Letture per il fine settimana 28-3-2015

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Questa settimana: le elezioni israeliane; il costo stimato delle pensioni di reversibilità per coppie dello stesso sesso; Branko Milanovic sull'andamento del PIL pro-capite a livello globale.

  • Per qualche ragione appare molto difficile per i giornalisti che si occupano di elezioni narrare i risultati quando il sistema elettorale è proporzionale. Ricordo per esempio che all'ultima elezione tedesca tutti parlarono del ''trionfo della Merkel'', senza fornire molti dettagli ulteriori. Il trionfo ci fu, ma la vera notizia interessante era che avvenne a spese degli alleati di governo della FDP, rendendo impossibile (dato che FDP non raggiuse il quorum per avere rappresentanza parlamentare) la precedente coalizione governativa e costringendo invece la Merkel a una alleanza con i socialdemocratici della SPD. Si ammetterà che questo mette il ''trionfo'' sotto una luce un po' diversa. Nell'ultima elezione israeliana tutti hanno parlato del ''trionfo di Netanyahu'' ma ho dovuto aspettare il resoconto di Matt Shugart per capire un po' meglio cosa è successo. Il sistema proporzionale israeliano ha finito per generare una forte frammentazione, per cui la vittoria o meno dipende dalla possibilità di costituire una coalizione in parlamento. Quello che è successo apparantemente è che c'è stata una secca sconftta dei partiti religiosi, che hanno perso 5 seggi (su un totale di 120). Di questi uno è andato al bocco di centrodestra, due al blocco di centrosinistra e due ai partiti che rappresentano gli arabo-israeliani. Il centro è rimasto stazionario (alcuni hanno guadagnato molto a spese di altri che hanno perso molto). Quanto sarà stabile la coalizione governativa che Netanyahu sta costruendo è da vedere. Anche qua, il ''trionfo'' assume una luce un po' diversa. E visto che sono lanciato nelle lamentele da vecchio bizzoso, fatemi fare una domanda sui sondaggi elettorali italiani: ma perché nei sondaggi (come questo, per esempio) continuano a confrontare i dati della ''coalizione'' di centrosinistra con quella di centrodestra? Il porcellum non c'è più, ucciso dalla Corte Costituzionale, e il premio di maggioranza legato alla coalizione nemmeno. Il nuovo sistema elettorale attualmente in discussione prevede il premio di maggioranza per il partito più votato, non per la coalizione. Se proprio si vogliono far confronti li si faccia tra i due partiti più votati.
  • In un intervento sul suo blog Alfano ha sostenuto che i matrimoni omosessuali in Italia costerebbero 40 miliardi in pensioni di reversibilità. È un'evidente idiozia, dato che il costo è stato di 38 miliardi per tutte le pensioni di reversibilità nel 2013. La stima fatta dall'associazione ''Love out Law'' è di soli 44 milioni annui. Se ho ben capito, la metodologia usata è quella descritta in questo articolo de lavoce.info. In una Lettura di qualche mese fa  ci eravamo avventurati in una stima spannometrica. I numeri non erano tali da destare preoccupazione, ma decisamente più alti dei 44 milioni cui si giunge con una metodologia più precisa. Comunque, vale quanto detto allora. Se si usa l'argomento del costo delle pensioni di reversibilità contro i matrimoni gay, bisogna coerentemente usarlo anche contro tutti i matrimoni, gay o eterosessuali. Quindi, o si aboliscono tutti i matrimoni, o si aboliscono le pensioni di reversibilità. Oppure, Alfano, Sacconi e compagnia possono piantarla di dire idiozie e sparare numeri a caso.
  • Branko Milanovic raccoglie sul suo blog un po' di dati sulla disuguaglianza a livello internazionale e sulla (mancata) convergenza tra paesi a basso e alto reddito. Non è che siano cose nuove, ma alcuni dati sono abbastanza impressionanti; per esempio non mi aspettavo che il reddito pro capite attuale del Congo fosse inferiore a quello degli anni 30. Interessante anche il commento sull'Italia, di cui si nota il lento declino. Un sentiero differente da quello, per esempio, della Grecia, che ha avuto un forte ''boom'' seguito da un forte ''bust''.

 

 

 

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Commenti

Ci sono 9 commenti

"Quindi, o si aboliscono tutti i matrimoni, o si aboliscono le pensioni di reversibilità."  Le pensioni di reversibilita non sono un istituto che appartiene al XXI secolo; sono l'effetto di una società patriarcale che si spera superata. E in un periodo dove i diritti pensionistici si restringono come abiti di lana lavati in acqua troppo calda non è il caso di istituirne di nuovi, per quanto basso sia l'impatto economico. Per assicurare una certa gradualità, come si fa di soliti in materia pensionistica si potrebbe cominciare per abolire la reversibilità per i matrimoni stipulati dal 1 gennaio 2015 in poi, o al limite quelli a partire dal 1 gennaio 2005 in poi.

Tu dici? Io valuterei attentamente gli effetti sociali di quello che proponi. Quante sono ancora le famiglie monoreddito? E che succede al superstite anziano? Mi risponderai che bisogna pensarci per tempo. Forse, ma allora molta prudenza e passi graduali. Piuttosto, da subito, no alla reversibilità per matrimoni/convivenze che iniziano DOPO che una/o è andata/o in pensione.

1) Se per ''società patriarcale'' intendiamo una società dove le donne non lavorano allora in Italia possiamo solo ''sperare'' di superarla, perché al momento non è così. Qui trovi un po' di dati sulla partecipazione femminile alla forza lavoro.  L'Italia è in media 10-15 punti percentuali più bassa degli altri paesi europei. Nel nostro meridione la situazione è molto peggiore.

2) Secondo me il vero problema non è reversibilità sì o reversibilità no, ma che il valore attuale del flusso dei pagamenti pensionistici sia uguale al valore attuale dei contributi versati. Se vuoi l'assicurazione ulteriore che il tuo coniuge riceva (parte de) la tua pensione se vive più a lungo di te, allora devi accettare un assegno pensionistico più basso.

(in Israel) e' il trionfo dei partiti arabi piu' o meno uniti, e comunque piu' uniti di Meretz & Herzog.

In termini percentuali Ayman Odeh e' il 4rto partito (vale a dire molto, ma molto di piu' dei coloni, dei rabbini, di quelli che vogliono guardar la partita sabato pomeriggio) ed e' un giovanotto del 1975, ha la stessa eta' delprimo ministro d'Italia. Il primo ministro (incaricato) di Israele ha problemi da doroteismo degli anni '60 da risolvere.

(E alcuni altri paesi africani) sono famose le 'market women' che gestiscono il commercio in mercati all'aperto dove si trovano numerosi beni, non solo cibo, ma per esempio anche elettrodomestici importati dall'estero e tante altre cose.  Curiosamente in questi paesi comprare e vendere beni e' considerato poco adatto agli uomini, che preferiscono mestieri piu 'maschili'  come soldato, agricoltore, ecc.  Ogni paese ha le sue strane  abitudini.

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