solo due cosette, di fretta e prima di schiantare sul materasso ("il materasso, e' la felicita'" cantavano vent'anni fa in una trasmissione di tarda notte RAI: avevano ragione!) Con il mio post iniziale, volevo cercare di aprire un dibattito per capire qual'e' la strategia di lungo periodo del cosidetto "occidente" nel cosidetto "medio oriente". Ho invece scatenato tutta una sequenza di affermazioni altamente ideologiche, con pochissime basi storiche, che davvero non so ne' contrastare ne' digerire. Ci ritornerero', spero, fra qualche settimana, cercando di essere piu' preciso (sto passando le giornate con un teorico di "conquest", quindi apprendo) e sperando che il prossimo dibattito sia, da un lato meno intenso e dall'altro un po' piu' preciso e documentato. Scusatemi, ma io proprio non ce la faccio a scrivere migliaia di righe cercando di "debunk" affermazioni roboanti e piu' o meno fantasiose, oltre che troppe volte brutalmente razziste, che sembrano avere un unico comune denominatore: abbiamo ragione "noi" su tutto, tutto cio' che abbiamo fatto e facciamo e' legittima e sacrosanta "self defense", mentre "loro" sono solo una banda di pezzenti criminali, e terroristi perdippiu' (tanto per alleviare il tono, un mio vecchio amico spagnolo racconta spesso una barzelletta la cui punch-line fa "omosexual, y ademas maricon!") Anche perche', cosa volete, per me la storia dei popoli e' un markov-process a memoria lunga, ed i fatti son li', scritti sui libri di storia: abbiamo cominciato "noi". Magari con tutte le piu' buone intenzioni e con delle ragionevoli ragioni (al tempo, e dal "nostro" punto di vista): pero' abbiamo cominciato "noi" a far del male, tanto, a "loro". Che mi si sostenga ora che Francesco Ferrucci era un imbecille perche', in punto di morte, invece di suggerire a Fabrizio Maramaldo di mettersi d'accordo su una convenienza reciproca (del tipo: <<ti firmo una promessa di suicidio, tu risparmi tempo ed io minimizzo la mia sofferenza>>), gli disse "Vile, tu uccidi un uomo morto", ... lasciamo stare. Punto. Secondo puntino, del tutto "terziario" (o quaternario, o irrilevante) in relazione a cio' che mi interessava, ma che sembra essere diventato il problema centrale di questo dibattito. Ossia: la composizione etnica e socio-economica dell'esercito americano. Potrebbe anche risultare che e' composto interamente di Chicago's & Wharton's MBAs che, rinunciando a lauti bonuses ed alle culatte delle "svelte" modelline, vanno a difendere l'occidente e la cristianita' in vostro nome e per conto: non cambierebbe d'uno iota la domanda che ho posto sulla strategia che altri, non io, chiamano "conquest"! Adriano (che fa Palma, di cognome, cosi' capite a chi mi riferisco) e che a vanvera parla raramente (e, comunque, solo a tardissima notte ed assolutamente in privato) ha gia' fatto presente che esistono dotti volumi a provare che l'esercito USA non e' propriamente fatto di gente che legge il NYTimes, o il WSJ for that matter. Continuare a sostenere il contrario vuol dire davvero avere fette di spesso ham canadese non sugli occhi ma altrove. Non ho il tempo di studiare se gli zip codes sono o non sono uno strumento adeguato per il reddito e l'estrazione etnico-sociale dei soldati dell'Army e dei Marines (ne' mai ce l'avro': progress, do not regress! dice lo screen saver di un amico mio). Pero' sospetto che il Department of Defense sappia da dove vengono i nostri ragazzi, y lo documenta ampia- y claramente, come scriverebbe il mio amico Juan. Suggerisco cominciare da www.dod.mil/prhome/poprep2000/html/chapter3/chapter3_2.htm, per poi approfondire con gli altri capitoli. Shalom.

 

Prof. Boldrin sono dispiaciuto di aver fatto affermazioni addirittura razziste. Adesso so che cosi' sono qualificate le posizioni di chi non e' antisemita. Pazienza. Sull'esercito americano il buon palma ha detto che esistono volumi che provano chissa' cosa ma si e' guardato bene dal mettercene al corrente. Io ho portato dei dati che suggeriscono il contrario. li ho linkati e sono stati vivisezionati (chissa' perche' rimango convinto che questo sia il metodo giusto). che poi l'esercito non sia fatto da coloro che leggono il NYT e' chiaro (e per fortuna e' cosi', aggiungo io; almeno c'e' ancora qualcuno che non ha la testa lavata dalla retorica). per quanto riguarda lo stimolare un dibattito sereno e privo di posizioni razziste la prossima volta (lo dico senza polemica) quando si usano i termini "totalitario" e "colonia" almeno tenere presente cosa vogliono dire e scrivere la definizione che si usa nel post cosi' che possa essere analizzata. cosi' evitiamo malintesi.

Ho scaricato da www.ipums.umn.edu i dati dal censimento 2000, 5% sample, e fatto qualche conto. La tabella riporta i salari (wage) e deviazione standard dei salari (sdwage) di lavoratori a tempo pieno (almeno 40 ore la settimana di usual hours e almeno 48 settimane lavorate), appartenenti o meno alle forze armate, di eta' fra i 25 e 35 anni. Ho tolto dal campione chi ha dichiarato di ricevere meno di $3000 (che mi sembra un reddito eccezzionalmente basso per un full time worker, sospetto si tratti di familiari di farmers, ma qualcuno potra' verificare). Martedi' metto online tutto il dataset e il codice Stata per i calcoli, ma per ora guardatevi questi risultati. I neri sembrano essere sovrarappresentati rispetto ai bianchi (questo in parte e' certamente dato dal fatto che il mio campione non include disoccupati e part-time workers). I dati non sono pesati.

 

+---------------------------------------------------------------+
|  sex         raceg  military     size       wage     sdwage   |
|---------------------------------------------------------------|
| Male         White         0  1370014   54931.17   54197.56   |
| Male         White         1    17687   31881.25   23929.38   |
| Male   Black/Negro         0   132249   37238.97   32508.38   |
| Male   Black/Negro         1     3387   27972.42   22215.89   |
+---------------------------------------------------------------+

 

 

 

Mantengo la promessa a meta: il file coi dati e' un po' troppo grande per essere messo online, pero' potete scaricarvelo da solo (la procedura richiede non piu' di 5-10 minuti) da ipums.umn.edu, richiedendo il 5% sample del censimento 2000, includendo le variabili indicate nel file che allego , che include codebook e stata code.

 

 

non mi chiedete di leggere tutti i 99 commenti.

ho letto qua e la` perche`, primo ero in vacanzina premio da post paper finito, secondo l`argomento mi stimola poco.

visto che pero` ci lavoro qualche volta volevo fare solo un appuntino su zip codes e neighborhoods, visto che ci si interrogava in un commento quanto siano utili per capire l`estrazione sociale o economica dei militari.

lo zip code e` un prodotto dell'USPS, cioe delle poste mmmmmerigane. non ha nessuna valenza di neighborhood, ha solo una funziona tecnico-logistica, nel senso che per le poste organizzare il territorio in zip codes rende piu` agevole la consegna della posta stessa. ovviamente considerazioni di tipo economico e sociale sui residenti nello zip codes sono irrilevanti al fine di costruire i confini degli zip codes.

il census rilascia dati aggregati a vari livelli geografici. si chiamano Summary Files (o summary tape files per il 1990) e si possono trovare per block, block groups, census tracts, counties, etc etc. ora, il block e` effettivamente costruito come dice il nome stesso considerando l`isolato, ovvero basandosi solo su geografia del territorio. il census tract e` invece costruito aggregando diversi block che sono omogenei per popolazione, omogenei means per razza etnia income etc. questo perche` cosi` si possono fare stime su queste variabili. (il census ha due form, uno in cui ci sono domande su razza, housing e age, l`altro in cui ci sono anche domande su reddito e education. il secondo tipo di questionnaire viene dato solo ad un campione della popolazione).

La maggior parte di quelli che lavorano su cities (economists o sociologists) ritiene che la nozione di census tract sia quella di neighborhood. Specie se si parla di segregation, e` la nozione di neighborhood piu` usata e accettata.

www.census.gov/geo/www/cen_tract.html

Gentile Dr.Ispirati,

le consiglio una lettura anche cursoria di

 

AWOL: The Unexcused Absence of America's Upper Classes from Military Service -- and How It Hurts Our Country (Hardcover)


by

Kathy Roth-Douquet, Frank Schaeffer

 


   
   
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Libro facile facile che ho letto solo in parte perche' coincideva con delle osservazione fatte da miei studenti che sono i militari o i figli dei militari, Vivo nello stato che ha piu' militari (Ft. Bragg & Fayetteville, the 82nd, und so weiter.)

I dati statistici da lei presentati mi sembrano assai dubbi e non probanti. In ogni caso se lei dimostra che le "upper class" reclute sono molte di piu' di quel che tutti percepiscono, sono certo che i centri di reclutamento saranno sempre piu' contenti. per quel che mi risulta (sono cosa che puo' chiedere a qualsiasi comando militare) stanno abbassando i requisiti minimi (ad. esempi su quel che gli italiani chiamerebbero fedina penale sporca o pulita.) e questi vanno a toccare strai sempre piu' lontani da the American Upper Classes. 

Col che, siccome non amo le polemiche, le consiglio solo di controllare le sue opinioni col piu' vicino centro di reclutamento.

Qana e la presente guerra sul fronte nord.

Non ho nessun elemento che non sia la mia conoscenza del posto e delle fazioni in campo e un minimo di buon senso.

Hizbullah ha (molto probabile -- il numero vero lo sa solo il servizio segreto di Iran) meno di 2.500 combattenti, con qualche pistoletta, nessuna aviazione, e missili, nessun carro armato e zero navi, paracadutisti meno che zero. 

Tzhal e' una forza di mezzo milione di persone le cito, siccome ho poco tempo da perder un breve brano (da Wikipedia, non ho i caratteri su questo computer per darle le referenze esatte in Ivrit) Sono tuttavia perfettamente disponibili sul sito del ministero e sul GQ di Tzhal. -Si noti che le riserve sono gia' state richiamate.

 

:

he Israel Defense Forces are part of the Israeli Security Forces.

Israel Defense Forces
Military manpower
Military age18 years of age
Availabilitymales age 15-49: 1,499,186 (2000 est.)


females age 15-49: 1,462,063 (2000 est.)

 
Fit for military servicemales age 15-49: 1,226,903 (2000 est.)


females age 15-49: 1,192,319 (2000 est.)

 
Reaching military age annuallymales: 50,348 (2000 est.)
females: 47,996 (2000 est.)
Military expenditures
Dollar figure$8.7 billion (FY99)
Percent of GDP9.4% (FY99)

The Israel Defense Forces (IDF) (Hebrew: צבא ההגנה לישראל Tsva HaHagana LeYisrael, "[Army] Force for the Defense of Israel"), often abbreviated with the Hebrew acronym צה"ל Tsahal, alternative English spelling Tzahal, is the name of Israel's armed forces, comprising the Israeli Army, the Israeli Air Force and the Israeli Navy.

The IDF as of August, 2004 had (according to unofficial estimates)

168,000 personnel, including 107,500 conscripts. The army had 125,000;

the navy had 8,000; the air force had 35,000. Full mobilization to

576,000 could be quickly achieved with the reserves of 408,000[1].

 

 

 

Ora le propongo due osservazioni, non sono ne argomenti ne nulla di piu che inviti

a pensare con la propria testa.

se una forza di 2500 persone riesce a fermare un esercito di invasione di 12,000

questa e' la forza che invade Lebanon adesso,

a chi, secondo Lei, va il vantaggio strategico?

per qualcuno come Hizbullah dimostrare di esser la sola resistenza

e la sola in grado di fermare the Litani Division e' piu' che sufficiente.

Traduzione per esser chiaro: vittoria per Tzahal significa eliminazione di Hizbullah, per Hizbullah sopravvivenza e' eguale a vittoria. Spero che le sia ora piu' chiaro che cosa l'asimmetria, non proprio un amia opinione, senza alcun fatto come Lei argutamente suggerisce.

 

Non sto a commentare sulla preoccupazione (di moltissimi

nell'apparato di sicurezza Israeliano, Shabakh incluso) che questa e' la piu'

grande vittoria di propaganda e il migliore modo di

produrre il saldarsi insieme del fronte del nord e del fronte del sud (Gaza+ Southern lebanon up to

baalbekh)

Su Qana, ci sono i cadaveri per terra. Sulle giustificazioni possibili di civilian deaths in airstrikes, le potrei suggerire

A.C. Grayling? Ma non vorrei rovinarle il week-end.

le auguro una eccellente fine della settimana.

 

 

 

In quel che segue, gentile dr. Ispirati, visto che si preoccupa dei fatti, i giudizi ufficiali dell'aviazione israeliana.

 

La pregherei di notare che

 

1. se si ammette che ci sono vittime civili, che dovrebbero aver "sgomberato" il teatro delle operazioni, si potra' ben inferire che gli ordini vennero dati sapendo che si correvano tali rischi.


2. si puo' benissimo prendere la posizione che i "volantini dal cielo" sono "fair warning" come richiede la Geneva Convention.


Lascio a Lei il giudizio. I fatti tuttavia non sono controversi. Ci fu una strage di civili a Qana.

Buona giornata


 

===================================================================


Official Military Source to IDF will continue to honor human shields

Aaron Lerner Date: 3 August 2006

 

 



According to the IDF Spokesperson announcement "Completion of inquiry into July 30th incident in Qana" (see below), even though "The residents of Qana and the villages surrounding it were warned several times, through various media, to evacuate the area.". "Had the information indicated that civilians were present in the building the attack would not have been carried out."


IMRA asked the IDF Spokesperson's Office if this means that if the IDF had known that the building was indeed packed with rockets and also "civilians" that the IDF would not have hit it.


An "official security source" replied: "Yes. The IDF does not target innocent civilians."


IMRA asked the IDF Spokesperson's Office if this means that if Hezbollah organizes a group of "civilians" to ring a rocket launcher as the rocket is prepared for launch and then launches the rocket towards Israel that the IDF won't attack the target. An "official security source" replied: "Yes. The IDF will not attack a target where innocent civilians are known to be present. Hezbollah is already doing this and the IDF is not attacking targets under those circumstances."

----


August 3rd 2006 IDF SPOKESPERSON ANNOUNCEMENT - Completion of inquiry into July 30th incident in Qana

 





 



 

 

 

o, come dire, NON per guastarvi le ferie.

consiglio a tutti la lettura del paper by B. Lewis (su WSJ americano, ma credo pure WSJ europe)

sugli eventi previsti per il 22 di questo mese.

trattasi della rilevanza della data per shia islam e di quel che potrebbe (here: cross your fingers and knock wood, in Italiano, "tocca ferro") accadere tra Usa e Iran &/o Hizbullah e annessi.

spero di venir accusato di aver gridato al "lupo", senza che il lupo ci sia.

su un tono solo marginalmente piu' serio ECONOMIST di questa settimana sul pessimismo che induce il fenomeno di "reclutamento" del conflitto israelo-palestinese dalle gigantomachie passate e presenti (una era la guerra fredda e adesso lo scontro, per dirla con NFA, tra CONQUEST e Iran/Islam/ o quelli che nei termini di

Near Eastern old "hands" venivano (vengono ancora a Whitehall) chiamati the WOG's

 

per i cultori della materia, WOG significa the Wily Oriental Gentlemen

 

 

non domandatemi tutte le bibliografie e referenze, vi suggerisco una cosa sola, facile facile e estiva.

su un Dvd (lo vendono dappertutto) di Lean/Spiegel Lawrence of Arabia, il protagonista (un Peter O'Toole prima di aver la faccia rovinata dalle "bevande") arriva a Cairo dopo la conquista di Aqaba e nessuno ci crede.

al bar dice

"yes, we did it, or rather they did, the WOGS"

mi scuso ma cito a memoria.

e non garantisco la precisione, tranne che sul termine che e' esattamente come i Tommies chiamavano i locali durante the Mandate.Ho promesso e manterro' di andare a settembre on the record con un piu' lungo aggeggio su come il sottoscritto vede la questione. forse e' meglio aspettare sperando che i massacri non montino.

 

 

 

 

per chi tra voi ricorda la teoria della guerra giusta (di origine tomista) una della varie falle e' l'assenza totale di POST BELLUM. la tradizione ammette ad bellum and in bello come categorie da applicare, vorrei dunque avvalermi di Nfa per dare una breve diagnosi.

1. Israel ha perso una enorme credibilita' militare. tsahal ha detto che eliminava hizbullaj e non la ha fatto

2. vantaggi: il cuscino tra la frontiera e Litani che forse diminuira' i lanci di katiusha (se ci si puo' fidare di Dalema, Villepin, e Parisi)

3. gli svantaggi: le armi sono sporche (questo sara' comprensbilie solo a chi conosce Tshaal) e i civili sono stati uccisi, massacrati, evacuati, und so weiter

4. si e' dato un vantaggio strategico, ad avviso del sottoscritto terrificante, a Shia, cioe' a Iran etc. che e' finalmente un vero protagonista della guerra, e non lo era fino a che le guerr"ette" si facevano a Gaza.

 

5. rimango della mia opinione che dare il lavoro a Shabak (non a Mossad) era preferibile.

6. la mia impressione, e ci sto pensando e che questo dia "acqua" al mulino della visione esposta e non sostenuta da M. Boldrin. Israel ha agito come succedaneo di una strategia tesa a stanare Teheran e vedere come si comportava. Per il momento la modesta impressione del sottoscritto e' che hanno vinto i persiani e non gli spartani. Hizbullah e' intatto, grossomodo, nessuno blocchera' la frontiera con Syria e Lebanon e' convitno che la sola resistenza e' fatta da questi personaggi, Nazrallah & Co.

Solo come nota a margine, vi inviterei a riflettere sul fatto che il

successo di Al Kaida e' dipeso in larghissima misura da essere

compresi come i veri vincitori di Urss.

 

Il caos sotto il cielo e' immenso, la situazione dunque e' eccellente

(Mao Dze Dong, non io)

 

per chi ha sostenuto la opportunita' militare e la giustezza della mossa Peretz, Halutz, Olmert, forse c'e' di che ripensarci

 

 

...mi piacerebbe chiedere al Boldrin:

(1) Come riconciliare Conquest con l'apparente incapacita' dell'Amministrazione Bush a gestire alcunche' senza un'enorme dose di incompetenza (si veda "A Country Ruled by Faith", di Garry Wills, NYRB, 16/11/2006)?

(2) E se, nell'associare cosi' fortemente Conquest allo stato di Israele, non rischia, volente o nolente, di farla diventare un po' troppo simile alle vecchie leggende del "Complotto Giudaico-Massonico" (adesso "Giudaico-Cristiano")?

Forse occorrerebbe un intervento chiarificatore riguardo la "Questione Islamica"