Mentre sollecitare suggerimenti dai cittadini appare subito come poco più che una pagliacciata (chi leggerà e consoliderà le circa centomila mail finora pervenute?), la scelta di Bondi per tagliare la spesa degli acquisti delle pubbliche amministrazioni a prima vista appare come un'ottima mossa. Competenza e rigore di Bondi sono fuori discussione. Scegliere un ministro o un alto burocrate avrebbe significato non voler risolvere il problema (conflitti di interesse e incentivi sono cose serie). Trovare risparmi negli acquisti è però "mission almost impossible" considerata la molteplicità dei centri autonomi di spesa.
Anche se ora il rumore di fondo si è un po' sopito, nelle ultime settimane è riaffiorata la proposta di introdurre una tassa patrimoniale. In…
Vittoria di Hollande, nuovo libro di Krugman... tempi duri per i sostenitori dell'austerità fiscale. Ma quanto austeri siamo? Nella blogosfera…
In Sardegna domani si vota a dieci referendum sull'abolizione delle province e altri costi della politica.
Questa settimana: sulle elites non politiche italiane; ancora sulle agevolazioni fiscali per espatriati; economistes pour Sarkozy, economistes pour…
Stimolato dal dibattito fra Bisin/De Nicola e De Nicolao del gruppo ROARS, sono andato a controllare qualche dato, che vi voglio mostrare. Per chi si…
In un mio articolo con Alessandro De Nicola, pubblicato su LaRepubblica il 12 Aprile 2012 col titolo Ridurre la spesa, il catalogo è questo, compare…
Riflessioni un po' populiste, un po' scontate ed un po' serie (1/3, 1/3, 1/3, come uno spritz ...) sulle recenti vicende interne alla Lega Nord.
Segnaliamo il nostro intervento sul mercato del lavoro apparso venerdi' sul corriere della sera, a firma dell'Istituto Bruno Leoni e di…