L'ora della verità

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Sono finite le congetture, le discussioni da bar e non, le dichiarazioni e le polemiche. Domenica si va a votare (quelli di noi che stanno all'estero l'hanno già fatto, a dire il vero). Invitiamo i nostri lettori a votare per FARE per Fermare il Declino e a convincere amici e parenti a farlo, il materiale per convincerli non manca

È stata una settimana difficile per FARE. Inutile nascondersi dietro un dito, la storia dei titoli accademici millantati da Giannino ha creato profondo disappunto e delusione in tutti noi. E' difficile ma importante, per quelli di noi che hanno lavorato a fianco di Giannino in questi mesi, separare l'aspetto politico da quello personale. Lo diciamo subito per chiarire possibili equivoci, senza "se" e senza "ma". Il comportamento di Giannino è stato grave, soprattutto perché egli rappresentava un partito che fa della trasparenza e del merito una bandiera. Negli anni noi a nFA abbiamo spesso goduto nel bistrattare comportamenti discutibili dal punto di vista etico di tutti, dai politici ai giornalisti, dagli intellettuali ai banchieri. Nessuna giustificazione, quindi da parte nostra per il comportamento di Giannino.  Fatta la frittata, Giannino ha però fatto subito la cosa giusta: ha ammesso l'errore, si è dimesso dalla presidenza di FARE, e ha dichiarato che rimetterà il seggio al partito se venisse eletto. Abbiamo fiduca che il partito prenda la decisione corretta e che nel suo congresso faccia una disamina dei propri errori e si affidi a uomini e donne di prim'ordine, dal punto di vista intellettuale e morale, di cui peraltro è pieno. A Oscar auguriamo di riprendersi personalmente da questa brutta avventura.  FARE ha dimostrato di essere un partito diverso da tutti, non solo nel programma.

La cosa importante infatti è un'altra, a nostro avviso. Non dobbiamo mai dimenticare che, al di là delle persone, FARE è soprattutto un programma concreto, serio, e fattibile - sostenuto da un gran numero di economisti accademici e da migliaia di persone. Osservata da vicino la campagna elettorale, il programma di FARE ci continua a sembrare l'unica chance che ha l'Italia di ricominciare a crescere, l'unico modo di ridare speranza alle nuove generazioni. In un certo senso, come abbiamo scritto al momento della nostra adesione al movimento mesi fa, le elezioni di domenica sono l'evoluzione naturale di un progetto culturale iniziato qui a nFA sette anni fa, e di cui siamo fierissimi.    

Non si esce dalle condizioni comatose in cui versa il paese grazie ai vaghi miracoli promessi ai quattro venti da molti esponenti politici. Nè tantomeno grazie alla rabbia confusa di alcuni movimenti. Purtroppo non se ne esce nemmeno con la moderazione dei tecnici che il paese ha appena sperimentato, attenti a non pestare troppo i piedi ai manovratori della classe dirigente di sempre.   Ma se ne può uscire se si applica la ricetta proposta da FARE, ricetta immoderata ma che deve essere applicata con pazienza, rigore, serietà e tanto duro lavoro.

Ci auguriamo che i lettori di nFA vadano a votare, convinti, per FARE. E in bocca al lupo a tutti i candidati che hanno collaborato in questi anni a noisefromamerikao che comunque sono legati ad essa


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Commenti

Ci sono 126 commenti

speriamo che FARE entri in parlamento. da martedi la priorità deve essere la creazione di strutture e procedure per il movimento per arrivare ad un congresso. mi sbaglierò, ma credo che di tempo prima delle prox politiche ce ne sarà poco.

Era la risposta minima che aspettavo su Giannino, per potere votare FARE.

Sono contento che l'abbiate data. In particolare:

"Abbiamo fiducia che il partito prenda la decisione corretta e che nel suo congresso faccia una disamina dei propri errori e si affidi a uomini e donne di prim'ordine, dal punto di vista intellettuale e morale, di cui peraltro è pieno."

Promettere la svendita del patrimonio pubblico per ruffianarsi l'elettore "aggratis" non è meno grave di tutte le altre promesse elettorali senza copertura che si sentono in giro.

Il Giannino Incatenato, poi, è stato uno spettacolo peggiore del Giannino Cazzaro, di per se già grave.

La casta politica di FARE con il suo percento di elettorato ci riproverà, in ogni caso, alla prima occasione, magari in tandem con qualche altro marchio politico che vagola per il mercato (elettoralistico). Buona fortuna e comunque grazie per l'impegno ai volontari, che vanno sempre rispettati.

RR

del patrimonio pubblico è necessaria se non si vogliono chiedere agli italiani sacrifici maggiori e dolorosi. Inoltre è malgestito in ogni caso, i danni sarebbero comunque più grandi dei benefici di trattenere immobili e società sotto il controllo dello Stato.

 

Poi beh, se la classe politica passata e in parte odierna avesse operato in modi migliori e avesse ammesso i propri errori e dato le dimissioni, ora non ci ritroveremmo in questa situazione.

 

Mi pare comunque che si facciano troppe critiche al gossip e poche argomentazioni in merito al programma di Fare.

Rispondo giusto perche' qualcuno potrebbe pensare che hai fatto un commento serio.

 

Promettere la svendita del patrimonio pubblico per ruffianarsi l'elettore "aggratis" non è meno grave di tutte le altre promesse elettorali senza copertura che si sentono in giro.

 

La vendita (senza la "s", le svendite sono quelle che hanno fatto agli amici degli amici come nel caso Alitalia, noi parliamo di tutt'altro processo evidentemente a te non familiare) di quella parte di patrimonio pubblico che non ci serve a produrre beni pubblici non serve ad arruffianarsi nessuno non essendo un favore a nessuno. Se mai serve a mettersi contro tutte le lobby che sulla proprieta' pubblica di quel patrimonio prosperano. Inoltre non c'entra nulla con le promesse senza copertura, essendo la copertura di se stessa.

 

Il Giannino Incatenato, poi, è stato uno spettacolo peggiore del Giannino Cazzaro, di per se già grave.

 

Dovresti leggere bene i post prima di commentarli, per rispetto a chi poi legge i tuoi commenti. Giannino non e' FARE e FARE non e' Giannino.

 

 in tandem con qualche altro marchio politico che vagola per il mercato (elettoralistico)

 

Dovresti studiare il concetto di preferenze rivelate prima di fare predizioni sul comportamento. Questa opportunita' c'e' gia' stata e non e' stata colta. Che vorra' dire?

Ma se non condividi i  fondamenti del programma di FARE e non apprezzi l'atteggiamento dei suoi fondatori ed esponenti, perche' stai sempre qui a commentare?

In effetti si capisce perchè siete contro la svendita voi PiDini dop considerato

 

Il caso Telecom a Colaninno/Tronchetti

La Milano Serravalle di Penati

Le autostrade all'amico Benetton

La sporca faccenda Unipol/Consorte

La voragine MPS finanziata dal contribuente

 

Siete coscienti che affidate a voi queste faccende serie finiscono in un disastro e vi battete contro voi stessi. In questo devo dire c'e' una basilare coerenza.

 

 

Mi sono impegnato,nei limiti dati dal tempo a disposizione e compatibilmente con la mia personalità,a diffondere la conoscenza circa la nascita e lo sviluppo di FARE

L'ho fatto contando su 2 punti di forza, tanto semplici quanto convincenti,  che altri partiti non potevano vantare:competenza e trasparenza/onestà.

La competenza ,i contenuti, rimangono intatti ,ma la vicenda di Oscar penso si farà sentire ,(avendo avuto modo di discutere in giro ho tastato il polso degli elettori)nei confronti di chi tiene   alla trasparenza e all'onestà e  vive questi 2 elementi  come i principali punti di innovazione rispetto alla vecchia politica  e che ,inoltre ,non vede mitigata la  delusione dalla fiducia che sostiene chi come me conosce il blog.E c è una gorssa fetta di elettorato che votando Grillo vota  proprio  onestà e trasparenza(facce nuove ,niente rimborsi,taglio stipendi,2 mandati,ecco le prime  cose che sento ripetere)

Io mi auguro che i vertici di FARE assumino una posizione ferma e compatta circa la vicenda di Oscar -che ad oggi pare ancora non esserci ,data la posizione espressa dal professor Boldrin ieri a ''la zanzara','-recuperando o tentando di recuperare uno di quei 2 punti di forza che è venuto erodendosi.Insomma ,non ripetiamo lo stesso errore 2 volte trascinandoci nell'incertezza e nel dubbio

Capisco che alcuni simpatizzanti di Oscar ne possano rimanere delusi ma l'errore è stato commesso all'inizio ed è continuato fino a qualche giorno fa.Votare FARE identificandolo con Oscar rappresenterebbe il motivo sbagliato ed il progetto sin dall'inizio prenderebbe una piega simile a quella che ha accompagnato i partiti che ci hanno portato nella situazione che conosciamo

 

Vorrei anche aggiungere una parola riguardo Zingales che, a detta del Corriere, al comizio finale a Roma è stato tacciato dal pubblico al grido di "traditore"...Personalmente spero torni sulla sua decisione ad elezioni avvenute e mi auguro che venga ringraziato per quello che ha fatto perchè scoprire la baggianata di Giannino (baggianata colossale in quanto, da liberista quale il nostro si dichiara, l'essere autodidatta gli avrebbe fatto fare un figurone, almeno fra i non addetti ai lavori...accademici) ad elezioni avvenute forse ci avrebbe regalato qualche seggio in più ma ci avrebbe fatto perdere in serietà. Oggi possiamo andare fieri di un fondatore che ha rinunciato per principio e a Giannino che si è subito dimesso. Probabilmente per domani siamo nelle peste ma credo sia più importante aver impostato squadre a livello locale che nel tempo sapranno farsi valere.

Sono d'accordo con te, Riccardo. Credo che in ultima istanza Zingales (consapevolmente o meno, questo non lo so) abbia fatto un favore al movimento e che sia stato giusto (per il rispetto che si deve agli elettori) che il caso sia stato portato in pubblico e pubblicamente risolto prima delle elezioni.

da quello che si è letto Zingales non poteva agire altrimenti e per il movimento, al tirar delle somme, è stato meglio. Cosa sarebbe successo in caso di scoop in prima oggi? 

 

Sono curioso di vedere cosa farà dopo le elezioni. 

 

E in bocca al lupo a tutti i candidati che hanno collaborato in questi anni a noisefromamerika o che comunque sono legati ad essa.

 

Il ruolo delle persone legate a questo sito all' interno del movimento e la fiducia che in loro ripongo sono i motivi principali che mi spingeranno a votare Fare domani.

La superiorita' morale ed intellettuale dei lettori di nFA e' manifesta nei commenti. Scherzo, naturalmente ma non troppo: fa davvero piacere leggere commenti cosi' pacati e solidi. Grazie a tutti. 

 

La superiorita' morale ed intellettuale dei lettori di nFA e' manifesta nei commenti. Scherzo, naturalmente ma non troppo: fa davvero piacere leggere commenti cosi' pacati e solidi. Grazie a tutti.

 

non voglio guastare l'atmosfera natalizia, però aggiungo il mio commento, sgangherato e meno pacato. :-)

 ho letto il vostro intervento finale, molto atteso e giunto quasi fuori tempo massimo.

la domanda che tanti hanno ripetutamente posto è se voi, collettivo di noisefromAmeriKa, desiderate che l'esotico multicolorato, in caso di elezione, abbandoni il seggio.

 

la risposta viene articolata in due punti:

1)non confermiamo e non smentiamo.

2)benaltri sono i problemi.

 

come vi direbbe mio nonno (sorridendo!) : " farvi studiare così tanto, non è servito a molto", non certo a fornire risposte meno stantìe.

risposte che denunciano una vostra (ovviamente nel senso di identità collettiva, individualmente non mi  permetterei mai simili osservazioni) carenza di carattere: davanti a una grave  emergenza, avete imprevedibilmente balbettato. una  debolezza non compensata ma anzi sottolineata da quella altissima capacità di analisi e di proposta politico-economico, costante da lunghi anni, che ben conosco e  per la quale voglio essere il primo a ringraziarvi.

 

un successo elettorale con queste premesse ci farebbe male, per gli effetti di una euforia immeritata, oltre ad impegolarci forse definitivamente con un personaggio che prima o poi ci porta a fondo.

"e l'interesse superiore della nazione, che è in gravi traversie  e che avrebbe soprattutto bisogno delle nostre idee?"

con modestia, dovremmo ammettere che in questa tornata non avremmo influito granchè, anche se avessimo presentato un leader presentabile.

si lavora, credo, for the long run e a mio avviso è meglio partire con le scarpe allacciate, anche perdendo qualche metro.

 

almeno, il sergente Hartman la pensa così

 

(ho salutato sabato scorso a Firenze,  Giulio Zanella e Michele Boldrin (name dropping!) e mi sembra un  secolo fa.)

Mi sono entusiasmato per questa campagna, per Fare, sono stato a teatro a Roma, ho spiegato ad amici e colleghi perché secondo me Fare era la scelta migliore. Ed è *tuttora* la scelta migliore. 

Però mi chiedo perché la questione Giannino si etichetti come una "mera" questione privata, quando essendo candidato premier e uomo immagine del partito lui ha rappresentato l'intero partito e si è fatto portavoce degli elettori e simpatizzanti. Non è una questione privata e tocca l'intero partito, l'intera direzione perché ci si potrebbe chiedere: ci possiamo fidare di un partito che candida una persona senza conoscere davvero la realtà delle cose, delle sue qualifiche, del suo passato? Io se dovessi presentare un nuovo movimento politico, anche nella cittadina dove vivo, andrei a controllare anche la pagella delle elementari dei miei colleghi, invece in Fare questo non accade. Questa è una cosa brutta, che va ben oltre Oscar. Se è stata superficialità è una questione grave e vorrei delle scuse, così come le vorrebbero forse le migliaia di persone che si sono letteralmente spese per portare Fare in Parlamento. Se piuttosto è stata una scelta strategica al termine di un'analisi costi/benefici, altrettanto grave: vorremmo delle scuse. E vorrei anche sapere come mai, Fare che fino ad oggi è stato ineccepibile nella comunicazione: abbia ora come prima punta Silvia Enrico che su Twitter è riuscita a scrivere un solo tweet fino ad oggi. 

Vorrei una spiegazione, una giustificazione. Sulla scheda barrerò il simbolo di Fare ma penserò più che a ciò che si è fatto, a quello che si sarebbe potuto fare. 


ha mentito ed è giusto che si sia almeno scusato, ma davvero la cosa importante da sapere era il suo titolo di studio? Il programma che ha portato avanti, le idee e le parole che diceva ogni giorno davanti ad aderenti, giornalisti, persone comuni, ecc., i progetti di un'Italia migliore, avrebbero avuto una differente valenza se avessimo saputo da tempo che non aveva i titoli millantati in varie occasioni?

Certo, avrebbero avuto più presa le sue proposte con alle spalle una qualifica importante, ma davvero pensiamo che basti un titolo a rendere migliori i nostri pensieri, le nostre opinioni e magari farle sembrare indiscutibili?

Davvero credete che le idee di un Bagnai, un Galloni, un Fassina, un Krugman valgano qualcosa solamente perché hanno un titolo che li fa credere onniscienti, e liberi di scrivere e affermare qualsiasi cosa?

E il punto è importante soprattutto se FiD pensa di crescere e allargarsi: più gente, più viavai, più possibilità che qualcuno se ne approfitti.

la questione dei falsi titoli resta e resterà, ad ogni modo visto che si parla di abolirne il valore legale non me ne curerei troppo! l'importante è non dire baggianate. E poi, come si diece dalle mie parti, si ricava sempre più da un asino morto che da un dottore vivo!

 

Ti faresti curare da un dottore senza laurea o con una laurea comprata per corrispondenza?

Domani mattina andrò a votare, sono molto contenta che sia nato FARE per Fermare il Declino, ho iniziato a leggere noisefromamerika tre anni fa, seguendo in particolare Michele Boldrin, visto a Ballarò una sera mentre diceva quello che tutti pensavamo ai politici presenti. Avrei rischiato di votare Grillo pur di non votare i partiti attuali, oppure mi sarei turata il naso e avrei votato il solito PD. Proviamo a cambiare.

Oscar o non Oscar, io ho votato prima del "fattaccio" (circoscrizione Europa) e non sono pentita....anzi, sono sempre più convinta! la retorica anti stato e la comunicazione di Giannino mi davano un po' fastidio ed erano del tutto dissonanti con le mie idee e il mio retroterra culturale e politico .... grazie a Fare ho potuto votare due persone che stimo e rispetto e che so che se ne avranno la possibilità useranno il mio voto nel modo migliore. Il partito che ho votato fino a quest'anno, caro Renzino, erano anni che non mi faceva uscire dall'urna soddisfatta, fiduciosa e serena!

 

Ho sperato in Fare da subito, valida alternativa al vuoto di proposte del panorama; nel mio piccolo ho sostenuto e diffuso il verbo e raccontato agli amici che c'è la sì poteva fare; infine ho umanamente sofferto la vicenda Giannino.

oggi ho una domanda: è stata quella della pubblica gogna (per Fare oltre che per il candidato premier) la scelta politicamente più giusta? Sottolineo politicamente non eticamente o coerente ai principi; sulle ultime due qualifiche nulla si può obiettare. Ma politicamente questa scelta (del comitato di direzione?) quali risultati può portare? Quanto è importante in politica il pragmatismo operativo e quanto sono altrettanto importanti le tecniche strumentali per il raggiungimento di obiettivi alti? Siamo sicuri che essere stati trasparenti sara premiante? E non solo non sul voto di domani, ma soprattutto sul seguito del percorso.

comprensibilissime e lodevoli le ideali aspirazioni / speranze che la correttezza divenga il driver della storia, ma per ora  ho l'impressione che il modo della politica non segua gli stessi driver ideali dei laboratori della politica. 

Non sarebbe stato, forse, meglio cercare soluzioni diverse per sminuire mediaticamente l'evento rinviandone la soluzione all'indomani del voto?  Sarebbe sembrata una scelta cinica?  non meritoria di alti ideali?  la politica  è anche  un problema di tecnica non solo di coerenza contenuti e onestà (istituzioni spirituali le adottano con grande frequenza e sono in piedi da 2000 anni) 

un osservatore avvezzo alla politica ricava da questa vicenda una ingenuità di gestione con un involontario contenuto di cinismo ben superiore a quanto si pensa. Questa scelta è passata sulla testa di migliaia di persone che hanno messo la loro credibilità in gioco per il comune obiettivo costringendole a schermirsi exo postr per aver fatto 

endorsement per Fare.

 

penso che la mossa 

di pubblica genuflessione sia stata ancora peggiore,  e  soprattutto punitiva per la gente di Fare,  di quanto sarebbe stato tenere botta, sminuire, annaquare, contrattacare, insomma fare politica e contrapropaganda per sperare nell'obiettivo di arrivare in parlamento e provare a Fare.

 

ad oggi un movimento è  il leader, è la legge elettorale che lo richiede,  o ci si adegua e si prendono le necessarie misure organizzative, anche per difendere il proprio candidato rasentando il limite dell'umano ridicolo, o diversamente si pregano gli dei ché facciano cambiare il paese.

 

Quanto al modo del come la notizia è stata diffusa, in un organizzazione, forse, sarebbe meglio prima di prendere autonome decisioni, idonee a liberi pensatori autonomi, 

sarebbe opportuno considerare i danni che avranno sugli agli uomini che essa compongono. Uomini che magari, sonolsul esposti al fronte e si stanno creando qualche nemico. Tanto più che chi fa parte di un comitato di gestione, di una cosa qualsiasi,  non è giustificato se ignora fatti rilevanti della organizzazione in cui ha un ruolo rilevante. Se ignora è una sua lacuna non aver fatto tutto quanto necessario ad assumere le necessarie informazioni a operare sereno enough.... Lanciare una notizia e dimettersi subito dopo non è gesto che comunica responsabilità, piuttosto da impressione di chi ha affrontato il ruolo con leggerezza superficialità... mancanza di responsabilità.... Auguri a tutti noi per il futuro ma tocca cominciare a fare organizzazione seriamente i programmi  da soli non camminano

 

 

 

 

 

 

 

la scelta politicamente più giusta? Sottolineo politicamente non eticamente o coerente ai principi;

 

Caro Occam, e' evidente che io non capisco niente di politica ma per la separazione tra politica ed etica mi rivolgerei altrove.  Le cose gravi per me sono due. Primo, che Oscar sapesse che queste sue balle del passato stavano mettendo a rischio il lavoro di migliaia di volontari. Eppure non le ha tolte di mezzo l'8 dicembre, quando divento' presidente di FARE. Se lo avesse fatto sarebbe andato tutto bene. Secondo, che qualcuno ancora pensi che la cosa giusta da fare era nascondere questa informazione agli elettori per una settimana, fino a dopo le elezioni.

Il fatto che tu e troppi altri minimizziate su queste due cose mi fa rendere conto di quanto il tarlo del berlusconismo abbia corroso la coscienza del paese.

visto che qui si dibatte soprattutto di Oscar, l'ho preso dal suo status fb:

per favore, se ne ho diritto, ma a me di passarealla storia come la vergogna delle campagne elettorali italiane proprionon mi va. non ho mai lucrato per concorsi incarichi pubblici o privati per titoli che non ho, i ladri pubblici elettorali e dei soldi dei contribuenti sono altri, e la condanna senza difese dei miei confondatori non candidati di Fare la subisco in silenzio ma poi parlerò e farò loro imiei auguri: 32 anni di innumerevoli cose scritte da me qui in ITalia perdendo ics posti di lavoro in giornbali per mercato e Italia migliore spariscono solo in un'Italia ridotta a circo non certo da me, poi sparate pure tutti, non chiedo niente da nessuno ma ora pensate a chi votate e perché, non intendo difendermi perché ora grazie a questa asfaltatura integrale dovrò pensare a come campare, ma chi assolve ladri pubblici e mi uccide da casa mia in nome del privato confonde l'Italia dei ladri con l'Iran khomeinista del Consiglio dei guardiani


come qualcuno di voi sa, non ho mai avuto particolare simpatia per Giannino. Anzi, la sua ultima versione populista (stato ladro!) mi dava molto fastidio, tanto da non seguire più la sua rubrica. Ciò premesso, ha fatto una doppia c..ta enorme. Prima a vantare lauree di cui non aveva bisogno. Qualcuno ha idea se Mucchetti sia laureato ed in cosa? O prima di lui Turani? Poi a candidarsi senza pensare alla possibilità che qualcuno scoprisse il suo bluff (lo ha fatto Zingales ma nei paesi civili lo avrebbero fatto i giornalisti) prima delle elezioni ed al rischio di ricatti ex-post, se non fosse stato scoperto e se FARE avesse avuto un successo parlamentare,.

Ciò detto, è un uomo distrutto politicamente e professionalmente. Scendendo in politica si è inimicato molta gente ed il bluff gli ha fatto perdere la credibilità come giornalista economico. Secondo voi Radio 24 gli riaffiderà la rubrica della mattina? E chiunque si troverà in un dibattito con lui non gli rinfaccerà la laurea falsa? Gli italiani perdonano tutto (non starò a citare i casi italiani di delinquenti e mafiosi in posizione di potere e responsabilità politica) ma Giannino è un caso diverso. Chi usa la retorica di serietà, merito, competenza e rinfaccia le debolezze altrui non è molto simpatico all'italiano medio.

Io vi stimo e voto FARE, però proprio perchè ho sempre riconosciuto in voi di NFA persone competenti, serie, razionali e fustigatori di un certo malcostume credo occorra chiamare le cose col loro nome.

Giannino si è dimesso non dopo aver fatto un errore (aver mentito) ma solo dopo che lo hanno beccato a mentire in maniera seriale e spudorata (master, lauree, zecchino d'oro e chissà cos'altro ancora). Se nessuno se ne fosse accorto (credo che la cosa sia precipitata dopo le lauree; sul master ancora i più minimizzavano) sarebbe ancora lì a parlare di meritocrazia (!).

Non lasciamo che i sentimenti umani, comprensibili, alterino i fatti.

E' certo ironico come solo così Fare abbia raggiunto le prime pagine dei giornali ma questa è una stortura del nostro sistema di informazione

concordo, fabio84. non piace nemmeno a me l'autoassoluzione a cui  Fare ha fatto ricorso (nelle sue varie forme: almeno Giannino si e' dimesso, almeno noi lo abbbiamo dimesso,..). Non mi piace perche' un po' incoerente con il simultaneo astio nei confronti di Zingales. Nello stesso tempo, si puo' comprendere, date le circostanze e la vicinanza delle elezioni...Molto difficile fare distinzioni morali e intellettuali in queste condizioni - le facciamo noi perche' non siamo candidati ne' coinvolti nella campagna elettorale. io non amo nemmeno quella che mi pare una l'ossessione dell'etica del Fare - ma non si puo' nemmeno pretendere che si riunchiudano tutti in un convento a meditare.

Ho ritrovato gli articoli su Giannino usciti qualche ora prima delle dichiarazioni di Zingales.

Credo che l' accusa di bad timing possa andare quindi in soffitta.

Il primo su un piccolo blog.

Il secondo è la sua copia su Termometro Politico, che non è Repubblica ma è comunque un sito abbastanza conosciuto a livello nazionale.

Aggiungo un altro articolo dello stesso blog in cui si racconta la genesi dell' articolo in questione.

 

 

Nel corso del weekend Niccolò ha raccolto materiale (fra cui gli screenshot, registrati sabato) e richiesto diverse conferme (oltre quelle accumulate negli anni), fino all’ultima, quella dell’Istituto Bruno Leoni, di cui mi ha dato notizia domenica 17 febbraio alle 16:41 e a seguito della quale ha potuto iniziare a lavorare. La scrittura dell’articolo è proseguita fino a notte fonda, la pubblicazione è invece avvenuta alle 8:16 di lunedì 18.

Le condivisioni sono state numerose sin dal mattino e verso ora di pranzo: su Twitter l’articolo è stato ripubblicato anche menzionando Zingales e Fare, oltre che lo stesso Giannino. Alle 14:52 Zingales ha annunciato le dimissioni da Fare per Fermare il Declino: la ricostruzione di Niccolò è stata immediatamente riportata su altri media e sui social network, specie per quanto riguarda gli screenshot.

 

Ma mi sembra doveroso, da donna, dire questo. Nessuno di chi conta ha sottolineato come ci sia stata una grave stonatura nel lunghissimo messagio di Zingales che fa riferimento si al suo "domandare perfino implorando in ginocchio" ma termina con un "turandosi il naso"

Ora si sa che in Italia il rispetto va commisurato al potere, pero' tutti i 71000 fattivi hanno ricevuto una sberla in quell'ultima frase dopo di che dal bel Zingales e' piovuto verso i 71000 solo SILENZIO. Ieri, grazie a Dio si e' degnatodi rivolgere alla base  un misero twitter dove dice neutro neutro che ora puo' votare in pace. Personalmente questo l'ho trovato arrogante perche' da uno dei fondatori mi aspetto rispetto per chi ha dato tanto. Un vero leader riconosce la forza SOPRATTUTTO della sua base. Nessun generale vince battaglie  sbeffeggiando i suoi fanti. Questo mi e' dispiaciuto molto; pensavo che almeno FARE avesse davvero una linea di condotta innovativa a tutto campo. Non ha speso una sola parola sulla fatica indefessa dell'esercito di comini mortali affascinati e convinti dal programma. QUESTO e' importante. Andava fatto.

eh no, tesoro ;-) l'ha detto Luca Barba, l'ho detto io e, in un certo senso, anche Michele Boldrin (anche se lui si riferiva ai "vertici" più che alla "base").

Senza essere donne :-)

Comunque: ancora di Zingales stiamo parlando? Mii è roba di 3 giorni fa!!!

Basta parlare: adesso è tempo di FARE !

Se partiamo dall'idea che al primo passo falso (Oscar wtf?!?) sbattere la porta, voltare le spalle e sparire sia accettabile, allora che se ne vada pure al diavolo anche Zingales.

Anche solo per rispetto di tutti i volontari e di tutto il lavoro che hanno fatto Z. avrebbe potuto, e dovuto, fare ciò che ha fatto in maniera diversa.

 

Speriamo solo che la regola Berlusconi: "non è importante che ne parlino bene, l'importante è che ne parlino" ci faccia recuperare un po' dei voti persi...

 

Forza e coraggio Noi se from amerika !! =)

Non entro nel merito di quello che dici ma non capisco la rilevanza del tuo esser donna nel muovere le tue osservazione. E lo dico da uomo :-)

Eliminato un commento di dd in palese violazione della policy commenti. Per favore manteniamo la discussione ordinata.

A Papozze (prov. di Rovigo) alle 19 ha votato il 51,75% contro il 53,13% del 2008. Cosa dedurne per le sorti di FARE?

RR

Papozze conferma il trend nazionale: l'affluenza alle 22 è stata del 58,05%, con una diminuzione del 7,81% rispetto al 2008.

Tutti gli analisti politici si stanno chiedendo come leggere questo dato, alla luce della dinamica elettorale di FARE.

RR

E' vero è l'ora della verità. Ma è davvero un peccato che tutti gli sforzi di questi anni, prima con noisefromamerika, poi con Fermare il Declino probabilmente andranno in fumo per un gravissimo errore compiuto da Zingales a 5 giorni dal voto. Giannino ha commesso un errore è vero, ma non riuscire a capire (parlo di Zingales) il campo in cui tu stai combattendo la tua battaglia politica significa non aver commesso un errore politico, ma storico. Avremmo potuto essere una bella novità in parlamento di rottura e proposta. Da candidato e rappresentate di lista FARE dico solo che oggi ai seggi, parlando con molte persone, ho avuto la sensazione che ci sarà una valanga bella grossa di voti per Grillo! Certo non saremmo stati noi l'argine principale alle sciocchezze di Grillo. Ma quanto meno ci saremmo stati con forza e determinazione con le nostre proposte. Paragone storico forse azzardato, ma che rende l'idea: se gli USA avessero rifiutato di allearsi con l'URSS per combattere la Germania di Hitler, oggi staremmo in un mondo peggiore di quello attuale. Pur restando fermi sulle proprie convinzioni e idee bisogna essere pragmatici e capire il contesto nel quale si opera. Per questo motivo Zingales ha fatto un errore non grave, ma GRAVISSIMO a non coordinarsi con gli altri fondatori per gestire al meglio la notizia in modo che recasse il minor danno possibile al movimento! In ogni caso incrocio le dita sperando nel 4%.

Perché non sia facile, anzi forse impossibile, costruire un partito trasparente e di popolo. Troppa gente sembra non capire che agire insieme implica sia doveri reciproci che diritti. 

 

La regola secondo cui "Sto con gli altri sino a quando son in totale ed immediato accordo con me, ma se non lo sono faccio quel che mi pare" porta ovviamente al nulla. O, meglio, ai gruppi (quasi) extraparlamentari tipo PLI e PRI dei (bei?) tempi andati.


P.S. Quando poi leggo affermazioni secondo cui evidenziare di aver fatto in pochi giorni ciò che nessun partito ha mai fatto in 67 anni di storia repubblicana corrisponde ad "autoassoluzione", allora mi cadono le braccia e lascio stare. Mi domando, davvero, se appartengo ancora a questa comunità, quella di nFA, o se, invece, con l'andar del tempo e delle esperienze, ne sono fuori. Meglio non aggiunga altro.

 

Perché non sia facile, anzi forse impossibile, costruire un partito trasparente e di popolo. Troppa gente sembra non capire che agire insieme implica sia doveri reciproci che diritti.

 

Appunto.

Giannino si è buttato in politca, ben sapendo che i suoi scheletri nell'armadio avrebbero potuti essere scoperti, il che avrebbe sputtanato non solo lui, ma tutto il partito, ed i particolare i fondatori. Zingales poi era quello che rischiava più di tutti, essendo proprio professore presso l'università in questione.

Nonostante questo, fino in campagna elettorale perpetuava la balla, chiamando direttamente in causa Zingales: "Lugi Zingales, che insegna a Chicago, dove ho preso il master..."

Mi sembra quindi che se c'è qualcuno che ha violato i doveri reciproci di rispetto della fiducia e collaborazione, in primis verso Zingales, e poi verso gli altri fondatori, e tutti gli attivisti di Fare, sia stato proprio Giannino.

 

  Quando poi leggo affermazioni secondo cui evidenziare di aver fatto in pochi giorni ciò che nessun partito ha mai fatto in 67 anni di storia repubblicana corrisponde ad "autoassoluzione", allora mi cadono le braccia e lascio stare.

 

Di sostituire un segretario colpito da scandalo con un prestanome sono capaci tutti, persino il PDL.

L'unico modo di dimostrare di essere diversi dagli altri era quello di condannare duramente Giannino e pretendere che si prendesse l'impegno a rinunciare il seggio da deputato.

Se c'è una cosa che mi è sempre piaciuta di Boldrin è il suo essere diretto ma, in questo caso non ti comprendo: accettando, e io te ne sono grato, di gettarti nella mischia dovevi immaginare che in momenti come questi sarebbero saltate fuori tutte le differenze/piccolezze di tanti; questo non toglie nulla ad una comunità formata in pochi mesi ma, proprio per questo fra i 100.000 ci sarà sicuramente di tutto, non solo teste pensanti e/o persone che hanno davvero voglia di cambiare questo paese ammuffito

Mah, non e' un problema di appartenere o meno alla comunita', semplicemente la comunita' si e' allargata e si sono uniti molti di quelli che nei gruppi quasi extraparlamentari tipo PLI o PRI ci stavano benissimo, per i quali c'e' sempre qualcosa che non va bene (atteggiamento encomiabile quando accompagnato da proposte, altrimenti penso ricada sotto il termine "whining"). Del resto basta farsi un giro sui forum di FARE per notare i soliti che intervengono unicamente per denunciare la non-democraticita' del movimento e episodi di censura, quelli che "avete perso il mio voto" che ti chiedi chi cavolo vadano a votare, quelli che "serve una smentita ufficiale dell'articolo apparso su La Stampa" o "Michele deve rispondere all'articolo di LPF in cui dice che lavora per la Repsol"... Insomma, penso che la difficolta' di gestire un movimento sia proprio riuscire a catalizzare intelligentemente le energie, ma easier said than done.

...c'è ed è viva. Abbiamo passato una settimana difficile, ma ci siamo comunque perchè ci crediamo.

 

Perché non sia facile, anzi forse impossibile, costruire un partito trasparente e di popolo. Troppa gente sembra non capire che agire insieme implica sia doveri reciproci che diritti.

 

 

A Fare una organizzazione e una struttura indipendente di definizione di regole e selezione/auditing è troppo difficile da capire .... o da Fare?

E' difficile? Non si può Fare? Se lo capisci te ne vai via prima, se non lo capisci rimani a bordo almeno fino alle votazioni.

Per esempio, Zingales che è stato parte integrante di un movimento le cui modalità gestionali hanno ben poco da insegnare sul come migliorare e cambiare l'italia, avrebbe dovuto dimettersi DOPO le elezioni e non prima, ok, diffondi il casino dei titoli di Giannino ma rimani nella barca sino alle votazioni.

 

Preciso la differenza tra il diffondere il casino e Fare il casino, perchè il casino l'avete fatto con la vostra tempistica ridicola e incopetenza organizzativa gestionale, o metti le persone insieme attaccate a sputo come il movimento di grillo che prende voti con diffusione di messaggi da guru cabarettista, o inizi a Fare una organizzazione con le modalità e i criteri che vorresti da chi  dovrebbe la tua nazione, il programma non è tutto (e non entro nel merito delle enormi carenze dei vostri 10 punti).

Permettete una  considerazione da parte di un osservatore interessato ma esterno a FilD.

A mio parere il movimento deve considerare anche altri aspetti importanti legati alla trasparenza, come ad esempio la appartenenza a logge massoniche. Beninteso, non ho nulla contro la Massoneria, ed  amici che stimo  so che sono massoni, ma ritengo che chi fa politica debba avere un rapporto di trasparenza assoluto con i propri elettori e che questo non sia possibile se si hanno obblighi di appartenenza ad associazioni con finalità  che possono essere diverse da quelle dichiarate dal partito di cui si fa parte.

Il PD nel suo codice etico dichiara esplicitaemente l'incompatibilità tra incarichi di partito e partecipazione attiva a logge massoniche. Ciò nonostante, vedo per esperienza che non è poi così  facile in pratica attenersi a questa regola, e  che la battaglia va combattuta continuamente.

Molti siti in rete sostengono che Giannino sia massone.  Anche questo aspetto a mio parere non è trascurabile e consiglio FilD di affrontare in modo generale questo aspetto. Il fatto  di avere ora una donna come coordinatrice fa ben sperare.

Funny but true! Ma qualcuno mi spiega cosa fa la massoneria e perche' sarebbero "pericolosi"? E' una cosa che mi fa sorridere ma vedo che tanta gente da' importanza a queste cose!

Non ho votato FARE.

Sin dall'inizio mi sono chiesto quale fosse il senso di questa iniziativa, palesemente destinata a raccogliere briciole anziché portare un contributo a supporto di Monti.

Puro snobismo intellettuale, aggravato da millantato credito. 

Oggi ho votato Fare (3 volte).

Sin dall'inizio conoscevo il senso di questa iniziativa, palesemente destinata a dare una testimonianza della volontà, e dunque della possibilità, di cambiare un giorno le cose italiane.

Puro snobismo intellettuale, naturalmente. Non fossi stato così snob avrei votato Monti anche a dispetto del suo millantato credito ;-)

Scusa, ma pensavamo bastassero Fini, Casini e Empy (in crescente ordine di importanza).

Ma, che di portare un contributo a Monti, non ci sfiori nemmeno l'idea non ti è venuto in mente?

Che FARE abbia un programma diverso da Monti che invece lo cambia sulla base dei sondaggi (a quanto pare), nemmeno?

Giannino è biasimevole, ma la seconda figura penosa in questa campagna elettorale è quella del PROFESSOR Monti. Cavolo, era uno stimato rettore, come si è ridotto? Coi cagnolini , a promettere tagli di tasse, a millantare confidenze della Merkel, a rispondere stizzito.

Comunque grazie ! Perchè, non so gli altri sostenitori, ma a me è la prima volta che mi danno dello "snob intellettuale", come insulto ha un suo fascino :-)

 

Non ho votato Monti. 

Sin dall'inizio mi sono chiesto quale fosse il senso di questa iniziativa, palesemente destinata a ri-legittimare il vecchio modo di fare politica (casini-fini) e politica economica (piu' tasse e spesa pubblica) anziche' portare un contributo a supporto di chi vuole veramente fermare il declino per torare a crescere.

Puro attaccamento alla poltrona, aggravato da millantato credito. 

so what?

Alla fine quel che conta sono i risultati: e se il risultato sará l'ingovernabilitá ci ritroveremo, ancora una volta, sull'orlo del baratro.

Peccato che questa volta non ci sará un altro Monti a tirarci fuori (e neppure un altro Draghi)

Tante brillanti intelligenze erano degne di miglior causa