Stai pensando di astenerti dal voto? Parliamone

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Se stai pensando di non andare a votare, ti chiediamo di fermarti qualche minuto a parlarne con noi commentando questo articolo.

Si sente spesso dire che gli indecisi sono il primo partito, ma vale veramente la pena di andare a votare oppure è preferibile astenersi? Noi abbiamo anche una certa idea su cosa sia meglio FARE  e per questo abbiamo deciso di invitare tutti gli indecisi a discuterne su questo blog. Inserite nei commenti tutte le vostre perplessità e i motivi per i quali ritenete che non valga la pena andare a votare e ne discuteremo insieme. In attesa delle vostre domande proviamo scorrere quelle che si sentono più di frequente in giro

A che serve andare a votare con questa legge?

Questa legge è uno schifo: siamo i primi a dirlo. In realtà tutti lo ripetono: solo che sinistra, centro e destra hanno prima votato il “porcellum” (Pdl, Lega e centristi), poi l’hanno mantenuto (Pd e Sel) e infine, quando c’è stata una vaga possibilità di cambiarla durante l’ultimo anno, si sono impegnati a trovare soluzioni peggiori (tutti). La realtà è che questa legge fa comodo ai partiti della Seconda Repubblica: chi non crede alla meritocrazia e alla competizione non può che volere una legge il cui prodotto è un parlamento di cooptati. Fare per Fermare il declino la pensa in modo molto diverso: la nostra posizione sulle riforme istituzionali si trova qui:

Votare Fare per Fermare il declino serve a dar forza a chi, davvero, vuole cambiare questa legge elettorale. Il nostro impegno a modificare la legge è garantito dal fatto che

  • abbiamo fondato questo partito per realizzare quelle riforme di cui il paese ha bisogno e che la attuale classe politica, da destra a sinistra, non ha la capacità, l’interesse o la volontà di portare a termine;
  • siamo un movimento costituito da persone che non hanno mai fatto politica e non hanno interesse a farla, dunque non abbiamo alcun interesse mantenere un meccanismo poco trasparente e antimeritocratico, che contrasta con i nostri valori

Da questo punto di vista, provenendo dalla società civile e non avendo mai tradito le promesse fatte, poiché ci presentiamo per la prima volta, siamo molto più credibili dei partiti tradizionali nell’impegno a intervenire sulla legge elettorale.
 

Cosa può cambiare il voto di una sola persona?

Statisticamente parlando, hai ragione: il voto di un singolo conta poco più di nulla. Ma i milioni sono fatti di individui. Se vogliamo davvero cambiare le cose, dobbiamo impegnarci ciascuno nel suo piccolo, mettendoci la faccia. Se però sei sinceramente convinto che il voto di una sola persona sia irrilevante, allora vogliamo sfidarti: convinci altri 10 conoscenti a votare Fare per Fermare il declino, e chiedi a loro di fare altrettanto con 10 persone di loro fiducia. Scommettiamo che, in questo modo, prenderemo i milioni di voti che ci permetteranno di dare una spallata alla Seconda Repubblica?

Quando si dice che gli astenuti sono il primo partito, significa che se tutti quelli che si astengono riuscissero a coordinarsi potrebbero scegliere il partito che governerà il paese. Per farlo, tuttavia, dovrebbero avere un’alternativa accettabile da poter scegliere, mentre in genere l’astensione e determinata proprio dalla mancanza di valide alternative. E’ per questo che abbiamo dato vita a FARE per Fermare il Declino, perchè anche noi riteniamo che nessuna dei vecchi partiti sia accettabile e che votare il “meno peggio” significhi mantenere il sistema di malgoverno, che con la collaborazione di destra e sinistra ha portato il nostro paese sull’orlo del baratro.

Anche noi ci saremmo, forse, astenuti o avremmo dato un voto di protesta (ad es Grillo). Poi abbiamo deciso che questo paese merita un’opportunità; che mentre eravamo troppo occupati a lavorare, il paese è stato governato da una classe politica e dirigente composta da incompetenti quando non da veri a propri disonesti. E’ proprio perchè condividiamo il tuo giudizio sui partiti tradizionali che abbiamo dato vita a un movimento nuovo con il quale intendiamo restituire la sovranità alla parte migliore del paese, quella che vive di lavoro e impegno e non di politica e sussidi. Per questo ti chiediamo di darci un’opportunità.

I partiti sono tutti uguali, che differenza fa sceglierne uno, fosse anche il meno peggio?

Non è vero: i partiti non sono tutti uguali. Si assomigliano molto, seppure con irresponsabilità e tic diversi, i grandi partiti della Seconda Repubblica: Pd, Pdl, e l’accozzaglia da cui è nata la Lista Monti. Sono uguali i partiti costituiti da politici di mestiere (o dai mestieranti della politica come diceva un saggio) e operanti nell’interesse proprio o al limite di poche minoranze organizzate. Noi siamo diversi e per questo abbiamo cercato di costruire un soggetto politico differente. 

La rottura con i partiti tradizionali e con chi aveva un’esperienza politica troppo significativa (che ci ha complicato la vita non poco), il limite a due mandati per ogni candidato con divieto di qualsiasi cumulo di cariche, il rifiuto del finanziamento pubblico sono tutti elementi che demarcano la distanza tra noi e quei partiti tutti uguali che ti hanno fatto passare la voglia di andare a votare.

Per una volta vogliamo dare ai cittadini la possibilità di votare il meglio e non il meno peggio.

La politica non mi interessa, non ci capisco niente.

Il disinteresse per la politica e’ comprensibile: i politici sono a caccia di poltrone, la loro comunicazione e’ fatta di slogan e promesse che poi non trovano riscontro nelle scelte in parlamento. 20 anni di berlusconi, ma anche di craxi, mani pulite & co, ci hanno abituato ad una politica costituita  dal perseguimento dell’interesse personale e mai in un confronto onesto per il perseguimento del bene comune. Noi non possiamo garantirti di essere diversi, ma almeno la nostra reputazione e’ intatta: i nostri candidati vengono tutti dalla societa’ civile, e hanno promesso di tornarci al massimo dopo due legislature. Abbiamo stilato un programma chiaro e facilmente “misurabile”, nel senso che e’ facile vedere se l’abbiamo rispettato o meno. Abbiamo nominato una commissione di garanti non appartenenti al partito che verifichi l’operato dei nostri parlamentari informando gli elettori con una relazione annuale.

Tanto vince Bersani/Monti/Berlusconi: votare per una formazione piccola come la vostra è inutile, tanto vale stare a casa.

E’ vero che con milioni di votanti nessun voto strettamente parlando e’ utile. Pero’ in particolar modo quando nel nostro caso e’ importante far sentire che la maggioranza silenziosa e’ stanca. La scheda bianca o nulla e’ un voto a favore dei partiti tradizionali, perche’ disperde la protesta contro di loro. Un voto per FARE e’ un voto che porta questa protesta in parlamento, per essere esercitata in modo piu’ efficace.  L’dea del “voto utile” è una trovata dei vecchi partiti per mantenere lo status quo ed è smentita anche dalle rilevazioni sulle intenzioni di voto: non esistono due poli principali che rendono le altre forze politiche irrilevanti. Ci sono almeno altri due giocatori rilevanti ossia Monti  e il movimento a 5 stelle e due ulteriori nuovi entranti ossia FARE per fermare il declino e Rivoluzione Civile di Ingroia. Esiste una la possibilità che neanche un accordo tra PD e Monti riesca a garantire una congrua maggioranza al senato dunque i giochi sono assolutamente aperti e ogni voto, anche il tuo voto, è utile.

Se pensavi di astenerti vuol dire che condividi il nostro disappunto per la classe politica esistente  dunque i due poli vecchi e il partito finto-nuovo  non fanno per te, ti resta il voto di protesta per Grillo  oppure potresti prendere in considerazione le nostre proposte  se ti va di comunicarci le tue perplessità nei commenti saremo felici di risponderti.

Appello conclusivo: prima di astenerti parlaci delle tue motivazioni.

Abbiamo scritto diffusamente perchè crediamo che valga la pena di votare per FARE e mettiamo a tua disposizione l’area commenti di questo sito per discutere dei motivi per i quali vorresti astenerti oppure di qualunque perplessità tu abbia sul nostro programma: quanti altri partiti lo fanno? Perchè non approfittarne?

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Commenti

Ci sono 237 commenti

mi lascia molto perplesso chi fino all'altro ieri "patteggiva" per il pifferaio magico (SB) o per chi lo ha definito pifferaio magico (MM). Stamani riflettevo sul fatto che tra i tizi che servono alla festa dell'unità e sono (stati) persuasi da un'ideologia sbagliata e chi è stato persuaso per anni dallo showman di arcore che prometteva la rivoluzione liberale, non saprei chi mi sta umanamente piu' simpatico (ovviamente Berlusconi resta l'impresentabile), quindi non voto.

 

ciao, massimiliano

Ciao Massimiliano,

comprensibile la sfiducia vs Destra e Sinistra e Centro.

Perchè non prendi in considerazione uno dei movimenti nuovi come FARE oppure M5S?

Guarda sono solidale, ho fatto cosi' negli ultimi 10 anni... Pero' il paese e' andata a pu**ane (in tutti i sensi!) comunque, quindi a questo giro torno a votare (anzi gia' fatto a dire il vero!) gia' che c'e' un partito che valga la pena votare, finalmente.

Dal momento che proponiamo il voto per FARE come alternativa all'astensione può tornare utile riportare qualche domanda frequente sul ns movimento.


Perché non vi siete alleati con nessuno?

Sin dal principio abbiamo dimostrato la massima apertura nei confronti di tutti coloro che fossero disponibili a condividere il nostro programma e i nostri valori e non fossero eccessivamente compromessi con la classe politica responsabile del declino del paese.

Questa apertura ci ha portato stringere ottimi rapporti con importanti realtà della società civile quali ad esempio l'associazione Imprese che Resistono.

Non possiamo tuttavia accettare alcun compromesso che metta in discussioni le parti fondamentali del nostro programma (ad es abbattimento del debito mediante alienazione di attivi patrimoniali, riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale etc) o che comporti l'alleanza con esponenti della vecchia casta politica che ci candidiamo a sostituire.



Perché non vi siete alleati con Monti?

Abbiamo comunicato in varie sedi sia pubbliche che private la nostra apertura nei confronti del Presidente Monti, tuttavia non è stato possibile raggiungere un accordo. L'agenda del professore, ancorché in linea di massima condivisibile si presenta tuttavia troppo generica, priva di indicazioni numeriche dettagliate, lacunosa per quanto riguarda la regolamentazione del sistema finanziario e ambigua nei riferimenti ad una eventuale patrimoniale con finalità redistributive.

In sintesi con Monti manca l'accordo su importanti specifiche quantitative e ci lascia perplessi l'accordo con di esponenti di spicco della classe politica incombente quali Fini e Casini



Quello per voi è un voto inutile?

No votare per FARE è oggi l'unico voto utile. L'unico voto di sincera rottura con la classe politica che ha rovinato il paese (dal PDL al PD) che abbia anche un solido programma di riforme (a differenza del movimento 5 stelle ed altre realtà similari). Non possiamo essere certi del risultato che raggiungeremo, ma siamo consci di essere l'unica possibilità che in questo paese venga avviato un serio piano di riforme e che qualcosa possa cambiare. Se vincerà l'asse PD-Monti avremo un governo gattopardo che non potrà risolvere i problemi del paese perché non li comprende (o non gli fa comodo comprenderli), certo si tratta di un male minore rispetto ai danni che potrebbe fare l'armata di Berlusconi, ma perché accontentarsi del meno peggio quando esiste una reale alternativa?



In cosa siete diversi dagli altri?

Quello che vogliamo è Rompere il monopolio dei vecchi partiti

Fare in modo che gli italiani da sudditi ritornino ad essere cittadini

Persone che possono incidere sul governo del proprio paese esercitando il diritto di voto.

Se la politica è in mano ai mestieranti, a quelli che non hanno mai lavorato e che non hanno idea dei problemi della gente che lavora allorail voto dei sudditi non conta nulla.

Noi vogliamo riprenderci la sovranità popolare e vogliamo farlo in modo pacifico: mandando a casa chi è stato sedotto dal potere e non riesce più a farne a meno

Possiamo candidarci a farlo perché abbiamo sempre lavorato e non abbiamo intenzione di smettere per andare a scaldare una sedia



Quali sono i vostri valori?

Intendiamo arrivare al traguardo utilizzando Trasparenza, Responsabilità, Competenza.

Trasparenza significa che chi rispetta le regole non ha niente da nascondere

Ogni euro amministrato dallo stato è un affare che riguarda tutti i cittadini e deve svolgersi alla luce del sole

Responsabilità significa che chi sbaglia paga, che deve essere chiaro a tutti chi fa cosa e come i risultati si discostano dalle aspettative

Competenza significa che NON possiamo fare tutto tutti e che ciascuno deve fare quel che gli compete

Democrazia NON vuol dire che l'ignoranza conta quanto la conoscenza, ma che è chi si propone di essere classe dirigente a dovere, per prima, parlare chiaro e puntare sull'intelligenza di chi vota, invece che riempirli di promesse vuote

Concorrenza significa che tutti devono avere eguali opportunità di competere

Dunque il merito e la capacità vengono premiati, mentre l'incapacità viene punita

Solidarietà significa dare una mano a chi è caduto finché non si rimette in piedi

Non può voler dire portarlo in braccio per tutta la vita

 

Le dimensioni dello stato  contano

Noi crediamo che lo stato, le leggi e la giustizia dovrebbero aiutare le persone a vivere e lavorare meglio

Se in un paese la gente sopravvive eroicamente nonostante uno stato invadente e pesante delle regole distorte e una giustizia arbitraria e intollerabilmente lenta allora il sistema va rivoltato come un calzino

Vogliamo mantenere tutto lo stato utile e indispensabile ed eliminare quello che è inutile e dannoso



Quali sono i mali del paese? Quali le ricette per combatterli?

In nostro paese è ingessato da un apparato statale ipertrofico che assorbe troppe risorse e le impiega male, nelle situazioni più estreme per mantenere sacche di parassitismo o foraggiare pratiche clientelari.

Le forze più sane del nostro paese, in particolare i giovani e le donne, sono oppresse da regole perverse che ne ostacolano la partecipazione alla forza lavoro e dalla mancanza di mercati realmente concorrenziali dove affermare il proprio merito. Inoltre, l'elevato debito pubblico a fronte della scarsa crescita costituisce un peso insostenibile e un'eredità negativa per le generazioni future.

 

Occorre ridurre il debito dismettendo attivi patrimoniali non indispensabile, ridimensionare l'apparto statale e renderlo più efficiente e ridurre la pressione fiscale in proporzione a alla diminuzione della spesa pubblica ottenuta rendendo lo stato più snello ed efficiente. 

In sintesi i problemi sono Troppo Debito - Troppa Spesa - Troppe Tasse - Regole perverse.

 

Le soluzioni

Le soluzioni sono privatizzare per ridurre il debito, ristrutturare lo stato per ridurre le tasse e la spesa, modificare le regole per renderle meno distorsive aumentare la concorrenza per affermare il merito e migliorare la giustizia sociale.



Mi raccontate il programma in parole povere?

1 Il debito è una promessa che Deve poter essere mantenuta

2 La spesa deve essere utile e sostenibile

3 Le tasse servono a pagare i servizi non i privilegi

4 La concorrenza premia il merito, la sua assenza produce il privilegio

5 Le persone meritano tutela e assistenza le imprese e i posti di lavoro no

6 Non si può essere al contempo arbitro e parte in causa

7 Più la giustizia è lenta e incerta e meno è giusta

8 Crediamo che donne e giovani meritino le stesse opportunità del resto della popolazione

9 Crediamo che scuola e università debbano formare studenti non dare lavoro ai docenti

10 Crediamo che i soldi vadano spesi dove sono prodotti al netto di un trasferimento ragionevole e coniugando autonomia e responsabilità locali



Cosa posso fare per aiutarvi?

La prima cosa è parlare del movimento ad amici e conoscenti. Chiunque ci conosce ci apprezza, però è difficile per i nuovi entranti essere visibili sulla scena politica. In seguito si può aderire attivamente al partito prendendo la tessera sul nostro sito, collaborando attivamente con i comitati e, nei limiti delle proprie possibilità effettuando una donazione a sostegno della campagna elettorale.



Cosa proponete per le famiglie?

Proponiamo la rimozione degli ostacoli che oggi rendono più difficile alle donne entrare nel mondo del lavoro, incentivi pari al credito d'imposta cumulato (non solo per le donne ma per chiunque rimane molto tempo senza lavorare) per ogni anno in cui non si è lavorato. Sostegno allo stato sociale che contribuisce al benessere dei cittadini e lotta ai privilegi assistenziali che favoriscono solo delle minoranze qualificate.

Proponiamo un'istruzione di eccellenza ottenuta spingendo scuole ed atenei a competere tra loro e infrangendo il meccanismo perverso per cui le tasse dei poveri pagano l'istruzione fruita dai figli dei ricchi.



Cosa proponente per i giovani?

La rimozione delle regole che ostacolano la concorrenza e la meritocrazia. Vogliamo uno stato dove tutti possano esprimere il proprio potenziale in una competizione ad armi pari. Prevediamo una rete di sicurezza che aiuti le persone che perdono il lavoro nella fase di passaggio e siamo contrari a mantenere in vita a spese dei contribuenti imprese tecnicamente fallite. Per i giovani vogliamo un sistema educativo all'avanguardia, che possa arginare la fuga dei cervelli e garantire l'accumulazione del capitale sociale necessario agli individui e al sistema paese per creare valore. Vogliamo che i giovani entrino una società dove la pubblica amministrazione è un'infrastruttura utile al benessere collettivo e al corretto funzionamento dell'economia, dove il debito pubblico è un onere proporzionalmente sostenibile rispetto alle capacità di crescita del paese.



Cosa proponete per le imprese?

Proponiamo un rapporto di pari dignità nei confronti dello stato. Un rapporto nel quale non si presume l'evasione fiscale e non si consente allo stato di poter pagare i propri fornitori a tempo indeterminato. Vogliamo l'eliminazione delle imposte particolarmente distorsive come l'IRAP e in generale un forte ridimensionamento della pressione fiscale e della burocrazia che oggi opprimono chi vuole lavorare o fare impresa.



Cosa pensate del federalismo?

Che occorre andare oltre la demagogia a cui abbiamo assistito fino ad oggi. Occorre trasferire competenze dallo stato centrale agli enti locali, ma occorre soprattutto attribuire a questi ultimi capacità impositiva e autonomia di spesa in modo da renderli trasparente-mente responsabili di fronte ai cittadini. Vogliamo delle regioni che competano tra loro per assicurare servizi sempre migliori a costi più contenuti ai cittadini. Vogliamo che infranto il velo opaco che oggi ci impedisce di comprendere come i soldi dei contribuenti vengono spesi si riesca finalmente a ridimensionare la spesa pubblica che oggi non viene impiegata per il benessere comune.

Ho apprezzato da subito fermare il declino, condividendo buona parte delle idee. Ho dato anche disponibilità a collaborare ma non sono stato coinvolto. Nel tempo ho visto azioni molto elitarie e molto autoreferenziali e sono rimasto deluso. Sono di destra, ho votato Berlusconi nel 94, nel 96 e 2000. Poi ho capito che non avrebbe fatto nulla per modernizzare il paese, zavorrato anche da ciarpame come fini e casini. Voi avevate la possibilità e le idee per mettere una ipoteca a destra o modernizzare la sinistra. Vi siete messi nel mezzo, come Monti, casini ecc. ecc. volete cambiare la legge elettorale, come un monti a caso, ma non è la legge elettorale il problema, il problema è l'equilibrio dei poteri e l'assetto costituzionale. Votare per voi non significa cambiare, significa votare per l'ennesimo aspirante aghetto della bilancia. Avrei votato bersani per la governabilitàma non posso pensare a uno che fa accordi prima delle elezioni con monti e la sua combriccola di ottimati e rottami. Voterò Grillo, è l'unico modo per mandare a casa centinaia di persone inutili e dare uno scossone forte. L'ingovernabilità durerà poco e si andrà di nuovo alle elezioni, sperando che questa classe dirigente venga fatta fuori una volta per tutte.

Ma non comprendo perchè votando Grillo in vista di nuove elezioni, senza cambiare legge elettorale o attuare altre riforme, al giro successivo dovrebbe cambiare qualcosa.

Noi non vogliamo essere l'aghetto. Vogliamo sottolineare che ci sono delle Riforme importanti da fare e che la legge elettorale è una di queste.

Non abbiamo accettato compromessi o alleanze che avrebbero comportato un tradimento dei nostri valori. Eravamo e siamo disponibili a farne con chi vorrà rispettare i nostri principi.
Questo paese ha bisogno di meno tasse, meno debito e meno spesa pubblica.
Di più  merito e concorrenza. 

Noi ci crediamo e visto che nessuno degli altri partiti realizzerà mai realisticamente queste cose abbiamo deciso di fare un partito nuovo che raccoglie ogni giorno maggiori consensi

Sicuro di voler votare Grillo?

Sabato, ore 20:00, presso l’abitazione di Oscar e Carla Marcheggiani, che gentilmente ospitano alcuni rappresentanti del movimento FARE, Via Guido Reni 15, Milano.

Effettivamente, è un quesito interessante. Sia dal punto di vista etico che pratico.

 

ETICO:

- caso 1) Poniamo che ad una persona non convinca nessuno dei (partiti) candidati. Però, alcuni meno di altri. La questione è: è etico "votare contro"?

- caso 2) Poniamo che siamo convinti che sia il sistema ad essere sbagliato. Ovvero che neanche Gesù Cristo col 100% dei voti riuscirebbe ad impedire che l'ultimo dei dirigenti dell'ultima partecipata dell'ultimo comune si aumenti lo stipendio da solo ed assuma moglie e sorella. O che la corte costituzonale, od i  partitocrati in parlamento gli boccino qualunque riforma risanatrice.  La questione è: è etico "andare a votare" per un sistema in cui non si crede?

 

PRATICO:

Il sistema si basa sul consenso. Non andando a votare, si dimostra l'assenza di consenso. Questo dovrebbe teoricamente far cadere il sistema e cambiare la classe politica (G. Mosca).  Ma è vero? Purtroppo no.

Abbiamo infatti il caso reale: il voto in Sicilia. Vanno a votare meno del 50% degli aventi diritto. Un terzo di questi sceglie Grillo. Risultato? Niente. Nessun commento dai media. Nessun commento dai politici. Non cambia una virgola.

 

MIE CONCLUSIONI

- dal punto di vista etico, sarebbe corretto votare solo per chi si ha fiducia.

- dal punto di vista pratico,  in un paese a regime partitocratico ed a prevalenza parlamentarista  (leggere Maranini) non cambia niente (fino a svolte totalitarie come abbiamo già visto).

 

Detto questo, io voterò per Fermare il Declino, certo che comunque non cambierà nulla anche se prendesse il 100% dei voti, e la discesa si farà sempre più ripida.

sul futuro del paese è comprensibile e condivisibile. FARExFiD certamente non prenderà il 100% dei voti ma credo che le stime ultime disponibili siano distorte al ribasso. Penso invece che il movimento avrà molto più successo del previsto/prevedibile. Personalmente conosco parecchia gente che fino a un mese fa non ne sapeva assolutamente nulla e che oggi, grazie anche alle recenti apparizioni sui media, pensa invece di votare FiD. Un ostacolo per qualcuno nasce dal fatto di voler assegnare il voto in modo utile piuttosto che futile. Niente di più erroneo, cari signori: il voto va assegnato in modo etico, per dirla con le tue parole, senza pensare alle conseguenze. A conti fatti si vedrà cosa FARE.

 

Non voto finchè non mi si spiega perchè se cinque persone sono in una stanza e tre dicono viola mentre due dicono giallo, VIOLA è giusto e comanda sul GIALLO. Perchè, dove sta scritto, chi lo ha dimostrato?

Perchè la democrazia non è perfetta ma senza democrazia ci sarebbe la dittatura che è peggio, vero? NO !!! La democrazia, questa democrazia, è il nuovo stadio evolutivo delle rozze dittature del ventesimo secolo. E' assai più raffinata e sa confondere le menti molto meglio.

Io voterò un partito, se e quando esisterà, nel cui programma c'è la distruzione di questo stato nazione e del welfare state attuale, un partito che avrebbe dovuto essere la Lega di Miglio (non quella dei cialtroni statalisti in cui si è immediatamente trasformata). Un partito che dichiari che il suo obiettivo è un stato tipo la Svizzera (pur imperfetta). Un partito in cui Bassani non parli a titolo personale.

Sorry e in bocca al lupo.

Noi Europeisti abbia a cuore modelli statali come quelli della Svizzera, rispetto ai quali il resto che hai scritto non c'entra granchè.

Da quanto si è capito capito sei contrario alla Democrazzja perchè sei ostile al Principio di Maggioranza, rafforzato peraltro con regolette tecniche. Considera che nell'Unione Europea noi invece adottiamo il principio delle Larghe Maggioranze, e quindi non facciamo un feticcio di quel "principio". Considera quindi di poter votare per quei partiti che non si rinchiudono in uno Stato-Nazione e prendono a modello le buone politiche Europee.

RR

Te lo spiego io.

L'anno scorso abbiamo fatto il pranzo di Natale a casa. Di primo mia moglie voleva fare i tortellini ma io le lasagne. Abbiamo discusso per giorni senza convincere l'un l'altra, e poi, nello spirito democratico che tu auspichi, abbiamo fatto un compromesso e cucinato delle lasagne coi tortellini dentro. Sono venute uno schifo.

 

Abbiamo deciso che l'anno prossimo faremo i tortellini e quello dopo le lasagne perche' in fondo la democrazia a volte si deve garantire da alternanze. Un po' si sceglie giallo e un po' viola. Chi non vota ti fa mangiare lasagne al tortellino, digli di smettere danneggia anche te.

Nessuno è convinto che la maggioranza ha ragione e la minoranza torto.

Quelli che contraddicevano Galileo erano in maggioranza, ma non avevano ragione. 

Ci sono questioni empiricamente verificabili, in cui chi ha ragione si può determinare obbiettivamente: se io dico che sono alto 1,80 e tu non ci credi e pensi molto meno, misuriamo la mia altezza e si vede chi ha ragione.

Ci sono altre questioni opinabili tipo se dio esiste o meno e qui la verifica non la possiamo fare. 

Nessno pensa di decidere se dio esiste o meno coi voti. Le persone civili pensano che ognuno si tiene la sua convinzione e amen.

 

Ci sono però delle questioni di interessi in comune per le quali la democrazia è la soluzione preferibile. Se dobbiamo decidere della manutenzione del condominio e non raggiungiamo l'unanimità ci accontentiamo del fatto che decidere a maggioranza scontenta il numero minore di persone.

Magari se io vivo in un condominio di cretini che non capiscono il senso delle mie proposte e me le bocciano a maggioranza un pò mi rode. Però se non sono capace di convincerli fare quel che decide la maggioranza è una soluzione più accettabile che non fare nulla perchè uno si crede più intelligente degli altri.

Democraticamente quello che è cretino potrei anche essere io...

Diceva queste cose:

 

Io sono per il mantenimento anche della mafia e della 'ndrangheta. Il Sud deve darsi uno statuto poggiante sulla personalità del comando. Che cos'è la mafia? Potere personale, spinto fino al delitto. Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo, sarebbe un'assurdità. C'è anche un clientelismo buono che determina crescita economica. Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate.

 

Enjoy.

Anche avessi voluto astenermi dopo aver sentito Michele chiedere alla Napoleoni "Ma lei è veramente un'economista?" non potrei non votarvi.

Penso di averlo amato per qualche minuto (abita pure sulla "mia" isola).

PS

Scusate se ho scherzato in un post serio. Lo specifico perchè non vorrei questo influenzasse la vostra posizione sulle unioni non eterosessuali :-)

Mai venuto a qualche evento FARE?

Avete tutta la mia stima e buona considerazione nei vostri intenti, siete sicuramente il partito che più si avvicina alla mia visione, ma purtroppo in questa campagna elettorale non avete convinto la mia fiducia, troppo ambigui sulle richieste dall'alleanza con personaggi ormai coalizzati in altri partiti lontani anni luce dall'intento di fermare il declino ed il Lievitano statale.Questo paese è irriformabile così com'è concepito geograficamente, economicamente e culturalmente per questo o si punta sull'indipendenza delle Regioni, accelerando sulla disgregazione di questo Stato, pacificamente o meno, oppure darete anche il vostro contributo a Grillo che porterà con i folli progetti dritti alla dittatura complice la deindustrializzazione completa e definitiva. Per questo turno salto per capire le effettive tendenze, buon lavoro.

 

Non ho intenzione di votare. Il mio voto non vale nulla. Se fossi in voi scriverei un post esattamente come questo perchè voi cercate di rivolgervi alla massa; anche a voi un singolo voto non fa differenza ma sperate ovviamente di convincere più persone possibile. 

L'affermare: "convinci altri 10 conoscenti a votare Fare per Fermare il declino, e chiedi a loro di fare altrettanto con 10 persone di loro fiducia. Scommettiamo che, in questo modo, prenderemo i milioni di voti che ci permetteranno di dare una spallata alla Seconda Repubblica?" lasciando intendere una facile progressione esponenziale dei voti mi ricorda un po' le vecchie ma mai passate di moda truffe piramidali... di tutte le persone che conosco solo una piccola parte non va a votare, solo una piccolissima parte di queste forse riuscirei a convincere a farlo e non so nemmeno se seguirebbe i miei consigli su chi votare... e comunque per essere onesti e pignoli con queste argomentazioni state cercando di convincermi a fare pubblicità al voto (e magari a voi) ma non di andare a votare io stesso. Il mio voto non vale nulla.

Il tuo voto vale quanto quello di chiunque altro

Sulla questione copio da FB dal mio amico Roberto:

 

"In gruppi ampi di elettori il voto non è mai utile, è sempre inutile. Un singolo elettore può incidere sul risultato elettorale solo nel caso in cui due candidati abbiano uno scarto di esattamente un voto (o che una soglia di sbarramento sia raggiunta solo grazie ad un voto di scarto). Non succede mai che queste condizioni si verifichino in corpi elettorali di qualche milione di individui (capita che lo scarto sia di "pochi" voti, magari centinaia, ma di esattamente un voto non capita fondamentalmente mai). Quindi, a meno di casi rarissimi, così rari che li possiamo reputare irrivelanti per il nostro ragionamento, il voto individuale è sempre inutile ai fini del risultato delle elezioni.

L'idea che il voto individuale sia utile è una interessante bugia che ci raccontiamo. La motivazione per andare a votare (e l'utilità che individualmente ne traiamo) sembra perciò poter avere solo una natura prettamente psicologica, più che legata al risultato concreto. Per quanto mi riguarda, la mia psiche mi fa sentire utile quando do un contributo simbolico (cioè inutile, come il voto) a idee o persone in cui credo, con un ovvio margine di tolleranza.

Da quello che mi sembra di capire, invece, ci sono poi persone che vengono gratificate dall'idea di votare immaginandosi (inutilmente, cioè raccondandosi una bugia) che esistano più o meno complicati stratagemmi con cui il loro voto possa diventare utile.

Il giorno successivo alle elezioni raccoglierò la mia gratificazione personale dal sapere che ho (inutilmente) contribuito a sostenere persone e idee in cui credo. E questa soddisfazione sarà molto più chiara in virtù del fatto che l'Italia da decenni è un Paese disastrato politicamente, un disastro che le persone che voterò saranno pronte e capaci a combattere, più o meno secondo la direzione che io credo giusta. Di quel disastro, inoltre, le persone che voterò non sono corresponsabili a nessun livello (la credibilità conta).

Altri, a quanto pare, trarranno invece soddisfazione dal credere di aver partecipato ad un immaginario stratagemma per eleggere individui che essi stessi reputano corresponsabili del distrastro civile ed economico in cui ci troviamo. Il tutto in nome della menzogna, tutta psicologica, di poter influire concretamente per la buona riuscita di un'operazione di meno peggio.

Persona che vai, psiche che trovi."

 

Sulla questione copio da FB dal mio amico Roberto:

 

"In gruppi ampi di elettori il voto non è mai utile, è sempre inutile. Un singolo elettore può incidere sul risultato elettorale solo nel caso in cui due candidati abbiano uno scarto di esattamente un voto (o che una soglia di sbarramento sia raggiunta solo grazie ad un voto di scarto). Non succede mai che queste condizioni si verifichino in corpi elettorali di qualche milione di individui (capita che lo scarto sia di "pochi" voti, magari centinaia, ma di esattamente un voto non capita fondamentalmente mai). Quindi, a meno di casi rarissimi, così rari che li possiamo reputare irrivelanti per il nostro ragionamento, il voto individuale è sempre inutile ai fini del risultato delle elezioni.

L'idea che il voto individuale sia utile è una interessante bugia che ci raccontiamo. La motivazione per andare a votare (e l'utilità che individualmente ne traiamo) sembra perciò poter avere solo una natura prettamente psicologica, più che legata al risultato concreto. Per quanto mi riguarda, la mia psiche mi fa sentire utile quando do un contributo simbolico (cioè inutile, come il voto) a idee o persone in cui credo, con un ovvio margine di tolleranza.

Da quello che mi sembra di capire, invece, ci sono poi persone che vengono gratificate dall'idea di votare immaginandosi (inutilmente, cioè raccondandosi una bugia) che esistano più o meno complicati stratagemmi con cui il loro voto possa diventare utile.

Il giorno successivo alle elezioni raccoglierò la mia gratificazione personale dal sapere che ho (inutilmente) contribuito a sostenere persone e idee in cui credo. E questa soddisfazione sarà molto più chiara in virtù del fatto che l'Italia da decenni è un Paese disastrato politicamente, un disastro che le persone che voterò saranno pronte e capaci a combattere, più o meno secondo la direzione che io credo giusta. Di quel disastro, inoltre, le persone che voterò non sono corresponsabili a nessun livello (la credibilità conta).

Altri, a quanto pare, trarranno invece soddisfazione dal credere di aver partecipato ad un immaginario stratagemma per eleggere individui che essi stessi reputano corresponsabili del distrastro civile ed economico in cui ci troviamo. Il tutto in nome della menzogna, tutta psicologica, di poter influire concretamente per la buona riuscita di un'operazione di meno peggio.

Persona che vai, psiche che trovi."

 

Le ricette di Giannino sarebbero disastrose nella fase attuale.

RR

gawronski stavolta ha dato davvero il peggio di sè. tra deformazioni volontarie e consapevoli del programma di fare, deliri sui moltiplicatori fiscali che varrebbero millemila, e l'endorsement a loretta napoleoni non ci manca proprio nulla.

L'estroso ecclesiarca di Mirafiori starebbe guadagnando voti nel Patriarcato di Venezia, dicono le ultime voci dal Conclave. Però ancora di più guadagna l'irruente camerlengo di Genova. Quindi continuo a dubitare che il Collegio Cardinalizio possa dare alla fine più del 4% dei voti totali al primo, o anche l'8% nel solo Patriarcato.

RR

Luigi Zingales di Fermare il Declino in un incontro a Chicago, dove insegna, usa argomenti di alta politica contro Italia Futura, il suo presidente, e Scelta Civica davanti a giovani sostenitori: "Ringrazio infinitamente Montezemolo, che con il suo movimento ha attirato tutti gli stronzi".

 

Zingales: “Lascio Giannino, ha mentito su credenziali accademiche”.

RR

tra cui io, esigono un'esauriente risposta su questo grave fatto, e anche sulle presunte dichiarazioni di Zingales e Giannino comparse sui giornali.

Una spiegazione dai redattori di Noisefromamerika, nonché la maggior parte fondatori di Fare, è d'obbligo. E direi anche di mettere la notizia nella home di Fermare il Declino, almeno per onestà e trasparenza. Il mio voto non è più così sicuro, così come per altri immagino.

Già avevo tollerato il discorso sulla nazionalizzazione di MPS e lo scudo anti-spread, in cui chiaramente nessun liberale si troverebbe d'accordo. Ma questo va decisamente oltre i miei valori e le mie idee.

Mi vien solo da dire: che figura di m....

E i compagni di viaggio di nfa non ne escono molto profumati

Io però non ho capito i termini della questione.

 

Riassumendo: Giannino ha dichiarato (oralmente, a Repubblica) di aver conseguito un Master a Chicago (senza dire in che cosa) e aveva scritto (sul sito IBS) di avere invece conseguito un "Diploma" in materie economiche.

 

Ora, l'aver detto di avere conseguito un Master quando non fosse vero mi sembra davvero un peccato veniale NEL CASO IN CUI Giannino avesse in effetti conseguito un "Diploma". Non è chiarissimo cosa sia questo "Diploma", peraltro: ma forse proprio per questo, rende un po' più l'idea dire che si è conseguito un Master invece che dire che si è preso un Diploma. Perchè per l'elettore italiano Diploma sta più in basso di Laurea (mentre immagino che il titolo Diploma a Chicago fosse un postgraduate). Inoltre, ma quante volte lo ha detto? Solo nel video di Repubblica? E poi basta? Se i termini della questione fossero questi, a me la reazione di Zingales - e degli altri commentatori su questo sito - sembra esagerata.

 

La faccenda sarebbe più antipatica se invece Giannino non avesse conseguito nemmeno questo Diploma. Anche se diventerebbe davvero seria solo nel caso in cui questo millantato titolo gli avesse LEGALMENTE permesso di ottenere qualche lavoro (es.: vincere concorsi, firmarsi con un titolo non posseduto, etc.).

 

Insomma, a me  la notizia sembra poco fondata. Se qualcuno avesse maggiori elementi li fornisca pure (da entrambe le parti).

 

E così, come battuta: visto che gli endorsement di Zingales hanno portato sfortuna sia a Romney sia a Renzi, forse Giannino dovrebbe tirare un sospiro di sollievo!

Magari! Oscar ha detto che a Chicago e' andato a studiare inglese o simili, quindi "diplomi" all'Universita' di Chicago manco l'ombra, parrebbe. Quanto alle reazioni eccessive: ho fatto la mia prima tessera di partito (a 30 anni suonati) e donato qualche centinaio di Euro per un movimento diverso anzitutto nelle persone. D'accordo se paragonato agli altri e' una cazzatina, ma io non tollero il benaltrismo, se uno dei miei fa una cazzata merita il doppio dei ceffoni perche' ha messo in difficolta' me. L'idea di dovermi far prendere per il culo per questa cosa (giustamente!) da gente che crede che zero-pubblicazioni Fassina sia un guru dell'economia perche' lavorava all'FMI mi mette un nervoso che non hai idea. Il presupposto per dare di "cialtroni" agli altri, come noi ci permettiamo di fare quando serve, e' proprio di non essere cialtroni noi stessi. MAI. Anche nelle cazzate.

 

Scriveva: [...] Mi confermano che la separazione tra diritto ed economia non fa bene a nessuno, cosa che mi spinse decenni fa a sommare le due lauree.

 

Non è chiaro se la laurea cui si riferiva è il titolo non preso alla Chicago Booth di cui si parla oggi.

 

Decisione di Zingales giusta o meno ( IMHO lo è ), quel che è fatto è fatto, adesso far finta di nulla o sminuire è un errore, meglio far dimettere Giannino o fargli promettere che si dimetterà lunedì.

- Sempre se si crede, come tutto fa pensare, che non sia stata una svista o un lapsus -

 

Essendo residente all'estero, sabato scorso ho provveduto a votare mandando le mie schede elettorali al consolato di San Francisco. Convinto anche dalla bella intervista di Boldrin (disponibile in un'altra sezione del sito), ho dato il mio voto a FARE.

 

Com'è che non riesco a liberarmi dall'impressione di essermi fatto fregare?

caro mio, mi sa che te la tieni l'impressione.....anzi chiamala certezza! Ma vogliamo anche credere che zingales abbia vissuto nella jungla fino a ieri per non saperlo già? E' chiaro che sono tutti lì per un qualche calcolo personale. Evidentemente non è tornata qualche garanzia a zingales e si è vendiacto da buon amerigà de scicago

Io capisco che uno se la possa prendere con Giannino, soprattutto se anche le due lauree sono millantate: non c'è nulla di male a non essere laureati! anzi, la cultura economica di Giannino bagna il naso a quella di molti laureati; ma... a maggior ragione: perché??

 

Altra questione è la relazione "titoli millantati di Giannino -> non voto più FARE".

Ma perchè mai? Giannino è il leader indicato da FARE (è la legge elettorale che obbliga a farlo, peraltro!) ma non è il partito. Soprattutto per i lettori di questo sito, FARE è nato per provare a passare dagli attacchi intellettuali di nFA all'azione politica; FARE è nato per provare a sporcarsi le mani (nel senso di don Milani, non di Tangentopoli...). Insomma, FARE è una scommessa e un progetto che va al di là del personaggio singolo (sia esso Giannino, Zingales, Boldrin, o altri).

 

Ora, se uno aveva deciso di votare FARE, non vedo proprio perchè non dovrebbe più farlo (l'unica motivazione ragionevole, a questo punto, è che mi si risponda che Giannino è capolista nella circoscrizione dove si vota e che lo si ritiene imperdonabile). Altrimenti, fossi un elettore di FARE, continuerei ad esserlo. Perchè sarebbe da pazzi, in termini politici, buttare un partito per colpa del leader (designato). Nei partiti che durano, e vogliono durare, si cambia il leader!

 

Infatti è per questo che chiedo le dimissioni di Giannino: per potere votare FARE.

Ma come potrei votare un partito che si tiene un leader che dice di avere lauree e Master che non ha?

Grazie Paolo, pensiamoci tutti un po' prima di prendere decisioni avventate. Giannino non e' FARE, abbiamo ancora qualche giorno per vedere come si sviluppa la cosa. Potrebbe anche dimettersi. 

Sono rimasto scioccato dalla notizia sulle lauree inesistenti di Giannino.

 

Nonostante molte volte non sia d'accordo con lui ho sempre apprezzato la sua onestà intellettuale e rimango basito dalla sua millanteria. La cosa è ancora piu' grave visto che la sua notorietà non è dovuta ai suoi titoli di studio ma alla passione e l'impegno profusi negli anni. perchè queste bugie? Forse potrei capire un misunderstanding sul master ma le due lauree non sono una svista.

Il bello è che nella mia sezione lui è pure capolista, ma come faccio a turarmi il naso?

Anch'io continuerò a sostenere il partito, per quel poco che può valere la mia opinione mi sembrano ovvie due cose:

1) Giannino ha commesso una scorrettezza grave, perchè ormai è chiaro che ha millantato un titolo di studio che non aveva

2) zingales avrebbe potuto (e dovuto) aspettare il risultato delle elezioni o quantomeno concordare una strategia con gli altri fondatori. Un personaggio pubblico, per di più tra i sostenitori del movimento, deve interrogarsi anche sulle conseguenze delle proprie azioni. Moralmente ha ragione Zingales, ma le sue dimissioni rischiano oggettivamente di danneggiare un movimento che si è fatto portatore delle idee in cui Zingales stesso crede. Bisognava trovare un modo di gestire la cosa, cacchio!

 

2) zingales avrebbe potuto (e dovuto) aspettare il risultato delle elezioni...

 

Su questo, permettimi di dubitare: andare alle urne tenendo nascosta l'informazione che le lauree di OG son farlocche sarebbe stato altrettanto pericoloso. 

 

 

o quantomeno concordare una strategia con gli altri fondatori. [...] Moralmente ha ragione Zingales, ma le sue dimissioni rischiano oggettivamente di danneggiare un movimento che si è fatto portatore delle idee in cui Zingales stesso crede. Bisognava trovare un modo di gestire la cosa, cacchio!

 

Qui probabilmente hai ragione (ma non conoscendo i backstage, chi puo' dirlo?!).

Io pero' credo che lo sbaglio sia in principio, ovvero quello di puntare tutto su un personaggio ben conosciuto (e discusso), invece che dare spazio a volti nuovi (da questo punto di vista la trovata di Grillo, che fa il trascinatore senza essere candidato, e' assolutamente geniale). 

 

Inoltre, visto che le regole del circo mediatico spingono verso una personalizzazione della campagna,  chiunque fosse l'uomo di punta, si sarebbe dovuto passare ai raggi X il suo curriculum (e le tracce rimaste in rete). 

Certo, pensare che OG avesse fatto un numero da cazzaro come questo era dura da immaginare, perfino per me che ho da tempo forti riserve sul soggetto...

Ho avuto modo di scambiare qualche parola con Giannino un po’ di tempo fa e l’ho trovato un po’ ‘narciso’. D’altra parte questa è la stessa impressione che avevo in passato quando lo vedevo in TV. L’errore che ha commesso millantando un titolo di studio che non ha conseguito credo che derivi proprio da questa sua manchevolezza. In generale essere un po’ narcisisti non è necessariamente un problema, ma lo diventa se induce a commettere delle stupidaggini. Tuttavia, non ne farei una questione di capitale importanza, anche se il movimento FiD è stato fondato da una maggioranza di professori universitari che …predicano l’abolizione del valore legale del titolo di studio (su cui concordo), ma per forma mentis (ed elevata correlazione) usano spesso l’istruzione ricevuta come proxy del livello di conoscenza.

I motivi per cui non ritengo che Giannino abbia commesso un peccato mortale sono sostanzialmente due:

a)      la ‘considerazione positiva’ che Giannino si è guadagnato negli ultimi tempi così come l’attività giornalistica che ha svolto in passato non mi sembra che siano state influenzate in modo determinante da un master inesistente conseguito a Chicago.

b)      Negli ultimi mesi Giannino ha lavorato umilmente e con passione, mettendoci la faccia e rischiando un po’ anche in proprio, riuscendo ad attirare molta attenzione mediatica verso il neonato movimento e, si spera, consensi inaspettati. Di ciò gli va dato atto e merito. Naturalmente non era da solo e i meriti vanno condivisi, tuttavia sarebbe miope non riconoscere il suo ruolo determinante.

 

Alla fine ciò che conta è la proposta politica complessiva, ed e quella che andrà votata. Giannino, che, (obtorto collo ?) alla fine ha riconosciuto l’errore, avrà modo di fare ammenda.

L'articolo 498 del Codice penale punisce l'esercizio abusivo delle professioni e chi si arroga dignità o gradi accademici:
Art. 498.
(Usurpazione di titoli o di onori)
Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 497-ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi (1) di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l'abito ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929.
Alla stessa sanzione soggiace chi si arroga dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche, ovvero qualità inerenti ad alcuno degli uffici, impieghi o professioni, indicati nella disposizione precedente.
Per le violazioni di cui al presente articolo si applica la sanzione amministrativa accessoria della pubblicazione del provvedimento che accerta la violazione con le modalità stabilite dall'articolo 36 e non è ammesso il pagamento in misura ridotta previsto dall'articolo 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689.

In Italia mi risulta esistere l'obbligarieta' dell'azione penale. Se nessun PM apre un fascicolo vorra' dire che non ravvisa un'ipotesi di reato.

 

L'articolo 498 del Codice penale punisce l'esercizio abusivo delle professioni [...]

 

Puttanate: la questione rilevante non e' quella penale quanto quella di immagine. Scommetto 100 a 1 che, anche se ci fosse un giudice che apre un inchiesta, questa finirebbe nel nulla.

 

E proprio dal punto di vista dell'immagine, quella di Giannino mi sembra sempre piu' una Caporetto: dalle ultime notizie vedo che cerca di scaricare la responsabilita' su un oscuro stagista (la vendetta del precario?), affermando di non aver mai millantato nulla.

Ovvero: Oscar e' laureato e masterizzato, ma a sua insaputa.Mediaticamente devastante.

 Credo che alla fine le dimissioni  saranno una scelta obbligata.

Beccato subito ed in tempi non sospetti (l'argomento era la Tobin Tax e la sua farneticante filippica "contro" sul suo blog.

 

Se si dimette voto FARE..se poi Boldrin abbandona il look da surfista californiano faccio anche opera di apostolato.

 

Un caro saluto,

 

:)

Cari Andrea, Sandro e Michele

ci avete messo la faccia, il tempo e tutto il resto. Imagino non sia facile trovarvi in questa situazione.
Non ho consigli da darvi, ma volevo esprimervi la mia solidarietà.
(per quel che vale)
marco



Condivido la solidarietà. Io ho già votato, ma non sono pentito, anche se forse con le preferenze si mitiga questa classe di problemi. Avrei voluto più donne in lista, mi sembra un problema ben più grave, ma non sono riuscito a convincerne nessuna a candidarsi, quindi condivido quella colpa, con tanti altri. Anche su Giannino, volendo, siamo tutti un po' colpevoli, la due diligence l'avremmo dovuta pretendere tutti per tempo.

 

Bloomberg, Feb 19. Oscar Giannino told journalists in Rome today party
leaders will meet tomorrow to evaluate situation, Ansa reported,
citing his remarks.

*ITALIAN CANDIDATE GIANNINO SAYS READY TO RESIGN IF ASKED: ANSA

*GIANNINO SAYS UP TO PARTY TO DECIDE ON HIS RESIGNATION: ANSA

 

Personalmente sono vicino a Oscar: ha impegnato soldi, tempo e lavoro in tutto questo, l'errore è minimo rispetto a balle e scandali che ci circondano e la campagna elettorale è sempre stata basata sul programma e non sui meriti personali del frontman.

Ufficialmente sono per il gesto coraggioso, che dimostri davanti a (meglio, sbatta in faccia a) tutti gli altri competitors la nobiltà e la concretezza di questo movimento rispetto al resto, cosa che penso capitalizzerà l'attenzione di tutti gli indecisi (insomma, tutte le prime pagine dei giornali ci guardano).

 

Voglio poi notare che, in caso Oscar decida di fare un passo indietro a questo giro elettorale, nessuno gli negherà di riavere soddisfazione alla prossima tornata (che rischia di non essere tanto lontana), ripresentandosi pulito da tutto il fango che sta ricevendo ora e ricofermato da primarie aperte.

Vi faccio i miei migliori auguri.

Intanto da domani in tutte le case italiane arriverà la lettera del rimborso IMU 2012.

Tanto per ricordare che se comunque è bene che certe cose vengano prese sul serio, il resto della politica si muove davvero su un altro livello, e che i motivi per cui Fare è nato sono ancora tutti lì.

Quello di Giannino è un brutto colpo, ma cambiare idea sul voto per questo non ha molto senso, perché il programma di Fare va ben oltre gli errori dei singoli, perché le alternative non reggono il confronto, e perché oltretutto OG stasera ha dichiarato che se eletto si dimetterà e lascerà il posto.

Sempre tenendo a mente che la partita decisiva sarà la prossima, e magari a breve.

 

Sempre tenendo a mente che la partita decisiva sarà la prossima, e magari a breve.

 

Ecco, questo mi pare il punto fondamentale.

A queste elezioni voterò senza badare troppo ai programmi: con questa  frammentazione nessuno avrà la forza di attuare un programma che vada al di là dell'ordinaria amministrazione: volenti o nolenti, navigheranno tutti a vista.

Però il prossimo parlamento potrà  fare comunque qualcosa di utile, tipo restituirci le preferenze; e su questo ci potrebbe essere una larga convergenza, anche senza bisogno dell'avallo di maneggioni, truffatori e puttanieri. 

 

PS: comunque anche la partita di questo turno elettorale è piuttosto aperta, gli indecisi sono una porzione molto consistente.

 

Intanto da domani in tutte le case italiane arriverà la lettera del rimborso IMU 2012.

 

http://www.lastampa.it/2013/02/21/italia/speciali/elezioni-politiche-2013/la-lettera-sull-imu-crea-code-alla-poste-PiJnORWDipVB6j4PqHUwbP/pagina.html

Della serie: "Questo e' il paese che amo ..."

...basta la domanda nel titolo...

Vivo da circa un anno all'estero, sono iscritto regolarmente all'AIRE, e come gli altri italiani residenti all'estero ho il diritto di votare per corrispondenza, quindi in anticipo. Tre giorni fa, subito prima che iniziasse questa vicenda, ho votato per FARE, non direttamente per Giannino perche` non era tra le possibili preferenze. Non sono iscritto a FARE, non condivido al 100% il programma di FARE, anche se in molti punti mi sembra ottimo e sicuramente molto meglio di cio` che si e` visto e sentito in questi ultimi due-tre mesi. Tuttavia ho pensato che fosse un'ottima cosa che FARE avesse una rappresentanza parlamentare e mi sono augurato che questa rappresentanza fosse proprio Oscar Giannino perche` voce diversa e fuori dal coro.

Poi e` scoppiato il "caso Giannino" (come scrivono alcuni giornali online) e ho provato in questi ultimi due giorni sentimenti contrastanti, tra cui anche sentirmi "tradito", proprio come un'altra persona ha espresso nei commenti di questo post. Nei limiti di come si puo` fare da lontano (vari giornali online, questo sito, il sito di FARE), ho seguito l'evolversi di questa vicenda. Non ho mai visto nella mia pur non brevissima vita (ormai sono 51 primavere) il leader di un partito politico ammettere pubblicamente un errore personale e chiedere scusa ai suoi sostenitori e potenziali elettori. Almeno, non in Italia. E le occasioni non sono certo mancate. Per questo oggi esprimo la mia solidarieta` a Giannino, che, oltre gli errori che e` umano commettere, si e` confermato "uomo d'onore" nel senso antico e positivo del termine, non nell'unica accezione purtroppo ormai rimasta in Italia di "mafioso", giacche` il concetto di "onore" sembra essere scomparso da qualche generazione.

Premetto che non so se e` tecnicamente possibile o quanto difficile sia da realizzare; tuttavia mi permetto (non essendo iscritto a FARE) di suggerire questa soluzione:

1) la Direzione di FARE conferma Giannino come leader fino a dopo le elezioni. Alla fine della corsa non si puo` tornare alla casella di partenza per cambiare cavallo, soprattutto se si e` in prossimita` del traguardo e Giannino ha il merito indiscusso di avere fino qui galoppato alla grande;

 2) la Direzione di FARE indice una consultazione online per tutti i suoi iscritti per immediatamente dopo le elezioni (o appena tecnicamente possibile) in cui ognuno puo` esprimere il proprio "si/no" nella massima trasparenza e democrazia al quesito: "E` opportuno che Giannino resti il leader di FARE?"

3) Giannino si impegna pubblicamente fin da ora, nel caso l'esito di questa consultazione sia sfavorevole, a rinunciare al suo ruolo di leader e a un eventuale mandato parlamentare.

Giannino e` "uomo d'onore", sono assolutamente certo che onorera` la parola data.

qua son tutti 'mmericani e il concetto è ben noto.

a oscar posso concedere il perdono personale e tutta la mia simpatia proprio per la debolezza del suo carattere, ma come uomo politico è già bruciato.

se si fosse collocato in molti altri partiti, nessuno ci avrebbe fatto caso, anzi probabilmente a nessuno sarebbe venuto in mente di fargli le pulci su questo argomento.

ma è stato promotore e frontman di un partito che si può fare notare solo per la discontinuità da consoldati vizi storici. adesso non serve più raggiungere il quorum e mandare qualche cane da guardia, se il cane si è rivelato un barboncino che verrebbe schernito sempre e zittito con una pedata.

nemmeno poi mi è sembrato assurdo, come invece pare a molti, il comportamento di Luigi Zingales, per ipotizzata mancanza di tempismo o inettitudine politica.

le bugie di giannino, uno dei tanti sallusti, prima o dopo le elezioni, le avrebbe scoperte sicuramente e il danno per il partito ancora in fasce sarebbe stato letale.

è difficile accettare la sparizione subitanea di un personaggio che ci ha convinti, quando l'elettore medio di FilD si sente così evoluto e smaliziato. più che recriminare, conta allora distingure fra il personaggio e il partito, sperando che quest'ultimo dia buona prova. la fantomatica, nel senso che nemmeno si conosce la composizione, direzione nazionale si pronuncia a minuti.

in un articolo recente che parlava dell'utilità del voto avevo cercato di ricordare che in realtà Giannino non era la persona corretta... tolto l'ego smisurato del soggetto (arma a doppio taglio in campagna elettorale e della quale si son visti i risultati) ciò che gli rinfacciavo era l'aver sostenuto per lungo tempo il "liberale" mr B pubblicamente e a più riprese. questo è il vero motivo per il quale Giannino non era, non è e non sarà mai la persona corretta per guidare fare: una figura pubblica che di economia parla (e ci campa) e con i politici ha a che fare con frequenza (a più riprese compariva nelle trasmissioni di Ferrara e soci a dialogare con i vari politicanti nostrani) non sarà mai scusabile del fatto di aver, anche parzialmente, creduto che il dark knight italiano fosse un liberale... chi veramente ne capisce qualcosa e vuole dimostrare di capirci veramente non può avere nell'armadio scheletri di questo tipo... comunque, dicevo a dei miei amici che Fare è come la Ferrari, la si tifa a prescindere dal pilota (barbuto o meno)

Bah, io alle cazzate di Berlusconi ci ho creduto fino al 2006, 5 anni di governo inetto mi han fatto capire quanto valeva davvero. Monti dice di essersele bevute nel 1994, ed era gia' bello grandicello all'epoca. Se vogliamo fare i superuomini, facciamolo pure, ma trovare uno che ha sempre avuto ragione la vedo duretta. Oscar ha detto chiaramente che ha smesso di bersele quando ha visto che i risultati erano in un epsilon piccolo a piacere di zero, cosi' come tanti altri. Non e' che se uno nello stesso periodo ha votato per la fallimentare Unione, per la Lega, per l'UDC o per qualche altro fattore di declino del paese negli ultimi 20 anni abbia qualcosa di cui vantarsi.

Sarebbe stata forse una buona mossa trasmettere la Direzione nazionale in diretta.

Svantaggio: alcuni non si sarebbero sentiti liberi di dire tutto quello che pensavano, e comunque avrebbero potuto affiorare cose che è meglio tenere riservate.

Vantaggio: grande visibilità e formidabile esempio di trasparenza.

Difficile un bilancio dei pro e dei contro. Non so se la drammatica difficoltà della situazione in cui siamo precipitati avrebbe giustificato una scelta inusitata, di coraggio estremo.

La questione di chi si votò nel 1994 o nel 2001 è mal posta. Nel primo caso, SB rappresentò soprattutto la contrapposizione con la "gioiosa macchina da guerra" di Occhetto, costruita attorno ad un ceto politico che sarebbe dovuto  "andare a casa" dopo il 1989. Nel secondo caso, SB sfruttò l'evidente insoddisfazione della maggioranza degli elettori per i risultati del quinquennio prodiano-d'alemiano-amatiano. In entrambi i casi, la sua millantata fede liberale non ebbe grande peso.

Benché sia comprensibile un certo grado di solidarietà nei confronti di Giannino, non si può dimenticare che FARE si è esplicitamente proposto come modello di una classe politica nuova, preparata, competente e "pulita": non solo nel Manifesto, ma anche nella pratica quotidiana e soprattutto Giannino ha più volte sottolineato tale caratterizzazione, contrapponendola con una vecchia classe politica che ha fallito ed è inadeguata.

Questo atteggiamento, forse, è dipeso anche dalla scelta di stare da soli (la quale, a sua volta, è probabilmente il risultato di una difficoltà di negoziato politico): ma, in ogni caso, esso ha contraddistino FARE. Ciò rende insostenibile la posizione di Giannino: nel TG3 delle 19 di ieri Casini ha seccamente notato il contrasto tra il rigore da lui mostrato verso le altre forze politiche e l'indulgenza verso sé stesso; non ci si può attendere niente di meno nei prossimi giorni.

In ogni caso, mi pare, FARE ne esce con le ossa rotte, essendosi dimostrata incapace di gestire la situazione.

Ha ragione Bercelli, il problema serio non è solo aver millantato titoli,

 

la cosa peggiore è che sono bugie insensate. La sola spiegazione possibile è che si tratti di una patologia

 

e per chi soffre di una patologia tutta la mia solidarietà umana, ma non è il caso di dirigere un partito. Anche perché ("I paranoici hanno nemici reali" hai presente?) pensiamo proprio che solo la Fiat schedasse i dipendenti, specie quelli scomodi? Lui ha lavorato per SB e non mi meraviglierebbe che avessero già qualche dossier da usare dopo le elezioni. Se poi ci si aggiunge averle dette in prima persona in video, le cazzate... unfit. Peccato perchè mi era diventato simpatico.

Poi, da osservatore esterno ed iscritto ed elettore di un altro partito: FiD, detto senza Schadenfreude, se l'è cercata, scusate l'amichevole brutalità. Mi sembra che il nucleo storico di Noise abbia cercato da tempo uno sbocco politico alla propria esperienza a 270° (non dico 360° perchè mai con i berluscloni), dal convegno con l'IDV a Renzi a... solo che fallita l'alleanza con Monti, mi sembra che siate corsi a fare la lista/il partito da soli  fuori tempo massimo, con tutti i problemi che comporta, senza i tempi per un congresso, per gruppi dirigenti locali legittimati formalmente, senza primarie per i candidati. E poi con la scelta sbagliata di copiare il modello personalistico di Berlusconi e Grillo con Giannino front man, capitalizzando la sua popolarità.Non si mettono tutte le uova nello stesso paniere...  Capisco gli impegni accademici, ma sarebbe stato meglio una direzione collettiva con un primus inter pares da Noise. Tipo Boldrin (adesso faccio il gruppo facebook "keynesiani per Michele"...). Anyway, good luck e speriamo veramente di "rivedervi in parlamento"

 

Ciò rende insostenibile la posizione di Giannino: nel TG3 delle 19 di ieri Casini ha seccamente notato il contrasto tra il rigore da lui mostrato verso le altre forze politiche e l'indulgenza verso sé stesso

 

Non solo, io personalmente non scordo il trattamento riservato al povero Giosafat Di Trapani ...

Ho creduto in FARE, ed ho anche creduto in Oscar. 

Ho fatto campagna per lui e per FARE, e continuero' a votare FARE ma con un cuore diverso, abbiamo perso tonnellate di voti con questa triste vicenda che getta ombre sulle capacita' umane di molti dei protagonisti.

 

Su Giannino non so che dire siamo su una cosa vagamente patologica, ma secondo me insostenibile per una formazione come questa, dimissioni e via il programma e'  buono e gli USA insegnano che di il ricambio e' tutto, nessuno e'  insostituibile. Lo dico con la morte nel cuore perche' secondo me Giannino era perfetto.

 

Su Zingales invece so cosa dire, e' un povero imbecille ed io gli ho anche in tempi non sospetti comprato dei libri. Penso molto onestamente che sia uno scandalo come ha fucilato a sangue freddo  un partito che aveva milioni di voti (perche' il 2-3-4% sono MILIONI di persone) di CUI SI ERA PRESO LA RESPONSABILITA'. Mio figlio a 6 anni ha piu' integrita' e capacita' di reagire di un viziato che invece di prendere in mano la situazione fa un post su FACEBOOK e sparisce. I leader si vedono nel momento della tempesta e mi interessera' vedere come il gruppo dirigente di Fare organizzera'la sua reazione.

 

Ma di che parliamo ?  Io non gli farei gestire nemmeno il budget delle macchinette del caffe' o della gita scolastica, figuriamoci ascoltarlo come produttore di pensiero interessante sulla gestione dei casini del mondo o fargli formare giovani menti. 

Lo mettiamo o no 'sto tasto "like"?

non era uno dei cento pensatori più influenti al mondo?

michele, sandro, andrea, anche alberto (il fastidiosissimo name dropping di oscar, me lo concedo anch'io), siete in grado di smentire i retroscena riportati da Tonia Mastrobuoni? l'articolo è sulla Stampa di oggi e non riesco a linkarlo ma voi lo avete letto di sicuro.

se veritiero, arrivederci.

insomma, avete ospitato oscar a casa vostra, ha toccato il culo di vostra moglie (vabbè "ha infranto le elementari regole di un rapporto che si vuole fiduciario") e quando finalmente vi siete accorti della simpatica abitudine, non lo avete detto a me che pensavo di invitarlo a cena e che anzi raccomandavo in giro a tutti gli amici?

onore allora a Luigi, che ha cercato di limitare il danno, e anche al perspicace Axel, che già nel 2009 aveva subodorato.

gli altri, ammettano di aver toppato, di essersi fatti infinocchiare nel loro campo di studi. non è facile, l'orgoglio si oppone...

e per domenica, che fare? fossi lombardo, Ambrosoli e il pd tutto, dieci volte.

non lo sono e probabilmente voterò monti, col naso ben tappato.

Guido.

L'idea che, nel complesso, questa vicenda possa FARE del bene, elettoralmente parlando, a FARE, non va scartata. Con questa visibilità mediatica, alcuni seguaci del Grande Cazzaro potranno utilmente decidere di scegliere (votare) il Piccolo Cazzaro. Si sentiranno meno in colpa per i vent'anni precedenti, ma potranno continuare a vantare la loro ragione sociale.

RR

 

Dimissioni irrevocabili da presidente in direzione. I danni su di me per inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere a Fare”

 

Non e' del tutto chiaro cosa implichi la dizione "dimissioni irrevocabili da presidente in direzione", ma di certo la dizione "gravi balle" e' finalmente l'ammissione che mancava.

Anche se questa vicenda e' stata una Caporetto, una ammissione chiara come questa puo' essere un buon punto di  partenza per costruire una solida linea del Piave.


È che siano dimissioni vere, non il solito "esco dalla porta e rientro dalla finestra" che ci ha oramai nauseato.  Sta nascendo un movimento nel quale personalmente credo. Un movimento che fa della dirittura morale  un cardine sul quale poggia la competenza (cosa insolita in Italia).

 

Dirittura morale+competenza.  Voto FARE.

 

Federico Fatello

Non so se l'argomento mi è sfuggito ma il "voto strategico" depone certamente  favore di FARE, anche se solo alla Camera (per Senato e regionali, quindi, si usino gli argomenti proposti nell'articolo).

 

Il voto strategico è tale perchè dato nelle condizioni di maggiore incertezza; e a me pare che l'argomento di Duverger funzionasse così: se ci sono tre partiti e un seggio, si vota il preferito solo se è uno dei primi due (semplifico). Tuttavia, quando non c'è incertezza sul vincitore, STRATEGICAMENTE è INUTILE votare per il primo partito. Quindi, ma solo alla Camera, è inutile votare PD per far perdere Berlusconi. Il PD (meglio: Csx) vince da solo. Alla Camera, il voto strategico serve a salvare gli incerti intorno alla soglia: ergo, il voto strategico IMPONE di votare FARE.

 

Naturalmente, al Senato (e regione Lombardia), il voto strategico va dato al Csx. Quindi lì bisogna cambiare argomento...

 

La sinistra ha creato una economia sugli sprechi e l'assistenzialismo creando un debito pubblico monster, il centro ha spostato i soldi delle banche sull'immobiliare togliendoli all'imprenditoria, il centro-destra si è dato al successivo saccheggio, ......  e poi abbiamo finito di svuotare le banche con finanzieri truffaldini a cui abbiamo fatto comprare da poco il nostro debito pubblico FINENDO DI SVUOTARE IL SERBATOIO PER LE IMPRESE E FINENDO DI UCCIDERE L'ECONOMIA.

 

Il Giappone non cresce da decenni con sto scherzetto di far acquistare dalle banche il debito pubblico, soppravvivono grazie alle storiche grandi aziende, ma cosa pensate che succederà con il nostro tessuto di piccole imprese finendo di svuotare la banche?

 

Voto utile de che? ... manco un paio di anni durerà il governo

 

L'unica cosa che può assomigliarsi ad un voto utile è fare in modo che chi governi non faccia scaricabile con strane alleanze, votare la stessa sinistra di 20 anni fa al senato in modo che si gestiscano in toto, camera e senato, lo schianto di cui sono stati i maggiori artefici.

Questa è l'unica cosa che può essere utile, che si prendano lo schianto che hanno costruito sul muso e vediamo se si rinnovano e riusciamo ad rialzare  l'asticella, anche se poi con il livello culturale che abbiamo non mi sembra lo stesso fattibile.


Mi permetto una semplice riflessione da donna e da aderente al movimento dai primi di agosto. Ho aderito per il valore dei dieci punti e per un programma che fior di professori ha spiegato essere fattibile e sensato per l'Italia. Come altri 71000 fattivi mi  sono data da fare per promuovere IL MANIFESTO e al suo interno il PUNTO 8 vera fonte di rinnovamento per questa Italia fossilizzata sul culto alla persona.  Ora per favore, rimettetevi a lavorare per il programma. Nessuno e' inammovibile e insostituibile. I dieci punti sono la vera forza del rinnovamento di FARE tutto il resto che state a dissettare e' di minore importanza rispetto al valore del contenuto del programma di FARE.

Qui da noi in USA si e' gia' votato percio' a noi oltreoceano non resta che sostenere tutto il lavoro sul campo dei fattivi in Italia. Anche Zingales lunedi' aveva probabilmente  gia' votato perche' il plico del consolato arriva , quando arriva, per tempo e ti invitano a sbrigarti a rimandarlo per non essere fuori tempo massimo

Ora per favore, rimettetevi a lavorare per il programma. Nessuno e' inammovibile e insostituibile.

Concordo. Io direi di iniziare proprio dalla struttura verticale. L'uomo solo al comando è un retaggio medievale. Abbiamo primi ministri o presidenti del consiglio solitari a capo del potere esecutivo per via della transizione dal potere monarchico assoluto, ma non è la sola configurazione possibile. I Romani ad esempio ebbero un discreto successo per oltre 4 secoli con 2 Consoli annuali a capo del potere esecutivo. Fare per Fermare il Declino potrebbe provare una organizzazione simile, anzi, direi invece di fermarsi a 2, si potrebbero scegliere 5 persone, come gli Efori spartani.

I vantaggi sono abbastanza evidenti: innanzitutto, non ci sarebbe più il singolo punto di vulnerabilità, poi si potrebbero coprire più spazi, nel senso che si potrebbe fare in modo che ci fosse sempre almeno 1 uomo o 1 donna, una maggiore distribuzione geografica, poi si potrebbe far parlare con i media più persone, e si potrebbe assegnare ad ognuno dei 5 una specifica sfera di interesse di cui occuparsi maggiormente, e via di questo passo. Si potrebbero eleggere annualmente, permettendo al massimo 2 o 3 elezioni ogni 5 anni

Ritorniamo a discutere di cose serie. La decisione di ieri e' stata il miglior compromesso che si potesse trovare. Non si poteva far finta di niente e nascondere la polvere sotto il tappeto, ma, allo stesso tempo, non si può passare sopra le persone come un camion.

Io, personalmente, riconfermo la mia fiducia in Noise e in FARE, perchè continuo a condividerne valori e idee, e perchè ritengo che questa vicenda, nonostante tutto, si è conclusa (ed è stata gestita) in modo soddisfacente, meno peggio di quello che temevo.

che sottoscrivere in toto il tuo messaggio. Le idee devono restare alla base di tutto, altrimenti tutto ciò che è stato fatto fin'ora sarà stato vano

Ad ogni modo, avendo tentato nei mesi scorsi di fare propaganda per FiD, questo è in generale il tipo di feedback che sto ricevendo da qualche giorno a questa parte:

 

... Hai letto di Giannino che rimette la decisione sul suo proseguo politico alla direzione del suo partito? Anche se gli hanno contestato il curriculum poteva semplicemente giocarsela con battibecchi che gli davano pubblicità invece di sostenere che il partito va avanti senza il candidato premier. Così perde ulteriori preziosissimi voti a soli quattro giorni dalle elezioni. Per me questo partito è nato male e non ha capacità di comunicazione... sbagliano ogni approccio con stampa e pubblico e fanno pure gli snob.
Spero dal profondo del cuore che il tuo voto sia andato a qualcuno più meritevole ...

 

 Ovviamente non sono d'accordo con la strategia proposta in questo specifico brano, ma il punto fondamentale comune ad altre interazioni che ho avuto con persone a cui avevo suggerito FiD è il pezzo in grassetto.

Per chi non l'avesse vista, segnalo questa intervista a Zingales del programma Worldview, emittente WBEZ (hat tip: paolo.iob sul sito di FiD).  Si parla della situazione italiana, della fondazione di FiD e della vicenda delle dimissioni.  Circa i suoi impegni futuri, Zingales dice a quanto sembra che ha intenzione di tornare a contribuire, ma dopo la delusione di Oscar deve prendersi un po' di tempo e rimandare la cosa a dopo le elezioni.

E son tutti li che lo aspettano a braccia aperte.

 

Ha un ego quest'uomo che e' piu' vasto di quello di Oscar.

 

Puo' restare al Booth a tenere conferenze.

mi suggesrice A. Moro (con estremo buon senso.)

"for the record" non sto pensando ad astenermi, mi sono astenuto precisamente perche' nel distretto (nel distretto di cui sono membro io) fID non si presento'.

Per Giannino 'funambolico e dadaista' -- parole sue. 

Ci fece una figura in cui i chiodi fanno una bella figura. Contribui' molto alla sconfitta prossima e ventura. 

Attendo un congresso che mi ri racconti, senza primedonne, funamboli, e puttanate varie, per qual motivo dovrebbe uno sacrificare tempo ed energia. 

fraterni saluti. se ne parla martedi.

un po' pessimistiche sulla sorte di FiD, ma eravamo lontanissimi da immaginare quanto è accaduto.

Adesso chi è chiamato a votare può solo testimoniare una stima per il movimento, sempre che i candidati siano affidabili, oppure turarsi il naso e votare altri ... ma chi?

a casa nostra che ti xi veneto anca ti i te diria che te son un pissasotto...ti sei astenuto perche' in Africa non c'e' l'opzione FARE e come una iena gia' aspetti la sconfitta prossima e ventura...grandioso il tuo rispetto per i 71000 aderenti che invece she stare in panciolle continuano indefessi a darsi da fare concretamente. Pensavo tu fossi diverso,

qui

 

 

Commette un errore che lo vede sovente protagonista.

 

"Non chiedo a nessuno il curriculum se non devo assumerlo" prevede:

 

che non si chiedano attestazioni\abilitazioni a chi viene delegato nel perseguire la tutela dei nostri interessi generici (primo esempio sciocco che mi viene in mente, il medico che ci cura in ospedale).

 

Oscar Giannino col voto riceve una delega alla tutela degli interessi del Paese e la riceve anche in base alle presunte qualifiche specifiche che costituiscono(o possono costituire) fattore preferenziale.

 

Chiedetelo il curriculum (senza necessariamente limitarlo alla storia accademica)

 

Un caro saluto,

 

 

 

 

 

 

 Ho letto che Zingales ha denunciato Giannino su FB (dopo 4 giorni di tormento) perché "un giornalista stava facendo indagini".

 

Però in questa ricostruzione molte cose non mi quadrano. 

1) Come mai non sappiamo il nome del giornalista? 

2)Immagino si trattasse di un giornalista italiano. Ma quale giornale italiano 

ha i soldi per sguinzagliare un segugio oltreoceano su una traccia così labile?

3) Come mai il giornalista non ha fatto subito lo scoop, ma ha atteso (almeno) 4 giorni?

 

La mia impressione è che la persona (if any) che indagava su OG  non fosse  un giornalista, ma piuttosto una  figura ben più losca. Forse un ricattatore (ricordate il caso Marrazzo?).  

Oppure qualche professionista del killeraggio mediatico (che quindi aveva tutto l'interesse  di far scoppiare il caso il più a vicino possibile alla chiusura della campagna elettorale).

 

Comunque sia la storia del giornalista ignoto mi pare estremamente sospetta: varrebbe la pena di approfondire.

La storia del giornalista e' quello che so anch'io. La cosa sembra plausibile: un giornalista guarda la pagina wikipedia, per caso clicca su "discussione", scoopre la controversia sul titolo di studio e decide di investigare telefonando a chicago. La cosa che non capisco e' perche' abbia aspettato a pubblicare lo scoop. 

Se la vicenda Giannino-Zingales si è svolta come viene raccontata dal secondo, in questa intervista al Corriere della Sera (link), beh...forse gli devo qualche scusa.

PS

Devo dire che Pirandello, fosse nato in Svizzera, col cavolo che scriveva: "uno , nessuno e centomila" o "così è se vi pare" :-)